Entro
il 22, del mese che è già in corso, arriva una delle scadenze più importanti
per Canio e il suo governo, tutto intero, compreso, però in primis, il vice, in
materia delegato. Quel giorno è quello infatti della data stabilita per la
consegna del referto di riesame del progetto esecutivo di quel porto senza
fine. Poco probabili proroghe o rinnovi dei termini in scadenza, quella data
sarà forse rispettata; nessuna o quasi indiscrezione su quel che sarà il
contenuto nel merito di quelle conclusioni, o almeno qui non le possiamo anticipare.
Quel che facciamo invece sarà di disegnare i possibili scenari,uno dei quali quella
data svelerà: eccoli qua.
Il primo,
non dico il più probabile o presunto, ma solo il primo che facciamo è quello di
un esito d’esame positivo sul piano tecnico e giuridico; le conseguenze sono
che l’opera riparte, ma senza una sua parte, quella finale, perché mancano un
po’ i soldi; il rischio è un nuovo contenzioso con le imprese già sconfitte e
che l’opera stia al palo. Quanti per cento diamo a quest’ipotesi: 15 %.
Il
secondo è un esito promosso sul piano, quello tecnico, ma non su quello
giuridico economico; le conseguenze sono che il prezzo finale deve scendere
oppure l’impresa vincitrice torna a casa e tutto si rifà. Quanti percento diamo a questa soluzione: 50%.
Il
terzo è un esito che boccia tutto senza appello: le conseguenze son diverse, si
va dal ritornare al primo risultato, così come era uscito dalla gara, ad un
nuovo contenzioso, questa volta col vincente e non con i perdenti. Nel primo
caso l’opera riparte, ma con sulla testa l’incognita che il vincitore aveva
anche indicato, nell’altro caso un altro blocco in attesa dell’esito del nuovo
contenzioso, o in altro caso ancora, la rinuncia della impresa vincitrice e la
tornata in campo di imprese già perdenti: percentuale 35. Vedremo.
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