Ore 21,Canio non è in aula, Bottini manco lui, stanno di sotto a parlar
con De Magistris; sta in aula, invece, il personale dipendente della funivia da
Stresa al Mottarone e qualche residente e operatore della vetta. Qualche minuto
ancora, un po’ di attesa e finalmente il Presidente fa il suo ingresso
scortato da Bottini, la seduta ora incomincia. Fatto l’interpello, segnati quei
presenti e quegli assenti, Canio chiede subito il voto per anticipar l’ordine
in esame. C’è, come sapete, arrivato il giorno prima, quest’ordine del giorno
sulla questione della funivia da Stresa al Mottarone. Canio si avvicina, ci
raccomanda di comportarci bene e così inizia, vestendo i panni a lui più congegnali
del prode salvatore. In verità c’è poco da sapere, la questione sta tutta dentro
i soldi che dopo le promesse fatte a Canio e al suo governo, Regione pare abbia
poi avuto ben altro per la testa e adesso che l’acqua è già alla gola, occorre
rimediare oppur si chiude, anzi sta già, per ora, chiusa. Chi mai può dargli
torto a sentirlo quasi urlar da quello scanno, indicando col dito la Regione
che ha promesso e poi dimenticato la promessa. Quindi occor fare una marcia,
una discesa in forze sulla capitale subalpina, occupare in armi il Palazzo
del governo regionale, sbatter giù Cota dal balcone, insediar Canio e far ripartir la
funivia. Prepariamoci e partite quindi par sia la conclusione cui si arriva e
su questo raccoglie il voto unanime e il consenso dell’assemblea riunita che lo
acclama.
Finita, giusto per dire, questa questione Canio ne approfitta e fa slittare avanti
anche l’altro punto aggiunto in tutta fretta. La minoranza rumoreggia, ma non
importa ed ecco che si passa a rinnovar la convenzione per l’assistenza al
domicilio. Son euro 70.000, circa, all’anno che vanno tutti dati al Consorzio
di assistenza per sostener la spesa di due assistenti. Piervalle smuove un pochino l’attenzione facendo presente che, copiando un poco in giro, si può far di più
e forse anche di meglio e suggerisce la via di sostener la spesa alle badanti. Si va avanti; la regolazione dei controlli. Relator per il governo, l’avvocato delegato
al personale. Visto alla prese con l’emendamento presentato il giorno prima dal
gruppo Insieme, pare che il delfino abbia ancor da far qualche esercizio per passar
dove sta Canio. Comunque, aggiungi un po’ di qua e cancella un po’ di là, il
risultato non è che si è capito più di tanto ed anche il consigliere che li ha
proposti è, quindi, stato meglio poi
starsene astenuto. Si va vanti è c’è da approvar una modifica dello statuto del Consorzio
regionale di informatica cui anche questo comune è iscritto come socio. Arriva
adesso e ancora Stresa Servizi perché l’ultima legge ora vuole
infatti che si faccia una ricognizione societaria per conoscer se mantenga i
requisiti o invece vada sciolta o anche ceduta. Vengono in aula dunque con una
bella relazione stesa da un esperto che,
giustamente, dimostra che requisiti li mantiene. Ma il problema non è lì
e Piervalle anche ci prova a dirlo in aula e i toni sono pacati e discorsivi,
ma la questione è che Canio non capisce e quando si arriva a parlar dei 90 mila
euro in IVA che son dentro la tariffa dei parcheggi e son debito d’IVA, non c'è verso, Canio non
capisce. Comunque la serata lì finisce, se ne parlerà ancora perché l’appuntamento
è ora rimandato prima della conclusione legale del contratto, 31/12/2014. Per
ora Canio incassa il voto a maggioranza, quello contro della Lega e l’astensione
tecnica di Piervalle. Breve argomento ora, la convenzione per l’utilizzo dei
servizi di obitorio dell’ASSL VCO. La conclusione è presto detta, il voto è
fotocopia del punto precedente, ma i cimiteri, almeno alcuni, sono una
vergogna. Ecco, maggioranza ha ormai finito e lamenta che è ora della cena.Si cambia l’argomento arriva anche la Lega con la mozion per la salvaguardia della solita Provincia. E' un po' datata, nel frattempo ci ha già pensato il Parlamento, ma maggioranza, come succede sempre in aula quando l'argomento è altro, non manca di diventar loquace. Il voto è trasversale, un trio di si, un po' di no e un altro po' non so. Canio
non vuole proprio rispondere alle domande sul porto ed ad altre belle cose interpellato,
vuol rimandare così le cose da un
consiglio ad un altro ancora come se aspettar gli porti bene. Già lo ascoltammo
proprio la mattina nell’ultima apparizion televisiva ed ora, anche dal vivo,
non è che aggiunga molto, anzi proprio niente. La minoranza quindi fa rumore, invocherà,
anche e persino l’intervento del capo del gruppo in maggioranza per sostener
questi diritti dentro l’aula. Non servirà perché alla fine, risolta la mozione
che ora vi diciamo, Lui scioglierà il consesso anche senza il voto del veterano
Professore. Rimane però il fatto che martedì venturo, su richiesta, son convocati
i capi gruppo consiliari. Si discuterà, di caledario, ma anche di metodo e di
rapporti insomma e a capir da quanto ha detto il Professor, forse, ci sarà una
mezza svolta. Intanto c’è ancora la mozione, riguarda lo stato assai penoso e
vergognoso della stazione laghi e la questione del passaggio o non passaggio dal
demanio alla proprietà di sto Palazzo. Bottini è alla risposta, ma non basta
venirci a dire, passati che sono un sacco d’anni: " poi vediamo". Le cose, i fatti,
quelli del video della mattina, quelli vogliamo.
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