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venerdì 18 gennaio 2013

LAS VEGAS



C’è un cantiere in questi giorni, lungo lago Hotel Des Iles, il cantiere è un po’ poi strano; scavi, getti ed armature, vengono fuori dei pilastri a sostegno di grandi statue mitologiche, destinate a sostener poi grandi archi e nuove luci, insomma sembra sia in allestimento un nuovo gran portale di ingresso, il set sotto il quale potrà essere festeggiato il compleanno dei prossimi 150 anni del “nostro” Grand Hotel. Incuriositi sono i più o i pochi che fanno, in queste giornate, la passeggiata della mattina, impazienti di vedere anche l’effetto finale che poi, questa monumentale nuova opera farà. Quanto al suo uso e alla sua funzione finale, compleanno a parte e a compleanno avvenuto, sembra un mistero, men che meno pensiamo incrementerà il volume d’ affari. Quanto al gusto ed allo stile, l’ecclettismo architettonico sembra quello che, più d' altri, ha preso la mano, forse anche un po’  troppo, degli ignoti bergamaschi redattori dei disegni approvati dalla benemerita Soprintendenza che, per inciso, da un po’ di tempo a questa parte, di firme ne mette anche troppe, ma un po’ distrattamente. Comunque, per tornare allo stile, è sicuramente un poco, anzi  troppo, il liberty, in omaggio a quello, ma però questo sobrio ed elegante dell’Hotel, e presto lo vedrete nei "ferri" che verranno messi a formare gli archi trionfanti; poi ci sarà altro po' di liberty, ma qui si forse un poco  anche corretto dalla mano della severa Soprintendente e lo vedrete nelle luminiere che, per ultime, verranno accese a  dar luce a tutta l’opera. Quanto al barocco o simile, è traboccante in quelle statue che reggono, da sole, la fatica di sostenere il gran portale e qui si raggiunge l’effetto hollywoodiano o anche da Las Vegas che, forse, si voleva ottenere. L’importante pare quindi, nelle intenzioni dei signori del nostro nuovo rinascimento nostrano, compleanno sempre a parte,  sia quello di colpire, di meravigliare, di mostrare una sorte di ostentata potenza o ricchezza che, in certe circostanze, può anche servire. Poi, all’occorrenza, tutto questo meraviglioso scenario potrà sempre servire quale set per le riprese di un qualche film ambientato all’epoca della bell’epoque, anche se, di questi tempi, non sembra un genere che va di moda. Noi intanto continuiamo a goderci la telenovela a puntate della vicina “Zanetta”, augurandoci che qualcuno di questi  signori  rinascimentali si accorga anche del degrado in cui versano i pure vicini “portici” del Grand Hotel e con, magari, meno soldi, ma più gusto ci metta, amorevolmente, anche una mano.

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