Lunedì 14 che viene approfittando, durante la pausa per il pasto, del cambio della guardia montata per “Zanetta”, le delegazioni dei gruppi consiliari si incontreranno intorno al tavolo di Canio. Canio dunque, il Professore veterano, Bertolino neo capo gruppo e Piervalle delegato, a porte chiuse e a microfoni ancor spenti, si scambieranno quattro opinioni sull’andamento molto incerto di questo Consiglio giunto a un po' più che a un mezzo del mandato. L’agenda dell’incontro non è chiusa, si certo che c’è da parlar del calendario dei lavori, certo che si parlerà della trattazion degli interpelli, ma l’agenda è aperta abbiamo detto e dopo ascoltate le premesse che il Professor, scocciato, ha fatto dentro l’ aula l’ultima volta, un tema atteso par che possa esser quello del metodo di conduzione dei lavori dell’ assemblea. Se poi la cosa è veramente questa il Professor sta volta par, forse, deciso ad andare fino anche al fondo e ricercar l’intesa che calmi un po’ la rissa dentro l’aula. Sono lontani i tempi in cui si alzava in assemblea per ricordare che maggioranza era una sola e che era lei, sta maggioranza, a dettar le regole del gioco, mettendo subito in angolo quella che noi chiamavamo, invece, la super minoranza. Or che di acqua sotto i ponti ne è passata, ora che maggioranza ha pure l’acqua sino alla sua gola, anche il Professor sembra capire che per sta maggioranza, senza un accordo, due anni ancora sotto la tortura sono troppi, schianta prima. C’è, se quindi abbiam inteso bene, da trovar prima un’ intesa su nuove relazioni tra i gruppi presenti dentro l’aula, tra i gruppi ed il governo, tra il governo e l’aula tutta intera. C’è poi da siglar una sorte di nuovo protocollo che definisca il metodo con cui i documenti vanno in aula, si discutono e si votano. C’è da cambiar insomma il passo se no non si va avanti, sta ferma la cittadella tutta quanta, la maggioranza si sfarina, la crisi si avvicina. Dimenticavo, e Canio ?........ Sotto tutela molto stretta.
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