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sabato 26 gennaio 2013

VARIANTE DI CARNEVALE

  
 Fallisce, così sembra, la prova generale, pur ridotta nella scala, della variante: “Canio-Zanetta e soci Spa ”. Il gradimento che la città mostra di dare a quell ambaradan in corso d'allestimento per carnevale prossimo venturo, è quasi zero, diremmo è sotto zero. Quei talemoni di marmo bianco made in Cina, quei prossimi festoni in ferro ribattuto a disegnare gli archi di trionfo per un secolo e  mezzo già varcato, non sembran proprio accolgono consenso, semmai solo dissenso. Ne parla la Repubblica, ne parla anche la Stampa, ne parleranno ancora altri giornali, si accende l’attenzione, silenzio dal Palazzo che teme la caduta da sondaggio. Rompono, con ira, sto silenzio, tutte le associazioni dell’ambiente che scrivono e s’indignano contro gli enti che non vigilano un bel niente. Questo è un po’ il quadro che questi giorni ci consegna ed è  un ben che sia così, perché così si fan le prove ed è possibil già toccar con mano un modellino in piccolino di quel che l’associazion già sopra ricordata: “ Canio-Zanetta e Soci Spa” vorrebbe trasformar l’intera passeggia. Ci fa un gran piacere la vigilanza cittadina che, nonostante il suo letargo, ogni tanto da segni di ripresa. Ora vedremo cosa dirà il “Reggente” per giustificar tale indecenza, che, parentesi, siamo sicuri che a lui piaccia; ma darà colpa a tutti quanti e solo agli altri, poi quattro parole tratte dal noto repertorio, si stringerà un po’ ancora, per carità non troppo perché diversamente schianta, quel nodo alla cravatta e presto e belle fatta, salvo a raccontar che, finito il  carneval, tutto si smonta. Così fa la politica quando deve amministrare anche un pubblico dissenso che, in questo caso, unito all’imboscata presa giusto in casa, non è che ora allegra se la passa, anzi adesso sta rogna se la gratta.

 

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