Così mercoledì che viene, Il giorno nove, ore 18 questa volta, Palacongressi,
si cambia un’altra volta, il nostro Canio ci chiama per completare il lavoro
avviato nella notte del 28 ed interrotto all’alba del due e nove. Sarà un po’
più leggero questa volta, ci sono in ballo un po’ di esami di documenti che
maggioranza ha preparato e poi, in finale, due mozioni e una breve lista di interpelli.
Cose normali insomma se confrontate con quelle svolte nell’ultima riunione, ma
le feste, a quella data del 9 di gennaio, saranno ormai tutte concluse e così si
torna alla routine del quotidiano, o quasi, di Palazzo.Tanto per cominciar comunque vanno ora in aula le nuove forme di
controllo che Monti si è inventato per i Comuni, una sorte insomma di
autocontrollo interno, quello che dovrebbe garantire correttezza, conformità ed
efficienza dell’agire e nel perseguire i fini pubblici invocati. Con quel che è
successo in aula l’altra volta e con la lista delle cose poco trasparenti che sveliamo
in interpello successivo, l’autocontrollo ci sembra però un poco imbarazzante.
Vedremo dunque Canio cosa dirà per giustificar queste magagne. Ritorna in aula
un’altra volta ancora Stresa Servizi. Si tratta di adempiere alla legge che,
passato il referendum, ora vuol che si faccia un’operazione trasparenza per capir
se le società partecipate hanno mai ancora i requisiti previsti dalla legge. Stresa
Servizi ce li ha, ma il problema è solo un po’ più in là, cioè il capire se c’è
la convenienza o invece non ce n'è. Su questo ancor però si dice niente. Fin qui stanno
le cose un poco interessanti che sono rimaste ancora in fondo al sacco del
governo, poi vengono due o tre altre cose anche noiose. Finisce così qui il gran
Consiglio che maggioranza e Canio in testa avevan preparato per le feste,
questa volta andate un poco a male. Rimane, in fondo alla serata, una mozione della
Lega per la solita salvezza provinciale, poi arriva una mozione sullo scalo
capoluogo che già ne abbiam parlato, ed ecco e ancora l’interpello su sto porto
e qui, Canio, ti voglio e poi la lunga lista delle magagne combinate dentro le mura del solito Palazzo.
Queste, però, venitele a sentire, lo fanno alle 18, c’è tempo poi per andar
tutti a far anche la cena.
Questo blog vuole essere una voce un poco fuori dal coro, sia per i contenuti che per il modo di raccontarli, libera e non condizionata proprio da nessuno, se non dal suo stesso autore. Non cercate però soltanto cronache locali, non ne troverete molte, ma note e commenti, mai troppo seri, per lo più intorno al Palazzo, luogo in cui non abbiamo più nessun particolare accesso, ma cercando, ugualmente, di tenere il fiato sul collo all' inquilino di turno perchè eviti guai. Buona lettura.
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