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venerdì 20 giugno 2025

CONSIGLIO ESTIVO:L' URBANISTICA ALLEGRA PREMIA L'EX ALBERGO CA MEA

 

 

 

La nuova formula di governo, dopo l'esordio nel Consiglio del rendiconto, ha dato nuovamente buona prova di sé nella riunione Consiliare di mercoledì scorso quando, grazie alla sua determinazione ha consentito l'approvazione di una deroga urbanistica in località La Sacca. Piccolo e indifferente particolare, la deliberazione approvata risulta totalmente illegittima. Buon gioco e accortezza ha avuto ciò che resta della opposizione, assentandosi al momento del voto, probabilmente sentendo odor di bruciato. A nulla infatti erano servite le richieste del vecchio Alcade per conoscere l'istruttoria tecnica di quella proposta deliberativa. Niente: o manco c'era o se c'era non l'hanno mostrata. Così con il consenso della ex opposizione,diversamente blandita da quel che resta della ex maggioranza, la delibera tanto attesa è stata approvata. Un'altra volta dunque, dopo le monetizzazioni a go go, il Palazzo si mostra urbanisticamente vulnerabile: basta chiedere e sarai accontentato ( però dipende dal tuo profilo) . Il vulnus questa volta è causato da una legge regionale entrata in vigore lo scorso maggio, con la quale sono state modificate modalità e procedure per gli interventi edilizi quali quello approvato dal Palazzo. Non più deroghe urbanistiche, ma necessità di una speciale preliminare variazione dello strumento urbanistico che individui edifici o gruppi di edifici sui quali applicare le norme delle rigenerazione urbana. In altre parole, la recente legge ha cercato di ricondurre nell'ambito della pianificazione comunale, ciò che con troppa disinvoltura ( come in questo caso) veniva rimesso alla semplice richiesta di attuatori privati. Con tutta probabilità, la delibera comunale che ha ignorato tutto ciò, ma non solo , dovrà quindi tornare punto e a capo, anche perché qualcuno ricorrerà, ma ciò che preoccupa è la facilità con cui il Palazzo viene bucato, la sua permeabilità agli interessi, l'insufficienza o peggio dell'apparato e del funzionariato. Pensar male è peccato, ma di solito non si sbaglia. La nuova maggioranza è avvertita.

mercoledì 11 giugno 2025

CONSIGLIO ESTIVO ( quasi)

 CITTA’ DI STRESA 

Convocazione ordinaria del Consiglio Comunale. 

 IL SINDACO  DISPONE 

 di convocare il CONSIGLIO COMUNALE  in sessione ordinaria – seduta di 1° convocazione per il giorno di  LUNEDI’ 16 GIUGNO 2025 ORE 18.30 presso la SALA CANONICA e, qualora non si raggiunga il numero legale in 1° convocazione,  in sessione ordinaria seduta di 2° convocazione, per il giorno di LUNEDI’ 16 GIUGNO 2025 ORE 19.00 presso la SALA CANONICA Per deliberare il seguente ORDINE DEL GIORNO Seduta pubblica 

1. SURROGA DEL CONSIGLIERE COMUNALE DIMISSIONARIO SIG.RA GASPARRO CARLA – PRESA D'ATTO ESAURIMENTO LISTA DI CANDIDATI 

2. LETTURA ED APPROVAZIONE VERBALI SEDUTE PRECEDENTI (CONSIGLIO COMUNALE DEL 19/06/2024 - 31/07/2024 - 10/02/2025 - 14/02/2025 - 03/04/2025 - 13/05/2025) 

3. D.M. 19 APRILE 2000 N. 119 – DETERMINAZIONE MISURA GETTONE DI PARTECIPAZIONE ALLE SEDUTE CONSILIARI – ANNO 2025.

 4. COMUNICAZIONE DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE N. 56 DEL 14/04/2025 AVENTE PER OGGETTO "ESAME ED APPROVAZIONE PRELIEVO DAL FONDO DI RISERVA - ESERCIZIO  2025”. 1 

5. RATIFICA I VARIAZIONE AL BILANCIO DI PREVISIONE 2025/2027 APPROVATA CON LA DELIBERAZIONE DI GIUNTA COMUNALE N. 59 DEL 17/04/2025

 6. RATIFICA II VARIAZIONE AL BILANCIO DI PREVISIONE 2025/2027 APPROVATA CON LA DELIBERAZIONE DI GIUNTA COMUNALE N. 65 DEL 05/05/2025 

7. RATIFICA III VARIAZIONE AL BILANCIO DI PREVISIONE 2025/2027 APPROVATA CON LA DELIBERAZIONE DI GIUNTA COMUNALE N. 70 DEL 22/05/2025

 8. APPROVAZIONE DELLE TARIFFE DELLA TASSA SUI RIFIUTI – TARI – ANNO 2025 9. LEGGE 12 LUGLIO 2011 N. 106 “SEMESTRE EUROPEO – PRIME DISPOSIZIONI URGENTI PER L’ECONOMIA” ART. 5 COMMA 13 - RISTRUTTURAZIONE, AMPLIAMENTO E CAMBIO DI DESTINAZIONE D’USO EDIFICI ESISTENTI AL FOGLIO 27 MAPPALI 264, 414, 415, 404 

10. MODIFICA NON COSTITUENTE VARIANTE AL P.R.G.C. VIGENTE AI SENSI DEL COMMA 12 DELL’ARTICOLO 17 DELLA L.R. 56/77 E S.M.I., RIGUARDANTE I MAPPALI 1, 2, 15, 16 DEL FOGLIO 26 

11. GRUPPO CONSILIARE 'GRANDE STRESA' - MOZIONE “RIDUZIONE COSTO MENSA SCOLASTICA” (PROT. N. 9302 DEL 26/05/2025)

 IL SINDACO (Marcella Severino) 

martedì 27 maggio 2025

L' ESPROPRIAZIONE INVERTITA

 

 



Le recenti rivelazioni che l'Associazione Italia Nostra, nella sua articolazione territoriale del VCO, ha fatto trapelare sulle modalità "allegre" della gestione del Piano Regolatore della citta di Stresa, ci suggeriscono, in attesa di auspicabili effetti conseguenti, alcune considerazioni. Non a caso abbiamo intitolato: " L'espropriazione invertita" l'odierno post. Di questo di fatto si è trattato. L'aver rinunciato alla cessione gratuita ed a favore della città pubblica di diverse migliaia di metri quadrati di aree da parte degli attuatori degli ultimi consistenti interventi edilizi alberghieri ( ultimati o ancora in corso) e aver commutato gli obbligi di cessione e di fare ( perchè anche di questo si tratta), nelle cosidette " monetizzazioni" , ma calcolate ai valori di mercato del secolo scorso, con l'aggravante ulteriore di non aver computato, ma solo forfetizzato ( sempre a valori del secolo scorso) le opere pubbliche da farsi e non fatte. Una bella cifra, una cifrona che è la misura del danno che gli amministratori hanno provocato e che i titolari degli apparati tecnico/burocratici hanno consentito senza opporsi. Ecco perchè il titolo è l'espropriazione invertita, perchè la città è stata svenduta, non al miglior offerente, ma al minor prezzo, cioè a quello impossibile (per legge). Una vergogna che da sola avrebbe meritato le dimissioni in massa e non solo quelle di alcuni. Una vergogna che avrebbe dovuto far gridare allo scandalo le opposizioni (invece ne sono pure loro coinvolte). Una vergogna che rende effimero e ridicolo il salvataggio operato dai giovani volontari nei confronti dell'attuale Governo, incapaci di capire quale sia il dovere e l'onere di un eletto. Una miseria che mostra appieno l'ipocrisia sulla quale la Città vive e prospera. Vorrei usare parole anche più pesanti: l'indiscriminata indifferenza tra i criteri di bene e male, tra la libertà e la responsabilità, tra i diritti e le spettanze, tra i doveri e i tornaconti. Così come succede solo a Gomorra.

mercoledì 14 maggio 2025

IL BATTESIMO CONSILIARE

 

 

 




La serata Consiliare ha visto il battesimo di fuoco (si fa per dire) della nuovissima e inedita maggioranza. L'argomento al voto sarebbe stato un' occasione che la cessata opposizione avrebbe ben volentieri atteso al varco per poter sparare sulla croce rossa. Peccato; l'occasione è andata persa, o almeno parzialmente persa dopo che è stato siglato il patto d'acciaio tra le fazioni consiliari che sino al giorno prima erano in netta contrapposizione tra loro. Stante queste premesse, la serata destinata a certificare il fallimento del Governo mediante la presentazione dei conti, si è ridotta ad essere quella certificativa del fallimento della precedente mezza opposizione, ridotta ( per non sapere neppure leggere il regolamento consiliare) a votare a favore del documento finanziario e patrimoniale, quand'anche sarebbe bastata una meno umiliante astensione. Evidentemente la fretta fa i gattini ciechi e così ( l'opportunismo non ha limite) chi sino al giorno prima aveva sparato sulla croce rossa, ha indossato la tuta della protezione civile e si è convertito, miracolasamente, a soccorrere i feriti e a guidare ambulanze. L'operazione non è però servita a nascondere l'imbarazzo dei conti, pieni di soldi non spesi o mal spesi. Una minoraza eletta avrebbe dovuto avere l'obbligo di aprire un processo nei confronti del Governo, inchiodare la maggioranza sulle cifre imbarazzanti che sono l'evidente fotografia di un fallimento: programmatico, pianificatorio, gestionale e morale. Tutto passa in cavalleria solo per l'ambizione di farsi pubblicità a memoria futura. Non è molto, anzi è niente, ma questo è quello che passa il convento.

giovedì 8 maggio 2025

L'EREDE DESIGNATO

 

  Quindi pochi giorni ancora e avremo il battesimo del "nuovo Consiglio", battesimo che avviene alla vigilia della conclusione di un mandato  mai iniziato veramente e di fatto fallito. La procedura fallimentare non è scattata solo perché all'ultimo secondo sono comparsi i volenterosi che hanno preso il posto di quella parte dell'equipaggio che aveva ammutinato e che aveva lasciato il Comandante senza ciurma  in piena navigazione, cioè in alto mare. Sono stati ingaggiati questi volontari che sbarcati dalla nave sulla quale erano saliti, sono saltati a bordo della nave ammiraglia, consentendo di riprendere la rotta verso il porto di destinazione finale. Tutto bene dunque, ma sarebbe comunque interessante conoscere i reali motivi della crisi prima ( ma non ci vuole molto a capirlo) e della sua risoluzione dopo. Quanto ai motivi della risoluzione,viste le dichiarazioni rese e diramate, letto l'accordo siglato non pare neppure difficile capire la strategia dei due ( almeno di uno di loro, quello più intraprendente) . Probabilmente, avendo qualche velleità di aspirare ad essere l'erede designato, la vicenda gli da visibilità, potrebbe aspirare ad apparire salvatore della patria, ma di più, si ritaglia ( a spese della Sindaco) il tour dell frazioni dove avrà modo di anticipare la propria campagna elettorale, portandosi così un passo avanti rispetto ai suoi competitor futuri. Una strategia che il ragazzo sembra che la si sia studiata a tavolino e che avrà avuto anche facilità a farsela accettare dalla stessa Sindaco che di alternative non ne aveva proprio da mettere in campo: o prendere o andare a casa.Quanto all'affidabilità del soggetto, essa è dubbia. Politicamente ambiguo, passa con leggerezza da Calenda a F. di I. ( almeno ci prova) per poi approdare ad una recente cena isolana con i maggiorenti Locali della Lega e chissà dove e quando il suo peregrinare avrà fine. Comunque tutto sintomatico del profilo del soggetto che , per età dovrebbe essere animato da aspirazioni un po' più elevate e non solo da ambizioni politiche di segno non proprio esaltante. Ad esempio non abbiamo visto nell'accordo nessun riferimento alla questione etica di cui il governo fallito si è reso responsabile. Eppure la questione è ecclatante e costituisce una bomba a tempo messa sotto tutte le poltrone del Palazzo. Scacciare i mercanti dal tempio sarebbe stato il primo dei punti da porre come preliminare ad ogni accordo, ma l'ipocrisia da un lato e l'ambizione dall'altro supera ogni decenza. Comunque i naviganti sono avvertiti. 

mercoledì 7 maggio 2025

NEOCONSIGLIO

Nuovo Consiglio Direttivo 2021 2023 | Diversamente ODV 

 

 CITTA’ DI STRESA

 Convocazione ordinaria del Consiglio Comunale

 IL SINDACO DISPONE

 Di convocare il CONSIGLIO COMUNALE  in sessione ordinaria – seduta di 1° convocazione per il giorno di  MARTEDI’ 13 MAGGIO 2025 ORE 21.00 presso la SALA CANONICA e, qualora non si raggiunga il numero legale in 1° convocazione,  in sessione ordinaria seduta di 2° convocazione, per il giorno di MARTEDI’ 13 MAGGIO 2025 ORE 21.30 presso la SALA CANONICA Per deliberare il seguente ORDINE DEL GIORNO Seduta pubblica 

1. ESAME ED APPROVAZIONE RENDICONTO DI GESTIONE – ESERCIZIO FINANZIARIO 2024 

2. RICONOSCIMENTO DEBITI FUORI BILANCIO AI SENSI DELL’ART. 194, COMMA 1 – LETT. A), DEL DECRETO LEGISLATIVO 2000, N. 267 

3. RISOLUZIONE CONVENZIONE DI SEGRETERIA TRA I COMUNI DI OLEGGIO E STRESA 

4. ESAME CONVENZIONE CON IL CONSORZIO DEI SERVIZI SOCIALI DEL VERBANO PER LA GESTIONE DEL SERVIZIO DI ASSISTENZA DOMICILIARE (S.A.D.) PER LA SUA APPROVAZIONE -  PERIODO 01/03/2025 - 29/02/2028

 

 IL SINDACO In originale f.to (Marcella Severino)

lunedì 5 maggio 2025

HABEMUS PAPAM

 

  Dopo molte settimane di vacanza della sede, il Governo locale sembra riuscire a trovare un compromesso che ne dovrebbe garantire l' esistenza sino alla non lontana fine del mandato elettorale. Per assicurare questo risultato, arrivato in calcio d'angolo e alla scadenza dei tempi supplementari, si è dovuto ricorrere ai giocatori della squadra avversaria che si sono cambiati la maglia sino a quel momento indossata e dovrebbero entrare in gioco nella metà campo avversaria. Il trasformismo è una vecchia malattia nazionale con diramazione anche locali e quindi nulla sorprende e nessuno si sorprende per quello che accade. Più interessante commentare gli aspetti un po' ridicoli di tutta la vicenda che giunge alla fine di oltre quattro anni di un governo fallito. Quattro anni e passa, non quattro mesi scarsi di tentato rodaggio ed ora, i due giocatori di fresco ingaggio, si appresterebbero a riuscire a correggerne il corso, riavviandone il motore spento e facendolo partire a tutta velocità per riuscire a raggiungere un qualche traguardo. Auguri, ve ne facciamo tanti, pensiamo che ne abbiate bisogno. E' vero, gli obiettivi sono stati selezionati con una certa attenzione, evitando quelli più spinosti e forse divisivi, ma proprio perché in forndo abbastanza facili, ci viene da chiederci come mai non siano già stati raggiunti nel non breve tempo di sopravvivenza del governo fallito che, oggi, grazie all'apporto dei due giovanotti dovrebbe ripartire a mille. Il breve tempo che ci separa dalle elezioni di fine mandato ci dirà la verità, ossia se i due giovanotti hanno veramente la capacità di fare quello che promettono o se invece è soltanto una mossa propagandistica che certamente non piacerà a chi è rimasto fuori dal gioco (Canio e Bottini in primis) che al momento vede fallire i sogni di ritornare a scalare il potere. Non ci resta che rinnovare gli auguri per questo annunciato miracolo, ossia quello di un governo dei ragazzi che batte la vecchia nomenclatura locale e con l'ausilio di un Sindaco in procinto di fallire, riescono ad anunciare un miracolo. Quanto poi a farlo....

mercoledì 23 aprile 2025

STRESA: IL DISASTRO ANNUNCIATO

 


Mentre si attende la fine ormai prossima del mandato in corso, arrivato al suo prematuro capolinea causa abbandono da parte dei suoi stessi conduttori, si possono incominciare a fare alcune prime considerazioni in vista del futuro, quanto meno per evitare di incorrere (cosa assolutamente difficile) negli stessi errori del passato e del presente. Diamo alcuni numeri: gli ultimi due mandati ( quello del Borgomastro e quello Severino) hanno speso circa 1.700.000 euro per dotare la cittadella, al netto dei posti già esistenti e di quelli soppressi, di una trentina di nuovi posti auto di parcheggio. Ogni commento è superfluo. Il mandato Cannio uno e due e quelli che sono venuti dopo di lui, hanno speso circa un milione di euro per costruire una vasca da bagno e poi altri circa 600.000 euro o forse più per fare e disfare il mal fatto. Nel frattempo l'opera omnia ha funzionato un anno sì e due no, o due anni sì e uno no. Anche in questo caso ogni commento è superfluo. I mandati succedutisi durante un intero quarto di secolo,sono riusciti a spendere oltre 7 milioni di euro per un porto che non c'é, triplicando circa la spesa inizialmente prevista e non è finita qui. Non ci sono parole per commentare, per fortuna giungono voci che la Corte dei Conti abbia inizato un'indagine. Mah? Chi vivrà vedrà. Conclusioni provvisorie: gli amministratori locali, selezionati dal popolo elettore, sono degli incapaci assoluti, meglio ricorrere ai Consoli di Romana memoria ( ma non è detto). L'apparato tecnico burocratico che li sorregge è alla loro altezza, infatti la dirigenza è selezionata da loro stessi e quindi il risultato non potrebbe essere diverso, Il ceto professionista cui ricorrono elargendo lauti compensi e che è l'autore dei progetti falliti è pure selezionato dall'apparato tecnico burocratico e quindi per la proprietà transitiva il risultato non può essere diverso. Questa volta non abbiamo parlato delle monetizzazioni, ma quelle riguardono il lato delle entrate e non delle spese e ci sarà tempo. Intanto riflettere .

domenica 13 aprile 2025

LA SOAP OPERA

 

 

 

 RICHIESTA PER UN UFFICIO DI PROSSIMITA' DEL TRIBUNALE DI VERBANIA A BAVENO  E STRESA | Verbania Milleventi

Ieri sera è andata in onda la nuova puntata della soap opera che da mesi allieta i tardi pomeriggi e leserate del popolo elettore della Cittadella, popolo che mai si sarebbe aspettato di poter assistere ad una così ricca proposta culturale che sta riempiendo il cartellone della stagione. Assistito allo spettacolo di ieri sera, andato in onda in seconda serata per tutelare i minori, non si capisce ancora se ci sarà una nuova puntata o se la serie è finita. Per vero non è che la cosa cambi di molto il futuro ( comunque vada a finire, a maggio 2026 si voterà) e chi governerà l'attesa ( un Sindaco diimezzato o un Commissario con pieni poteri) non ci cambia il presente e il prossimo futuro. Comunque andrà, l'esito della puntata è stata come quella delle partite che finiscono in pareggio, ossia nessuno vince e nessuno perde. Ci vorrebbero i supplementari o i calci da rigore, ma mi pare non siano previsti e quindi, se il Ministero Interno riterrà che comunque il Consiglio ha adempiuto, senza peraltro riuscirci, a surrogare il seggio vacante, potrebbero anche andare avanti 6 a 6 e se i 6 contrari sono interessati si dimettano pure in massa così che anche il Sindaco dovrà andare a casa in anticipo. Se no, cioé se il Ministero non intenda adempiuto l'adempimento obbligatorio della surroga, dovrebbe mandare tutti a casa subito ( difficile immaginare un commissario ad acta, ma potrebbe anche esserci). Va beh, tanto non cambia nulla o molto poco. Quanto alla cronaca della serata, degna di rilievo la seduta segreta. Evidentemente sono emersi rilievi attenenti il corretto comportamento del candidato, valutazioni da compiersi sulla attendibilità dei riscontri dati al Consiglio in ordine alla sua compatibiità. Suggerisco comuque una maggior attenzione a chi deve decidere la seduta segreta ( non è il Sindaco, ma il Consiglio stesso, leggetevi il regolamento). Alla fine si conosce soltanto il responso segreto, cioè niente, pareggio 6 contro 6. Comunque sia la Cittadella si incammina ( senza rimpiantI e con tanti delusi) verso un nuovo voto, cercando, probabilmente invano, un salvatore che possa tirarla fuori dalla sua impossibilità di governarsi in maniera decente. Nel frattempo gli Alberghieri governano indisturbati e investono e tutti sono contentissimi, come i figli delle gatte sempre incinte.


domenica 6 aprile 2025

STRESA : UN PUGNO SUL TAVOLO


 
 



Continua e non finisce la telenovela intorno alla sostituzione della vacanza nel posto di Consiglio. Quel che ora almeno è certo è che con la Pasqua finirà: sia che sia sì, sia che sia no. Se sì, il Consiglio andrà avanti sino alla sua conclusione naturale, se no andrà a casa, ma si aspetterà un annetto per il voto. Come dunque finirà, nessuno di noi lo sa. Si possono solo fare ipotesi (previsioni ), certo è che l'ultimo Consiglio è sembrato soltanto un perder tempo, con la maggioranza ( si fa per dire) votare compatta con l'opposizione (anche qui si fa per dire) . Si rivedranno ora intorno a Pasqua per un voto che metterà fine alla novela. Difficile immaginare che la maggioranza voti contro se stessa, difenderà, immaginiamo, la eleggibilità del proprio candidato, ma è più difficile immaginare come voterà l'opposizione. Probabilmente secondo coscienza, o meglio incoscienza, a geometria variabile o invece compatta ? Chi lo sa. Immaginiamo che a nessuno piaccia andare a casa in anticipo e rimanere in panchina ad aspettare un voto a cui manca ancora più di un anno. Potrebbe prevalere lo spirito di sopravvivenza e per questa ragione, alla fine, dovrebbero tutti preferire rimanere a scaldare le sedie, ma potrebbe anche andare diversamente. Le ragioni dei votanti molte volte sono imperscrutabili .Ma se il risultato fosse quella di rimanere ci aspetteremmo (rimaremo molto probabilente delusi) che qualcuno picchiasse un pugno sul tavolo e inchiodasse la Sindaco alle sue responsabilità, prima fra tutte quella di non aver fatto quasi niente durante il tempo del suo mandato e che quindi si impegnasse a fare poche, ma essenziali cose: risolvere la questione porto/spendere un po' dei tanti soldi che ha per rimettere in sesto l'ordinaria manutenzione/fare chiarezza e trasparenza assoluta sulla oscura questione delle monetizzazioni alberghiere e quanto al resto non tocchi niente. Rimaremo delusi, nessuno sbatterà il pugno sul tavolo,

giovedì 3 aprile 2025

NUOVO TENTATIVO


 CITTA’ DI STRESA 

 Convocazione straordinaria d’urgenza del Consiglio Comunale

 IL SINDACO 

 DISPONE di convocare il CONSIGLIO COMUNALE  in sessione straordinaria d’urgenza – seduta di 1° convocazione per il giorno di  GIOVEDI’ 3 APRILE 2025 ORE 18.00 presso la SALA CANONICA e, qualora non si raggiunga il numero legale in 1° convocazione,  in sessione straordinaria d’urgenza seduta di 2° convocazione, per il giorno di VENERDI’ 4 APRILE 2025 ORE 18.00 presso la SALA CANONICA Per deliberare il seguente ORDINE DEL GIORNO 

. VALUTAZIONE EVENTUALI CAUSE DI INCOMPATIBILITA’ ALLA CARICA DI CONSIGLIERE COMUNALE DEL SURROGANTE E SURROGA DEL CONSIGLIERE COMUNALE DIMISSIONARIO 

 IL SINDACO (Marcella Severino)

martedì 25 marzo 2025

LA SPOLIAZIONE.


 





Questa storia delle monetizzazioni non fa pensare male, ma al peggio e questa volta non credo che si faccia peccato, semmai il peccato potrebbe essere stato commesso da altri. Neppure ci sembra ormai possibile che la verità rimanga nascosta. Essa sta dietro le cifre e quelle sono lì: scritte e sottoscritte, certificate e validate, timbrate e autenticate; insomma è stato messo in campo tutto quanto l’apparato di cui la pubblica amministrazione dispone per comprovare la fede pubblica (poveretta). O c’é stato un virus malefico che si è diffuso in maniera virulenta dentro le stanze chiuse del Palazzo che ha colpito gli organi cognitivi, temporaneamente offuscandoli, oppure ogni altra ipotesi è aperta. Si esclude comunque l’errore incolpevole, ossia la colpa lieve. Fatti i conti, con l’autorevole avvallo dei valori pubblicati sul sito dell’Agenzia del territorio, la spoliazione di risorse pubbliche sarebbe ingente (concetto naturalmente relativo essendo riferito alle dimensioni della cittadella). Questa spoliazione sarebbe avvenuta in due fasi: con la prima è stata dichiarata la inopportunità e/o impossibilità (tutta da dimostrarsi) di cedere al Comunello le aree standard dove fare parcheggi e aree verdi (10.000 mq. ), poi si è passati al quantum, riesumando i valori di mercato dello scorso fine secolo. Arrivati a quel punto qualcuno si sarà pure accorto dell’affarone che veniva loro offerto e si sarà fregato le mani per la grande soddisfazione che avrà provato, chiedendo di passare in fretta alla firma, prima che qualcuno rifacesse i conti. E' stato subito accontentato. Insomma è come se a qualcuno di noi suonassero il citofono, ci dicessero che vengono a svaligiarci la casa e noi gli aprissimo la porta. Mica male. A quel punto comunque, messe le firme, la spoliazione era belle che fatta e gli atti sono andati in albo quando tutti ormai si erano dimenticati di ogni cosa. Detta così c'é da rimaner basiti, ma il Palazzo è tranquillo (in genere in questi casi dicono di essere sereni), tanto più che la sonnacchiosa "opposizione" non sembra proprio faccia paura a nessuno: l'uno, il già Borgomastro è dentro sino al collo in questa faccenda, l'altro: il già Alcade è stato il mago della variante strutturale stralcio, madre pure lei di questa disgrazia e quelli che non c'entrano nulla seguono le orme dei padri imparando che la politica, come intendono loro, è fatta di opportunismi, di tatticismi e di furberie, quasi mai di verità. Speriamo che il popolo elettore se ne ricordi la prossima volta, ma non ci facciamo troppe illusioni.

domenica 23 marzo 2025

L'EDILIZIA ALLEGRA

 

 





Più casi portati in luce dalla Associazione Ambientalista Italia Nostra, se confermati, potrebbe trascinare la Perla del Lago in un' indagine sulla gestione urbanistica della cittadina. I più grandi cantieri che in questi ultimissimi anni hanno interessato e stanno interessando l'edilizia alberghiera, sono stati messi sotto la lente attenta della Associazione che ha prodotto alcuni esposti inoltrati alle autorità giudiziarie:(contabile e penale).Fulcro della questione sono le modalità con le quale sono state applicate le così dette monetizzazioni delle aree standard (la mancata cessione di aree per uso pubblico, convertite in versamenti di somme dal valore equivalente) che, invece di essere calcolati sulla base dei valori di mercato attuale delle aree o di quelli eventualmente maggiori conseguenti le utilità che gli attuatori degli interventi possono ricavare dalla mancanza di cessione, sono stati calcolati su valori riferiti ad oltre 20 anni prima e senza riferimento ad alcuna comparazione con le utilità conseguite dagli attuatori. In un caso si è proceduto a monetizzare anche in presenza di un espresso diverso obbligo contenuto nella norma del Piano Regolatore. Le entità in gioco sono molto rilevanti (oltre 10.000 sono i metri quadrati interessati ), mentre i valori applicati si scostano in maniera molto rilevante da quelli reali,desumibili anche dal sito dell’Agenzia del territorio. Un ammanco nelle entrate dell'Ente che potrebbe essere calcolato anche in milioni di euro. Ma non c'è solo questo perché l'Associazione, in un caso, contesta che il progetto, pur approvato anche dalla Soprintendenza, non osserverebbe le prescrizioni contenute nel provvedimento che tutela il ripristino del parco (quello delle Ville Basile e di S Rizzo), ma sarebbe viziato dalla variante urbanistica stralcio approvata a suo tempo in spregio allo stesso provvedimento di tutela. In questo caso, l'Associazione, a comprova della propria tesi, ricorda il parere che il Consiglio di Stato aveva formulato in esito ad un ricorso straordinario al Capo dello Stato che la proprietà aveva prodotto (poi perso), avverso il rigetto di un procedente progetto. In quel caso, il Consiglio di Stato aveva definito la variante stralcio un'operazione a rovescio rispetto a quanto il provvedimento di tutela avrebbe imposto. L'Associazione contesta da sempre il fatto che il Comune non abbia mai adeguato lo strumento urbanistico alle indicazioni che erano emerse in quell'autorevole pronunciamento e avanza l'ipotesi che, in questo caso, la monetizzazione in luogo della cessione delle aree standard sarebbe la conseguenza dell'eccesso di edificabilità attribuita a quell'area. Una questione complessa che presenta risvolti riferiti a responsabilità di diversa natura. Si tratterà dunque di vedere quali potranno essere gli effetti che rilievi tanto pregnanti potranno avere su quanto è stato il recente passato e il presente dell'edilizia alberghiera della città, che proprio in questi anni, non a caso, ha avuto e sta avendo uno dei più rilevanti momenti di crescita.

martedì 18 marzo 2025

LA CRISI PERMANENTE

 

  

Durante la prima Repubblica, le crisi dei Governi Nazionali  si succedevano con una certa frequenza, persino troppo, a dirla tutta. Quel che poi era peggio  è che quelle crisi erano interminabili. Notorie erano le lunghe consultazioni al Quirinale che segnavano sempre le crisi. Era una noia mortale che monopolizzava tutta l'informazione (governativa o no che fosse) per settimane e settimane. Alla fine quelle crisi si concludevano con in genere governi di compromessi multicolori e qualche volta con un qualche governo balneare, destinato a rimanere a galla per una sola stagione ( generalmente quella estiva). Cronache d'altri tempi. No so se il popolo si appassionasse più di tanto a quelle crisi, a me erano mortalmente noiose, ma non avendo ancora raggiunto l'età della ragione, mi annoiavano per forza, ma forse non avevo torto. Adesso che viviamo in un'altra  repubblica, vediamo che  crisi governative nazionali non pare proprio siano all'orizzonte, mentre, inopinatamente, ci troviamo immersi in questa nostra crisetta locale che per la sua lunghezza sta però eguagliando quelle dei tempi della prima repubblica. Di buono c'è che pochi o nessuno se ne sta accorgendo (così nessuno si annoia). L'impressione è che non ci sia molta differenza tra un governo che non c'é o uno che c'é. Potremmo anche stare senza per qualche anno e le cose non cambierebbero forse di molto. Da qui l'urgenza che non sembra proprio mettere il turbo a nessuno. Forse ce ne potremmo anche fare l'abitudine da qui sino alla fine di quello che avrebbe dovuto essere il mandato, probabilmente invece una qualche soluzione verrà trovata, non fosse che per approvare quei quattro atti obbligatori che legge impone per non andare a casa prima del tempo, ma poi scordiamoci altro. Nel tentativo di dare una scossina, ieri un consigliere è comparso in video sul suo social per invocare la fine della crisi. Il suo appello cadrà nel vuoto assoluto. La crisi in questa cittadella è una roba permanente che il Governo governi o non ci sia. Altri governano ( e lo vediamo). Altri decidono, chiedono e ottengono. I Governi ratificano. Non fanno altro.               

lunedì 10 marzo 2025

COMUNQUE VADA E' FINITA






Ci sara' l' appello giovedì prossimo venturo per vedere se il Governo locale riuscirà mai a superare, ai supplementari, lo stallo in cui pure il Consiglio versa. Comunque vada, se sarà sei contro sei e quindi nullo (probabile con rinvio al Commissario ad acta), se invece uscirà un 7 contro 5 ( sempre possibile) o magari un 6 contro 0 ( non impossibile), ma comunque vada a finire questa difficile prova per rimettere in sesto il traballante Governo, la verità è che ormai è finito. Non c'è più il tempo per nulla. Prima c'era il tempo, ma è passato invano con le cose da fare rinviate e quelle da non fare invece fatte. E' stato un Governo strano, quasi ai più incomprensibile, paralizzato dentro un Palazzo di cui forse mai ha compreso i meccanismi di funzionamento e di mal funzionamento. E' stato un Governo senza una visione o comunque mai l'avesse, probabilmente era sbagliata e tale sarà pure rimasta visto che nessuno ha mai visto niente e sentito ancora meno. Altro tempo buttato e anche dovesse sopravvivere lo scarso anno che lo separa dalla sua fine legale, non ha il tempo di fare nulla se non l'ordinario. L' " opposisione " ha persino offerto il suo aiuto se si impegnasse a fare soltanto l'ordinario, ma l'offerta non era neppure necessaria; altro non può fare. Perchè allora rimanere lì con la respirazione assistita ad aspettare il giorno della fine ? Non c'è una risposta, ce ne possono essere diverse e comunque anche rimanere lì è legittimo essendo un Governo eletto dal popolo, anche se ha perso qualche pezzo che pure il popolo aveva eletto. Questo sarà quindi lo scenario possibile, salvo che il settimo mancante sia dichiarato ineleggibile ed allora, rimanendo 6 contro 6, la fine sarà anticipata e la respirazione staccata. Intanto i soliti candidati fanno pre riscaldamento a bordo campo. Beati loro.

domenica 2 marzo 2025

ULTIMA CHIAMA

 

 


Sollecitato dal Ministero Interno, nel prossimo mercoledì il Consiglio ci riprova. Probabile che l'esito sarà un'altra volta nullo. Sei contro sei non si va da nessuna parte. La surroga la farà poi dopo un commissario ad acta e a quel punto sarà 7 a 6.Un margine esiguo, ma basta un voto e andranno avanti con il motore spento e solo per abbrivio, sin tanto che la spinta basta. Non manca molto e così arriverà al traguardo senza gloria questo è certo, ma probabilmente non anche senza infamia. Quello che non è stato fatto prima non è che poi si fa l'ultimo giorno, non funziona così, la pubblica amministrazione è un pachiderma, prima che si muova è già finito il tempo a disposizione. Quanto al merito,già ora si può fare il pre consuntivo: poco o nulla. Porto fermo al primo giorno, fondazione Palazzola disfatta senza sapere che cosa fare il giorno dopo, palazzina liberty un cantiere infinito, piano viabilità e parcheggi solo un annuncio, palacongressi nessuna idea, verde pubblico un disastro, funivia per ora solo annunci,piano regolatore meglio non tocchino nulla, intanto ci pensano i padroni della cittadella, museo della pesca un altra opera infinita, parcheggio lido un disastro, monetizzazioni uno scandalo annunciato. Per ora basta così, meno governano meglio è.

lunedì 24 febbraio 2025

GIALLO STRESA

 Giallo Stresa

 La crisi del locale Governo, già oscura per se stessa, si tinge anche di giallo. Per carità, tra le due cose non c'è alcuna relazione né soggettiva, né oggettiva, c'è soltanto una coincidenza temporale del tutto casuale che, quasi non ce ne fosse stato bisogno, aggiunge toni oscuri, dipinge di una tinta non troppo allegra l'atmosfera che in questi giorni e in queste settimane gli inquilini del Palazzo devono essere costretti a respirare. Buona parte del racconto è frutto non certo di comunicati ufficiali, ma di veline che comunque filtrano da quelle mure anche quando le porte e le finestre sono ben chiuse e serrate. In breve, il giallo si consumerebbe intorno ad una missiva fantasma, una richiesta di un pagamento di consistente somma ( 90.000,00 euto) formulata e firmata digitalmente da un responsabile di servizio, missiva che però avrebbe insospettito il destinatario, non senza però, ahlui, aver prima e forse con troppa fretta, provveduto a pagare, o meglio trasferendo le somme a un suo fiduciario perchè pagasse. E così sembrava essere stato fatto, sin tanto che è sorto il dubbio. Questo dubbio poteva essere sciolto soltanto dal Comune a cui, effettivamente, il nostro destinatario, formulava una richiesta riservata per conoscere la veridicità della missiva. Intorno alla lettera riservata, consegnata brevi manu al protocollo dell'Ente, si è poi consumato un altro piccolo giallo su a chi spettasse aprirla, ma passiamo oltre e scopriamo che la richiesta di denaro non viene riconosciuta come veritiera da chi l'avrebbe firmata, tanto che il documento sarebbe un falso materiale, usato come raggiro da qualcuno per estorcere denaro ad altri, cosa che gli sarebbe anche riuscita salvo adesso, forse, essere perseguito. Non finisce qui, magari in seguito si conosceranno altri particolari ora coperti dal segreto delle indagini che sarebbero in corso. Rimane poi l'ultimo particolare del giallo, una roba molto delicata, ma proprio per questo non ne parliamo e non ne vogliamo parlare. Vedremo.

sabato 15 febbraio 2025

FUMATA NERA

 

 Televideo - Ancora una fumata nera

Il conclave, pur convocato e riunito, non ha prodotto la tradizionale fumata bianca, ma quella grigio Londra. Niente da fare, il Governo Severino non riesce neppure in seconda convocazione a superare la prova della surroga della consigliera dimessasi. Bazzi, ritornato in aula, fa saltare il banco con la sua silenziosa presenza. 6 contro 6 la votazione finisce alla pari senza vincitori, ma non senza vinti. Se Bazzi se ne fosse stato a casa, essendo la seduta di seconda convocazione, le minoranze non avrebbero potuto fare il gioco della volta precedente, facendo mancare il numero legale, ma presenti o assenti, avrebbero consentito alla maggioranza di approvare la surroga con 6 voti a favore. Dobbiamo pensare e credere che nulla sia pertanto avvenuto per un caso, ma per calcolo. Che succederà da oggi in poi ? Il Consiglio è ora inadempiente rispetto ad un tassativo obbligo di legge, potrà forse essere messo in mora dal Ministero dell'Interno, provare ad essere riconvocato un'altra volta (senza un probabile diverso risultato) e così di seguito sino, si presume, alla nomina di un Commissario ad acta che dovrà provvedere alla surroga o invece sarà sciolto subito per inadempimento? Vedremo, il passaggio è stretto e per ora il Consiglio Comunale è bloccato. Gli attori di sempre, in questo frangente, continueranno a fare spettacolini, risatine, battutine e roba così, pensando a chi scalderà il seggio nel prossimo mandato. Intanto i padroni spadroneggiano.

mercoledì 12 febbraio 2025

SEDUTA D'EMERGENZA

 

Verbano 24 - Stresa, la maggioranza si sfalda anche nell'ultimo Consiglio.  Ma il sindaco annuncia: mi ricandido

 

 CITTA’ DI STRESA 

Convocazione del Consiglio Comunale, in sessione urgente – seduta in seconda Convocazione.

  IL SINDACO  DISPONE 

di convocare il CONSIGLIO COMUNALE  in sessione URGENTE – seduta di Seconda convocazione per il giorno  14/02/2025, ore 17.00 presso PALAZZO MUNICIPALE - SALA CANONICA  Per deliberare il seguente ORDINE DEL GIORNO 

Seduta pubblica.

 1. SURROGA CONSIGLIERE COMUNALE DIMISSIONARIO E CONVALIDA DEL CONSIGLIERE SURROGANTE 

 IL SINDACO In originale f.to (Marcella Severino)

martedì 11 febbraio 2025

EPILOGO





Ci sono poche, forse pochissime possibilità che il Governo Severino superi la prova di ammissione dell'ultimo candidato che ha a disposizione, magari tentando in seconda convocazione quando sono necessari pochi numeri. Al momento, la serata di ieri ha probabilmente celebrato la stanca fine di un mandato. Ovvio che l'ingloriosa minoranza non ha infierito ( ex Borgomastro a parte) , non ce ne era bisogno, convinti che la caduta è questione di giorni se non di ore. L'ex Borgomastro si è impuntato a voler sapere che cosa ci fosse dietro le motivazioni personali, sforzo inutile, non glielo diranno mai perchè così vanno le cose, perché c'erano delle ragioni indicibili, perché erano forse anche dicibili, ma era inopportuno dirlo... poco importa, così è e così sarà. Benevoli gli altri, hanno anche concesso l'onore delle armi offrendo il sostegno al Sindaco uscente purché da qui alla fine non faccia nulla se non l'ordinaria amministrazione. Troppa generosità, non crediamo che sarà accolta. Da notare la rivendicazione di buona opposizione tenuta dal Consigliere tal Rizzul che qualificava in positivo la propria azione perchè mai ha fatto ricorso a esposti ( come invece uso nel passato) . Piccola annotazione, l'uso dello strumento penale contro i presunti aversari/nemici era in gran voga da parte e per iniziativa del suo ex collega e mentore di ex gruppo tal Canio, quindi si rivolga innanzitutto a lui e poi se il Consigliere fosse a conoscenza certa di elementi di illegalità amministrativa gli ricordiamo che avrebbe il dovere di farne esposti e denuncie anzichè rivendicare una sorta di benevole tolleranza che, tradotto in altro linguaggio significa omertà. Ma queste sono sfumature. Per altro, è vero, come ha ricordato lo stesso Rizzul che il mandato è stata una occasione sprecata. Sprecata per la parte pubblica della città vorremmo aggiungere, non certo per quella privata che ha fatto, come non mai, quello che ha voluto, cioè ha spadroneggiato.