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lunedì 7 agosto 2023

MACCHINE FERME

 



La sintesi di un consiglio agostano è veloce. La cittadella sta incassando a pieno ritmo i crediti di una fortunata stagione turistica e questo è un elemento della distrazione di massa di cui sembra beneficiare l'attuale governo che intanto procede battendo il passo, quindi stando fermo. I pur dovuti interpelli piovuti dalla opposizione minoritaria sono passati nel vuoto di un'opinione pubblica elettorale, notoriamente, assente da ogni minimale dibattito e interesse circa le sorti presenti e future della cittadella, parrebbe dire rassegnata, meglio, assuefatta, meglio ancora, anestetizzata, non aspettandosi ormai più nulla, ma contenta di fare cassa alla fine della giornata. Macchine ferme, questa è la cifra sulla quale è inchiodato il governo e, ormai, non si schioderà facilmente, tanto più che l'opposizione minoritaria, dopo questa tornata estiva, preferirà i più tranquilli climi autunnali. Quindi addio la fine di un porto che ci abitueremo a chiamare nuovo, mentre invece diventerà vecchio senza essere manco usato. L'ultima notizia è che si sono chieste garanzie al direttore dei vecchi lavori, circa la bontà delle soluzioni periziate. Quindi non bastando la vecchia superperizia, si è preferito chiedere una conferma a chi, degli errori passati, dovrebbe avere buona memoria, mentre è sparita dal radar l'altra perizia, quella che, annunciata più volte, sarebbe stata chiesta dall'impresa appaltatrice per conoscere alcuni dati strutturali relativi alla nuova progettazione, mai, sino ad ora redatta. Ne riparlerà Canio quando fra un paio d'anni e oltre ritornerà a comandare. Archiviata questa questione, fastidiosa e inutile, l'attenzione si è posta anche sulla questione funiviaria. Anche in questo caso un va e viene da parte del governo che dopo aver ipotizzato soluzioni futuristiche, innovative e cosa altro, ora, avendo fatto i conti senza l'oste, si accorge che vi è anche da considerare l'ipotesi della riparazione dell'impianto esistente. Consulenti ministeriali, ministri e ministre, si scopre adesso, avere fatto passerelle locali poco o nulla utili e anche qui il governo, più che governare, sembra essere governato. Dulcis in fundo la questione dei soldi, Sembra proprio che ce ne siano tanti anzi, anche troppi, non certo i 10 milioni di cassa sventolati da Cannio, ragioniere senza laurea, ma insomma un bel gruzzolo disponibile e pronto all'uso, insomma pronto, ma è un modo di dire, e visto come si muove la macchina del Palazzo, credo che rimarranno fermi ancora un bel po', andando, questo sì, ad ingrossare e a far niente, i richiamati 10 milioni di cassa.