Visualizzazioni di pagine: ultimo mese

venerdì 30 ottobre 2020

PUNTO A CAPO





Il Cronista su La Stampa di stamattina che informa che la Cassazione ha azzerato le sentenze già emesse a favore del Comune e riferite alla questione dell'area di Villa Palazzola in contenzioso con SAB: Società Alberghi Baveno, alias Zacchera. La questione è nota e questo blog ha sempre ritenuto fondata la pretesa, avanzata dal Comune, di vedersi riconosciuta la piena proprietà su quell'enclave, costituita da serra, limonaia e casa del custode di Villa La Palazzola. Se poi ben due giudici, in sede diverse, hanno sentenziato che il Comune aveva ragione, qualche fondamento ci sarà pure stato. Ora avviene che la Cassazione, per una ragione di legittimità quindi e non di merito, ha ritenuto che il processo civile aveva un vizio costituito dalla mancata chiamata di una parte in causa, ossia una Fondazione a cui il bene era stato intestato dal Professor Pini. Poco male dunque, si tratterà di ripartire da capo e, fatte le cose giuste, il giudizio o i giudizi di merito che ne seguitrà/ranno non dovrebbe/dovrebbero discostarsi dal /dai precedente/i. Si trattera solo di aspettare, in fordo di tempo ne è passato tanto riguardo Villa Palazzola e anche se ne dovesse passare un altro poco... pazienza.Tutto bene dunque ? Sì, salvo il tempo da perdere, sì dirà. Ma c'è un ma. Il ma è, a opinion mia, costituito dall'altra parte che trattandosi di gente arguta non si lascerà passare l'occasione, ma vorrà utilizzare l'esito della sentenza per proporre una transazione. Sapendo che in un giudizio di merito non avrà molto cui sperare, penserà bene, visto che non ha nulla da perdere, di offrire il diritto di piena proprietà su quei beni, in cambio di una qualche concessione urbanistica, cosa quest'ultima di cui è ghiotto. Insomma una mossa apparentemente favorevole al Comune, in realtà solo alla SAB. Ecco, questo è un primo terreno sul quale il nuovo governo dovrà misurarsi e ci auguriamo, o meglio auguriamo al governo di non fare passi falsi e di non cadere in seduzione. Vedremo.

lunedì 26 ottobre 2020

MI HA ROTTO

 Avete rotto i coglioni – Shelidon

 

Chi è la causa della rottura con cui ho intitolato il post di oggi 26 ottobre dell'anno 2020 ? Dopo quasi 1800 post pubblicati in questi anni e oltre 309.000 accessi a questo blog, mi pare giusto che giunto alla mia età non sia lecito essere presi per i fondelli da un signore che, tra l'altro, dovrebbe fare il cronista locale per la pagina provinciale di un quotidiano. Se questo signore, a tempo perso si diletta pure a fare l'amministratore unico di qualche social di sua creatura e da quel pulpito si diletta e gode nell'emettere giudizi senza appelli, condanne irreversibili, censurando scritti e parole come un inquisitore controriformista, ebbene si dilleti a farlo con qualcun altro. Quello che i miei post scrivono, specie se non sono opinioni, sono comprovati da fonti di cui sono in possesso e che, salvo prova contraria, ritengo veritiere. Quanto poi all'orientamento dei miei scritti, non credo che non si capisca o si nasconda. Può piacere, non piacere, essere condiviso, essere avversato. Tutto è lecito, meno che subire censure ridicole e poichè quel signore si diletta a censurare, io tolgo il disturbo e quindi il suo godimento. Questo sarà l'ultimo post che invierò alla "Tribuna di Stresa", che più che una tribuna mi pare un tribunale. Chi vuole mi può seguire altrove. Per fare l'aedo di corte preferisco tacere.

mercoledì 21 ottobre 2020

VIETATO SBAGLIARE








Dopo quasi un ventennio di demoralizzanti risultati, per usare un eufemismo, in realtà di molto peggio, il nuovo governo che, fresco fresco, si è insediato al Palazzo della Perla, ha un dovere prima di ogni altro: non sbagliare. Se infatti c'è qualche cosa che non può permettersi è proprio quello di commettere errori. Se lo facesse, difficilmente sarebbe perdonato, in realtà finirebbe l'ultima speranza che le persone per bene di questa cittadella, mal messa sul fronte pubblico, hanno a che possa rialzarsi con un minimo di dignità. Si dirà che i problemi sono tanti e troppo a lungo trascurati; si dirà che ci vuole tempo per invertire, non tanto una tendenza, ma una vera e propria erronea direzione di marcia battuta da tanti anni; si dirà che non si può imputare all'ultimo e nuovo arrivato, tutto quello che è stato invece perdonato, o concesso di fare ad altri; si dirà che gli altri non avevano il virus e invece adesso c'è pure quel problema; si dirà che la trascuratezza di tanti anni non può essere recuperata in poche stagioni . Tutto vero, tutto giusto ma invocare tutte queste cose come esimenti rispetto al futuro, non è possibile e questo perché lo scopo di un governo nuovo è proprio quello di caratterizzarsi diverso rispetto al passato, specie quando quel passato è inguardabile e il nuovo governo si presenta, almeno un po', alternativo rispetto a chi lo ha preceduto. Detto questo quale premessa, nel merito la questione si pone rispetto ai temi che da molti, anzi troppi anni, attendono una soluzione o una risoluzione o meglio ancora una rivoluzione:porto/alberghiera/parcheggi/amministrazione trasparente e efficiente / vasca per il bagno/pianificazione urbana decente/ pala congressi / manutenzione e riqualificazione dei beni pubblici/ Palazzola / destagionalizzazione turistica; quest'ultimo lo aggiungo io durante e dopo il virus. Sono tanti, ma non infiniti, inutile però aggiungerne altri. Per ognuno di questi vi sono soluzioni, magari più soluzioni e questo non sembri un'ovvietà quando per troppo tempo è parso che addirittura soluzioni non vi fossero: vedi porto e alberghiera. Ma se invece dovrebbe essere ovvio che soluzioni ci sono, torniamo al punto che non possono essere adottate quelle sbagliate. Si dirà che quello che è giusto per uno è sbagliato per altri e quindi la premessa metodologica non è corretta. Non si confondano le soluzioni con le opinioni, solo queste ultime sono: opinabili, appunto; le altre invece devono reggere ad una verifica critica, fondata su elementi che sono, essenzialmente, quelli razionali, in fondo si tratta di amministrare, non inventarsi altro. Evitare l'emotività e la conseguente precipitazione nelle decisioni sarebbe quindi buona regola da seguire, dando magari per scontato un qualche allungamento nei tempi decisori, poco male, in questi casi il tempo perso si guadagna dopo, altrimenti vedi il porto... Ma non basta, bisognerebbe anche essere capaci di ribaltare convinzioni che magari si credono inossidabili e quindi essere pronti a sposare alternative che magari non si sarebbero immaginate o volute; non importa da dove vengano, purché reggano al vaglio della ragione della buona amministrazione. L'ho già fatta troppo lunga, passo a conclusione, declinando qualcuna delle questioni prima indicate per indicare possibili errori di percorso. Sarebbe un errore trovare la soluzione finale per il porto senza indicare un qualche responsabile a cui inviare il conto finale; sarebbe sbagliato rabberciare soluzioni per i pacheggi senza una visione di città a zero auto in sosta a vista; sarebbe un errore inseguire una riappropriazione comunale della Palazzola che libera la Regione dalle proprie responsabilità; sarebbe un errore cercare una soluzione Alberghiera senza avere dinnazi la curva in picchiata, prossima ventura, della popolazione scolastica della scuola primaria; sarebbe un errore ammagliarsi per l'offerta di un paio di centiaia di camere d'albergo in più se significa sacrificare la qualità di paesaggio; sarebbe un errore tollerare ancora un' amministrazione inefficiente e poco trasparente, addirittura opaca e poco equa. Potrei continuare,ma mi fermo qui. Per ora.


mercoledì 14 ottobre 2020

SOLDI ADDIO


















Fedele alla sua tradizione, il Palazzo non perde il vizio di perdere soldi. E' capitato anche questa volta: dopo anni che ogni tanto ci raccontavano di un avveneristico ponte Tibetano da gettare sulle pendici della montagna sacra, dopo rinvii e rinvii, ora si apprende che al nuovo Sindaco hanno fatto il primo regalo: le hanno tolto i soldi per fare il ponte. Mica pochi: 500 mila euro che la Fondazione Cariplo aveva messo di suo a fronte di un progetto che valeva almeno il triplo, ma rinvia un anno, sposta i soldi un altro anno, rinvia un altro anno ancora, alla fine quelli della Fondazione, e non è la prima volta, si sono rotti e si sono ripresi i soldi. A chi imputare il fatto ? Alla non volontà di perseguire l'opera da parte del governo del Borgomastro ? A ingiustificati ritardi imputabili alla struttura ? Al Covi 19; mettiamoci pure lui ? Un po' all'uno e un po' all'altro ? Lasciamo a Madame Severino scoprirne la ragione anche se, una volta trovata non servirà a far tornare i soldi. Ecco qui dunque un altro esempio di come il Palazzo funziona o meglio, si spera, non funzionava ed ecco una buona ragione per aver pensionato i vecchi governanti, incluso quello, meno vecchio, che avrebbe voluto tornare. Quanto al resto, cioè alla struttura e a tutto quel mondo di "intellettuali", più o meno organici, che da sempre ci gira attorno, io onestamente ne salverei pochi o quasi nessuno, ma questa è una mia opinione e come tale deve restare .

sabato 10 ottobre 2020

NUOVO CONSIGLIO


CITTA’ DI STRESA

Convocazione Straordinaria del Consiglio Comunale.

I L S I N D A C O 

Visti l’art. 5
0 del D.Lgs. 18.8.2000, n.267; Visto l’articolo 13 dello Statuto Comunale;

D I S P ON E 

di convocare il CONSIGLIO COMUNALE  In sessione Straordinaria – seduta di Prima convocazione per il giorno Giovedì 15/10/2020, ore 21:00 presso IL PALAZZO DEI CONGRESSI - FOYER e, qualora non si raggiunga il numero legale in 1° convocazione, in sessione Straordinaria seduta di 2° convocazione, per il giorno di Giovedì 15/10/2020, ore 22:00 presso IL PALAZZO DEI CONGRESSI - FOYER Per deliberare il seguente

O R D I N E D E L G I O R N O 

Seduta pubblica.

1 RATIFICA DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE N. 128 DEL 26.08.2020 AVENTE PER OGGETTO "ESAME ED APPROVAZIONE 10 VARIAZIONE AL BILANCIO DI PREVISIONE 2020/2022".

2 ESAME ED APPROVAZIONE SCHEMA CONVENZIONE PER LA GESTIONE DEL SERVIZIO DI TESORERIA E DI CASSA PER IL PERIODO 01.01.2021 - 31.12.2025.

3 D. LGS. 18 AGOSTO 2000, N. 267, ARTICOLO 42 - DEFINIZIONE INDIRIZZI PER LA NOMINA E LA DESIGNAZIONE DEI RAPPRESENTANTI DEL COMUNE PRESSO ENTI, AZIENDE ED ISTITUZIONI.

4 UNIONE MONTANA TRA I COMUNI DI BAVENO, CASALE CORTE CERRO, GRAVELLONA TOCE, OMEGNA E STRESA - NOMINA RAPPRESENTANTI.

5 COMMISSIONE CONSULTIVA COMUNALE PER L'AGRICOLTURA E LE FORESTE. NOMINA RAPPRESENTANTI COMUNALI.

6 L.R. N. 28 DEL 28/12/2007 CONVENZIONE CON L'ASILO INFANTILE "M. OSTINI" DI STRESA. NOMINA RAPPRESENTANTI COMMISSIONE PARITETICA.

7 L.R. N. 28 DEL 28/12/2007 CONVENZIONE CON L'ASILO INFANTILE DI MAGOGNINO. NOMINA RAPPRESENTANTI COMMISSIONE PARITETICA. 2

8 SCIOGLIMENTO DELLA CONVENZIONE TRA I COMUNI DI OLEGGIO, STRESA E MEZZOMERICO PER LO SVOLGIMENTO IN FORMA ASSOCIATA DELLE FUNZIONI DI SEGRETARIO COMUNALE. ESAME ED APPROVAZIONE NUOVA CONVENZIONE TRA I COMUNI DI OLEGGIO E STRESA. ___________________________________________________________________________ IL SINDACO Madame Marcella Severino

giovedì 1 ottobre 2020

L'EREDITA'

Torna L'Eredità, ma l'edizione è 'speciale': cos'è cambiato | superEva 


Con l'avvio del mandato che la "cerimonia" di questa sera si apresta a celebrare, si apre anche la pratica di successione. In genere gli eredi non vedono l'ora di farsi leggere il testamento, curiosi e impazienti di vedere che cosa abbia a loro riservato la buon anima. Come poi in tutte le famiglie, qualcuno sarà più contento di altri e magari ci sarà pure qualcuno escluso dalla spartizione. Nel nostro caso però il testamento si aprirà con l'elenco delle voci che costituiscono il passivo ereditario, il che renderà amara la vittoria e farà sì che le celebrazioni si concluderanno molte presto in quanto i "creditori" faranno la fila davanti alla porta del Palazzo in attesa di riscuoteri i crediti maturati. I creditori, in questo caso, sono gli elettori che hanno espresso un voto per chiudere i debiti e non per aprirne altri. Il notaio presenterà un inventario dei beni che costituiscono i cespiti ereditari e accanto ad ognuno di loro indicherà il segno attivo o passivo che li contraddstingue. Terminate quindi le formalità di rito, si entrerà nel vivo e a quel punto la festa sarà proprio finita. Comunque qualche cosa possiamo anticipare, sforzandoci di fare un primo elenco di quelle che, a nostra memoria, ci sembrano le voci più rilevanti del passivo, annotando a fianco un'ipotesi di soluzione per la loro estinzione.

1) Porto: che altro sen non completarsi il dossier conoscitivo con l'acquisizione del parere legale e della possibile soluzione tecnica, senza dimenticare di aprire, ove non sia stato fatto, il sinistro presso la compagnia assicurativa che dovrebbe coprire i rischi derivanti dalla gestione del cantiere. Quanto al resto, la vedo ancora lunga.
2) Piscina: Che altro fare se non provare a rimettere in gara la sua gestione, evitando gli errori del passato, ma senza offrire alibi al gestore rimosso.
3) Alberghiera: L'unica soluzione razionale è la ristrutturazione dell'edilizia scolastica secondo l'ipotesi dell'Ente Provincia con però la variante di un riuso provvisorio del palacongressi per ospitare le aule ora alloggiate nelle elementari. Il resto è tutta una perdita di tempo e di altri soldi. Le mamme di oggi non sono quelle di domani.
4) Palazzola: A breve la Cassazione emetterà sentenza, probabilmente favorevole, nel contezioso Comune/SAB. Non ci sono alibi per la Regione, deve mettere altri soldi. Li ha dati a" Zanetta" adesso li trovi anche per la Palazzola. Tutto il resto: Fondazione/ partecipazioni/sì, no, un tanto a me, un tanto a te... Tempo perso e anche soldi.
5) Villa Ostini: la buon anima del Borgomastro ha dimenticato di scrivere nella convenzione dove e come devono essere fatti gli standar a parcheggio pubblico. Non li volevano lì perchè non si devono fare in centro, così sta scritto. Non si faccia l'errore di distruggere l'orto dei Rosminiani; scavino e se li facciano sotto l'albergo nuovo.
6) Deposito provvisorio. Prima o poi, forse prima che poi scadrà l'autorizzazione per il deposito del materiale dragato nel porto e portato sulla motta Vinea. Che si fa ?
7) Palacongressi:Beh, intanto ci metterei le aule provvisorie per l'alberghiera, ma con un allestimento leggero che costi poco e che si rimuova in fretta e quanto al resto credo che basti provare a sondare il mercato e qualche cosa di nuovo e intelligente dovrebbe trovarsi.