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lunedì 30 maggio 2022

CAMBIARE IL PASSO





Leggendo quanto approvato dal nostro locale governo il 5 maggio scorso, apprendiamo che l'annosa, ormai secolare, questione parcheggi, si avvia a risoluzione. Ne siamo lieti. Con un investimento di 400 mila euro, di cui però il progetto se ne mangia da solo più di 60, si legge che verranno realizzati una ventina di stalli in più di sosta rispetto agli attuali in zona Lido. Per vero non si scrive quanti se ne perderanno e quale sarà l'effettivo saldo, ma crediamo che non si andrà oltre una quindicina. Insomma un costo unitario tutt'altro che modesto, alla faccia delle monetizzazioni di epoca di Canio e Bottini, e un risultato che dire modesto è troppo, ma si dovrebbe dire inesistente. Si poteva, o si potrebbe ancora fare di più e di meglio ? A sentire l'ex delegato esterno ai lavori pubblici, certamente sì , a leggere qualche post fà di questo stesso blog anche meglio, ma sembra che nessuna delle indicazioni esterne sia stata recepita e il risultato, se mai non si invertirà la tendenza , è quello che abbiamo scritto: il nulla a costo caro e salato. Si conferma pertanto il deficit progettuale e di pianificazione che sembra diventare la cifra dominante del governo attuale, insieme ad una lentezza attuativa che non è lontana dalla paralisi. Bisogna dirla tutta: ossia che se si procede con questo passo, non si andrà da nessuna parte e poco importa a chi debba essere imputata la causa. se alle strutture che non eseguono e non gestiscono o al governo che non approva atti fondamentali e non fissa priorità. Non si sbaglia dividendo un parti uguali le responsabilità, ma detto questo saremmo ancora al punto di partenza se poi qualcuno non prende in mano le cose e cambia la tendenza. Solo una persona lo può fare e ad essa dobbiamo rivolgerci. Arrivati a metà mandato le illusioni non esistono più, o si cambia o si muore. C'é ancora un tempo per provare a modificare il corso, poi si scivola e si va, senza storia, verso la fine. Sta storia del parcheggio che costa, ma che non c'é è la metafora di un governo che c'è ma che non decide.

mercoledì 18 maggio 2022

CRONACA DI UN CONSIGLIO NON VISTO

 A





Avrebbe dovuto mostrare qualche cosa in concreto e, invece, anche l'ultimo Consiglio non è sembrata un'inversione di marcia rispetto l'andamento lento con cui, questo è certo, il governo cittadino sta procedendo. Il fatto è che questo andamento non è parso tanto il risultato della prudenza, quanto piuttosto dell'incertezza. Una prova lo ha data il primo degli argomenti all'ordine del giorno che avrebbe dovuto chiudere, consensualmente, il matrimonio celebrato ormai molti anni fa tra la cittadella del lago e il governo Sabaudo, matrimonio che nonostante portasse in dote un bel patrimonio, poi pare non sia mai stato consumato, tanto da poter esserne richiesto la scioglimento per il non raggiungimento dello scopo. Ebbene, anche in questo caso, che pur avrebbe dovuto essere stato istruito per benino da un congruo tempo, alla prima eccezione posta dal capo dell'"opposizione", eccezione che verteva su di una questione non secondaria rispetto alla scelta da operare, ossia l'alternativa tra un' imposizione fiscale a costo quasi nullo e un 'altra da capogiro, il governo ha preferito fermarsi per approfondimenti. Insomma, dopo aver rischiato di far approvare una decisione che potrebbe, non è certo, ma possibile, costare una montagna di soldi per niente, ha detto: " scusate , dobbiamo informarci meglio". Mi pare che l'episodio sia significativo e qui fermiamoci, tanto su questa questione si dovrà tornare. Tralasciamo le schermaglie su questione dove poco o nulla potrà il Comune, vedi l'accorpamento amministrativo delle scuole medie di Stresa e Baveno, ma anche questo è significativo : si può litigare sino allo stremo, tanto non risolve nulla. Puro spettacolo, sempre che ci siano stati gli spettatori. Immaginiamo che l'analisi del conto 2021 sarà stata puntuale e stringente: un consuntivo di cose non fatte, dove l'ingente mole di residui passivi è lì ferma a far lievitare a dismisura il saldo di cassa di fine anno, milioni di euro che, probabilmente stanno aspettando il ritorno del patto di stabilità, quando la spesa verrà di nuovo centellinata, con grande soddisfazione futura della burocrazia contabile che potrà dettare regole e sacrifici. Intanto, mentre nulla si muove, la nuova cifra che viene ipotizzata per la sistemazione del porto, va quasi al raddoppio rispetto alle prime ipotesi. Tuttavia si precisa che non tiene conto del rimbalzo che i costi dei materiali hanno e stanno avendo. A fronte di queste nuove cifre a 6 zeri, nessun stanziamento sembra sia stato disposto. A essere ottimisti, il prossimo governo tratterà  ancora la questione. Naturalmente non poteva mancare la ruota che evocando la fortuna è proprio di cattivo gusto, ma, ed anche questo lo abbiamo capito: la cifra governativa riguardo la politica dello spettacolo, è di stampo nazional/popolare e allora ci sta anche questa.

domenica 15 maggio 2022

UN ANNO DOPO

 



Era rimasta alta nei media e per diverse settimane la curva di quella tragedia, poi, naturalmente, è scesa. Tra pochi giorni sarà passato un anno. Di tanto in tanto, quella curva aveva una qualche nuova scossa. Per verità, al netto del clamore che più o meno potevano suscitare le nuove notizie, non ce ne sono state molte. L'inchiesta che sembrava essere partita a gran velocità, è parsa presto frenare, più per le diatribe tra i giudici che per questioni di sostanza. Ancor oggi si dibatte sulle misure cautelari, quasi servissero ancora. Un non senso. Ben presto le certezze, o meglio quelle che sembravano essere certezze assolute non discutibili, sono diventate altro: materia infinita per periti e perizie che, come è noto vengono giurate da tutti come vere e diranno tutte cose diverse l'una rispetto all'altra . Il processo ? Quando inizierà pochi se ne accorgeranno: così sta andando per il ponte Morandi, così sta ancora andando per la valanga di Rigo Piano. La riforma dell'ingiustizia d'Italia è ancora lontana. Qualche fiammata ogni tanto, di pochi giorni fà: una specie di conferenza per decidere nulla , ma per offrire qualche cosa ai media. Li ricorderemo quei morti: troppi, ma anche uno soltanto sarebbe stato troppo e non avrebbe dovuto essere. Sarebbe bastata l'attenzione umana ad evitarla; meno trascuratezza, più rigore anche tecnico, meno sicurezza che tanto nulla avrebbe potuto succedere anche senza i freni. Sarebbe bastato, avrebbe dovuto bastare questo, l'avere tolto i freni, la prova di chi lo avesse ordinato e di chi lo avesse tollerato, per aprire e chiudere il capitolo della giustizia. Invece si è ancora lì con le perizie e contro perizie e non sappiamo come andrà. Per una volta che c'era la pistola fumante, si passa oltre, quasi non ci fosse. Intanto la montagna, o meglio la vetta della montagna, sta sempre lì, un po' depressa: d'estatesono crollati gli arrivi, d'inverno non cade la neve e qualcuno, a malincuore, molto, se ne va. Non vedremo domani mattina risorgere l'impianto, dovremo ancora elaborare i 14 lutti, ricordarli e commemorali ogni anno per tanti anni, non dimenticarli come la città del turismo aveva fatto, al netto dei suoi eroi salvatori, per gli annegati del giugno del 48. A breve girerà una ruota di festa nel luogo dell'ultima volta in vita delle 14 vittime. Non so se sia stata una scelta felice o una scelta non ragionata,ma almeno quando guarderemo quella ruota girare pensiamo a loro, ai 14 innocenti non morti per una guerra che ora c'è, ma in un giorno di festa che ancora c'era.

martedì 10 maggio 2022

CONSIGLIO DI PRIMAVERA


IL  S   I  N  D  A  C  O  D I S P O N E 

di convocare il CONSIGLIO COMUNALE in sessione ordinaria – seduta di 1° convocazione per il giorno lunedì 16 maggio 2022, ore 20.30 presso Palazzo dei Congressi – Sala dei Quattrocento .

O R D I N E D E L G I O R N O

1. Art. 27 del Codice Civile – Art. 13 dello Statuto della Fondazione “Villa Palazzola” – Estinzione della Fondazione. Indirizzi.

2. Ratifica deliberazione della Giunta Comunale n. 68 del 21.04.2022 ad oggetto "Esame ed approvazione terza variazione al bilancio di previsione 2022/2024"

3. Comunicazione delibere Giunta nn. 69/22-73/22 Prelievo dal fondo di riserva".

4. Esame ed approvazione del rendiconto della gestione per l’esercizio finanziario 2021.

5. Esame ed approvazione 4° variazione al bilancio di previsione 2022/2024.

6. Programma triennale dei Lavori Pubblici 2022/2024 ed Elenco Annuale 2022. Variazione.

7. Proroga convenzione con il Consorzio Servizi Sociali del Verbano per la gestione del Servizio (S.A.D.) – Proroga 1 giugno 2022/31 luglio 2022. 2

8. Esame ed approvazione Regolamento per la disciplina del canone di concessione per l'occupazione delle aree e degli spazi appartenenti al demanio o al patrimonio indisponibile, destinati a mercati realizzati anche in strutture attrezzate. Legge 160/2019. decorrenza 1° gennaio 2022.

9. Esame ed approvazione modifiche al Regolamento per l'applicazione del Canone Unico Patrimoniale (CUP).

10. Gruppo consiliare Grande Stresa – Interrogazione in merito a bando di gara concessione compendio immobiliare Lido di Carciano

11. Gruppo consiliare Grande Stresa – Interrogazione ad oggetto “Funivia Stresa Mottarone. Iniziative e contributi”

12. Gruppo consiliare Grande Stresa – Interrogazione ad oggetto “Porto e parcheggio relativo".


IL SINDACO

domenica 8 maggio 2022

FUNIVIA A CONSULTO



Grande enfasi è stata data da parte di uno dei soliti giornaloni, all'incontro tenutosi venerdì scorso sul tema della nuova funivia che, qualcuno non vorrebbe più chiamare del Mottarone. Il deus ex machina sembrerebbe un superesperto cui un ministero incompetente, quello del turismo, avrebbe conferito l'incarico di consulenza. Dunque, gran parte degli occhi erano puntati, ingiustamente, su questo esperto, peraltro un cattedratico assai titolato, privo però di alcun potere, altro che Commissario come per il ponte Morandi. I veri poteri decisori erano in verità altri, cioè i titolari semmai di cariche elettive, ma che in questo momento sembrano privilegiare la delega piuttosto che esercitare la competenza. Non si sa mai. Comunque l'esordio del consulente non è stato privo di interesse, infatti si è compiaciuto che tutti vogliano ricostruire l'impianto, dimenticando che prima bisognerebbe demolire quello che c'é e prima ancora riuscire a farselo sdoganare, cosa che nessuno ha fretta venga fatto. Altro tema messo al centro della consulenza è non privo di interesse, anzi di curiosità, riguarda la natura del sesso degli angeli; è infatti quello della proprietà dell'impianto, dimenticando anche qui che ormai, in questi anni, si sono accumulati, credo almeno una decima di documenti amministrativi, e uno anche legislativo, che ci hanno spiegato che l'impianto transitava dalla Regione al Comune e, se non lo hanno ancora capito, c'è forse da preoccuparsi. Intanto si fanno anche i raffronti e si buttano nella mischia i soldi che ci vorrebbero a ricostruire il tutto. Tento fà, ma mica tanto tempo fà, erano 25 , ora si parla già di 40 milioni, forse per questo il tavolo della discussione si sta un po' troppo allargando. Ma se è vero come è vero che la funivia del Bianco è costata 50 milioni, non si capisce molto bene perchè questa qui, al netto degli attuali anomali incrementi dei prezzi, che manco è da paragonare a quella, debba costare l'ottanta % di quell'altra. Il confronto dovrebbe essere fatto con quella del monte Baldo, assolutamente sovrapponibile a quella dell'ex Mottarone, ma la consulenza aveva forse solo i dati del Bianco. In questa confusione si inserisce anche un competente, o quasi: l'Assessore regionale all'Ambiente che racconta come la tecnologia meccanica non sia più quella innovativa per gli impianti a fune. Onestamente non capiamo come pensi di muoverla, forse con l'elettromagnetismo o riesumando quella ad energia idraulica: ce ne è ancora qualcuna in servizio. Dulcis in fundo chi paga ? La Consulenza scopre l'acqua calda, ossia la società partecipata pubblico/privata, fin lì ci sarebbero arrivati tutti, ma dietro l'angolo ci sono i soldi europei, giusto corretti alla bisogna, che se non sono quelli del PNRR, sembra possano essere quelli dei fondi per la coesione messi nel bilancio 2021/2027. Non sono molti, ma si può sempre sperare. Finito il rito mediatico, la seduta è stata tolta e almeno per un po'non se ne parlerà più con tanta pace del nostro governo locale che, volente o meno, era il soggetto primo competente.

martedì 3 maggio 2022

FRAMMENTI DI STORIA DI LAGO

La storia del turismo è fatta anche di persone, volti ancora noti, che durante la seconda metà del novecento hanno portato milioni di turisti nel tragitto Stresa, e non solo, e le Isole. Le rifacciamo rivivere nelle immagini che l'archivio ci ha restituito perché la memoria rimanga.






















   

domenica 1 maggio 2022

DIVIETO DI SOSTA



La questione parcheggi, pur non nuova nell'agenda mai compiuta dei nostri locali governi, rischia di diventare un problemino anche per quello attuale che, leggendo le ultime dichiarazioni rese in proposito, ha risvolti che mostrano: da un lato l'impasse in cui si viene trovare, oltre che la difficoltà con cui cerca d trovare una qualche soluzione credibile, infatti, per ora, le soluzioni proposte sono incredibili. Vediamone una: il nuovo parcheggio in località lido. Il saldo dei posti sarebbe di + una decina rispetto agli attuali e il costo di circa 500.000 euro. Se è così, meglio neppure parlarne. anzi non capiamo perché se ne parli. Eppure soluzioni diverse ci sarebbero, sviluppando il parcheggio su tre livelli anziché su due: il primo seminterrato, il secondo a piano rialzato e il terzo sul tetto con entrata senza rampa e uscita con rampa estera su viabilità esistente. Con questi accorgimenti tecnici e altimetrici i posti totali sarebbero un centinaio, cioè più del doppio di quanto ipotizzato, ma certo non a costi doppi. Se poi si facesse uno sforzo ci si accorgerebbe che a poche decine di metri vi è un terreno un area di vincolo cimiteriale, con consistenza pari uguale al primo ed anche qui che è posto in fregio a via Sempione, facendo un ritocchino al PRGC ci starebbe un parcheggino per una cinquantina di posti e saremmo a circa 140, cioè con un saldo di + 115. Vale la pena farci un pensierino prima che ci infilino un'altra piscina, o un altro palazzo. Passiamo oltre: il parcheggio del porto che non c'é; ossia non c'é nè l'uno nè l'altro, ma il Borgomastro aveva lasciato in dote un' operetta da circa 1.200.000 euro per una quarantina di posto auto. Un'altra follia, peraltro già in parte appaltata, ma tanto in parte che ci sarebbero voluti almeno tre bilanci per coprire le spese, quindi campa cavallo. Visto che sarebbe costato una fucilata, il nuovo governo aveva pensato di aumentare i posti così che, anche se fossero saliti un po' di più anche i costi, quello per singolo stallo, magari, si sarebbe ridotto. Morale non è andato avanti l'uno e non è andato avanti l'altro e le macerie fanno spettacolo. Eppure una soluzione rapida e a minor costo e pari capienza ci sarebbe: ossia costruire l'area di parcheggio alla quota delle macerie ora giacenti e non a livello strada, pazienza se una volta ogni quattro anni va sommerso, è normale. La cosa oltre che costare assai meno denaro e meno tempo avrebbe il merito di non pregiudicare possibili future integrazioni con l'aggiunta di un livello superiore. Soluzione dunque elementare, ma inspiegabilmente sino ad oggi non perseguita. Ci si chiede perché e il dubbio è che qualcuno pensi di usarlo come luogo dove rimetterci il materiale di dragaggio del porto, ora stoccato in quel di Brisino,. In questo caso lo stesso materiale verrebbe pagato un'altra volta: la prima volata a portarcelo per fare le opere provvisionali del primo cantiere del porto, poi per toglierle facendo credere che le aveva portate la piena del lago e infine a rimettercele in un buco che ci si è inventati ad hoc. Sarà meglio che qualcuno ci ripensi perché non siamo fessi. L'ultimo, per ora, caso tutt'ora aperto e in attesa di una soluzione anche se le azioni hanno preceduto le decisioni è lo scandalo di Villa Ostini, dove in assenza di atti ammnistrativi di governo, qualcuno ha deciso di andare avanti, ignorando le norme del PRGC e mettendo ora la cittadella di fronte al fatto compiuto e con le spalle al muro. Un fatto ignobile che da solo meriterebbe una crisi di governo, ma che se non ci fosse questa pagina sarebbe ignorato da tutti. Non ci stancheremo di scriverlo e di additare i responsabili che hanno, volutamente, calpestato gli interessi pubblici. In questo deprecabile caso c'é una soluzione ? Purtroppo temo che qualcuno sia andato troppo avanti, impedendo la corretta soluzione, ma se uno spiraglio rimane è quello di monetizzare il danno subito, imponendo di versare una somma pari e non inferiore al costo di realizzazione in interrato di un parcheggio delle dimensioni pari alla superficie dello standard che doveva essere garantito; altro che parcheggio in superficie su terreno acquistato a prezzo di saldo in cima a via Manzoni. Dove poi spenderli, quando vedremo i soldi lo diremo.