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lunedì 27 febbraio 2017

EFFICIENZA


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Se qualcuno l'aspettava, finalmente, poi è arrivata. La notizia rimbalzata sia sui social che sul media del Gemelli dava conto dell'arrivo sulla Perla di sei soli di migranti. L'attenzione, a dispetto di quel numero, già ci è parsa sbilanciata, ma Bottini dava prova di efficienza senza eguali, disponendo in un baleno le verifiche accurate, radunando sull'attenti pur la nota polizia e scoprendo in un momento che sti cristi di migranti eran male sistemati. Con un ordine impartito e la firma: " Borgomastro", lui chiudeva quell'alloggio dove complici i padroni e una qualche cooperante, alle spalle dei migranti ci facevano un affare. Niente nuovo, nulla è nuovo ben si intende, or lo sanno anche i bambini che si fanno tanti affari con sta storia di emergenze e la prova di efficienza che la Perla or or ha dato, alla luce della prassi, non è forse così grande. Detto questo, il rapporto tra migranti e residenti che è schizzato un paio d'ore all'uno e due per mille, è tornato prontamente allo zero, zero mille. Non c'è male e la Perla si rilassa da un momento già in tensione dove certo più di uno, se l'alloggio andava bene, era pronto a dar battaglia. Il momento è rimandato, prima o poi ritornerà col Ministro dell'Interno che non scherza sul riparto. Quanto al posto dove metterli, c'è soltanto l'imbarazzo tra gli alberghi tutti chiusi, i collegi ormai deserti e gli alloggi abbandonati. Quel che è certo che la Perla è vigilante e non lascia la si inganni, c'è al governo un Borgomastro, mica certo un ragazzino. Quanto poi alla prova di efficienza dimostrata, non facciamoci illusioni; se qualcuno dei potenti che sappiano qual'è il nome si risveglia alla mattina e decide di attrezzarsi un bel alloggio, esclusivo e non permesso, se qualcuno non lo scrive, è difficile scoprirlo,la fa franca; ci vorranno mesi e mesi di insistenze su insistenze per scoprire il suo malfatto. C'è una sorta di morale a doppia faccia; si è un po' forti con i deboli e si è deboli coi forti e la Perla, tutta quanta, è già pronta anche quest'anno a riaprire i suoi battenti al milione di turisti ed a chiudere la porta a sei cristi senza nome, né cognome.                              

martedì 21 febbraio 2017

DOCTOR JEKYLL MR. HYDE


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Incredibile ma è successo. Or l'amico Lazzarini presentava il suo lavoro; era giorno, il pomeriggio e nell'aula già affollata della nota palazzina. Nessuno lo aspettava, ma al tavolo d'onore a tener la prolusione c'era Canio imperatore. Il tema eran le ville, la storia ormai di un epoca felice, ma che ora va in macerie e la lectio magistralis è tenuta dall'Alcade lui in persona che per due lustri continuati come pochi ha comandato. Incredibile anche a dirsi e non solo a raccontarsi, col microfono giusto in mano lui, l'Alcade in carne ed ossa, lui che per anni ha dimostrato che, nei fatti e nei misfatti, il distruggere le ville era il fine perseguito con tenacia e volontà, or che lo scopo ha poi fallito, or si mette a raccontare come i beni culturali han da essere salvati, che è difficil convivenza tra i disegni degli alberghi e il restauro di quei beni, che ci vuole assai bravura negoziare coi padroni per raggiunger l'obiettivo di salvare sempre i beni consentendone un recupero rispettoso e dignitoso. Dove fosse in questi anni ? Chi mai fosse la persona deputata a negoziare ? Che proposte serie e giuste lui ne avesse negoziate ? Tutto quanto era sparito. A dispetto dell'età la memoria è belle andata; i diec anni ormai trascorsi sono un tempo troppo lungo, non ci stanno tutti in testa. Lui dimentica la notte che approvava la " Zanetta" ed al voto del Consiglio si buttava tra le sedie e abbracciava G. con C. . Lui dimentica lo sfregio del diritto, l'arroganza del potente da pensarsi onnipotente; lui dimentica il disegno di far crescere il cemento e riempire tutto quanto pur ci stava lungo l'asse lungo il lago; Lui dimentica un po'troppo e ricicla ora se stesso come fosse un verginello. Non sappiamo la reazione del gran pubblico presente; ma il cronista che qui scrive ebbe un moto di sgomento, un attacco al suo equilibrio, gli pareva fosse un sogno, un filmato del passato, ma montato alla rovescia. Quello scontro duro e forte che portammo in un Consiglio cieco e sordo ed obbediente e che trasse noi in catene per la lesa sua maestà, or diviene, l'altro ieri, un confronto culturale, un dibattito importante, una roba necessaria e sacro santa. Non c'è limite alla storia, la racconti come credi, ti ci credon pure molti; il tiranno è perdonato, ha già indosso l'altra toga, cambia parte, cambia scena, lui accattiva chi ci crede. Tanto è grande lo stupore che alla fine l'editore, il pur buono Lazzarini, va un momento in confusione e si chiude anticipata anche questa sceneggiata.                       

lunedì 20 febbraio 2017

LA VILLA ABBANDONATA



Anche Italia Nostra ora ci prova. Cogliendo l'invito della Presidenza Nazionale, la Sezione Provinciale ha proposto Villa Palazzola quale bene culturale cui dedicare la prima giornata nazione dei beni culturali che l'Associazione ha indetto per il 24 maggio prossimo. Se la proposta che è stata fatta verrà accolta, Villa Palazzola non solo sarà al centro della giornata con una serie di iniziative che verranno prese, ma sarà al centro di una campagna di comunicazione che toccherà tutti i livelli di informazione-locale,nazionale ed anche internazionale- con l'obiettivo di raggiungere grande visibilità sui media. Un'opportunità unica che, si auspica, possa riaccendere le luci sul futuro di questo bene che da decenni la mano pubblica, beneficiaria prima, non ha saputo salvare da un degrado e da un abbandono senza fine.












Italia Nostra propone la prima giornata nazionale dei beni culturali. Obiettivo dichiarato è quello di individuare beni pubblici in degrado che saranno oggetto nella giornata del 24 maggio prossimo di una iniziativa di sensibilizzazione attraverso attività di recupero/pulizia/informazione/tutela. La Sezione provinciale del VCO intende partecipare all'iniziativa promossa a livello nazionale e nel suo ultimo direttivo ha deciso di proporre Villa Palazzola di Stresa quale bene da farne oggetto della giornata nazionale. Nei prossimi giorni verrà formalizzata questa decisione producendo un dossier affinché gli Organi Nazionali approvino questa nostra indicazione. L'intento è dunque quello di riaccendere l'attenzione sulla questione del recupero di questo bene che da decenni versa in stato di abbandono,mentre i progetti di suo recupero si sono arenati per mancanza e perdita dei finanziamenti.
Un'iniziativa concreta quindi che ci auguriamo veda l'appoggio e la collaborazione della Fondazione Villa Pallazola e del Comune di Stresa, a diverso titolo interessati alle sorti e che possa non solo riaccendere l'interesse e l'attenzione per il recupero di uno dei beni tra i più significativi delle ville e dei parchi storici del lago, ma che anche richiamare la Regione Piemonte, partner nella Fondazione Villa Palazzola, a farsi carico del problema.

domenica 19 febbraio 2017

LA CITTA' FANTASMA


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La discussione o meglio dir la riflessione che pure ci si prova a far su questa Perla e il suo turismo, ha un invitato che non c'è, o meglio non c'è più; l' abitante che non c'è. Ha speso un po' di soldi, ha preso la sua casa, ha frequentato un po' la Perla, ma poi è sparito, lasciandoci la casa se non magari abbandonata, almen dimenticata. I siti sono pieni, l'offerta posta in vendita è al massimo dei massimi possibili. Ci sono tutti i prezzi, ci son tutte le taglie; l'alloggio in condominio, la villa ed il villino, la villa padronale, la casa residenza, di epoche diverse, antiche o più moderne, qualcuna, persino, post moderna. Ovunque sono poi; in centro, a fronte lago, salendo sul versante, nella frazioni collinari o in luoghi anche appartati. Son tutte poste in vendita, ma poche son le vendite che andranno poi a buon fine. Le case stanno lì, non sempre abbandonate, le più dimenticate. E' il frutto, in buona parte, di un'epoca selvaggia; finivano i cinquanta, passavo i sessanta, arrivavano i settanta, l'assalto a far le case era nel pieno del suo corso. Ovunque si poteva, o magari che manco si poteva, nasceva un palazzotto con archi ed architravi. La fabbrica cresceva, gli affari erano affari, la Perla guadagnava, qualcuno peraltro si arricchiva, ma tanti ne godevano di quella stagione di crescita del pil. Nessuno lamentava, nessuno che pensava che forse si cresceva un poco troppo. Non era quello il motto, gli affari erano affari, il tempo era denaro, bisognava accelerare. E quando poi finì, la fabbrica era pronta, la Perla si riempiva dei nuovi residenti, turisti stagionali e dei fine settimana. La cosa funzionava, così almen sembrava, ma presto sta vacanza già finiva. La bolla era cresciuta, la curva era salita, ma quando era il momento di prendere la rendita, la bolla si sgonfiava, la curva discendeva, la gente non tornava, man mano abbandonava le case quasi nuove e quella economia che tanto era cresciuta, che pure aveva fatto dei danni un po' all'ambiente ed al paesaggio, pian piano si scopriva che poco funzionava. La fabbrica era lì, con dentro i macchinari, gli impianti e l'energia, bastava girar la chiave nella toppa ed era fatta, o meglio sarebbe stata fatta. Anche i soldi eran girati, i soldi comunque erano tanti, ma a tanto investimento non segue il risultato. Un poco anche le mode che cambiamo il turismo, un poco le illusione che prese tanta gente, un poco la realtà di chi aspettava altro e certo che qui poi non lo trovava. Qualunque cosa sia è morto quel turismo che lascia sul terreno le fabbriche ormai vuote. Ci perdon anche i soldi, si riempiono le offerte dei siti immobiliari, ma c'é poco ormai da fare, indietro non si torna, la Perla non risponde, ha perso il suo turismo di casa sul suo lago. Qualcuno anche ci prova, li usa per l'affitto, in nero o regolare, comunque di letti da occupare ne stanno almen tre volte i residenti e, mi spiace non c'è verso, i turisti residenti, se non si cambia il passo, ormai, non tornano più a casa. La storia raccontata la dice molto lunga sui guai che si combinano andando un po' alla cieca, seguendo sol le mode e non la propria storia che invece già ci insegna che la Perla era pur stata un luogo d' eccellenza, che pure anche ospitava regnanti e ben pensanti, ma i tempi son cambiati e se si curano più i tanti o troppi, morti e fuggi, c'è il rischio di perdere quegli altri che sono i più pregiati. Intanto rimangono le fabbriche, sta bolla immobiliare, cresciuta in due decenni ed ora non più serve, ma è un danno un po' per tutti. In questo fallimento stan dentro anche le ville di tempo non sospetto, di pregio e di valore son tutte sul mercato, qualcuna, per fortuna, la imbarca qualche Russo. Eppure c'è più d' uno che non pago della storia, vorrebbe replicarla sul fronte degli alberghi. Un'altra bella bolla, la curva che si impenna, che tocca presto un picco e sale l'euforia; se poi la curva flette, se prende la discesa, se giusto poi si ammoscia, se tocca un altro fondo, nessuno ora lo pensa, se arriva non lo dice, rimangono nel caso le fabbriche e sol tante macerie.








































venerdì 17 febbraio 2017

LA REPLICA


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Non so se G.C. sarà ora felice e soddisfatto come quando ha messo "piace" sulla nota regionale che Italia Nostra ha ricevuto. Comunque sia, non certo quattro mesi si è fatta attendere la nota che replica e risponde; soltanto poche ore e già son stati fatti i punti e anche le virgole. Di quella replica riprendiamo allora il testo e, integralmente, qui la pubblichiamo. 












           

mercoledì 15 febbraio 2017

PRO MEMORIA


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ASSOCIAZIONE STRESA 20 20

A tutti gli iscritti 

OGG: CONVOCAZIONE ASSEMBLEA ORDINARIA.

Con la presente nota Vi comunichiamo che la costituita associazione Stresa 20 20 ha terminato i propri lavori propedeutici. Può ora aver luogo la prima assemblea per l'avvio dell' attività sociale.
L'assemblea viene convocata per la serata di giovedì 16 febbraio ore 20,45 presso la sala riunioni del centro studi Rosminiani c.so Umberto I n. 15, con il seguente ordine del giorno:

1) Relazione del Presidente pro tempore 

2) Elezione dei componenti il Consiglio Direttivo.

3) Approvazione del bilancio dell'esercizio 2017

4) Approvazione del progetto di programma dell'Associazione.

5) Varie eventuali 

Allegato al presente avviso e-mail di convocazione troverete:

A) Statuto Associativo 
b) Programma di attività
c) Progetto di bilancio 2017

Confidiamo nella più ampia Vostra partecipazione degli associati e con questo augurio Vi diamo l'arrivederci in quella sede.

Il Presidente 
F.to Alberto Vallenzasca 

N. B. In caso di impossibilità a partecipare è possibile farsi rappresentare con delega rilasciata ad altro socio regolarmente iscritto. A tal scopo potrete utilizzare la seguente delega:

Il/La sottoscritto/a .............................................................essendo impossibilitato/a a partecipare all'assemblea della associazione Stresa 20 20 indetta per il giorno 16/02, delega, a tutti gli effetti, il/la socio/a Sig./ra ....................................................a rappresentarlo/la, conferendo al medesimo/a ampio e libero mandato.

Stresa ......./02/2017 Firmato 


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martedì 14 febbraio 2017

LA TRASPARENZA


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La telenovela del big hotel continua. Oggi pubblichiamo la risposta che dopo tre o quattro mesi di anticamera, l'associazione Italia Nostra è riuscita ad ottenere dalla Direzione della Regione Piemonte che "segue" il caso. Per rinfrescare la memoria ricordiamo che la domanda posta riguarda la mancata chiusura del procedimento dopo che la Soprintendenza si era espressa in maniera, inequivocabilmente, negativa, quasi a voler lasciare ancora spazio a speranze o illusioni. Sembra che la risposta non abbia dissipato tutte le nebbie che avvolgono la grande costruzione, ma persistano tanto che viene anticipata una replica alla risposta o non risposta ottenuta. Vedremo dunque se questa ulteriore puntata della telenovela riserverà altre sorprese, ma vista la portata degli interessi che ruotano attorno al progetto pensiamo di si.





sabato 11 febbraio 2017

LE GANASCE


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Com'era immaginabile, il Governo cittadino, a corto di quattrini, rafforza la pressione sul gettito previsto per la sosta. Ne narra, con ampio resoconto, la cronaca locale della Stampa che illustra le misura per stringere la vite agli incauti turisti e cittadini che osano lasciar le quattro ruote in uno degli spazi dei tanti a pagamento. Intanto però occorre dire che sì, saranno tanti quelli a pagamento, ma che nel complesso gli spazi di sosta non son molti, così che sarà difficile trovarne uno a costo zero. Si perfeziona dunque la trappola fiscale o forse meglio dir parafiscale che usando un po' la macchinette mangia soldi come se fossero ganasce, impongono alle auto anche sto dazio, con tanto di dazieri come fossero severi giustizieri. Nessuno ormai ne è esente; lasciare un auto in sosta una giornata, sarà come percorrerne di miglia cent. 50, ma poi c'è pur l'abbonamento tutto l'anno: si versano 200 e non so quanti e manco è garantito un posto certo. Sarebbe in questo caso come abbonarsi a un treno, ma poi starsene a piedi perché tutto esaurito, oppure far l'iscrizione a un cineforum, ma poi indovinar ad andar che ci sia posto. Più fortunati sarebbero invece sta volta solo gli autobus. A questi converrebbe infatti non pagare, ma semmai pagar sanzione, tanto è elevato il costo del biglietto che ha superato infatti proprio la sanzione. Ce n'è di tutto insomma nel nuovo tariffario che, da sempre un po' distratto, il nostro governo ha dunque or ora già stilato e avanti questo passo ancor sarà rifatto. E' dunque un po' sfigato e quando mette la mano sulle tasse, le imposte ed i tributi, non sempre infatti è fortunato. L'imposta sullo sbarco è stata una disfatta e manco ancor ci manca che la debba rimborsare; l'imposta di soggiorno l'aveva già aumentata, ma poi niente da fare, la legge non consente e allora cosa fare ? Lo insegna anche il governo, sta volta però quello centrale, che già pensa alle auto per pareggiare quel zero virgola che sfora il suo bilancio. Non è che dunque sia la Perla un paradiso, com'era solito narrare il vecchio Alcade; se può esenta l'elettore e spreme l'avventore. Se poi nascono problemi non importa; dai e dai qualcosa, alla fine, pur sempre lo si trova. 




























mercoledì 8 febbraio 2017

AVVISO





ASSOCIAZIONE STRESA 20 20

A tutti gli iscritti


OGG: CONVOCAZIONE ASSEMBLEA ORDINARIA.

Con la presente nota Vi comunichiamo che la costituita associazione Stresa 20 20 ha terminato i propri lavori propedeutici. Può ora aver luogo la prima assemblea per l'avvio dell' attività sociale.
L'assemblea viene convocata per la serata di giovedì 16 febbraio ore 20,45 presso la sala riunioni del centro studi Rosminiani c.so Umberto In. 15 con il seguente ordine del giorno:

1) Relazione del Presidente pro tempore

2) Elezione dei componenti il Consiglio Direttivo.
3) Approvazione del bilancio dell'esercizio 2017
4) Approvazione del progetto di programma dell'Associazione.

5) Varie eventuali

Allegato al presente avviso e-mail di convocazione troverete:

A) Statuto Associativo
b) Programma di attività
c) Progetto di bilancio 2017


Confidiamo nella più ampia Vostra partecipazione degli associati e con questo augurio Vi diamo l'arrivederci in quella sede.

Il Presidente

F.to Alberto Vallenzasca





lunedì 6 febbraio 2017

SEDUTE SPIRITICHE




Col passo che va avanti, ancora un po' di tempo le solite sedute del Consiglio saranno non solo segretate e riservate, ma pure spiritate. Il ritmo del Palazzo è assai spedito; si fanno troppe cose, la nostra cittadella è frastornata, si aprono cantieri, si inaugurano le opere, si studiano programmi, si annunciano ogni giorno le grandi novità che, regnando il Borgomastro, verranno realizzate nel tempo di un baleno. In tutto questo slancio, non sembri cosa strana, c'é tempo di discutere, nel chiuso delle stanze, di cose personali, o meglio riservate. Essendo porte chiuse, nessuno ne sa niente di quel che dicon dentro e quel che forse è peggio, a nessuno importa niente. Or dunque è forse tempo perso; intanto il porto dei misteri è fermo da almeno 5 mesi; i soldi promessi nel bilancio per fare qualche cosa non ci sono, l'imposta di soggiorno sta bloccata e l'altra ormai è pure anche affondata. Neppure c'è il bilancio; le buche, più o meno, ci sono ancora, invece, quasi tutte; la vasca per il bagno, col ritmo che regna ora in Palazzo, c'è il dubbio che sia aperta la prossima stagione col rischio di un'altra transazione e di nuovo l'alberghiera che pare sia scomparsa dalla vista di ogni radar e quanto poi al Pala dei Congressi, si rischia che il gestore finisca in quell'affare, o meglio malaffare, che par che sia Fiera Milano. Si naviga un po' a vista, la rotta è dunque incerta, occorre consultare un po' il futuro e cosa c'è di meglio se non la sfera di cristallo e le carte dei tarocchi. La prossima seduta è dunque ormai decisa, non solo segretata, ma pure spiritata.

giovedì 2 febbraio 2017

SMEMORANDUM

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Sta volta il Borgomastro è andato oltre anche se stesso. Avvezzo ormai da tempo a stare poco attento a ciò che dice, smentisce nel Consiglio del primo di sto mese il nostro blog. Ossia Lui dice che nessun mai documento è mai uscito dal Palazzo diretto alla Regione per chiedere che la cava, dismessa da decenni sul monte dello Zuchero, sia invece mantenuta cava attiva. Or dunque da questa affermazioni si possono ora trarre due sole conclusioni: la prima conclusione è che il nostro Borgomastro sia privo di memoria. La cosa non stupisce; l'età ci può anche stare, la voglia di strafare lo stressa un poco troppo e allora si capisce. La seconda conclusione è che invece abbia mentito, cosciente e un po' impudente. Comunque sia la causa, mi sembra che la cosa ora importante sia quella di dimostrare che ciò che è uscito da sto blog è la pura verità. Orbene ora vi posto gli estremi di quell'atto che, spedito da Palazzo, risulta pervenuto al protocollo dell'Ente Regionale .


NUMERO PROTOCOLLO REGIONE DATA DI ARRIVO SOGGETTO PROV. TIPO DI ATTO 
226 (213) 27030 24/08/2015 Comune di Stresa VCO Lettera Responsabile Servizio Tecnico

Andiamo avanti ed ecco che ora mostro cos'è che c'é scritto in quell'atto:

213 Comune di Stresa Beni paesaggistici (prescrizioni) VIII Una prescrizione specifica non consente l'apertura di nuove cave, ma la Regione ha rilasciato il permesso di ricerca ad una società, quindi si richiede di mantenere tale sito attivo. 

Si tratta dell' osservazione numero otto che il Comune ha prodotto alla Regione Piemonte nell'ambito della procedura di osservazioni al Piano Paesaggistico Regionale che era stato adottato dalla Regione medesima. Il documento che vi ho riprodotto è ancora oggi consultabile sul sito ufficiale della stessa Regione ed è allegato alla delibera della Giunta Regionale che ha contro dedotto alle tante osservazioni formulate nel merito del Piano Paesaggistico. Trattasi dunque di un pubblico documento amministrativo, eccolo qua dove è inserito: 


Supplemento Ordinario n. 1 al B.U. n. 48 
D.G.R. 14 Novembre 2016, n. 33-4204 
L.r. 56/1977 e s.m.i - Assunzione delle determinazioni sulle osservazioni al Piano paesaggistico regionale adottato con DGR n. 20-1442 del 18 maggio 2015 


che fa fede sino a querela di falso e di cui il Borgomastro ne ha negato l'esistenza o non ne conosce l'esistenza. Vista la data del protocollo regionale di ricevimento si ha ragione di ritenere che l'osservazione sia stata formulata quando già il nuovo Borgomastro era in carica. Se dunque lo conosceva ha mentito, se invece non lo conosceva vi è qualcuno che scrive le cose a sua insaputa, oppure ha perso la memoria. Qualunque sia la causa siamo di fronte, nel primo caso a un fatto grave, nel secondo ad uno preoccupante. Però la serata non è stata caratterizzata soltanto da questa bufala, ma il Borgomastro, per delegittimare, secondo lo stile Canio, questo blog, ha anche sostenuto che Piervalle e il suo gruppo, all'epoca, avevano fatto un'interpellanza al cui esito si era dichiarato soddisfatto. Certo, è vero, ma all'interpellanza cui era stata data risposta il 19/07/2013, l'allora Sindaco aveva dato rassicurazioni circa l'attenzione che l'Ente avrebbe prestato alla questione della miniera. L'anno dopo, il 27/09/2014, visto che attenzione non pareva ve ne fosse molta, lo stesso autore di questo blog, redigeva e firmava insieme a tutti i Consiglieri di opposizione una mozione molto netta affinché il Comunque assumesse un atto formale di indirizzo destinato a contrastare l'apertura del sito minerario. Ebbene, quella mozione venne bocciata per il voto contrario di tutti i signori consiglieri dell'allora maggioranza. Ma anche di questo esito l'attuale Borgomastro mostra di non aver memoria, mentre invece ricorda cose meno recenti. E' vero succede alle persone di una certa età: ricordano le cose più remote e meno quelle più recenti. Di questo passo il nostro Borgomastro smentirà domani quello che ha detto ieri.

mercoledì 1 febbraio 2017

APERITIVO

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Serata buia e tempestosa; ma niente annuncia la tempesta a leggere l'ordine del giorno, scarso e magro che chiama gli eletti un'ora prima della cena. E infatti inizia piano, c'è solo una proposta che regola il rottame, ossia i crediti d'imposta, poi quelli che son del patrimonio e infine del codice di strada. E' noto che c'è in giro sta roba prevista ancor da Renzi ed anche poi i Comuni ne posson profittare e peccato che la nostra signora col mandato a governare le finanze neppur sappia l'ammontare dei crediti impagati. Comunque lo si approva e vanno oltre. Si è dunque ormai già in fondo, c'è solo la proposta che vede la conferma in capo a Stresa dei Servizi di un solo uomo. Ci stanno pertanto già interpelli, ma due sono segreti, infatti ci mettono segreto anche il primo che segreto non lo era, rimangono soltanto tre pubblici interpelli che firma il Comandante. Il primo è il monte Zuchero. L'oggetto lo prende dal blog del Piervalle che ha reso notoche fu proprio il Comune a chieder di cambiare il Piano di Paesaggio Regionale, classificando come attiva la cava disattiva al Monte Zuchero. La cosa, è vero, fu respinta, ma intanto il Comune ci aveva pur provato. Risponde allor Bottini, leggendo un resoconto minuzioso di tutta la questione attorno al sito minerario. Peccato che Bottini parta lontano e man man che arriva ai giorni nostri affretta il resoconto e quando arriva al punto oggetto di interpello nega ogni cosa. Non replica alla cosa il Comandante che non penso abbia altre carte, ma ciò che il Borgomastro ha dichiarato è strepitoso. Tornate su sto sito fra due giorni avrete il documento che inchioda il Borgomastro alle sue balle. Comunque vanno avanti e arriva ora lo scontro sul tema Lido Blu. Si parte da lontano, nell'anno 2000 e nove, la storia di un gazebo che messo sol di giorno doveva invece di notte fare i bagagli. Si arriva più vicino, si pone la questione dei cessi non a norma seppur stava in contratto. Si incazza il Borgomastro, lo scontro è personale, va un po' sulle sue furie, risponde come vuole e chiude lì. Da ultimo risponde il Professore. L'interpello riguarda di fatto casa sua, o meglio il giardinetto vicino a casa sua che pubblico sarebbe e non lo mostra, ma che nessuno più sembra si ricordi che occorre tagliar l'erba e fare pulizia. Si impegna il Professor, ora in pensione, a passare un po' di ore al mese a fare il giardiniere volontario. Ma questo è qui da me aggiunto e qui lo nego. Finito, ora il pubblico è sloggiato, ci stanno le sedute anche segrete, ma avanti questo passo, a breve, ci saran pure quelle spiritiche.