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venerdì 31 dicembre 2021

ULTIMO CONSIGLIO


Consiglio Comunale | Comune di Mediglia
Anche ieri sera si è consumato il tradizionale appuntamento consiliare di fine anno, tradizione inaugurata ai tempi di Cannio, a suo tempo osteggiata, ed ora, pare, a tutti gradita. Gli argomenti erano un po' quelli tradizionali e dovuti di fine vecchio anno e inizio nuovo anno: bilancio previsionale triennale incluso, ma di questi argomenti ne parleremo, magari , in altra occasione, non essendoci per verità molto da dire. In primo piano sono invece balzati argomenti che manco erano posti all'ordine del giorno della serata. Davanti a sette spettatori, il tema della sentenza di assoluzione di una sfilza di ex amministratori e funzionari nel giudizio, avanti la corte dei Conti, per presunto danno di 8 milioni di euro causato a Navigazione Laghi, deve avere consentito a tutti di trarre un grande sospiro di sollievo e quindi di poter rinviare a tempi biblici il tema di un riordino del sistema che regola, o meglio non regola, il rilascio delle licenze del trasposto non di linea sul lago e le modalità " levantine" di ingaggio dei turisti . L'altro tema fuori sacco, ma che alla fine ha prevalso, è stato quello del servizio di Report sul disastroso incidente della funivia. Naturalmente manco una parola sulle eloquenti testimonianze mandate in onda e che hanno mostrato il grado di inaffidabilità tecnica con cui l'impianto era condotto, il livello di approssimazione e di sovrapposizione di interessi nel sistema dei controlli, le testimonianze circa l'evasione fiscale che sarebbe stata in atto, l'inattendibilità delle dichiarazioni del concessionario sui soldi, messi di suo, nei lavori , smentite da altre più documentate testimonianze. Nessun eco di tutto questo si è ascoltato, ma in un ritrovato accordo multi partisan, i valorosi rappresentati cittadini hanno sollevato il loro unanime disappunto per la generica, e forse anche poco opportuna questo sì, affermazione contenuta nel servizio circa una diffusa consapevolezza della cittadina riguardo ai mali della gestione funiviaria. In un singolare ribaltamento della realtà, tutti sono corsi a nascondere la polvere sotto il tappeto, puntando il dito sul soggetto che ha alzato il tappeto, perché aihnoi, lo ha fatto sollevando un po' di polvere. Memorabile e degno di integrale riproduzione a verbale è stato l'intervento dell'ex Borgomastro , il quale ha creduto di dare una lezione a tutti di come si debbono tenere le pubbliche relazioni, ricordando che lui non c'era cascato nella "trappola" di Report, negando l'intervista. Per verità se l'avesse concessa, sarebbe stato interessante capirne il contenuto. Disappunto anche del Sindaco che ha lamentato che della sua lunga intervista è poi andata in onda la parte meno qualificante, ma forse, aggiungiamo noi, più significativa, o meglio dire, eloquente. La proposta di sollevare una formale protesta nei confronti di Report, non ha però visto un'adesione totale, e qui il precedente vice Borgomastro ha invitato alla prudenza. Quanto a Cannio, il suo giovane scudiero già si era abbondantemente espresso sui vari soclal e credo che, nella serata, abbia semplicemente ribadito quanto già a noi noto. Insomma: la difesa pubblica del buon nome della cittadina è questa roba qui: una corsa, o meglio una rincorsa dal tenore un po' populista e anche un po' ipocrita. Certo è giusto ricordare che non tutti sapevano e non tutti sono responsabili, ma questo non è il tema con cui si difende l'onore. L'onore lo si difende scoprendo del tutto il tappeto che nasconde la polvere . Buon anno.

martedì 28 dicembre 2021

REPORT RACCONTA

 Ecco la storia della funivia del Mottarone

 Dopo gli annunci, già da tempo conosciuti, ieri sera è andata in onda la ricostruzione inchiesta del disastroso incidente della funivia. Tanti sono stati quelli che Walter Molino ha ascoltato e registrato nelle sue trasferte locali, e le loro dichiarazioni, sebbene a volte sussurrate già prima di ieri sera, ora hanno un nome e un cognome. Il servizio, in parte, sarà divisivo e susciterà opposte reazioni, ma nessuno potrà e dovrà prendersela, più di tanto, con chi ci ha messo la faccia e si è assunto la responsabilità di quello che ha detto. Andiamo però un poco per ordine e vediamo che cosa è successo. Lo scenario del disastro è quello che già tutti noi, ma non siamo la generalità dei telespettatori, conoscevamo e, a parte quel "tutti sapevano" che deve essere riferito agli"addetti ai lavori" e non certo alla totalità della comunità, il servizio non poteva togliere o aggiungere più di tanto e così è stato. Ma il quadro vero della vicenda viene fuori, passo passo, con le interviste ai singoli personaggi che dell'intera vicenda: dal lungo travaglio del bando di gara sino all'epilogo tragico, sono stati co-protagonisti o spettatori. Che il clima all'interno della funivia non fosse proprio idilliaco ce lo raccontano dipendenti ed ex dipendenti, quando i ripetuti guasti al sistema rivelavano come il tema della sicurezza non fosse proprio quello in primo piano, così come il tema della correttezza fiscale che faceva nascondere il numero degli accessi tutte le volte che si poteva. Tema il primo che ha portato alla tragedia e tema il secondo che ha portato a stilare un bando prendendo per buoni dati fasulli. Ora, fermandoci qui, già capiamo come il ruolo del Capo Servizio dovesse essere cruciale, longa manus della proprietà, faceva di tutto per " garantire " il funzionamento del sistema, sino a toglierne i freni. Inoltre si comprende appieno la richiesta del Nerini a che venisse abolita dal bando la clausola sociale così che potesse allontanare senza problema i dipendenti più fastidiosi. Richiesta accolta da Cannio, che lo confessa, dimostrando, con quella frase con cui ricorda che la questione in fondo riguardava soltanto una decina di persone, di avere pochissima memoria e una grande capacità di rimozione del suo vissuto personale e familiare. interessanti le dichiarazioni del Nerini che rivendica il diritto a che il Comune gli dovesse rimborsare i soldi che, lui dice, ci aveva messo nella manutenzione dell'impianto, così come interessante la dichiarazione circa l'autenticità dei suoi bilanci pieni di utili dove dice : " si scrivono tante cose" . Quanto invece alla prima delle due affermazioni , i conti sono presto fatti e , più o meno li ho raccontati nel mio pezzo di intervista: 4.106.000,00 euro è stato il costo della manutenzione: 1.750.000,00 li ha messi in capitale la Regione, 2.000.000,00 in 13 annii il Comune, 390.000,00 li regala, sempre il Comune in cessione di affitti., il totale è 4.140.000,00, infatti si devono pagare anche gli interessi. Nell'intervista, Canio incespica un poco sulla questione dei suoi rapporti con Nerini, quasi lo incontrasse solo per caso, mentre posso affermare perché lo vedevo, Nerini nel periodo cruciale era una presenza costante nell'anticamera del Sindaco e alla fine un milione in più senza condizioni lo abbiamo visto spuntare e la clausola sociale scomparire, ma Canio, lo confessa, era messo alle strette: "o io o nessuno" , chissà perchè ? E così ha dovuto cedere. Col senno di poi meglio nessuno , proprio come siamo messi adesso. Penose le dichiarazioni dei controllori: quell'ingegnere Ustif ex insegnante che ci racconta che per 1.500,00 euro al mese un ingegnere non lo si trova , ma lui ha lasciato l'insegnamento per un ruolo di grande responsabilità, evidentemente non sono solo 1.500,00, altrimenti chi glielo ha fatto fare, o a chi la fa credere. Penso che avrebbe fatto meglio a rimanere ad insegnare. Il doppio ruolo dell'ingegner Perocchio: un'altra cosa che sembra fatta apposta e non per caso e che, semmai, non avrebbe dovuto lasciare tranquillo Nerini, come invece racconta , ignorando o fingendo di ignorare che, in fondo, il contratto di manutenzione con la Leitner, sarà stato anche fatto con la formula casco, ma era lui che avrebbe dovuto presidiarlo e garantirsi che venisse rispettato: in fondo lo pagava con i suoi, pardon, nostri soldi. La rivista dei personaggi e delle persone che sfilano davanti al microfono di Walter Molino, è stata lunga, interessante e sarà pure divisiva. Alla fine ci rimane l'espressione del Sindaco, divisa un po' tra l'imbarazzo e l'ingenuità, davanti alla domanda, senza risposta, sul come mai, alla fine, la funivia finiva sempre nelle mani del solito personaggio. Un po' lo abbiamo capito.

giovedì 23 dicembre 2021

FINE ANNO

Consiglio Comunale - www.comune.assago.mi.it - Comune di Assago 

 CITTA’ DI STRESA 

 Convocazione ordinaria del Consiglio Comunale.

 I L S I N D A C O 

 D I S P ON E di convocare il CONSIGLIO COMUNALE in sessione ordinaria – seduta di 1° convocazione per il giorno 30 DICEMBRE 2021 – ORE 20.30 presso IL PALAZZO MUNICIPALE – SALA CANONICA e, qualora non si raggiunga il numero legale in 1° convocazione, in sessione ordinaria seduta di 2° convocazione, per il giorno 30 DICEMBRE 2021 – ORE 21.00 presso IL PALAZZO MUNICIPALE – SALA CANONICA 

 O R D I N E D E L G I O R N O 

1. Lettura ed approvazione verbali sedute precedenti 

 2. Comunicazione deliberazioni della Giunta Comunale n. 170 del 18.11.2021 e n. 191 del 16.12.2021 aventi per oggetto "Esame ed approvazione prelievo dal Fondo di Riserva - esercizio 2021".

3. Esame ed approvazione decima variazione al bilancio di previsione 2021- 2023 ai sensi dell’art. 175 comma 3 lett. a) del TUEL.

4. Approvazione aliquote e detrazioni per l'applicazione dell'Imposta Municipale Propria - "IMU" e determinazione valori Aree Edificabili - anno 2022.

5. Esame ed approvazione programma delle collaborazioni autonome di cui all'art. 46 comma 2 della legge 133/2008 - anno 2022. 

6. Esame ed approvazione bilancio di previsione finanziario per gli esercizi 2022-2024. 

7. Piano di razionalizzazione delle società partecipate ex art. 20 del D. Lgs n. 175/2016 (Testo Unico delle società a partecipazione pubblica). Ricognizione annuale.

8. Distretto Turistico dei Laghi S.C.R.L. - Sottoscrizione aumento di capitale sociale - Approvazione.

9. Esame ed approvazione convenzione con l'Associazione Settimane Musicali di Stresa e del Lago Maggiore - triennio 2022/2024. 

10. Esame ed approvazione Regolamento delle prestazioni e dei servizi sociali.

11. Esame ed approvazione criteri attuativi per il riconoscimento delle prestazioni sociali agevolate. 

12. L.R. 16/2018 e s.m.i. - Misure per il riuso, la riqualificazione dell'edificato e la rigenerazione urbana - Individuazione edificio sul quale promuovere ai sensi dell'art. 4 "Interventi di ristrutturazione edilizia con ampliamento" foglio 15 mappale 99. 

13. L.R. 16/2018 e s.m.i. - Misure per il riuso, la riqualificazione dell'edificato e la rigenerazione urbana - Individuazione edificio sul quale promuovere ai sensi dell'art. 4 "Interventi di ristrutturazione edilizia con ampliamento" foglio 22 mappale 89. 

14. Accettazione donazione terreno in frazione Brisino.

 15. Sospensione uso civico su terreni dati in concessione all’A.S.D. Equus Valley per allevamento equini.

 16. Gruppo consiliare Grande Stresa –Mozione: registrazione audiovisiva delle sedute del Consiglio Comunale e contestuale trasmissione in diretta streaming 

 IL SINDACO originale firmato agli atti

mercoledì 22 dicembre 2021

REPORT 27/12/2021


 

LA TRAGEDIA DEL MOTTARONE NELL'INCHIESTA DI REPORT




Lunedì prossimo 27 dicembre Report su Rai tre propone un' inchiesta sulla tragedia del Mottarone. Responsabilità/omissioni nei controlli/collusioni all'ombra della tragedia

Lunedì 27 dicembre ore 21

giovedì 16 dicembre 2021

FUNIVIA: NUOVO ATTO

Funivia Stresa Mottarone, l'ex gestore contro Luigi Nerini: "Si dileguò per  non pagare, in che condizioni trovammo l'impianto" – Libero Quotidiano

Dunque sembra che sia venuta anche l'ora della fine ammnistrativa della storica società delle ferrovie prima e funivia poi del Mottarone. Per verità, era stato quel tremendo 23 maggio a segnarne la sua fine, ma ci mancava il sigillo pubblico che ora sarebbe venuto per effetto della notifica, da parte del Comune concedente, dell'atto di risoluzione, per gravi inadempimenti. Tutto al condizionale, naturalmente, perchè anche all'indomani del ponte Morandi, sembrava cosa fatta e invece poi sono passati più di due anni prima che si trovasse una costosa, per lo Stato, uscita dei Benetton. Qui ci sono voluti, per ora poco più di sei mesi e ne sarebbero bastati anche solo la metà, ma prima di cantar vittoria bisognerà aspettare che il contenzioso che quasi certamente la società estromessa instaurerà, verrà risolto. Il che non è dietro l'angolo. Tempi lunghi dunque per vedere ritornare a nuova vita l'impianto funiviario, e non solo per effetto della questione penale aperta e non breve e neppure certa sul suo esito, ma anche per effetto del, o meglio dei contenziosi che verranno, quasi certamente, come ho detto, istaurati. In fondo, quella che sembra più semplice è invece la questione tecnica, ossia con quale tipo di impianto sostituire quello che c'è, o meglio c'era, sempre che non si voglia restaurare l'esistente, non appena possibile, e poi vedere se qualcuno ci salga. Il problema semmai è chi ci mette i soldi, ma per questo bisognerebbe interrogare il mercato prima ancora che metterci altri soldi pubblici. Intanto vediamo di non finire come il ponte Morandi, perché anche nel nostro caso ci sono i soldi del contributo 2021 che il Comune non ha dato e l'allora Concessionario lamenta. Certo soldi che se fosse stata fatta una concessione decente, probabilmente, non sarebbero mai stati dati ad uno che, negli anni normali, aveva fatto utili ben superiori a quella cifra che ora lamenta. Il tempo restituisce la verità delle cose e chiunque può leggere il resoconto consiliare dove l'autore di questo post , all'epoca, chiedeva che si  inserisse una norma di salvaguardia circa il contributo previsto, ma Cannio, sempre lui, rispondeva che non se ne parlava neppure. Anche per questo dovrebbe anche lui accomodarsi.

mercoledì 15 dicembre 2021

LA VASCA D'ORO


Giochi d'acqua e d'aria al Lido di Stresa | Archivio Iconografico del  Verbano Cusio Ossola
La vasca per il bagno continua non tanto a fare soldi , ma a consumarli. In attesa del volontario che vorrà cimentarsi nell'avventura di cercare di farla funzionare, il Palazzo ci butta altri circa 60 mila euro, necessari a rabberciare le falle che ogni tanto si aprono in questo pozzo senza fondo e far sì che il futuro prossimo venturo non riservi altre sorprese. L'opera omnia di Canio si rivela pertanto uno dei più fortunati investimenti che la Perla abbia mai fatto, riuscendo in poco più di un quinquennio a consumare risorse che ormai si aggirano sul milione e 1/2 di euro. Un affare , che poi sommato al tempo che è rimasta chiusa, più lungo di quello durante il quale è stata usata, da la misura piena del credibile fallimento di quella avventura elettorale: perché tale era. Non rimarrà ormai che fare gli scongiuri, ma vista la proverbiale infausta sorte delle cose pubbliche della cittadella, non pensiamo siano sufficienti, ma probabilmente sarà necessario ricorrere alle pratiche di un esorcista che ce ne liberi. Intanto il responsabile primo di tutto, osserva in silenzio dal suo seggio, non sapendo che fare e che dire. Per carità, la vicenda della vasca è solo una delle tante in cui il demonio ci ha messo la coda, ma visto che ci è sempre dentro sino al collo, lui e il suo degno successore, per il bene cittadino, dovrebbero mettere in condizione le stesse minoranze consiliari, di poter fare la loro parte, togliendo entrambi il disturbo: una scusante si trova sempre, e chissà che le cose migliorino.

giovedì 25 novembre 2021

OPERA D'ARTE




Una nuova opera d'arte è venuta ad ornare il lungo lago della Cittadella. Dopo molti mesi di lavoro ora si rivela per quello che è e per quello che probabilmente sarà. una schifezza che innanzitutto dovrebbe fare orrore ai suoi autori che dopo aver speso, credo, un pacco di soldi a rifare la piscina a lago, ora ci hanno affiancato questa incomprensibile piattaforma di cemento e ferro. Certo , era essenziale la "complicità" governativa , a vari livelli per riuscirvi, trattandosi di opera realizzata sul sedime del demanio lacuale, ma tantè , non è difficile ottenere tanto ignobile consenso, tanto che il precedente Borgomastro, sicuramente lo negherà, aveva già pure speso una parola di troppo, promettendo la concessione anche dell'area verde comunale posta tra la passeggiata e la nuova schifezza. Ora per una qualche decina di anni rimarrà lì a fare ottima mostra e, per inciso, non si comprende bene perché sulle concessioni demaniali vi sia un gran rumore circa gli obblighi europei che l'italia vorrebbe eludere ancora, quanto basta una domandina per ottenerle senza nessuna gara. vedi il mistero della Verbanella, il più lungo contratto della storia italiana, che prima o poi, riveleremo. Per ora un plauso sentito ai tanti autori che hanno contribuito a rendere un tantino più brutta la famosa Perla, grazie infinite, continuate così.

mercoledì 24 novembre 2021

CONSIGLIO D'AUTUNNO

 Sedute di Giunta e Consiglio Comunale: la Circolare sull'applicazione dei  DPCM

CITTA’ DI STRESA

Convocazione ordinaria del Consiglio Comunale

I L S I N D A C O
D I S P ON E
di convocare il CONSIGLIO COMUNALE

in sessione ordinaria – seduta di 1° convocazione per il giorno Martedì 30 Novembre 2021 – ore 20.30 presso il Palazzo Municipale – Sala Canonica e, qualora non si raggiunga il numero legale in 1° convocazione, in sessione ordinaria seduta di 2° convocazione, per il giorno Martedì 30 Novembre 2021 – ore 21.00 presso il Palazzo Municipale – Sala Canonica Per deliberare il seguente 

O R D I N E D E L G I O R N O 

1. .Comunicazione D.G.C. N. 155 del 04.11.2021 avente per oggetto “Esame ed approvazione prelievo dal fondo di riserva – esercizio finanziario 2021”.

 2. Ratifica D.G.C. N. 144 del 07.10.2021 avente per oggetto “Esame ed approvazione 8° variazione al bilancio di previsione 2021-2023”.

 3. Esame ed approvazione 9° variazione al bilancio di previsione 2021-2023.

 4. Esame ed approvazione DUPS (Documento Unico di Programmazione Semplificato) – 2022/2024. 

5. D.M. 19/04/2000, N. 119 – Determinazione misura gettone di partecipazione alle sedute consiliari – Anno 2021. 2 6. L.R. 16/2018 e s.m.i. – Misure per il riuso, la riqualificazione dell’edificato e la rigenerazione urbana - Individuazione edificio sul quale promuovere ai sensi dell’art. 4 “Interventi di Ristrutturazione edilizia con ampliamento” Foglio 22 mappale 970. 

7. L.R. 16/2018 e s.m.i. – Misure per il riuso, la riqualificazione dell’edificato e la rigenerazione urbana - Individuazione edificio sul quale promuovere ai sensi dell’art. 4 “Interventi di Ristrutturazione edilizia con ampliamento” Foglio 6 mappale 1653.

 8. Gruppo consiliare Grande Stresa –Interpellanza su servizio di refezione scolastica e risparmio di spesa- 

9. Gruppo consiliare Grande Stresa – Interpellanza su Pagine istituzionali Comune di Stresa e social network.

10. Gruppo consiliare Grande Stresa – Interpellanza su Iniziativa 4° bando di solidarietà alimentare. 

 11. Gruppo consiliare Grande Stresa – Interpellanza su chiusura biglietteria ferroviaria di Stresa. 

. IL SINDACO

martedì 2 novembre 2021

IL PIFFERAIO MAGICO

 


La favola è nota: allontanati i ratti dal borgo, non ricevendo il compenso concordato, il pifferario si vendica attirando dietro il suono del suo strumento tutti i bimbi del medesimo borgo che vengono sottratti ai loro genitori. Che c'entra dunque questa favola con le vicende del nostro piccolo borgo ? C'entra nella misura in cui, magari, qualcuno fa un po' come quel pifferaio che riusciva ad attirare dietro il suono di un piffero tutti quelli che voleva. Fatta questa premessa di letteratura per l'infanzia, si può passare ai fatti concreti che interessano la vita del borgo e, venendo al sodo, parliamo della irrisolta vicenda della ristrutturazione della villa Ostini. In apparenza una cosa che non avrebbe dovuto creare alcun problema in quanto il piano regolatore già regolava, appunto, che cosa l'attuatore avrebbe dovuto fare per assolvere, o meglio per risolvere, la parte pubblica di quell'intervento: una tratta di marciapiede, e sin qui nulla questio, e una quarantita di posti auto da cedere al Comune, vuoi in superficie, vuoi sotto la superficie. Se questi erano, come erano, i termini della questione, dove stava il problema in una cittadella dove se c'è qualche cosa che manca, oltre al resto naturalmente, sono proprio i parcheggi ? Il problema, come sempre, sta nella testa dei suoi amministratori che, governando il Borgomastro, sollevarono obiezioni, ne abbiamo già parlato, e tanto obbiettarono che, pur avendo dato il via libera alla ristrutturazione della parte privata, non erano riusciti a dare una soluzione alla parte pubblica, differendola sine die. Già, ma se la soluzione l'aveva data il PRGC, che, sino a contraria prova, è legge locale, cosa mai c'era da soluzionare e differire ? Nulla, salvo che, già allora, la squadra delo Borgomastro avesse incominciato a sentire, in lontananza, il suono di un piffero. Comunque sia andata, poi, come sappiamo, il Borgomastro era uscito di scena senza soluzionare proprio niente e aveva lasciato il passivo ereditario al suo successore. Buon senso, logica, ma anche e sopratutto norma, avrebbero, non dico consigliato, dico imposto, di rivedere la non scelta del Borgomastro e tornare sui passi del piano regolatore.Tra parentesi, la cittadinanza dovrebbe imporne il rispetto, altro che ascoltare il suono del piffero. Il fatto però è che dopo 13 o 14 mesi dalla apertura del testamento, la soluzione non solo non torna sulla retta via, ma si allontana e la causa sembra proprio questo suono magico dietro il quale un po' tutti si stanno incantando, cercando soluzioni altrove che soluzioni non sono, mentre il pifferaio si sollazza come mai avrebbe immaginato.

mercoledì 27 ottobre 2021

ASPETTANDO GODOT

COSMOPOLITAN - ASPETTANDO GODOT - La Falla

Mentre il tempo passa, l'eterno porto non muove un dito. Mesi sono trascorsi per ricevere le risultanze della superperizia commissionata dall'ex Borgomastro al Politecnico, un altro po' di tempo sembra sia passato per ricevere un qualche parere legale sul che fare o meglio su chi deve pagare ed ora che tutti questi responsi sono stati dati, nuovamente la palla sarebbe passata al Palazzo, dove, come troppo spesso accade, tutto tace o muore. Sono lontanissimi i tempi in cui un po' depresso Borgomastro, all'indomani della tempesta perfetta, dichiarava che da lì a pochi giorni tutto si sarebbe risolto. Evidentemente nessun detto è meno veritiero di quello che recita che nemo profeta in patria est. Comunque, è proprio il caso di dirlo, di acqua ne è passata sotto i ponti, ma ormai la previsione di un 2022 quale data utile per terminare l'opera , ce la possiamo scordare e se va avanti così, anche il 2023 diventa a rischio. Evidentemente a furia di: attese, ritardi, incidenti di percorso, differimenti , slittamenti, trovate voi le parole giuste, quest'opera non è più una priorità, ma sembra stia passando in coda con tutta la probabilità di diventare l'opera pubblica più lenta a realizzarsi della storia d'Italia. Un bel primato.

mercoledì 20 ottobre 2021

ENCEFALOGRAMMA PIATTO

Encefalogramma piatto « 4live.it


La ripresa, in presenza, dei lavori consiliari non rivela sorprese, né entusiasma. Poco o nulla sono le proposte in esame prodotte dal Governo, ordinaria amministrazione si dovrebbe dire, o forse manco quella. Invece la abbastanza lunga lista degli interpelli messi in campo dall'ormai due volte ex Sindaco, alla fine, si dimostrano per quello che sono, ossia una magra esibizione oratoria su temi, o meglio temini, che non spaventano per nulla il Governo, anzi gli fanno il solletico, con il rischio di farlo ridere. In questa sintesi estrema della seduta ci sta un po' tutto il problema del governo attuale della cittadella, che se da un lato, dopo oltre un anno di nuovo mandato, non ha ancora scoperto le sue carte, sino a dubitare che le abbia, dall'altro ci sta un' opposizione che non sa proprio come inziare a farla. Quest' ultima è infatti progioniera dei propri fantasmi che hanno però un nome e un cognome: porto, piscina, funivia, palacongressi, parcheggi.... potremmo continuare, tutte cose ben conosciute dai due egregi ex Sindaci che siedono in Consiglio senza sapere che cosa fare. Giustamente il pubblico sta assente non sapendo che cosa mai dovrebbe andare a sentire, men che meno la lista delle spesuccie per feste e festini che la minoranza vorrebbe, con scarso o nullo effetto, mettere nel mirino. Il titolo di oggi è dunque pienamente giustificato; magari la stagione invernale in arrivo scalderà un po' l'ambiente, ma la attese incominciano a diventare imbarazzanti per tutti.

giovedì 14 ottobre 2021


 Città di Oria - Convocazione Consiglio Comunale

CITTA’ DI STRESA

Convocazione straordinaria del Consiglio Comunale.

I L S I N D A C O

CONVOCA il CONSIGLIO COMUNALE


in sessione straordinaria – seduta di 1° convocazione per il giorno Lunedì 18 ottobre 2021 ore 20.30 presso il Palazzo dei Congressi – Sala dei Quattrocento e, qualora non si raggiunga il numero legale in 1° convocazione, in sessione straordinaria seduta di 2° convocazione, per il giorno Lunedì 18 ottobre 2021 ore 21.00 presso il Palazzo dei Congressi – Sala dei Quattrocento Per deliberare il seguente


O R D I N E D E L G I O R N O


1. Lettura ed approvazione verbali sedute precedenti

2. Comunicazione delle variazioni di bilancio approvate con deliberazioni di Giunta Comunale ai sensi dell’art. 175 c. 5bis del TUEL. Periodo I° semestre 2021.

3. Ratifica deliberazione G.C. N. 121 del 21/08/2021 “Esame ed approvazione VII variazione al bilancio di previsione 2021/2023”.

4. Unione Montana Cusio-Mottarone. Introduzione contributo annuale a carico dei Comuni-membri a copertura delle spese di funzionamento dell’Unione, con decorrenza anno 2021.

5. Gruppo consiliare Grande Stresa – Richiesta convocazione Consiglio Comunale per esame O.D.G. Ospedale Castelli

6. Gruppo consiliare Grande Stresa – Interrogazione ad oggetto “Canone unico patrimoniale e occupazione suolo pubblico”

7. Gruppo consiliare Grande Stresa – Interrogazione ad oggetto “Applicazione InTown Stresa e Baveno – Pubblicazione”

8. Gruppo consiliare Grande Stresa – Interrogazione su rendicontazione manifestazione “Stresa Liberty”

9. Gruppo consiliare Grande Stresa – Interrogazione su rendicontazione evento “Stresa che Bolle”

. 10. Gruppo consiliare Grande Stresa – Interrogazione su incidente funivia del Mottarone

11. Gruppo consiliare Grande Stresa –Interrogazione su Recovery Plan nazionale e regionale

IL SINDACO

madame Marcella Severino

mercoledì 6 ottobre 2021

VILLA IN COLLINA


 


Le performance del Palazzo non sono solo di oggi, ma anche di ieri. Una di cui vi vogliamo raccontare la storia è quella che l’immagine del post di oggi immortala nella sua attuale configurazione. La configurazione di ieri, o meglio dell’altro ieri, è un poco più modesta: la mettiamo in coda al post, così sfigura meno. Comunque, seguendo le istruzioni che questa sera vi diamo, potreste imparare a farvi una villa con piscina, partendo da un capanno abusivo in mezzo al bosco sul versante collinare, al confine con il Comune vicino e con vista sul golfo. Dunque: atto primo si ottiene un condono edilizio con la legge del 2003, poi si incomincia a far crescere la creatura, sia sfruttando l’ampliamento che la norma del Piano regolare concede, sia l’incremento volumetrico che una legge regionale del 2009, pure ammette. Morale: di variante in variante, si arriva a circa dichiarati 200 mc, il che non sarebbe molto, anche se sembrano di più; in effetti l’autorimessa non la si conteggia, ma forse manco si poteva fare, e la piscina è un optional che ormai non si nega a nessuno, così come il disboscamento completo di circa 3000 mq. di terreno. Andrebbe tutto benissimo, in fondo di questi edifici è pieno il versante, ma quello che non si comprende  è come ciò possa farsi in un’area comunque urbanisticamente a bosco e quindi agricola. In effetti le norme del Piano regolatore non parrebbero tanto permissive; in questo caso avrebbero ammesso  un modesto ampliamento per sole esigenze igienico/funzionali e, salvo ritenere che la piscina svolga funzioni igieniche, dell’edificio originario non c’é proprio più alcuna traccia, anzi ciò che è venuto fuori è un edificio assolutamente quasi inedito, mentre, e qui è il Consiglio di Stato che ci da una mano, perché ci dice che il concetto di ristrutturazione, anche nell’eccezione più permissiva, non consente di perdere le traccie dell’originario edificio: di quello che non c’è più neppure l’ombra. Tanto valeva classificare l’area edificabile, perché non capiamo più dove stia la differenza tra un terreno edificabile e il non edificabile, ma dobbiamo realizzare che stiamo parlando di un Palazzo che aveva generato la variante “Zanetta”, censurata dal Capo dello Stato e che ha consentito di fare edilizia residenziale in area di rispetto cimiteriale e che, non contento, si appresta a concedere un altro “ modesto” ampliamento, sempre in area cimiteriale, e non certo per una cappella funeraria.