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venerdì 26 aprile 2024

CONSIGLIO LENTO


 CITTA’ DI STRESA 

 Convocazione ordinaria del Consiglio Comunale.

 I L S I N D A C O 

 D I S P ON E di convocare il CONSIGLIO COMUNALE 

martedì 30 aprile 2024 alle ore 18,30 presso Palazzo dei Congressi, Sala dei Quattrocento e, qualora non si raggiunga il numero legale in 1° convocazione, in sessione ordinaria seduta di 2° convocazione, per il giorno martedì 30 aprile 2024 alle ore 19,30 

 O R D I N E D E L G I O R N O 

1. Ratifica D.G.C. N. 31 del 21/03/2024 “Esame ed approvazione 2° variazione al bilancio di previsione 2024/2026, d’urgenza”. 

2. Ratifica D.G.C. N. 43 del 18/04/2024 “Esame ed approvazione 3° variazione al bilancio di previsione 2024/2026, d’urgenza”. 

3. Comunicazione D.G.C. N. 203 del 21/12/2023 “Esame ed approvazione prelievo dal fondo di riserva, esercizio 2023”. 

4. Comunicazione D.G.C. N. 4 del 11/01/2024 “Esame ed approvazione prelievo dal fondo di riserva, esercizio 2024”. 

5. Esame ed approvazione Rendiconto di Gestione - esercizio finanziario 2023 

6. Esame ed approvazione 4° variazione al bilancio di previsione 2024/2026. 

7. D.C.C. N. 82 del 30/12/2021 – Criteri attuativi per il riconoscimento delle prestazioni sociali agevolate e del servizi sociali. Modifica fasce I.S.E.E. 2 

8. Iscrizione all’Albo Regionale delle Associazioni Turistiche Pro Loco – Sezione Provinciale del V.C.O. dell’Associazione Turistica Pro Loco PRO LEVO A.P.S. – Parere.

9. Concessione in gestione dell'Alpe Vidabbia per attivita' di pastorizia per l'anno 2024. 

10. Legge 106/2011 “Prime disposizioni urgenti per l’economia” – Autorizzazione al rilascio del permesso a costruire in deroga P.E. 14/2023 per intervento di demolizione con ricostruzione mediante sostituzione edilizia in via Sempione Nord N.C.T. Foglio 36 – mappali 1 e 3. 

11. Gruppo consiliare Per Stresa – Mozione “Palazzo dei Congressi – Il Palazzo del Turismo “ (prot. N. 5004 dell’11/03/2024).

12. Gruppo consiliare Per Stresa – Interrogazione “Stadio Forlano, non doveva essere pronto per il girone di ritorno?” 

13. Gruppo consiliare Per Stresa – Interrogazione “Strada vecchia per Someraro – Facciamo passare altri 3 anni?!” 

14. Gruppo consiliare Per Stresa – Interrogazione “Commissioni, solo uno spot o strumenti utili alla città?” 

15. Gruppo consiliare Per Stresa – Interrogazione “Postazioni di ricarica pubblica, passato, passato presente e passato futuro” 

16. Gruppo consiliare Per Stresa – Interrogazione “Lungolago, progetto per la città o spot elettorale anticipato?” 

 IL SINDACO 

(Marcella Severino)

CONSIGLIO LAMPO





 CITTA’ DI STRESA 

Convocazione d’urgenza del Consiglio Comunale.

 I L S I N D A C O 

 D I S P ON E di convocare il CONSIGLIO COMUNALE

 in sessione d’urgenza – seduta di 1° convocazione per il giorno venerdì 26 aprile 2024 alle ore 17.00 presso il Palazzo dei Congressi – Sala Quattrocento e, qualora non si raggiunga il numero legale in 1° convocazione, in sessione d’urgenza seduta di 2° convocazione, per il giorno venerdì 26 aprile 2024 alle ore 17.30 presso il Palazzo dei Congressi – Sala Quattrocento per deliberare il seguente 

O R D I N E D E L G I O R N O 

1. Ratifica D.G.C. N. 25 del 29/02/2024 “Esame ed approvazione 1° variazione al bilancio di previsione 2024/2026, d’urgenza”. IL SINDACO (Marcella Severino)

venerdì 19 aprile 2024

MISTERI DI PALAZZO: CHI NASCONDE COSA

 



Non è di oggi che la trasparenza amministrativa non sia e non sia mai stata una prerogativa del nostro Palazzo, né crediamo sia al centro dell'interesse e della preoccupazione delle amministrazioni in generale che, dove possono, certe cose le farebbero molto volentieri di nascosto. Dove possono ho scritto, ma nel caso sul quale accendiamo un faro abbagliante non possono e quindi... Quindi, sono ormai quasi due anni che siamo alla ricerca di una benedetta ( da chi ?) delibera della Giunta del nostro Governo locale e nonostante il tempo trascorso, numerosi e ripetuti accenni al problema sollevati su queste pagine e ben otto richieste formali di accesso civico, quest'atto né si vede, nè si legge. Posso dire di averle provate tutte, chiamando in causa anche il Responsabile della trasparenza ( sic! ) degli atti del Comune, rivolgendomi al Difensore Civico Regionale e all'Ufficio Territoriale del Governo (Prefettura). Sono riuscito, per verità, ad ottenere la pubblicazione di un'altra serie di atti dimenticati, ma questo resiste, gelosamente custodito da qualcuno o da più d'uno. A onor del vero in due occasioni ho ricevuto due messaggi e-mail dagli uffici che mi garantivano la pubblicazione. L'ultimo di questi messaggi indicava pure la data entro la quale sarebbe stato possibile conoscere l'atto, cioè il giorno stesso della comunicazione. Da allora è passata ancora più di una settimana, ma quell'annuncio è rimasto senza seguito. Il mistero si infittisce, la soluzione del giallo diventa sempre più difficile, quasi impossibile. Anche il Capo del Governo locale è stato informato, ma ad oggi non sembra che abbia neppure rimosso il conflitto di interesse che, nella questione vede coinvolto il Responsabile della Trasparenza che, in altra veste, dovrebbe firmare quell'atto. Pace se l'atto ignoto non avesse rilevanza, invece ne ha e molta ed è stato anche oggetto di esecuzione. Il tutto ruota attorno a Villa Ostini, il luogo del mistero, ora Due Bolle, una questione ereditata dal Governo del Borgomastro e, apparentemente conclusa da quello attuale, senza però che il modo con cui è stata risolta sia stato reso disponibile alla conoscenza. Qualsiasi giustificazione, trascorso tanto tempo da quell'obbligo, non reggerebbe alla prova. Qui c'é qualcuno che se lo tiene chiuso a chiave in un cassetto e non vorrebbe venisse conosciuto fino a farlo dimenticare. Anche l'opposizione sembra coinvolta in questo occultamento, non avendo mai sollevato il problema, pur si presume conoscendolo. Delitto senza colpevole dunque ? Ma vah! Un c'è mai un delitto senza un colpevole, basta trovarlo, seguire alcune piste ( magari quella dell'Archistar? ) e la soluzione potrà essere svelata .

domenica 14 aprile 2024

IL VASO DI PANDORA




I vecchi lettori di questi post, forse ricordano la vivace polemica un tempo sollevata sulla pretesa dei Governi Canio di mettere le mani sul piano regolatore. Il titolo di oggi evoca quei tempi durante i quali si ricordavano le vergognose vicende che a tempi di mani pulite coinvolsero anche la cittadella con sfilze di condanne inflitte per il traffico della indulgenze ( la vendita dei cubi edilizi a favore di qualcuno). Leggiamo ora che, a firma del Sindaco di oggi, si vorrebbero aprire le danze per una ( dovuta) revisione del piano regolatore e a tal scopo si invitano i cittadini ad avanzare proposte. Peraltro, sempre nell' avviso, si ricorda che nei cassetti del Palazzo giacciono impolverate decine se non centinaia di richieste ad aedificandum, depositate ai tempi di Canio e chi avesse ancora interesse basta che ne produca copia. Al di là delle belle intenzioni e dei buoni propositi espressi nell'avviso, l'esito di questi inviti, in genere, si traduce non tanto in intelligenti proposte di città futura, ma in innumerevoli richieste ad aedificandum appunto da tutte le parti possibili e impossibili. Andrà così anche questa volta e alla fine della raccolta delle proposte non sapranno dove girarsi. Probabilmente avrebbero dovuto essere date alcune preliminari indicazioni un po' più stringenti evitando così che chiunque si butti a chiedere l'impossibile per poi ottenere il possibile. Comunque, al di là dei propositi, ci conforta il fatto che il Governo attuale non andrà molto in là lungo il cammino delle intenzioni, non avendone né le competenze, né la cultura necessaria . Raccoglierà un mucchio di carte e poi si vedrà. Forse sarebbe stato più utile non tanto lanciare questa o.p.a. preelettorale, quanto piuttosto sondaggiare i cittadini circa il gradimento attuale dell'opera di governo e insieme incoraggiarli a suggerire il futuro insieme al presente della cittadella. Troppo rischioso.

domenica 7 aprile 2024

IMPOTENZA GENERANDI





Dopo l'esame del nulla o quasi che, sino a questo momento,. è la cifra che caratterizza il nostro locale Governo e che è stato l'oggetto del precedente degli ormai rari post che animano questo blog, merita un approfondimento il fatto che il nulla o quasi non significa che non si possano provocare danni anche non facendo niente. Non voglio qui parlare dei danni che si producono nel tempo vuoto e quindi perso che può segnare l'intero periodo di un mandato, sapendo bene che se si sta fermi si va indietro, no, il danno a cui vorrei fare riferimento è qualche cosa molto concreto, misurabile, quantificabile in termini anche forse di euro spesi (male) o euro persi. Quindi ? Quindi, premessa la conclamata impotenza generandi dell'attuale Governo a cui non sappiamo se i miracolosi effetti, pubblicizzati sulla rete di tanti prodotti alternativi, potranno produrre giovamento, occorre puntare l'attenzione su quelli che penso siano gli esempi migliori dei danni "potenziali" arrecati o in corso per effetto della patologia diagnosticata a cui è afflitto il Governo.


1) Caso Villa Ostini, ora: " Le Bolle". Più volte, naturalmente inutilmente, siamo intervenuti su questo caso di scuola. Purtroppo, a quasi due anni di distanza e sette richieste di accesso civico agli atti, ad oggi non è possibile conoscere l'atto di Governo con il quale, in continuità con il precedente Governo del Borgomastro, è stato autorizzato di procedere a monetizzare, a costo di saldo, l'onere obbligatorio di costruire e cedere al Comune parcheggi pubblici, anche eventualmente in interrato per circa una quarantina di posti auto. Si sono accontentati di una sommetta di 255.000,00 mila euro e via andare. Il conto avrebbe dovuto essere molto più alto, ma così è stato.


2) Caso parcheggio Lido. Opera affidata per la progettazione e l'esecuzione a Stresa Servizi, senza dare però alcune linee guida adeguate. Il risultato se mai lo vedremo, sarà un parcheggio su due livelli, non piacerà a nessuno, che ad un costo superiore ai 500 mila euro produrrà il risultato di disporre di una manciata di posti auto in più degli attuali. Inutile commentare.


3) Il terzo caso è sicuramente il più significativo, starei per dire il migliore, quello che potrà essere inserito negli annali, magari anche scoprendo una lapide a ricordo. E' l'albergo Due Ville, il frutto avvelenato della variante "Zanetta" che arrivato a maturazione ha generato la monetizzazione, appunto avvelenata. Su questo caso che potrebbe essere deflagrante per il Governo impotente, mi deve essere concessa ancora una qualche riservatezza essendo in corso approfondimenti ulteriori, ma quel che è certo è che ci sono tutte le premesse per un bel botto. Una esplosione di artifici che potrebbe mandare all'aria tutto quanto il carrozzone. Vedremo

venerdì 15 marzo 2024

IL GOVERNO FANTASMA








Il silenzio di questo blog sulle vicende locali non è solo il segno che non c'è molto da dire, ma è anche il segno che proprio non c'è molto tout court, probabilmente non c'è neanche il Governo, o meglio se c'è, è come se non ci fosse. Ormai parlare di rodaggio sarebbe ridicolo, quando la boa di mezzo mandato è già passata da un pezzo e il tempo si accorcia (nella direzione della fine), in accelerazione ogni giorno più veloce e quindi quello che rimane a disposizione è poco o nulla. La stagione inizia senza che nessuno abbia visto, o almeno si sia accorto, che una qualche manutenzione straordinaria sia in corso o già finita e, lamentele sacrosante per le condizioni della Stazione di Rete Ferroviaria a parte, non si capisce proprio perché si guardi in casa d'altri dimenticando quello che succede, o meglio non succede in casa propria. Un'altra scusa abituale, oltre quella del rodaggio che però è finito dopo i primi 300 giorni, sarebbe quella dei soldi, dei soldi che non ci sono, ma qui sarebbe una bugia dalla gambe cortissime e dal naso lunghissimo, considerati i saldi che a ogni fine esercizio vengono snocciolati, dimostrando una grande capacità di tesaurizzare, aihnoi a favore delle casse dello Stato Centrale, prima ancora che di se stessi. Comunque verrà un tempo dove ritornerà il patto di stabilità, ancorché un po' revisionato e la domanda sarà poi quella di che fare di una montagna di soldi accantonati e non più spendibili, incluse le monetizzazioni a gò gò che il nostro ghost governmenth ha generosamente concesso ai signori della cittadella ( se ne parlerà magari a lungo in altra occasione). C'è dunque un immobilismo crescente ormai certificato. Possiamo anche elencare qualche cosa se mai qualcuno non se ne fosse accorto, ad esempio: nessuno si chiede quando finirà mai quel cantiere che dovrebbe servire a restaurare la Palazzina Liberty? E qualcun' altro si chiede quando inizierà mai il cantiere che avrebbe dovuto già essere quasi ultimato per fare il parcheggio inutile al Lido ? E qualcun' altro si chiede mai perché non vengono fatti fare i lavori (pubblici) che il Grand Hotel aveva convenzionato di fare, visto che i suoi li ha già ampiamente ultimati ? E altri si domandano se mai un giorno il promesso museo della Pesca vedrà mai la luce prima che i soldi si perdano? (non sarebbe la prima volta) e altri si chiede se mai si persegua o meno il recupero dei soldi spesi per acquistare la stazione di Navigazione Laghi, visto che il Demanio non gliela vende ?. Abbiamo pescato a caso, ma come vedete ci siamo prudentemente astenuti dal citare la pietra dello scandalo ( ma di pietre per verità ce ne sono forse anche più d'una), cioè il grande incompiuto nuovo porto turistico, destinato a rimanere per sempre forse nuovo. Certo che il nostro ghost government non sembra molto preoccuparsi della questione ( per vero la de-preoccupazione in generale sembra la sua cifra), così come ormai è certo che non gli spetterà l'onore, o meglio dire la vergogna, dell'inaugurazione ufficiale. Meglio dunque rinviare per non fare altre brutte figure. Se c'è invece una cosa dove il governo è sembrato uscire dalla nebbia e condurre in porto un suo progettato obiettivo è quello intorno alla Palazzola. In un impeto di orgoglio sovranista autarchico è riuscito a spazzare via il socio di "maggioranza" di quella vituperata Fondazione e portarsi a casa il bottino della vittoria. Cosa poi questo serva per mettere sulla giusta via della soluzione la questione, aspettiamo che lo spieghino. Intanto ci tocca aspettare ancora un paio di inutili anni mentre qualcuno sta seduto sotto un ponte e attende che l'acqua passi e trascini quello che chiamare avversario ci pare esagerato. E' solo un fantasma.

domenica 3 marzo 2024

NON C'E FRETTA

Leggete con attenzione le date di consegna dei lavori e della loro prevista fine. Ad oggi manco iniziati per i soliti problemi imprevisti e imprevedibili. Non c'è problema, per una manciata di posti auto in più e a costi insostenibili meglio lasciar perdere, oltretutto il risultato sarebbe probabilmente inguardabile.  

 

martedì 13 febbraio 2024

I 75

PIERVALLE: IL MESTIERE DI SCRIVERE

Ho scritto, per mestiere, quasi una biblioteca di testi: formali, legali, rigorosi, normativi, deliberativi, contrattuali noiosi, noiosissimi per chi non fosse del "mestiere", ma quando mi toccava di rileggerne qualcuno, magari dopo tanto tempo e per necessità, a volte mi stupivo di quanto fossero chiari, puliti e ordinati. Da lì mi è rimasta la voglia di continuare a scrivere, ma d'altro. Ho avuto il tempo; ne è uscito un primo giallo: " La Manica Nobile" per tanti aspetti "autobiografico" ambientato nella casa della mia nascita e della mia crescita (quasi una reggia), poi il noir, breve, ma intenso, il profilo di una coppia minata nella sua relazione, sino a un epilogo drammatico, anzi drammaticissimo. Adesso questo racconto che corre sulla I 75, immaginaria strada federale degli States. Anche qui uno sguardo su una relazione di coppia: normale, comune, qualunque. Una narrazione dove il racconto scorre in parallelo intorno alla vita dei due protagonisti (ma non sono i soli): Joe e Moira, svelandoci la verità che a Joe rimarrà irrisolta. Nella macchina da scrivere ce ne sono altri due: un altro giallo con al centro un colpo di scena imprevisto e imprevedibile e tante cose che scorrono: ambienti, personaggi, atmosfere nello scenario un po' demodé di un Grand Hotel sulla rive di un Lago, il mio, senza nominarlo. Da ultimo un nuovo noir, breve, ma non troppo, un racconto criminale, ma senza scorrere di sangue o violenza, da colletti bianchi. Vedremo se presto andranno in stampa.



L'autore

Lungo la inter states 75 la prevedibilità della vita di Joe Loterio incontra, casualmente e per la prima volta , un dubbio dal quale non sa e non può uscire. Si rompe l'immagine della "conformità" della vita familiare che si era costruito, si sgomenta, e lì rimane bloccato. Il viaggio del ritorno verso casa sarà un tormento, mentre in parallelo scorrono le scene familiari di Moira, Leo e Lui e la verità si svela al lettore. I paesaggi, le atmosfere, gli stati mutevoli dell'animo si susseguono senza che Joe possa trovare soluzione. Crederà di averla trovata, cercherà di tagliare il suo rapporto con la sua vita familiare, ma anche questa volta una casualità è in agguato e non ne avrà il coraggio.

Lucio Casaroli 

Il caso, che assume la duplice veste di una incruenta interruzione stradale e di un’ambigua e curiosa cacciatrice di teste, mette lo zampino in una vicenda del tutto banale (un viaggio di ritorno dal lavoro) trasformandola nell’angosciante verifica di uno stile di vita assunto a paradigma di normalità che consente all’autore di sviluppare un climax coinvolgente. Un giallo senza crimini ma con vittime e colpevoli, che si scioglie, esaurite le metafore, in un’inattesa epifania. Lodevole l’abilità dell’autore nelle descrizioni paesaggistiche, che fanno da contraltare al mutevole paesaggio interiore del protagonista.

mercoledì 24 gennaio 2024

INTERROGARE L'OPPOSIZIONE

 


In un regime ( democratico) normale, l'opposizione , o meglio la/le minoranza/e, ogni tanto dovrebbe/ro interrogare il governo. Stiamo parlando, come sempre, di cose locali che però non funzionano secondo il modello di cui ho fatto cenno. C'è un generale assordante silenzio su quello che succede, ma anche su quello che non succede a Palazzo. Quasi nessuno parla, figuriamoci se scrivono: sia la maggioranza, ossia chi governa, sia la/le minoranza/e, ossia chi non governando dovrebbe/ro fare qualche cosa d'altro. Allora poniamo un tema, ma questa volta visto che lo schema classico non funziona, proviamo a ribaltarlo e fare noi elettori l'interrogazione alla/e minoranza/e. Il tema è quello degli atti che non ci sono. Dove per atti ci riferiamo alle carte che hanno l'obbligo di riportare, nero su bianco, le decisioni del Governo e che devono andare all'albo perché tutti possano leggerle. Ora, per chiarire ancor meglio, non ci riferiamo a mancate decisioni, ma a decisioni che sono state prese, di cui ne è stata data pronta esecuzione, in un caso prontissima, ma che a distanza di molti mesi, ma anche da circa un anno e mezzo, nessuno ha mai visto nulla. Fossero cose da niente, la cosa sarebbe da attribuire a qualche distrazione, una dimenticanza facilmente rimediabile. Non è così, dentro quelle carte ci sono tantissimi soldi e, probabilmente, molto probabilmente e verosimilmente, la carte non sono state rese note (ricordo che è un obbligo farlo) perché non sono state scritte e la ragione vera del perché non siano state scritte è il tema che una minoranza non minorata dovrebbe avere le palle per riuscire a conoscere. Quindi interroghiamo questa minoranza che non è capace a fare opposizione perché compia il suo dovere di vigilare sull'operato del Governo e racconti ai suoi elettori e non, quali siano le ragioni vere di questi atti fantasma. Noi ci abbiamo provato a conoscere queste carte. Lo abbiamo fatto in virtù della legge sull'accesso civico che garantisce a chiunque di conoscere atti che avrebbero dovuto andare in albo, ma che in amministrazione trasparente non ci sono. Ci siamo rivolti al Responsabile interno della Trasparenza che, peraltro, si trova sul tema in perfetto conflitto di interesse, il quale dopo una cinquantina di giorni di attesa, scusandosi del ritardo, ci ha detto che le carte ce le deve dare un altro soggetto che lui ha sollecitato a farlo, peccato che, in altra veste, quella del conflitto, quelle carte le avrebbe dovute pure firmare lui e quindi sa che non ci sono. Allora siamo ricorsi al Difensore Civico Regionale chiedendo che intervenga e lui, o meglio lei, ha aperto una pratica. Mah ! Se va male ci rivolgeremo un po' più su. Intanto di richieste, solleciti e altro, già ne abbiamo fatte quattro e l'esito è sempre lo stesso. Cioè nulla. Certo che noi immaginiamo le ragioni vere che stanno dietro questi atti fantasmi, ma che ci fanno in Consiglio i Bottini, i Canio, il Rizzul e l'altro giovane, oppure fanno da puntello ? Ce l'ho dovrebbero dire loro, dovrebbero spiegarcelo; ecco un'altra bella interrogazione da rivolgere a lor signori.