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sabato 30 agosto 2014

CONSIGLIO DI FINE ESTATE


CONVOCAZIONE CONSIGLIO COMUNALE

IL SINDACO DISPONE 
di convocare il consiglio comunale
· In sessione straordinaria - seduta di 1° convocazione per il giorno  Mercoledì 3 settembre, ore 18.00
presso il Palazzo Comunale - Sala Canonica e, qualora non si raggiunga il numero legale in 1° convocazione,
in sessione straordinaria seduta di 2° convocazione, per il giorno di Mercoledì 3 settembre, ore 19.00
presso il Palazzo Comunale - Sala Canonica per deliberare il seguente

ORDINE DEL GIORNO

Seduta pubblica.

1. Lettura ed approvazione verbali sedute precedenti.
2. Esame ed approvazione 2° variazione al bilancio di previsione, esercizio finanziario 2014.
3. Aggiornamento programma per il conferimento degli incarichi a soggetti esterni - anno 2014.
4. Esame ed approvazione modifiche al Regolamento Comunale sul servizio di controllo interno.
5. Servizio di distribuzione illuminazione pubblica. Apertura procedimento amministrativo colto all'attuazione della stima degli impianti.
6. Revoca deliberazione consiliare N. 56 del 22.07.2014 ad oggetto: "Esame ed approvazione convenzione fra i comuni di Stresa e Arizzano per lo svolgimento in forma associata delle funzioni di Segretario Comunale."
7. Esame ed approvazione convenzione fra i comuni di Stresa, Crevoladossola e Arizzano per lo svolgimento in forma associata delle funzioni di Segretario Comunale.
8. Mozione dei Gruppi Consiliari Insieme e Lega Nord - Indirizzi per una proposta di modifica del regolamento relativo alla disciplina della installazione di impianti per la telefonia mobile (prot. N. 10578dell'11.08.2014).
9. Gruppo Consiliare Insieme. Interpellanza. Servizio di addetta stampa. Adeguatezza (prot. n. 10544 del 09.08.2014).
10. Gruppo Consiliare Insieme. Interpellanza. Sito locale di conferimento dei rifiuti differenziati ingombranti. Condizioni dell'impianto e adeguatezza gestionale (prot. n. 10538 del 09.08.2014).
11. Gruppo Consiliare Insieme. Interpellanza. Direttiva per l'affidamento di incarico per la redazione di variante parziale a P.R.G.C. Incompetenzedell'organo Giunta. Mancato rispetto delle sfere gestionali (prot. n. 10539 del 09.08.2014).
12. Gruppo Consiliare Insieme. Interpellanza. Progetto di riqualificazione pedonale e ciclabile dell'area di Mottarone Vetta. Richiesta di integrazioni e modifiche (prot. n. 10540 del 09.08.2014).
13. Gruppo Consiliare Insieme. Interpellanza. Area di pertinenza Villa Palazzola. Sentenza Tribunale di Verbania. Riammissione in possesso. Intendimenti dell'Amministrazione (prot. n. 10541 del 09.08.2014).
14. Gruppo Consiliare Insieme. Interpellanza. Villa Palazzola, mancato finanziamento regionale. Attività comunale, aggiornamenti ed esiti (prot. n. 10542 del 09.08.2014).
15. Gruppo Consiliare Insieme. Interpellanza. Area riservata alla balneazione in zona Lido Blu. Mancato ripristino impianti di delimitazione (prot. n. 10543 del 09.08.2014).
16. Gruppo Consiliare Insieme. Interpellanza. Piscina comunale, adeguatezza gestionale (prot. n. 10537 del 09.08.2014).

IL SINDACO
(avv. Canio Di Milia)

venerdì 29 agosto 2014

UBIQUITA'


 
E' in albo, giusto da oggi, l'istanza di ricerca mineraria per cui si avvia, un poco più in concreto, l'operazione promossa per l'attacco al sopramonte. Qui non ve la posto solo perché non vi ci riesco, comunque andate sull'albo di Palazzo e la trovate. Ci stanno giorni 15  per farvi osservazioni; vedremo se Canio, il maggiore interessato, in nome e per conto del popolo elettore le farà. Ne dubitiamo, padrone dell'obliquo non pensiamo si voglia schierare più di tanto, in fondo avrebbe già potuto farlo e non l'ha fatto, in sede di verifica di VIA. Or ci dirà che nulla c'è di nuovo rispetto a quanto già saputo, si tratta soltanto di un percorso già previsto : l'avvio e la conclusione della ricerca mineraria, la fase, insomma, preliminare e preordinata alla vera e prioria riapertura della ex cava, come se fosse una miniera. Lo sappiamo, ma intanto è un passo avanti e poi se qualcuno pensa che il risultato della ricerca potrà mettere in dubbio l'apertura….., beh, noi non lo pensiamo. Ordunque è necessario che Canio si decida e prenda posizione, che formalizzi in qualche modo cos'è che il Palazzo pensa intorno alla questione e non che giri in lungo e in largo. Marchetti, e Canio ben lo sa, è comunque un furbacchione e se questa storia continua a andare avanti, di certo, che si fermi è un'illusione. Dunque la palla è in mano a Canio; sì lo sappiamo che le decisione formale è in altra sede, ma la questione è sostanziale e non formale e sto Palazzo dunque si decida e dica se vuole che il sopramonte diventi una miniera a cielo aperto o che vale di più l'ambiente ed il turismo. Di mezzo c'è anche il suo progetto per la ciclopedonalizzazione della vetta, con la discesa che passa anche da lì e dunque orsù, dica la sua, la dica senza se e senza ma, ma non aspetti perché se oggi è tardi, domani è troppo tardi.

mercoledì 27 agosto 2014

ABBRIVIO


 
Dunque altro che exploit, la barca va in abbrivio senza un moto e una ripresa e salvo sorprese dell'ultimo minuto, di cui per vero non è che siamo, più di tanto, abituati, si rischia il nulla o quasi niente. Vedremo dunque nel prossimo, imminente, Consiglio di settembre se sta previsione sarà smentita o confermata; per ora non sappiamo proprio niente, ma agosto è stato chiuso per le ferie e prima che la ripresa abbia a mostrarsi ci vuol pazienza e tempo. Per la verità non è che nel carnet non ci fosse proprio niente; erano previste un po' di riforme normative, di cui ne avemmo in anteprima qualche bozza, ma poi più niente. Non solo dunque ampi progetti, si salva, forse, solo il bando Mottarone, ma anche più modesti e forse necessari ritocchi e revisioni di regole locali sembran faticare a venir fuori. Dunque son regole locali, ma il dubbio che manchi proprio un accordo nel governo è il primo fondato anche sospetto. Nuovo regolamento di polizia locale, nuovo regolamento del servizio del trasporto pubblico lacuale, regolazione delle zone portuali delle isole; ho citato alcuni degli argomenti che stavano in programma, ma di cui si è persa traccia. Vedremo dunque, come già detto, se salterà fuori qualcosa nel prossimo Consiglio di fine dell'estate, ma il dubbio c'è, perché sono argomenti che possono toccare il corpo elettorale. Meglio concentrar gli sforzi dunque sulla variante stralcio due, un oggettino che sa del misterioso e che un prossimo interpello tenterà, almeno, di scoprir cosa nasconde. Anche in questo caso sì che certamente c'è l'interesse di un po' del popolo elettore, ma è un interesse che coincide con quelli che siedono al Governo, per cui occorre blandire questo elettore, sperando che, anche sta volta, il colpo riesca come l'altra volta. Vedremo dunque cosa dirà sto Canio in argomento, sempre che vorrà spiegarsi e sbilanciarsi.                                      

 

 

martedì 26 agosto 2014

NAUFRAGHI




In questa fine di stagione ci si aspetterebbe un exploit, una volata insomma nel finale col taglio del traguardo decennale. Pensiamo che però neppure questo poi accadrà, ma il gruppo in fine arriverà un po' in ordine sparso, qualcuno un po' di qua, qualcun altro un poco anche di là. Non vi sarà insomma la festa che si aspetta e che due lustri di governo avrebbero portato con tanti nastri da tagliare e tante bottiglie da stappare. Peccato, é andata male, qualcuno l'aspettava, ma certo non era questa la fine già prevista dal gruppo dirigente e dominante. Ben altro il Capo si aspettava, ben altro avrebbe voluto portar in dote al successore designato. Peccato, sta volta è andata male; neppure si può dire che la prova d'appello sarà quella migliore, perché l'appello è già quello finito. Due lustri andati via più in fretta del previsto, pareva di aver tempo di fare chissà cosa, macché sono volati e con essi le speranze e le illusioni. Non ci sarà pertanto la festa nel finale, non si scoprirà una targa, non si terrà la prolusione da parte del noto decano, il Professore. Sarà una corsa, forse, a chiudere le pratiche più esposte, questo sì, a liquidar pendenze e roba varia, ma quanto al resto, a ciò che sto popolo elettore avrebbe voluto anche vedere..., ma questa è un'altra storia rimandata ad altro anno ed ora ignoti. Comunque così è andata per merito di tutti, fra cui spicca, di certo, per meriti speciali, il capo in assoluto di quel strano partito che aveva messo insieme con l'obiettivo primo di garantirgli la permanenza, un'altra volta, sul soglio del Palazzo e come secondo di non rompergli le scatole per questi 5 anni. Entrambi soddisfatti i risultati, ne consegue che l'unico obiettivo più degno e intelligente, il governare, non era contemplato e così è stato. Comunque il Capo non si è accorto del naufragio e come un ammiraglio, da cima del pennone di trinchetto, gridava : " terra, terra in vista ", ma quando la terra avvicinava, era un miraggio e, di nuovo, in mezzo al mare si trovava. " Mannaggia, sarà per un guasto alla barra di comando, la rotta è quella giusta, andiamo avanti." Sarà, una prima volta, la bonaccia; sarà un'altra volta che era a corto di benzina, rischiava allor questo vascello di rimaner alla deriva. " Mannaggia, la rotta é sempre quella giusta, ma, sta volta, deve essere un guasto in sala macchine. " Esatto Comandante; una volta era la barra del comando, sta volta è un ingranaggio del motore, ma qui noi si rischia di rimaner in mare a morir giusto di fame." Anche la ciurma dunque si era accorta che, a furia di seguir la rotta giusta, o si finiva contro un qualche scoglio o si rimaneva in mar senza ritorno. L'unica salvezza era vogare. Così decisero un po' tutti di abbandonar la nave, prender le scialuppe, caricare il Capo e tentare un qualche sbarco. Ora la flotta è in acqua e mentre sto Capo è ancor lì che cerca qualche rotta, già la sua ciurma rema verso terra, dove sbarcare e sparir subito e in fretta.



                                 

lunedì 25 agosto 2014

METEO




 

















Finita che sembra già l'estate, inizia o meglio continua una stagione che è l'autunno permanente. Nulla di meglio dunque a propiziare la fine, senza onore, del decennio di Canio, locale imperatore. Rileggere adesso i suoi proclami e le promesse del passato sembra un esercizio un po' crudele, lo dispensiamo. Non serve rinvangare il fallimento, occorre pensare un poco già al futuro che non sembri poi tanto lontano, per vero é assai vicino. Ordunque già le voci si inseguono veloci su chi saranno i pretendenti al trono ormai mezzo vacante. Difficile distinguere cos'è che c'è di vero da ciò che non lo è; di mezzo ci sta ancora un po' di tempo e tutto è ancora molto provvisorio. Comunque il Capo va dicendo di essere un po' stanco; lo crediamo. Se non fosse in fallimento sarebbe pimpante e elettrizzante, ma stante un po' le circostanze la carica va giù, difficile stia su. Diec'anni sono tanti e logoranti; l'età certo lo aiuta, ma intanto era un trentenne ed ora è un quarantenne. Vedremo dunque meglio, ma più in là, la piega che verrà; se troverà qualcuno, e se ne parla, da mettere alla testa e lui star dietro le spalle a comandare o se, invece, davvero se ne andrà. Passando ad altri pretendenti, c'è l'eterno secondo della lista. Morire che quello si accorga che è un disastro. Ha cavalcato il secolo passato, è entrato con vigore nel secolo presente, fa e disfa come pochi; padrone del corpo elettorale, spariglia le carte, imbroglia e sbroglia amici ed avversari. Si parla che dissoci il suo prossimo futuro, ancora ? e anche un po' il presente, da una parte dei compagni dell'ultima sventura e che cerchi una sua strada per la prossima avventura. Tutto sarà possibile, ma tutto anche impossibile talmente costui è maestro di quel fare e di quel anche disfare. Comunque per tutti loro ci sta una grande incognita nascosta che si traduce nella domanda semplice e un po' ingenua circa la possibilità che abbiano ancora quel credito che basta. Il dubbio sta fondato; è vero che il locale popolo elettore é un po' conservatore, ma c'è la scadenza in ogni cosa e par che sia ora che è passata. Comunque il nuovo avanza perché se tra quelli che abbiam prima citato, alla fine, nessuno mollerà, pare vi siano pure quelli già sepolti che pensano, come zombi, di farsi quattro passi e prendersi un po' d'aria e poi chissà. Sarebbe dunque pronto un bel corteo di quelli che, chi più chi meno, hanno percorso su e giù le scale del Palazzo per quasi mezzo secolo di tempo e che gradirebbero farlo ancora per un pezzo, praticamente sino a miglior  vita. Una gerontocrazia arzilla, moderna ed efficiente sarebbe perciò il prossimo futuro che, nei disegni di questi lor signori, sarebbe assai quella vincente. Sin qui il quadro, con tutte le sue incognite, sarebbe quello certo, Da qui poi cominciano le incognite ciò a dire se vi siano e dove siano gli altri pretendenti al soglio più elevato. La lega lo vorrebbe, ma da sola non si arrischia, ci vuole un'alleanza. La cerchi se la trova; magari qualcosa può offrirgli l'attuale maggioranza secondo la regola del mai si dice mai. Ci sono ancora altri ? Si parla che vi siano e già l'affollamento si fa intenso e preoccupante. Comunque qualcuno va dicendo che arriva una sorpresa che vedrete. Per ora non vediamo più di tanto, ma aspettiamo. Si è mosso, di recente, un qualche movimento sulla rete e un qualche attivismo, chiamiamo, commerciale. Magari dietro ste sigle di amicizie e d' interessi si forma poi qualcosa più stabile, chiamiamolo "politico", vedremo…., per ora osserveremo.









giovedì 21 agosto 2014

AGENDA D'AUTUNNO



Si avvicina ormai l'autunno e sarà l'ultimo autunno per l'Alcade, non c'è scampo, nè si salva , giusto in fondo, una stagione andata storta, nè si salva il risultato dopo il fischio del finale, ma comunque pur qualcosa ancora c'è e l'agenda non è vuota, ma si tenta, in disperata, di raccogliere qualcosa. Ed infatti già a settembre, così hann detto, si vedrà ripartir l'opera omnia, quel gran porto che da lustri, son già tre, ha mangiato, sino a qui, solo soldi per un nulla. Se a settembre non riparte sarann guai, ma saranno pure guai se riparte a quella data e a un'altra poi si ferma. Per intanto ci crediamo, poi vediamo, ma a da esser ottimisti ci vuol tutta dopo quanto capitato e già veduto. Se andrà bene, anche l'Alcade che in diec'anni ormai passati ha bucato sempre l'acqua, andrà fiero come pochi, sommergendo dietro al porto gli insuccessi maturati nel mandato ormai finito e che hanno il nome di Gabbiola, di variante strutturale, convenzioni Villa Aminta e Pallavicino e Palazzola; se andrà male, Dio non voglia, gli insuccessi dell'Alcade sarann troppi e troppo grandi che la fine del mandato sarà vista anche da Lui come fine, non di certo d'avventura, ma, di più, di una sventura. In agenda per l'autunno c'è l'esame per " variante la Zanetta". Il ricorso sta pendente, l'esigenza di sentenza pure c'è e le parti che l'avversano non mollano. C'è il progetto già in esame in qualche ufficio; è un progetto un po' segreto, non c'è traccia nei registri, è un non tracciato, ma comunque è certo c'è e il giudizio della Corte, a sto punto, occorr che esca, questo è certo, non vi spiego il suo perchè, ma lo scampo per l'Alcade mica c'è. In agenda per sto autunno ci hanno messo variantina stralcio due; abbandonata quella grande, imbrigliata per benino nelle maglie di un percorso assai tortuoso e troppo incerto, ci rispunta un pezzettino, giusto il tempo di saldare i debitucci già contratti con più d'uno quando al tempo elettorale raccontavano le balle. Or che il tempo elettorale ormai ritorna, si riprova......, poi vedremo. 




mercoledì 20 agosto 2014

AMMINISTRAZIONE TRASPARENTE






Non saprei se è fatto bene, non saprei neppure se potrebbe essere fatto anche un po' meglio, certamente si può sempre far di meglio, comunque v'invito a munirvi di pazienza, questa sì, e andatevelo a guardare. Lo troverete nella home page del sito del Palazzo, sotto la voce che sta nel titolo del post, quello di oggi. Incominciate allora a smanettare e a navigare, un poco qui e un poco là e, un po' per giorno, aprite il mucchio di cartelle che ci sono e vi troverete dentro notizie, informazioni, curiosità e quant'altro che vi daranno, comunque, un quadro della vita che avvien dentro il Palazzo. Organizzazione, personale, retribuzioni, bilanci e consuntivi, bandi e appalti, contributi e elargizioni, spese varie, performance, procedure, assenteismo, canoni e affitti, proprietà di immobili e terreni, numero fatture pagate dentro o fuori tempo massimo…… . L'elenco che vi ho fatto e solo un po' sommario; credete, c'è molto e anche di più. Dunque un primo sforzo, d'altronde era obbligato, è stato fatto per aprire alla vista del popolo elettore l'interno del Palazzo di governo. Il tutto è avvenuto, rigorosamente, in sordina; nessun annuncio, nessuna presentazione al pubblico, nessun comunicato o conferenza stampa. Sobrio e riservato, com'è da sempre il suo costume, il nostro Canio non ha ritenuto e forse a ragione, di diffonder la notizia man mano che la trasparenza veniva un poco a galla e traspariva. Sobrio e riservato dunque, ma poco accorto se, come da noi anche svelato, più volte è stato poi colto in fallo proprio nella materia della correttezza e della trasparenza, mostrando di agire con le sue mani nei vasi di marmellata, gestore occulto e mica tanto, del Palazzo. Dunque ben venga sta benedetta trasparenza, ben venga e si diffonda anche di più e di meglio sin tanto che chiunque possa conoscere e capire come e a chi vanno quei soldi, e non son pochi, che prelevati dalle nostre tasche, escono poi, ogni anno, dalle casse.

 

martedì 19 agosto 2014

MENDACE





Il titolo di oggi è a prova di querela. Nel Consiglio tenuto il giorno otto del mese che era di luglio dell'anno che sta in corso, c'era in agenda un interpello circa le intenzioni che il Governo avesse in mente sulla questione del ricorso, promosso da Italia Nostra e altri, avverso la variante che ha come nome: " La Zanetta ". Per dirla molto in breve il Gruppo che sta "Insieme" voleva un po' sapere se quelli del Palazzo avessero intenzione di far ricorso al solito Pafundi, assumendo la difesa dell'atto di variante o, invece, letto che ormai da tempo avrebbero dovuto quel ricorso, non avessero pensato che fosse meglio tener basso il profilo e lasciar stare. Rispose per dovere e competenza il nostro Canio che, non nuovo a dare risposte un po' evasive, non si espresse sulle intenzioni del Governo. Pressato a che fosse un poco più preciso, ecco che Canio disse che quando venuto fosse poi il momento avrebbero deciso e valutato il cosa fare. Dunque capimmo tutti la risposta; nessuna decisione su quel ricorso era già assunta, ma solo che fosse arrivato il suo momento, avrebbe il Governo poi deciso. Bene: così si chiuse l'argomento che tanto esauriente fu quella risposta che se non avessimo fatto l'interpello sarebbe stato anche lo stesso. Dunque era di luglio, il giorno l'otto, l'anno quello in corso ; oggi leggiamo all'albo del Palazzo che, invece, giusto il giorno 22 del mese prima Canio e il suo Governo avevano già incaricato il solito Pafundi della difesa a oltranza della operazione chiamata " La Zanetta". Mendace dunque fu Canio l'otto di luglio alle 21 quando, davanti al suo Consiglio, negò la verità di un fatto che oggi scopriamo era avvenuto il mese prima. Perché l' ha fatto ? Non c'era da nasconder chissà quale mistero, quelli semmai ci pensiamo noi da soli a scoperchiare, era na roba quasi da un non nulla; dire se ci sarebbe stata o no la costituzione di sto Palazzo nel giudizio, si o no e perché e tutto solo qui. Niente da fare, Canio non fu soltanto reticente, non sol, come se fosse stato lui imputato, si avvalse del diritto a starsene in silenzio, no lui fu mendace e questo è grave in sé, perché negò la verità di fronte a quelli eletti, e non per quanto c'era da affermare o da negare. Che interpelliamo allora a fare uno che è mendace ? Così come sta volta c'è la prova, come non sospettar che sia un po' un vizio ? Comunque, diciamolo davvero, a noi sta cosa non stupisce affatto, lo sappiamo.




lunedì 18 agosto 2014

DERAGLIAMENTO






Ne scrivemmo un qualche giorno fa, poi divenne anche più noto e risaputo. La storia è quella comunque dei trenini per adulti e per bambini che da un bel po' d'anni, durante la stagione, andavano giù e su per strade cittadine e i viali di giardini. La storia sembrava una vicenda estiva e poco più, ma tra una caduta e un'altra ancora rischia di diventar la favola dell'anno. Dunque non solo sto Palazzo, dopo aver dato lo sfratto allo storico gestore del trenino e scelto un altro più gradito, viene colpito da un Giudice anche saggio che gli concede, infatti, il giusto tempo per rimediar al danno ed al malfatto, non solo dicevamo se aveva fatto un danno era stato messo in condizioni di porvi anche rimedio; no, passata che è stata la data dal Giudice indicata, si scopre che questo Palazzo ha ritenuto meglio non rimediar per nulla a quanto di mal aveva fatto e confidando, forse, nel giudice d'appello, attende fiducioso che anche questo lo colpisca e lo punisca. Passerà quindi l'estate con i trenini chiusi dentro una rimessa e quando arriverà, dopo le ferie giudiziarie, un'altra decisione, se questa confermerà la prima si aggiungerà un danno al primo danno, se invece, sarà il Palazzo un po' più fortunato, ma poco ci crediamo, riprenderà a sferragliar questo trenino, ma intanto la stagione se ne sarà già andata. Siccome propendiamo che l'esito più certo sarà il primo e quello molto incerto il secondo, non è che ci vuol molto a capir che sto Palazzo ha preso, volutamente, un altro granchio, confezionando con le sue stesse mani un altro bel disastro. Sarà che il buon Gemelli ci tenga a metter in evidenza che la prima decision fu assunta assente Canio. Colpevole implicito del tutto sarebbe soltanto dunque il Vice Delegato, ma non c'è straccio di prova che la decision sarebbe stata un'altra con Canio anche presente, quindi............., quindi piantiamola di accusar l'uno e discolpar un altro; di decisioni senza la testa ne sono uscite tante e troppe con tutto il governo sempre presente e manco uno che era assente. Comunque, finite che saranno le ferie giudiziarie il 15 settembre, vedremo pure cosa farà Navigazione Laghi della prima sentenza emessa sullo sbarco. Le anticipazioni danno per certo che impugnerà la decisione avanti il Consiglio dello Stato e la partita , in tale caso, non sarà per nulla chiusa. Tutti presenti e tutti anche votanti, l'unico astenuto fu, lo ricordiamo, il Professore.

mercoledì 13 agosto 2014

I TESTI


 
Mettiamo sul post quello di oggi i testi, ormai depositati, che insieme agli altri andranno all'esame nel Consiglio che sarà dopo le feste e buone ferie.
 
 
 
 
 


GRUPPO CONSILIARE “INSIEME”
  
OGG: Interpellanza art. 44 del regolamento sul funzionamento del Consiglio. Villa Palazzola-mancato finanziamento regionale. Attività comunale - aggiornamenti ed esiti.

Affinché possa essere inserito all’o.d.g del prossimo consiglio utile si formula il seguente interpello.

In occasione di precedente, non recente, interpellanza relativa alle attività intraprese da Codesta Amministrazione al fine di reperire le risorse venute meno per il finanziamento del recupero di Villa Palazzola, il Sindaco relazionava sull'intervenuta, senza apparente esito, riunione del Comitato di sorveglianza e preannuncia una nuova azione concreta con lo scopo di ottenere, dalla Regione, il rispetto degli accordi formalmente assunti con la istituzione di quella Fondazione che avrebbe avuto quale suo scopo quello di gestire prima il recupero dell'immobile e poi il suo funzionamento.
 Dopo quella data in cui venne preannunciata l'intenzione di agire in modo efficacie per ottenere ciò che si riteneva un diritto di questo Ente, per verità non sono trapelate altre notizie .
 Alla luce del tempo trascorso occorre che la situazione del finanziamento o meglio del venuto meno finanziamento dei necessari investimenti per Villa La Palazzola venga aggiornata a cura del Sindaco avanti il Consiglio rispondendo ai seguenti interpelli:

1) Voglia il Sindaco far conoscere quali atti concreti abbia l'Amministrazione intrapreso dopo il fallimento della seduta del Comitato di sorveglianza, quali esisti abbiano avuto o ritenga possano avere e in quali ragionevoli tempi .
2) Voglia inoltre il Sindaco, al di là delle azioni intraprese e dei loro esiti possibili e futuri, rappresentare al Consiglio se ritenga l'Amministrazione tutt'ora una priorità da perseguirsi quella di acquisire risorse per l'investimento su Villa Palazzola e se così è quali altri canali di finanziamento possano ragionevolmente perseguirsi stante la situazione della finanza pubblica Regionale e se sia ancora un intendimento concreto dell'Amministrazione la ricerca delle altre possibili vie di finanziamento alternative a quelle regionali.

 3
) Da ultimo voglia il Sindaco dar conto della sussistenza del finanziamento, a suo tempo accordato, dalla Fondazione Cariplo, e se ancora attivo a quali scopi debba essere utilizzato e entro quali residui tempi. 

P. Il Gruppo Insieme
 Gli interpellanti ringraziano


GRUPPO CONSILIARE “INSIEME”

 
OGG: Interpellanza art. 44 del regolamento sul funzionamento del Consiglio. Area riservata alla balneazione in zona Lido Blu. Mancato ripristino impianti di delimitazione.

Affinché possa essere inserito all’o.d.g del prossimo consiglio utile si formula il seguente interpello.
In attuazione del regolamento regionale 10/2009, la Giunta aveva approvato la individuazione delle zone riservate alla balneazione e da interdire alla navigazione, rispettivamente in zona Lido di Carciano e lido Blu.
 Successivamente veniva approvato il progetto di delimitazione, poi attuato.
Una volta messo in opera il sistema di delimitazione dell'area, esso non ha retto alla prova e almeno due volte quello posto in zona Lido Blu è stato travolto da imbarcazioni in transito.
Una prima volta ripristinato, subiva da lì a poco la medesima sorte e a questo punto il Comune non è più intervenuto tanto che, a oggi, non è più materializzata in acqua l'area interdetta alla navigazione, pur in presenza di una concessione per la gestione di spiaggia balneabile.
Anche quello messo in opera in zona Lido di Carciano subiva un qualche danneggiamento, ma oggi esiste ancora seppur ridimensionato rispetto alla sua originaria estensione.
Le ragioni che hanno provocato il rapido e ripetuto collasso del sistema messo in opera stanno nella non adeguata progettazione che, peraltro, non ha correttamente interpretato proprio quelle norme tecniche contenute nel regolamento 10/2009, laddove prevedono che le boe di segnalamento perimetrale dell'area interdetta abbiano ad essere ancorate singolarmente ai fondali, mentre non pone obbligatorio, ma opzionale il loro collegamento con altri gavitelli di minor dimensione uniti questi ultimi da cime galleggianti.
Riportiamo qui di seguito, per maggior chiarezza, i commi dell'articolo 4 del regolamento che indicano le modalità tecniche con cui realizzare le delimitazioni. 

Le boe disposte perpendicolarmente alla linea di costa devono essere ancorate al fondo singolarmente.

Le boe che delimitano esternamente l'area di balneazione (linea parallela alla costa) possono essere integrate con gavitelli gialli di minore dimensione, uniti tra loro da cima galleggiante da rimuoversi al termine della stagione balneare.

Se si fosse operato evitando di prevedere la posa di cime galleggianti di collegamento tra le boe, o comunque lo si fosse fatto con un sistema più leggere o cedevole, non si sarebbe mai potuto verificare il collasso dell'intero sistema, poiché anche l'eventuale urto di una imbarcazione contro una boa, unita solo al proprio corpo morto, non provoca alcun effetto, mentre invece essendo state posate boe eccessivamente distanziate tra loro e poi tutte insieme collegate da cime galleggianti e gavitelli di un certo peso e consistenza, il superamento della delimitazione da parte di una imbarcazione provoca il trascinamento e successivo tranciamento della cima galleggiante, come in effetti è avvenuto, con la deriva di tutto il sistema .
Quanto sopra esposto e rappresentato si chiede pertanto conto su quanto l'Amministrazione, sino a oggi inadempiente, intende fare per ripristinare nel migliore dei modi una corretta delimitazione delle aree dedicate alla balneazione e in particolare vorrà il Sindaco o l'Assessore Delegato rispondere ai seguenti quesiti:

 1) Quali sono le ragioni che hanno sino a oggi indotto l'Amministrazione a non ripristinare la delimitazione dell'area di balneazione in località Lido Blu ?

2) Ritiene l'Amministrazione essere doveroso procedere a tale ripristino anche perché rispondente a norme di legge e regolamento tenuto peraltro conto che vi è in atto una concessione per spiaggia di balneazione e che quindi il mancato ripristino della delimitazione potrebbe anche determinare responsabilità cui l'Amministrazione stessa si espone ?

3) Nel caso di auspicabile ripristino, purtroppo con colpevole ritardo rispetto la presente stagione balneare, vorrà l'Amministrazione tener conto delle indicazioni qui fornite circa le cause che hanno provocato i precedenti colassi e quindi mettere in opera un sistema di protezione dell'area effettivamente a tenuta.


P. Il Gruppo Insieme
 Gli interpellanti ringraziano
 

GRUPPO CONSILIARE “INSIEME”

OGG: Interpellanza art. 44 del regolamento sul funzionamento del Consiglio. Progetto di riqualificazione pedonale e ciclabile dell'area di Mottarone vetta. Richiesta di integrazioni e modifiche.
Affinché possa essere inserito all’o.d.g del prossimo consiglio utile si formula il seguente interpello.
In sede di ultima seduta consiliare e durante l'esame della proposta di variazione di piani e programmo, il Sindaco introduceva un proprio emendamento finalizzato a inserire in detti programmi, a valenza pluriennale, un progetto di riqualificazione di Mottarone vetta, progetto da prodursi nell'ambito di bando emesso dalla Fondazione provinciale Cariplo per il finanziamento di progetti definiti emblematici, bando la cui dotazione finanziaria risulta notevole.
Responsabilmente questo Gruppo dava il proprio voto all'iniziativa non volendo per nulla ostacolare la ricerca di finanziamenti quando proprio questo Gruppo aveva, più volte, stigmatizzato l'assenza di iniziative dell'Amministrazione in tal senso.
Tuttavia permaneva l'insoddisfazione per le modalità con cui il progetto era stato presentato, prodotto come emendamento all'ultimo minuto e giorno utile senza che ne venisse quindi consentito un adeguato approfondimento ed esame.
Sotto questo punto di vista si deve perciò rimarcare come l'assenza di un preventivo esame sia comunque censurabile, non solo come scorretta modalità di presentazione, ma forse anche sotto il profilo della legittimità laddove si ponga mente locale che il programma triennale delle opere pubbliche ha una gestazione di tre mesi e questo progetto che , da solo, ha una valenza finanziaria ben oltre quella contenuta in altri progetti presenti nel programma, ha avuto una gestazione di pochi minuti primi, trattato alla stregua di quei micro emendamenti per i quali, generalmente, il Sindaco, quando presentati dalle minoranze, nega persino il dibattito ed il voto.
Soltanto quindi successivamente ci è stato possibile prendere visione del progetto che si sostanzia in uno studio di fattibilità, peraltro in alcuni aspetti anche di livello più avanzato della sola fattibilità e che, nel suo complesso, è presentato in una veste formale e sostanziale che apprezziamo.
Tuttavia, proprio il successivo esame ha, a nostro avviso, fatto emergere alcune debolezze di un progetto sostanzialmente condiviso. Ci si vuole riferire, in particolare, ad alcune soluzioni o scelte progettuali che o non hanno previsto interventi che meritavano, invece, un'adeguata attenzione o hanno individuato collocazioni di interventi progettuali che, sempre a nostro avviso, avrebbero meritato una scelta diversa e ciò anche nell'ottica di una maggior valenza del progetto stesso rispetto alle finalità richieste dal bando.
Sotto questo profilo il mancato inserimento nel progetto di un intervento di riqualificazione edilizia e funzionale della stazione vetta della funivia, la cui proprietà è ormai acclarato essere comunale e che versa in stato di forte degrado, peraltro priva di finanziamenti, ci sembra una carenza che avrebbe potuto evitarsi, inserendo organicamente la stazione nell'ambito del progetto più ampio di ciclo/ pedonalizzazione della vetta, attribuendo negli spazi a disposizione funzioni coerenti a quel progetto.
Altro punto che non pare abbia avuto soluzione adeguata è quello della riorganizzazione di una modalità di un accesso alla vetta alternativo rispetto a quello automobilistico.
La sotto utilizzazione della seconda tratta della funivia, specie nella stagione invernale, rispetto alla capacità di trasporto, è un fatto difficilmente contestabile. Sotto questo profilo poter aumentare la quota dei trasportati via funivia poteva avere una rilevante valenza sotto l'aspetto della riduzione della pressione automobilistica in vetta, ma per fare ciò occorrerebbe disporre di un' organizzata stazione funiviaria intermedia e ciò vuol dire dotata di servizi di supporto oggi mancanti. Il primo di questi servizi è quello di parcheggio, eppure aree vicine di proprietà comunale non mancano.
La scelta operata, invece, di collocare in quel sito disponibile un'area per la sosta dei camper ci sembra vada in controtendenza, mentre la stessa riorganizzazione delle aree oggi utilizzate, di fatto, solo a parcheggio e poste in vetta, determinerà una riduzione della capacità di posteggio senza che, a fronte di questa riduzione, vi sia un'offerta alternativa.
Una diversa collocazione dell' area di sosta camper che laddove prevista non ci sembra adeguata anche per altri profili (mancanza di pubblici esercizi posti nei pressi , delocalizzazione e marginalizzazione eccessiva) avrebbe potuto venir incontro all'esigenza e la sua ricollocazione proprio nell'ambito della vetta ci sembrerebbe un'offerta più accattivante e non soltanto più funzionale rispetto a quella ora operata dal progetto.
Tutto quanto relazionato ed esposto, la presente interpellanza si pone l'obiettivo di portare un contributo, prima impossibilitato per le lamentate modalità di presentazione, al progetto che, ribadiamo essere sostanzialmente e nelle finalità condivisibile, ma carente ed erroneo in alcuni non marginali aspetti e pertanto interpelliamo il Sindaco per conoscere se:

1) Ritiene il Sindaco le osservazioni mosse nel corpo della presente interpellanza essere meritevoli di attenzione ed esame da parte dell'Amministrazione ?

2) Se sì, in tutto o in parte, quali spazi esistono perché il progetto presentato nell'ambito del bando Cariplo possa avere implementazioni e modifiche migliorative che abbiano ad accrescere la stessa qualità del progetto, sia nella fase attuale che, forse escluderemmo, sia nella fase successiva l'eventuale accoglimento, che auspicheremmo ?


P. Il Gruppo Insieme
Gli interpellanti ringraziano



GRUPPO CONSILIARE “INSIEME”

OGG: Interpellanza art. 44 del regolamento sul funzionamento del Consiglio. Servizio di addetta stampa. Adeguatezza.
Affinché possa essere inserito all’o.d.g del prossimo consiglio utile si formula il seguente interpello.
E' noto che l'Ente si avvale di soggetto incaricato con la funzione di addetto stampa e che, in particolare, esso tiene le relazioni con gli organi di stampa, fornendo ai medesimi notizie e provvedendo a diramare comunicati o convocare conferenze.
Proprio quest'ultima attività, peraltro, non sembra essere gestita nel migliore dei modi possibili.
Citiamo alcuni esempi:
La Conferenza stampa del 13/06 sul festival letterario veniva comunicata, via e-mail, alle ore 12, 47 del giorno precedente.
La conferenza stampa del 05/07 su Stresa word model expo veniva comunicata , sempre via e-mail, alle ore 11,45 del giorno 04/07.
La conferenza stampa del 08/07 ore 11 su arte contemporanea a Stresa, veniva comunicata, stesso mezzo, alle ore 8,41 del medesimo giorno.
L'evento commemorativo della fondazione del giardino Alpinia, svoltosi il giorno 21/06, è stato reso noto il giorno 19/06.
La conferenza stampa di Red Canzian, il giorno prima l'evento.
Come dunque risulta dalla veloce rassegna che abbiamo fatto, sembra fondata l'impressione che il servizio richiesto e poi reso non risponda , quanto meno, a quel requisito di celerità che dovrebbe e che i mezzi a disposizione oggi garantirebbero.
Alla luce di quanto esposto si chiede che il Sindaco relazioni in aula circa finalità e modalità del servizio e se ritenga o meno essere svolto con professionalità e prontezza adeguata, nonché in caso negativo come intenda meglio finalizzare le risorse utilizzate per lo scopo.

P. Il Gruppo Insieme
Gli interpellanti ringraziano



GRUPPO CONSILIARE “INSIEME
GRUPPO CONSILIARE LEGA NORD

OGG: Mozione art. 45 del regolamento sul funzionamento del Consiglio. Indirizzi per una proposta di modifica del regolamento relativo alla disciplina della installazione di impianti per la telefonia mobile.
Questo Comune si è dotato di un regolamento che disciplina la installazione degli impianti per la ricezione e la trasmissione dei segnali della telefonia mobile ed oggi detto regolamento costituisce la fonte di riferimento pressoché esclusiva cui si fa riferimento per il rilascio delle autorizzazioni relative.
L'esperienza maturata nel frattempo ha indotto i firmatari a ripensare la normativa approvata al fine di verificare la possibilità di migliorarla e di renderla più consona a evitare che si introducano sul territorio elementi di forte e contrastante impatto di paesaggio, tali da alteralo in maniera negativa e anche irreversibile.
Il recente caso di un impianto per la telefonia mobile installato e a forte impatto, su edificio residenziale in località Passera, in luogo non soggetto a vincoli di paesaggio, ma ugualmente di pregio e che si ritiene sia stato autorizzato in conformità al regolamento, induce alla riflessione e alla revisione.
Con la presente mozione si vuole, pertanto, impegnare l'Amministrazione ad una rapida rivisitazione del regolamento vigente, verificando quali siano, in concreto, le possibilità di introdurre, legittimamente, ulteriori restrizioni alla disciplina, oggi forse troppo permissiva, sulla installazione degli impianti per la telefonia mobile, procedendo attraverso un confronto preliminare e successivo con la rappresentanza dei gruppi consiliari per pervenire ad un testo rivisitato condiviso e pienamente rispondente all'esigenza che qui viene manifestata.
Su tale mozione si chiede il voto dell'aula.

I firmatari


 
 

martedì 12 agosto 2014

QUOTA 227

 Risposte del Ministero del Lavoro ad interpelli
                      L'intenzion, giusto per oggi, era di mettere sul blog degli altri testi, una mozione e altri 4 che sono gli interpelli. Le cose però non sono andate come era previsto, c'è stato un contrattempo che so, comunque quei testi non li ho nel mio portatile, per cui sta pubblicazione è rinviata ad altra data. Per ora vi faccio, pertanto, solo un riassunto e me ne scuso. Dunque per Villa Palazzola ce n'è un altro di interpello, perché da quando Canio disse che avrebbe promosso Lui un'azione per obbligar l'Ente Regione a rispettare quel patto che l' impegnava a dar cinque milioni, ebbene da quella data in poi non c'è più notizia alcuna ed ora ci sembra che sia venuta dunque l'ora di informar un poco anche il Consiglio di come le cose vanno o, forse, mica vanno. Un altro interpello, che a noi ci pare interessante, riguarda quel progetto, passato come un razzo la scorsa riunione di Consiglio, in cui Canio si è lanciato per trasformar la vetta in ciclo pedonale. Poiché lo si approvò senza vederlo, avendolo veduto, ora si fan le osservazioni. Si cerca insomma di far capire a Canio che pur lo si può miglioralo nel suo insieme; rimediare a un qualche errore, integrare laddove è necessario, perfezionare un po' di aspetti. Il dubbio è che sia un poco tardi, ma noi non ne possiamo se ci è stato impedito anche guardarlo. Vedremo dunque come reagirà Canio a questo nostro tendergli una mano. Son stati spesi soldi già la prima volta, poi il tutto è andato alla deriva, così che furono spesi un poco di altri soldi, ma da lì a poco ce ne fu un'altra di deriva. Da quel momento in poi più nulla e ora dello specchio di lago dedicato alla balneazione davanti al Lido Blu non c'è più traccia. Ecco che allora giunge l'interpello che spiega un po' perché tutto è successo e chiede al Vice Delegato che cosa vorrà fare visto che la stagione passa, ma quanto a rimediar proprio per nulla. Sta volta è una mozione, la firma il Gruppo Insieme e Lega Nord; si chiede di ritornar sul testo che regola la posa degli impianti della telefonia mobile. Quel che è successo su verso Passera ha indotto i firmatari a chieder che si stringa un po' di più la cinghia. La norma insomma è troppo permissiva, le maglie sono un poco troppo larghe e dentro ci passa poi di tutto. E' una mozione, dunque anche il Consiglio darà il suo voto e dovrà dire se vuole, o no, cambiare. Ultimo interpello è proprio breve; riguarda soltanto il servizio addetto stampa. Ci sta un lista che prova agire un poco sempre tardi. Dirà poi invece Canio se lui è contento.

lunedì 11 agosto 2014

QUOTA 222











La settimana che si apre è quella del cuore della stagione estiva che non c'è; ne approfittiamo dunque per incominciare a dettar a Canio, anche se sta un po' febbricitante, la nuova agenda per dopo il ferragosto. Se la conta è stata giusta siamo arrivati al numero del titolo di oggi con questi quattro interpelli che vi postiamo;dopo verranno gli altri e poi, magari, commentiamo e lì chiudiamo. Auguri però intanto a Canio e che si prepari ad venir di nuovo in assemblea più vispo e scattante come mai.


OGG: Interpellanza art. 44 del regolamento sul funzionamento del Consiglio. Piscina comunale. Adeguatezza gestionale.Affinché possa essere inserito all’o.d.g del prossimo consiglio utile si formula il seguente interpello.

La gestione della piscina comunale sita in zona Lido è stata affidata in regime di concessione di servizio.
La questione dei mancati investimenti previsti o del loro, attuale, ritardo è già stata fatta oggetto di un precedente interpello e ci si riserva di ritornare in argomento, eventualmente, in altra sede. Giova invece qui osservare come, a parte la mancata attivazione anche nella presente stagione del servizio di ristorazione, dal Sindaco in precedenza invece assicurata, anche la gestione della vasca natatoria non risulta senza problemi.
Già si osservò la mancanza di possibilità di fruizione, insieme, di spiaggia e piscina e non già perché non prevista, ma perché non consentita dalla gestione, ora si osserva che la temperatura dell'acqua della vasca risulta a dir poco fredda se non gelida.
Si ritiene che l'impianto disponga di attrezzature per i riscaldamento, ma evidentemente non vengono utilizzate per ragioni di abbattimento dei costi di gestione.
Persino l'acqua delle docce, da quanto risulta, non viene riscaldata in alcun modo.
Se a questo si aggiunge una stagionalità non favorevole con poco irraggiamento e temperatura sino ai primi del mese di agosto ben sotto la media, si può immaginare l'impossibilità di pretendere che la temperatura della vasca raggiunga un livello tollerabile soltanto per effetto naturale.
La conseguenza di tutto ciò è un allontanamento dell'utenza dal servizio piscina, non certo un richiamo.
A fronte di tal modalità gestionale sta una tariffa, approvata dal Comune che prevede l'erogazione del servizio piscina, si presume, secondo le modalità che l'impianto può garantire, cioè si crede, con acqua a temperatura idonea.
Non si pensa che al momento dell'approvazione di quelle tariffe l'Ente ritenesse fossero da applicare per acqua erogata fredda e non a temperatura idonea, come avviene in impianti siti in Comuni vicini, assicurata dal sistema cui la struttura dovrebbe essere dotata.
Alla luce di quanto rappresentato si pone quindi interpello al Sindaco o all'Assessore Delegato affinché nella prima utile seduta del Consiglio abbia a fornire agli interpellanti risposte intorno ai seguenti quesiti:

1) La struttura natatoria costruita in località Lido risulta o no dotata di impianto per il riscaldamento della temperatura delle acque di balneazione ? In caso di risposta positiva l'Ente può assicurare che tale impianto è stato realizzato a regolare d'arte e quindi in grado di funzionare correttamente ?

2) Risulta anche all'Ente proprietario che nella presente stagione estiva, quanto meno sino alla data del presente interpello, ed anche nell'intera stagione estiva scorsa, è stata erogata acqua di balneazione a temperatura palesemente fredda e comunque tale da non consentire alla generalità dell'utenza di fruire con tranquillità del servizio, anzi inducendo molti ad allontanarsi da esso?

3) Ove tutto venisse confermato, ritiene l'Ente che le attuali applicate tariffe rispondano o non rispondano ai livelli di qualità del servizio che l'impianto, affidato in gestione, dovrebbe erogare sulla base dei requisiti posseduti e quindi ove non si ravvisasse una conformità tra servizio erogato e tariffa applicata come l'Ente pensa di intervenire ? 

P. Il Gruppo Insieme
Gli interpellanti ringraziano
OGG: Interpellanza art. 44 del regolamento sul funzionamento del Consiglio. Sito locale di conferimento dei rifiuti differenziati ingombranti. Condizioni dell'impianto e adeguatezza gestionale. 
Affinché possa essere inserito all’o.d.g del prossimo consiglio utile si formula il seguente interpello.

La gestione del locale sito di conferimento di rifiuti differenziati urbani ingombranti, in località Pisarota, gestito da Conservco, sia con riferimento alle sue condizioni strutturali, sia di funzionamento, è già stato oggetto, tempo fa, di interpellanza che, quanto meno ebbe a produrre un qualche effetto in termini di corretta gestione dell'accoglienza dell'utenza.
Si ritorna ora in argomento in quanto il predetto sito dovrebbe essere stato oggetto di interventi strutturali di miglioramento cui questo Ente ha contribuito finanziariamente in maniera anche consistente.
Si gradirebbe pertanto conoscere di quale entità è stato l'investimento attuato, se esso è stato completato e, nel dettaglio, quali intereventi siano stati attuati o, nel caso, quali interventi rimangano da essere attuati.
Quanto sopra poiché occorre dire che la percezione dell'utente non è molto cambiata dai tempi del primo interpello.
Ancor oggi le modalità di conferimento non hanno subito alcuna modifica, gli spazi di raccolta differenziata sono rimasti gli stessi, con il risultato, facilmente verificabile, che non sempre risulta facile e agevole depositare i rifiuti specie in presenza di condizioni atmosferiche avverse in quanto percolati e liquami invadono l'area di manovra in cui gli utenti debbono, loro malgrado, destreggiarsi.
Probabilmente poi disservizi frequenti o modalità di smaltimento dell'area dal parte del gestore, non coordinate con l'orario di apertura al pubblico del sito, fanno sì che, più volte, gli stalli di raccolta sono saturi oltre limite e ciò aggrava le modalità di conferimento, aggiungendosi che le operazioni di smaltimento del sito avvengono anche in contemporanea con gli orari di apertura al pubblico e ciò non pare neppure in linea con norme di sicurezza.
Poiché consistenti risorse affluiscono annualmente da questo Ente a Conservco, crediamo vi siano ragioni fondate di pretendere una corretta ed efficiente gestione del sito che non può essere lasciata alla improvvisazione degli operatori, ma che deve rispondere a precisi protocolli il cui rispetto deve poter essere sempre verificato dall' utente, in questo caso questo Ente. 
Alla luce di quanto rappresentato si pone quindi interpello al Sindaco o all'Assessore Delegato affinché nella prima utile seduta del Consiglio abbia a fornire agli interpellanti risposte intorno ai seguenti quesiti:

1) Vero è che questo Ente ha contribuito e in che misura a finanziare investimenti a favore del sito di conferimenti dei rifiuti urbani differenziati ingombranti posto in località Pisarota ?

2) Quali investimenti erano previsti, quali sono stati attuati, quali rimangono da attuare ? Quali forme di controllo e di verifica sugli investimenti fatti ha posto in campo questo Ente quale soggetto finanziatore ?

3) L'attuale assetto strutturale della discarica risponde appieno alle norme tecniche vigenti in materia di costruzione delle aree di conferimento dei rifiuti urbani differenziati e se no quali interventi sarebbero ancora necessari per ottenere la conformità della discarica a norme?

4) Rispondono le attuali modalità di gestione ad un corretto protocollo e se tale protocollo esiste le più volte costatate disorganizzazioni gestionali che incidono direttamente sull'utenza, sono da imputare a fattori diversi quali, ad esempio, la disorganizzazione del gestore o a che altro?

5) Quali azioni intende questo Ente porre in campo perché le criticità lamentate abbiano a essere definitivamente risolte ? 

P. Il Gruppo Insieme
Gli interpellanti ringraziano


OGG: Interpellanza art. 44 del regolamento sul funzionamento del Consiglio. Area di pertinenza Villa Palazzola. Sentenza Tribunale di Verbania. Riammissione in possesso- intendimenti dell'Amministrazione.

Affinché possa essere inserito all’o.d.g del prossimo consiglio utile si formula il seguente interpello.

Con sentenza di primo grado del Tribunale civile di Verbania, emessa in data 11/02/2014, il Giudice ha accertato il mancato verificarsi della condizione dedotta dall'articolo 5 lettere b del contratto di cessione del diritto di superficie intercorso tra l'Immobiliare Le Palme e la Alberghi di Baveno SPA, contratto stipulato in data 18/07/1985 e ne ha dichiarato l'inefficacia tra il Comune di Stresa e la medesima società Alberghi Baveno SPA.
 In pari tempo il Giudice ha accertato essersi consolidata in capo al Comune di Stresa, la piena ed esclusiva proprietà dell'area che insistete sui mappali nn.: 31/168/1,168//2,168/5 del foglio 37 del NCEU e i medesimi mappali 263, 264 e 217 del NCT, disponendo l'immediato rilascio dei terreni di cui sopra, in favore del Comune di Stresa.
Trattasi, come è noto, dell'area, in stato di grave abbandono e degrado, che costituisce parte dell'originario parco di Villa La Palazzola, occupata da un edificio e da serre e che per vicende che qui non rileva ricordare erano rimaste gravate da un diritto di superficie a favore della Alberghi Baveno Spa, mentre il Comune ne conservava la sola nuda proprietà.
Alla luce della sentenza emessa, peraltro immediatamente esecutiva, ancorché probabilmente non passata ancora in giudicato, con cui al Comune di Stresa è stato riconosciuto il pieno diritto di proprietà su quell'area e sugli immobili su di essa insistenti, con il presente interpello si intendono conoscere gli sviluppi di tale vicenda e le intenzioni dell'Amministrazione.
In particolare si chiede dunque di conoscere se la sentenza sia o meno passata in giudicato o se essa sia stata impugnata in sede di appello dalla parte soccombente o quali siano, eventualmente, i termini ultimi entro i quali potrà essere appellata.
Successivamente si chiede, anche in considerazione dello stato di degrado in cui versa l'area, se come e quando, considerata l'esecutiva comunque della sentenza di primo grado, l'Amministrazione abbia in programma di, quanto meno, procedere ad una prima, che riteniamo , necessaria e non differibile, bonifica dell'area al fine di avviare il suo ripristino allo stato originario .
Si chiedono di conoscere inoltre quali intendimenti, a più lungo termine, abbia mai l'Amministrazione circa l'utilizzo dell'area e degli immobili anche in relazione o meno al progetto di recupero di Villa Palazzola, ora congelato.
Se poi e da ultimo non intenda l'Amministrazione ricondurre le previsioni di PRCG di quell'area a destinazioni pubbliche, coerentemente con il riconosciuto diritto di piena proprietà Comunale.

P. Il Gruppo Insieme
Gli interpellanti ringraziano


OGG: Interpellanza art. 44 del regolamento sul funzionamento del Consiglio. Direttiva per l'affidamento di incarico per la redazione di variante parziale a PRGC. Incompetenze dell'Organo Giunta-mancato rispetto delle sfere gestionali.

Affinché possa essere inserito all’o.d.g del prossimo consiglio utile si formula il seguente interpello. 


Con atto n. 51 del 26/03/2014 la Giunta approvava gli indirizzi per la predisposizione di una nuova variante parziale, denominata 2, a PRGC vigente, indicando peraltro già in quella sede i soggetti cui affidare l'incarico professionale di redazione di tale nuova attività e precisando che quanto alle risorse avessero da utilizzarsi, pro quota, quelle già impegnate per l'incarico di variante principale, di cui è noto che si è persa traccia .
Con tale atto la Giunta, sostituendosi al Consiglio, ha quindi assunto un ruolo di indirizzo in relazione a progetti e programmi che sono di stretta competenza Consiliare, invadendo , a piè pari, la sfera sovrana di questo Consiglio che, se è vero che, sino ad oggi, nella sua componente di maggioranza, ampia e consolidata, non ha mai messo in discussione alcuna della decisioni della Giunta, non di meno si ritiene che, almeno formalmente, le competenze sovrane siano da rispettarsi.
Si aggiunge che nonostante l'assunzione del citato ampio atto deliberativo e la richiamata necessità che la variante abbia ad essere contenuta entro i limiti parziali così definiti dal'articolo 17 commi 5/6/7, nulla più si evince dalla lettura di quel testo occupato per oltre i suoi 3/4 da una operazione di copia incolla della normativa regionale, per cui riteniamo che sarà arduo per gli urbanisti incaricati districarsi all'interno di quelle diverse centinaia di intenti ad edificare che la sprovveduta avventura urbanistica dell'amministrazione, nel precedente mandato, ebbe a suscitare e poi dimenticare per concentrarsi sullo stralcio uno.
Nel seguito osserviamo altresì, come già fatto cenno, che la stessa Giunta non ha mancato, ed in questo caso anche formalmente, di "ricordare" al Responsabile di Servizio di avvalersi delle prestazioni del medesimo studio e dei medesimi professionisti già impegnati , senza esito, nella redazione della variante principale.
Se prima dunque la Giunta si è sostituita al Consiglio dettando indirizzi programmatori, in questo ultimo caso si è sostituita alla competenza burocratica, violando quella regola di separazione interna dei poteri che già fu oggetto di un recente nostro interpello.
In un unico atto la Giunta ha, quindi, raggiunto il non invidiabile scopo di infilare più violazioni di legge senza peraltro trovare all'interno della struttura alcun ostacolo o apparente obiezione.
Se poi si aggiunge l'instaurata prassi di ricorrere alle varianti stralcio, in sequenza ravvicinata, di un' ipotetica e mai definita variante generale o strutturale, ecco che ci sorge anche il dubbio che si operi per semplificazioni procedurali, dalla dubbia legittimità, operando una sorte di abuso di diritto. 
Successivamente ancora, il Servizio chiamato in causa, con proprio atto n. 308 del 15/05/2014 ebbe ad eseguire, assegnando alla studio G1 l'incarico di cui si parla ed impegnando a tale scopo una cifra di circa 16.000 euro, attingendo sì dai fondi giacenti per la variante principale il cui costo, solo per gli urbanisti, si aggirerebbe intorno ai 102 mila euro, ma non precisando affatto se tale nuovo sub/impegno si porterebbe poi in deduzione da quello per la variante principale o ad esso, alla fine, si aggiungerebbe.
Tutto quanto premesso e ricordato, non rimane che interpellare il Sindaco, anche nella sua veste di titolare della funzione urbanistica, per conoscere i motivi per cui la Giunta abbia operato in totale spregio di norme e più ancora in totale spregio delle competenze del Consiglio.
Voglia pertanto dare riscontro il Sindaco ai seguenti quesiti:

1) Se la ricostruzione della vicenda riportata nella interpellanza è esatta, può il Sindaco illustrare i motivi per i quali non abbia ritenuto portare alla decisione dell'Organo Consiglio Comunale la volontà, unilateralmente assunta dalla Giunta, di ordinare che venisse affidato un ulteriore nuovo incarico per la redazione di una variante urbanistica denominata stralcio 2 ?

2) Ritiene comunque corretto il Sindaco, in pendenza di un originario e ben strutturato indirizzo formulato dal precedente Consiglio, ma mai venuto formalmente meno, indicare attraverso la Giunta, Organo incompetente, un nuovo indirizzo finalizzato ad una variante 2 senza che il Consiglio ne fosse investito, neppure indirettamente, sembra, attraverso la approvazione di altri atti a contenuto programmatorio ?

3) Alla luce delle considerazioni esposte non ritiene il Sindaco essere doveroso presentare in Consiglio un atto d'indirizzo stralcio entro il quale si definiscano i contenuti reali della variante di cui si è dato, unilateralmente, avvio ? Ed, alla luce dell'operato del Sindaco e della Giunta, non pare che stia venendo meno, se mai ve ne fosse mai stato alcuno meritevole di condivisione, un indirizzo coerente e complessivo di revisione generale di uno strumento urbanistico, datato certo non solo dal tempo, ma dai noti modi in cui venne allestito, ma la cui sostituzione può caldeggiarsi soltanto se e quando rappresentasse una svolta della politica urbanistica, svolta che, in qualche modo quegli indirizzi originari consiliari avevano fatto intravvedere, ma la cui successiva declinazione è stata, sin qui, disastrosa ?

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) Quanto alla nuova invasione di campo operata dalla Giunta nella sfera dei Responsabili dei Servizi, ricordata l'esistenza di un regolamento interno che tratta proprio anche questo argomento, si chiede che il Segretario dell'Ente, quale titolare della funzione di controllo ed esercitando altresì la funzione referente avanti il Consiglio, relazioni in merito.

5) Da ultimo voglia documentalmente precisarsi la portata della spesa impegnata, ove sia da intendersi assorbita in quella dell'incarico originario o, alla fine, abbia da risultare una spesa aggiuntiva. 



P. Il Gruppo Insieme
Gli interpellanti ringraziano