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domenica 30 maggio 2021

EVASIONE

Evasione dal carcere Rebibbia: 4 arresti per favoreggiamento - FarodiRoma

Sembrava un’indagine destinata ad andare alle conclusioni molto in fretta. La rassicurante Procuratore non aveva avuto esitazioni a fermare quelli che, in un primo momento, apparivano i responsabili degli omicidi; poi, nella tarda serata di ieri la svolta. Le ragioni delle garanzie per gli indagati hanno prevalso, e sin qui andrebbe anche bene, ma quello che non lo si comprende è la mossa difensiva della proprietà e del direttore tecnico che hanno scaricato tutto sull’anello più debole, quel Gabriele Tadini che aveva raccontato ciò che non era apparsa la sua verità, ma la verità, almeno quella parte di verità che, sin qui, era stata svelata e cioè che gli altri due sapevano e avallavano. Quindi non è che non capiamo la strategia difensiva, in realtà la comprendiamo benissimo; quello che non capiamo è come siano riusciti a far credere al Gip ciò che la Procura non crede e a cui non crediamo neppure noi. Tutti sanno che il Proprietario era costantemente e giornalmente presente di persona, che non doveva muovere una macchina complessa di 1000 addetti, ma in fondo soltanto un piccolo impianto e allora non solo è difficile credergli quando dice che non decideva lui: è impossibile. Se è vero che la riparazione sarebbe costata, tempo e denaro, chi altro aveva il potere di decidere ? Il povero Tadini ? Ma figuriamoci, lui ha commesso l’errore fatale della sua vita di lavoro: ubbidire al padrone quando avrebbe dovuto rifiutarsi e se anche il padrone non glielo avesse imposto di mettere quei ceppi, quel padrone che in cella non stava in piedi e ieri sera è uscito, ben fermo sulle sue gambe, dal carcere, avrebbe dovuto impedirglielo non appena ne fosse stato informato. Non comprendiamo come questo impianto a cui la Procura credeva non possa aver retto. Ma il diritto è anche questo: ha un diritto appunto e anche un suo rovescio. Non finisce qui, questo è certo, ma intanto il tempo si allunga, con tutte le incognite che porta con sè. L’attenzione si sposta ora un poco sul fronte cittadino dove, dopo questo momento di sospensione e sgomento, la ragione dovrebbe riprendere il sopravvento e dove ci si aspetta che il Palazzo dia un segnale concreto verso il futuro e ciò avvii la procedura di risoluzione della concessione funiviaria per colpa, gravissima negligenza, violazione di regole e danni gravissimi causati alle persone prima ancora che alle cose. E’ il minimo che si possa iniziare a fare. Ma intanto, la stampa di questa mattina ci informa che sembra stia per aprirsi anche un fronte fiscale. Una testata nazionale titola in prima pagina di migliaia di passaggi in nero su quella funivia della morte. Sarebbe un altro schiaffo agli onesti, un altro spregio alla cosa pubblica usata per lucrare, ad ogni costo. Non ci stupirebbe, era una di quei diffusi: "si dice", ma che ora potrebbero essere svelati e trasformarsi in verità: evasi due volte.

giovedì 27 maggio 2021

RETTIFICHE

Gentile direttore…” La rettifica o smentita. - ppt scaricare


Stanno comparendo su diverse testate giornalistiche , anche on line, dichiarazioni a me attribuite sulla vicenda della funivia. Alcune di queste presunte dichiarazioni sono a me totalmente estrae, neppure ho parlato con qualcuna delle testate. In altre non mi riconoscono nei termini con i quali sono state riportate che non corrispondono né al mio pensiero, né al mio modo di esprimermi. Non ho mai fatto alcuna dichiarazione riferibile all' etica dei soggetti coinvolti, ma sempre e solo alle azioni conosciute e commesse o a riferimenti a documenti noti e pubblici. Non mi dilungo a riportare i passi a cui mi riferisco e che disconosco. Chi mi conosce può immaginarli.

BRAVO DON


Dov'era Dio? In quelle ore soffriva con noi»

Ieri si è tenuta la cerimonia religiosa cristiana-cattolica, in memoria e commemorazione delle vittime, di ogni confessione, della tragedia del Mottarone. Non è stato un atto formale, è stato un atto sostanziale al quale il nostro Don ha voluto dare un'impronta e un segno che rimanesse non solo nei cuori, ma anche nelle menti . Non è stato mansueto, non ha assolto peccati, non ha perdonato peccatori, non ha indicato il destino quale responsabile , ultimo e ignoto di ciò che succede su questa terra. Ha ricordato che buona parte del dolore inflitto all'uomo è provocato da altro uomo, non, per chi crede, da un Dio. Parole "sante", anche senza il ricorso all'assoluzione o al perdono che, se spettano a Dio, non spettano all'uomo. Quel dito accusatorio mosso dal pulpito ci colpisca, lasci il segno, la traccia indelibile e quelli tra noi che si conoscono in profondo, che conoscono le proprie azioni e tutto ciò che ha avuto una qualche parte , anche piccola, anche indiretta, in ciò che poi è successo e che ha estinto la vita e lasciato in vita il dolore, rifletta.

mercoledì 26 maggio 2021

UNA CELLA PER TRE

Storia, percorso e revisioni della funivia Stresa - Mottarone - Quotidiano  Piemontese

Questa è la prima delle conclusioni cui l'indagine condotta dalla rassicurante, per noi, Procuratrice della Repubblica è pervenuta . Cadono come un castello di carta le dichiarazioni dell'eterno Gigi Nerini, espresse nell'immediatezza del disastro, secondo le quali: " tutto era in ordine e tutto era a norma e rispettato" . Si viaggiava così sulla quella gabina appesa a un filo, non solo metaforico, coscienti i responsabili che tutto, in quella domenica di sole , era affidato al caso e alla buona sorte . Poi la buona sorte ha girato e il destino avverso ha avuto via libera. L'esito purtroppo lo conosciamo e lì si può solo piangere. Ci manca ancora un pezzo di questa verità che emerge, quella della rottura della fune e non vorremmo che anche lì tutto fosse stato affidato alla buona sorte . In questo caso temo che la chiave della cella verrebbe buttata via. Finisce, questo è certo, la saga della " Ferrovie del Mottarone, così legata a quella della famiglia proprietaria e di quella del suo patron: Gigi Nerini, a cui, con il senno di poi, solo per loro però, qualche affidamento di troppo era stato dato da parte dei soggetti pubblici che, in fondo, sono quelli che avrebbero dovuto presidiare tutto il complesso amministrativo e tecnico che sta in cima al sistema della concessione dell'impianto. Non vogliamo qui ricordare o rinvangare i tempi che hanno segnato , bisogna dirlo, l' infelice esito della vicenda legata all'ultima delle concessioni di esercizio finite, tranne una breve parentesi, in mano alla famiglia Nerini. Ci sarà modo, ma chi ha letto ieri sera la cronaca degli interrogatori che si svolgevano nella caserma del Carabinieri della cittadella, avrà colto un particolare che da un po' il segno di una svolta rispetto ad un passato che ci auguriamo non torni. Ad un certo viene chiamato un avvocato ad assistere un interrogato, verosimilmente, trasformato in indagato. Entra Di Milia, ma dopo poco un' ora lascia il suo posto ad altri. Non so se si fosse accorto o se qualcuno, più attento, glielo abbia fatto notare che era in conflitto di interessi. Ebbene: l'uscita di scena dell'ex Sindaco dalla vicenda diventa la metafora di un cambio di passo rispetto al passato, quando Gigi Nerini, quasi ogni giorno, nella imminenza delle decisioni su quell'ultima e penultima gara di concessione, faceva anticamera davanti all'ufficio del Sindaco Di Milia . Come sono andata a finire le cose lo abbiamo visto. Ora nessuno dei due fa più anticamera, ma entrambi sono usciti dalla scena : l'uno verso un esito per lui forse pesante e l'altro ? Ma cosa volete che vi dica: l'altro non se ne era neppure accorto che lì non ci doveva stare.

lunedì 24 maggio 2021

UNA TRAGEDIA NON ANNUNCIATA






E' successo e nessuno di noi lo avrebbe mai previsto, così come nessuno era stato profeta di sventura; se lo fosse stato si sarebbe, forse, potuta evitare questa tragedia, così vicina, nelle date e nel numero delle vittime a quella del giugno del 1947 ed anche lì si era in un tempo in cui il turismo e la spensieratezza che lo accompagna, seguiva ad anni ben diversi. Ora la vicenda seguirà il percorso di tanti analoghi incidenti: con inchieste, plurime, tempi lunghi, responsabilità incerte, risarcimenti forse, e il che fare di questo impianto: un punto interrogativo. Intanto rimaniamo all'oggi e all'incidente che non avrebbe dovuto succedere, ma che se fosse successo vi erano meccanismi di sicurezza che avrebbero dovuto entrare in funzione per evitare che si trasformasse in tragedia. Il meccanismo incriminato è il freno di emergenza che avrebbe dovuto bloccare la cabina nel momento in cui, dopo lo sganciamento della traente, aveva invertito il moto e iniziato la corsa a ritroso che l'avrebbe vista perdere aderenza alla portante e venir sbalzata nel vuoto. Due guasti concomitanti che hanno deciso la sorte di vite umane inermi. Nell'altra cabina, quella a valle, il meccanismo frenante dovrebbe essere, invece, entrato in funzione e ha evitato che schiantasse contro la stazione di arrivo, sì perché anche quella cabina era trattenuta dalla fune di monte che si era rotta. Qualcuno suggerisce che la notte precedente c'era stato temporale e che una scarica avrebbe potuto colpire l'impianto e danneggiare la fune traente. Non sappiano però se la cabina coinvolta era quella ricoverata nella notte nella stazione di monte, dove il temporale ha scaricato, o in quella di valle. Comunque è un'ipotesi e se fosse vera non si comprende perché nessuno non se ne sia accorto. Se poi quest'ipotetica causa abbia potuto incidere anche sull'impianto frenante di emergenza, questo non lo so. E' un fatto che la cabina non era presidiata dal vettorino. Dopo l'introduzione di alcuni automatismi, il concessionario aveva ottenuto l'autorizzazione ministeriale, alla gestione senza addetti a bordo.. In teoria dunque tutto era regolare, ma è un fatto che la presenza di personale a bordo, forse avrebbe potuto essere risolutiva in un caso come quello di ieri, poiché credo che avrebbe potuto intervenire manualmente sul meccanismo di frenata. Devo peraltro aggiungere che, dal punto di vista economico, la riduzione delle spese di personale, intervenuta con l'introduzione della soppressione dell'addetto a bordo, non sarebbe stata neppure necessaria in quanto nel 2018 e nel 2019 , gli utili conseguiti sono stati talmente elevati, circa 750 mila euro complessive, grazie anche a 260 mila euro di soldi pubblici, inutilmente dati, che la gestione si sarebbe retta benissimo lo stesso, ma evidentemente l'impianto si stava rivelando una gallina dalle uova d'oro e quindi meglio investire ancora sugli automatismi che sulla sicurezza. Sì, perchè se c'è una questione che forse non è mai stata presa in dovuta considerazione, è quella che l'impianto è tecnologicamente vecchio e rispetto ai nuovi, non è più all'altezza. Se ciò è vero come lo sottolinea questa mattina un professore del Politecnico di Torino in un'intervista, investire in sicurezza anzichè in risparmio sarebbe stata una priorità. Forse non lo è stata, se le priorità erano altre : le uova d'oro.

venerdì 21 maggio 2021

CONSIGLIO: A PASSI LENTI



CITTA’ DI STRESA

Convocazione ordinaria del Consiglio Comunale.

I L S I N D A C O

D I S P ON E di convocare il CONSIGLIO COMUNALE

in sessione ordinaria – seduta di 1° convocazione per il giorno giovedì 27 maggio 2021, ore 20.30 presso Palazzo dei Congressi, Sala dei Quattrocento e, qualora non si raggiunga il numero legale in 1° convocazione, in sessione ordinaria seduta di 2° convocazione, per il giorno giovedì 27 maggio 2021, ore 21.30 presso Palazzo dei Congressi, Sala dei Quattrocento Per deliberare il seguente

O R D I N E D E L G I O R N O

1. Ratifica prima e seconda variazione di bilancio (DGC n. 62 del 22.04.2021 e n. 75 del 13.05.2021).

2. Esame ed approvazione rendiconto di gestione – esercizio finanziario 2020.

3. Esame ed approvazione terza variazione al bilancio di previsione 2021/2023.

4. Riconoscimento debito fuori bilancio (sentenza C.T.P. n. 23/02/2020 del 10/12/2020 – SAB Alberghi Baveno S.p.a.).

5. Estinzione anticipata di mutui in ammortamento con la Cassa DD.PP. e finanziamenti con il Banco BPM.

6. Esame ed approvazione Regolamento Comunale per la compartecipazione al costo della retta applicata nelle strutture residenziali per anziani.

7. Modifica ed integrazione Regolamento Comunale per la disciplina dell'impianto di videosorveglianza sul territorio comunale.

8. Esame ed approvazione Regolamento Comunale per la disciplina del Canone Unico Patrimoniale - legge 160/2019 con decorrenza 1° gennaio 2021.

9. L.R. 16/2018 e s.m.i. - Misure per il riuso, la riqualificazione dell’edificato e la rigenerazione urbana – Individuazione edifici sui quali promuovere interventi ai sensi art. 4 “Interventi di ristrutturazione edilizia con ampliamento” e art. 5 “Interventi di sostituzione edilizia con ampliamento”.

10. Legge 12 Luglio 2011 N. 106 "Semestre europeo - prime disposizioni urgenti per l'economia" - Art. 5 C. 13 - Ristrutturazione e cambio di destinazione d'uso di edificio esistente al foglio 21 mappali 108 – 212 -308 in Via Case Sparse.

11. Gruppo consiliare Grande Stresa - Interrogazione “Fuoriuscita acque nere lavatoio frazione Someraro” (prot. N. 8494 del 13/05/2021)

IL SINDACO (Madame Marcella Severino)

mercoledì 19 maggio 2021

ITALIA NOSTRA VCO: ISOLE DEL LAGO: AFFONDA IL PONTE

ITALIA NOSTRA VCO: ISOLE DEL LAGO: AFFONDA IL PONTE:   Se mbra che questa volta non sia necessario aspettare un qualche evento estremo per metter fine a quella che avrebbe potuto diventare un’a...

martedì 11 maggio 2021

TURISMO: L'ECONOMIA INTELLIGENTE



Insomma, a leggere la cronaca dei primi giorni di apertura, la crisi del turismo della cittadella si potrebbe guardare in due sensi. Nel primo essa è rappresentata dall'assenza di turisti che, bloccati dal Covid, non possono più venire, mentre l'altra è provocata dall'accesso di turisti che, appena possono, vi arrivano in massa e mettono in crisi un po' tutto, meno i portafogli. In questo contesto si deve leggere la proposta degli imprenditori coraggiosi che vedono nel ponte ( quello vero tra le isole , non quello di un qualsiasi fine settimana ) la soluzione di tutto. La soluzione, nella visione illuminata di questi portatori di idee nuove e rivoluzionarie , sarebbe dunque quella di accrescere, sino all'esasperazione, la curva, non quella pandemica, ma quella delle presenze contemporanee che, incanalate su questa nuova via d'acqua, farebbero il miracolo che sarebbe riuscito a Gesù Cristo: quello di camminare sulle acque ( Matteo 14:25 ) . C'è da rimanere stupiti e meravigliati di come , di fronte all'evidenze delle crisi , si mettano in campo soluzioni così strepitose e anche così facili che, il non averci pensato prima, è veramente colpevole. Bisogna dunque andare avanti così : inventarsi trovate che hanno un solo merito: quello di far dimenticare la soluzione dei problemi del passato che ahinoi, sono sempre, tristemente, gli stessi. L'unica cosa nuova e forse un po' consolante è la pressoché mancata condivisione popolare che questi progetti sembrano trovare, almeno a passare in rassegna i vari social che si sono occupati dell'argomento. Speriamo che ciò incoraggi i governi a dire una parola definitiva intorno a questa distrazione di masse e li incoraggi a pensare agli altri problemi: quelli di sempre, mai risolti
.

domenica 2 maggio 2021

CONDIVIDERE LA RIBELLIONE

 

Pontili Galleggianti Modulari e Smontabili (Cubi Galleggianti)

Continua, pompata dai media, la campagna di promozione per il progetto del ponte tra le isole. Ci tocca fronteggiare quest’altra sventura che proprio non ci voleva, dopo che non si riescono a fronteggiare le infinite sventure che da anni affliggono la cittadella: porto/piscina/alberghiera, solo per citare le più note. A queste, come se non bastassero, si aggiunge anche questa trovata, destinata, nella migliore delle ipotesi, ove mai fosse realizzata, ad essere spazzata via dalla prima burrasca dovesse mai fronteggiare e diventare così un altro esempio di opera “pubblica” inutile e arrugginita prima del tempo. Poco male qualcuno potrebbe dire, tanto il suo destino dovrebbe essere comunque effimero e, che venga spazzata dalla burrasca anzi tempo o smontata a fine vitae, poco importa, il suo scopo l’avrebbe comunque raggiunto. Già, se questo è il livello delle ragioni che la giustificano, si può capire dove andiamo a parare ed in effetti questo è. Quanto poi al fine che questa trovata si propone, questo è ancor peggio della trovata medesima, ritenendo il lago Maggiore un ambito turistico sottosviluppato e quindi bisognoso di una promozione speciale, quale sarebbe la trovata, per essere lanciato sul mercato interno ed esterno del turismo, naturalmente di massa. Per raggiungere dunque lo scopo di business che gli autori e i loro sponsor si propongono, essi non esiterebbero ad impossessarsi di quello che non è di qualcuno, ma di tutti, essendo bene comune, e farne oggetto di una carnevalata indegna, trasformando uno dei quadri di paesaggio più prezioso e intatto che esiste in una specie di parco dei divertimenti con il richiamo di un’altra milionata di persone destinata a soffocare ciò che resta di quelle piccole terre isolane. E’ una trovata orribile che non la condivisione di tutti dovrebbe trovare, come auspica il Presidente Cirio, ma la ribellione di tutte le persone di buona volontà e buon senso. Non mi dilungo oltre, ci sarà modo altrove di farlo e con mezzi adeguati allo scopo, se l’insana campagna dovesse mai proseguire.