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venerdì 30 maggio 2014

TANTO PER NON CAMBIARE










E mentre proprio ieri si annunciava anche l'inizio di quelle opere del porto che però non sono ancora quelle che servono a farlo, ma solo a capire come farlo, l'ironia di questa amara sorte vuole che all'albo pretorio del Palazzo veniva pubblicata pure la notizia che, sempre intorno e per il porto è nato un altro contenzioso. Sta volta a chiedere giustizia, o meglio soldi, è la terza delle imprese andate in gara. Non ne sappiamo molto, anzi proprio niente se non quel che all'albo ci sta scritto e poco d'altro che il buon Gemelli, sempre super informato, ci ha passato. Comunque non c'è pace, come le mosche per il miele, così il governo dei togati attira ricorsi su ricorsi tanto che solo ieri ce n'era pure un altro esposto all'albo del Palazzo. Pafundi dunque lavora a tempo pieno per istruir difese nei giudizi nel tentativo, non sempre poi riuscito, di togliere dal fuoco le castagne e per riparare dai tanti guai i nostri governanti. Comunque sia quest'offensiva di primavera, che sia di giustizia o di giustizionalismo poco importa, è in atto, a cui risponde la controffensiva di governo. Vedremo dunque se non saranno poi altri e nuovi guai ad affondar per sempre l'opera più grande o se, ciò nonostante, alla fine andrà poi in porto. Comunque sia, di ieri la notizia è proprio questa e nonostante Canio rilasci dichiarazioni un po' confuse e assai imprecise, rimane il fatto che, trascorsi che sono mesi 5 e giorni 4, di soldi spesi ne sono usciti 397 mila in euro per fare lavori zero. Quelli iniziati ieri son altri soldi; 52 mila in euro, che sono imprevisti prevedibili da spender per capire meglio se come, quando fare e a quanto questo porto. Inutile dire e aggiungere che quel cronoprogramma che sta allegato all'ultimo contratto, è già carta stracciata e che tra ritardi prevedibili e contenziosi imprevedibili, certo che è di soldi ancor non pochi ne usciranno. A quanto, quando e se per fare il porto, questo lo vedremo.

giovedì 29 maggio 2014

CONSIGLIO DI FINE PRIMAVERA





Si affolla il Consiglio di fine primavera. Se la data è confermata, il sedici di giugno è quella giusta. Intanto dall'altrieri s'intasa la bacheca degli ordini del giorno. Il bilancio si porta pur con sé una serie lunga di altri oggetti che vede in prima fila il riordino fiscale e tributario. Regolamenti nuovi dunque per tasse e imposte vecchie e nomi nuovi. Tutta sta roba qui, naturalmente, secondo il più classico dei riti, ormai consoliditato, andrà direttamente in aula coi testi già blindati e definiti, quindi è come se manco ci arrivasse. IMU,TARSI e TASI, tutto quanto è, ormai, già preparato e predisposto, si sa quando e quanto e chi le paga che a disturbar quei 17 convenuti per fargli alzar le mani fa, quasi, pena. Interessante sarà il battesimo di Canio messo alla prova del suo primo anno come autodelegato anche al bilancio. Certamente non disperderà la sua energia a leggere più di tanto i numeri del conto, ma saprà giostrasi meglio usando, soltanto, le parole che, son poi sempre le stesse, ma qui lui è pure bravo nell'adattarle secondo circostanze. Cosa riserva però questo bilancio, ne scriveremo un'altra volta un post ad esso dedicato. Per ora è in corso di lettura, anche se di sorprese, ancor, non ne vediamo. Comunque sto Consiglio un po' sarà affollato, se non di pubblico presente, almeno di argomenti, più o meno, interessanti. Per noi saranno, in tutto, otto gli argomenti che portiamo; c'è, lo ricordate, quella corposa e imbarazzante interpellanza intorno al porto, ci sono i sei interpelli che abbiamo postato proprio ieri e poi ce n'è ancora una che fa otto. Di questo che è il più gustoso, ne parleremo un po' diffusamente, forse, domani. Intanto oggi di maggio è il 29; quindi son cinque mesi e pur due giorni che è stato dato il via a fare il porto. Anticipati quasi 400 mila euro e fatti zero.

 

mercoledì 28 maggio 2014

INTEGRALE







Ieri ne abbiamo dato un po'l'annuncio e oggi pubblichiamo i testi in integrale.

 

GRUPPO CONSILIARE “INSIEME”

 
27/05/2014

Preg. mo Sig. Sindaco
Avv.Canio Di Milia


STRESA

OGG: Interpellanza art. 44 del regolamento sul funzionamento del Consiglio. Comune di Stresa/Italia Nostra e altri - ricorso Tar avverso approvazione variante stralcio I fase. Determinazioni.



In relazione all'oggetto con la presente si intendono conoscere le determinazioni dell'Amministrazione in ordine alla volontà di costituire il Comune avanti il Tar nel ricorso promosso avverso la deliberazione di approvazione della variante urbanistica stralcio o se, al contrario, l'Amministrazione non intenda assumere la difesa del proprio provvedimento deliberativo.

 Quanto sopra in quanto, a oggi, non si hanno notizie in nessun senso, mentre parte ricorrente ha promosso istanza di prelievo. 

Di più e meglio s'intende conoscere se, alla luce del ricorso promosso e in particolare delle ampie motivazioni che lo sostengono, sia stata compiuta una verifica e un'analisi circa l'opportunità di assumere la difesa del provvedimento contestato, se invece si abbia ragione di ritenere che possa rischiare di costituire un atto temerario la sua difesa in giudizio e a tal fine si intenda mantenere un basso profilo difensivo, giustificato da prognosi non del tutto positiva.

Ancora e infine, sempre alla luce delle verifiche che l'Amministrazione dovrebbe avere già compiuto e concluso, ove abbia ritenuto condividere molte delle argomentazioni giuridiche contenute nel ricorso, ritenga non esporre ulteriormente l'Ente a incauti rischi di soccombenza con conseguenti spese, ma proporre un provvedimento che, in autotutela, emendi l'intervenuta approvazione dello stralcio, da tutta una serie di vizi riscontrati e lo riformi sostanzialmente riconducendo quell'atto entro l'ambito giuridico della corretta amministrazione.


Il Gruppo Insieme

Gli interpellanti ringraziano


GRUPPO CONSILIARE “INSIEME”


 27/05/2014

Preg. mo Sig. Sindaco
Avv.Canio Di Milia

STRESA



OGG: Interpellanza art. 44 del regolamento sul funzionamento del Consiglio. Centro ricreativo Cascinetta di Carciano.



Facendo seguito a precedenti interpelli il cui esito era rimasto interlocutorio, con la presente si chiede che l'Amministrazione abbia ad aggiornare il Consiglio in ordine allo stato, strutturale e gestionale, in cui il bene in oggetto si trova.

In particolare, dopo i reiterati negativi esiti di precedenti prove contrattuali, occorre conoscere con chiarezza quale sia lo stato di conservazione del bene, quali siano le ragioni che ne impediscono il pieno utilizzo e quindi quali interventi e quali costi andrebbero sostenuti per ricondurre il bene a una condizione di normale esercizio.
Si chiede quindi di conoscere le ragioni per le quali l'Amministrazione, sino a oggi, non abbia mai iscritto alcuna previsione di spesa per mantenere e riportare il bene ad assolvere le funzioni per le quali era stato realizzato e se, nell'immediato futuro, abbia o non abbia intenzione di farlo.

Si chiede di conoscere se è stato assunto un qualche formale accordo con l' Associazione Pro Loco di Carciano al fine di assicurare, quanto meno, alcune minime condizioni di utilizzo della struttura e , in tal caso, farne conoscere i contenuti.

Nel rappresentare che la struttura comunque rappresentava, nell'ambito della realtà frazionale di Carciano, un punto di riferimento aggregativo che, sicuramente, aveva trovato ampio consenso e gradimento tra residenti e i numerosi villeggianti che la popolano, non si comprende lo scorso interesse e la scarsa volontà sin qui manifestata dall'Amministrazione che, a fronte dell'esperienza maturata a seguito degli insuccessi reiterati nella gare espletate, ben poteva e avrebbe dovuto assumere decisioni diverse e pronte tali da garantire il ripristino integrale di un servizio per il quale, invece, il disinteresse e l'oblio sembra diventato la nota dominante.



Gli interpellanti ringraziano




GRUPPO CONSILIARE “INSIEME”

 27/05/2014

Preg. mo Sig. Sindaco
Avv.Canio Di Milia


STRESA



OGG: Interpellanza art. 44 del regolamento sul funzionamento del Consiglio. Comune/Navigazione Laghi richiesta risarcitoria. Determinazioni dell'Amministrazione.



Fonti di Stampa hanno, tempo fa, riferito circa una richiesta risarcitoria formulata da Navigazione Laghi nei confronti del Comune per presunti danni arrecati da una gestione malaccorta delle autorizzazioni relative al trasporto pubblico non di linea su acqua . Non si conoscono da parte degli interpellanti ulteriori e maggiori particolari riguardo la questione sollevata da Navigazione Laghi, salvo la cifra del risarcimento richiesto che sarebbe calcolato in diversi milioni di Euro, capace da solo, quindi, di assorbire un paio di bilanci dell'Ente.

Poiché il diritto al risarcimento è connesso, nell'ordinamento giuridico, all'aver provocato un danno definito ingiusto, occorre che sia stato messo in atto da parte del Comune un comportamento che tale si abbia a definire, quindi si abbia operato in violazione di norme.

 Quanto premesso, non avendo come accennato, ulteriori elementi di conoscenza a nostra disposizione siamo ad interpellare l'Amministrazione in merito alla questione affinché voglia fornire ogni utile elemento di valutazione, fornendo, prima di tutto, in aula la lettura integrale della corrispondenza intervenuta tra Navigazione e Comune, mettendola poi a disposizione dei Gruppi.

 Occorre quindi che l'Amministrazione esponga con chiarezza gli elementi convincenti, se vi siano, sulla base dei quali intenda opporsi alla pretesa risarcitoria e ne dia conto in maniera esaustiva o, diversamente, esponga le ragioni di fondata preoccupazione che la pretesa risarcitoria porta con sé, riconoscendone elementi di fondatezza alla richiesta ed in tal caso indicando le responsabilità cui ricondurre, all'interno dell'Ente, la causa della situazione che occorre fronteggiare.


Gli interpellanti ringraziano
014

GRUPPO CONSILIARE “INSIEME”

 27/05/2014


Preg. mo Sig. Sindaco
Avv.Canio Di Milia


STRESA


OGG: Interpellanza art. 44 del regolamento sul funzionamento del Consiglio. Accertamento delle terre gravate da diritti di uso. Stato della procedura -Approvazione regionale - conciliazioni - reintegre. Difformità e contraddittorietà in atti di accertamento.

In relazione all'oggetto, considerato il tempo intervenuto dall'approvazione consiliare del documento tecnico di accertamento dei diritti di uso civico gravanti sulle terre nell'ambito del territorio comunale, si è a interpellare l'Amministrazione al fine di conoscere lo stato della relativa procedura.

In particolare si chiede di conoscere se e quando sia intervenuta l'approvazione regionale degli elaborati relativi all'accertamento e verifica demaniale. In caso negativo voglia indicare l'Amministrazione se ciò dipende da intervenute richieste interlocutorie pervenute da parte dell'Amministrazione Regionale che abbiano ritardato l'iter e , in caso positivo, se ad esse sia stato dato esito.

In ogni caso voglia l'Amministrazione indicare con quale previsione temporale si abbia, ragionevolmente, da ritenersi che il procedimento di accertamento possa ritenersi concluso. 

Voglia inoltre riferire in aula circa intervenute attività già espletate dal Comune nelle more di approvazione, attività finalizzate a far conoscere agli attuali possessori di quelle terre l'esistenza, presunta, dei diritti civici e i mezzi e i modi con i quali procedere alla conciliazione dei possessi senza titolo. 

Nel caso voglia l'Amministrazione esporre i dati quantitativi dell'attività svolta sia in termini di soggetti coinvolti, sia in termini di superfici di terre occupate e interessate dai procedimenti, relazionando circa le risposte, sin oggi, avute e i contenziosi, eventualmente, già promossi, esprimendo una propria valutazione sui contenuti degli stessi.

Voglia l'Amministrazione, inoltre, indicare le modalità tecniche attraverso le quali intende o ha già inteso provvedere per addivenire, non appena legittimamente possibile, all'avvio e conclusione delle procedure conciliative, laddove richieste e a quelle di reintegra laddove le conciliazioni non abbiano ad essere richieste, indicando altresì se ritenga, preliminarmente, proporre al Consiglio, Organo competente, la indicazione di terre che per l'interesse pubblico che potrebbero rivestire non abbiano ad essere oggetto di procedure conciliative, ancorché richieste e quindi di reintegra.

Da ultimo si osserva che, da indicazioni fornitici, emergerebbero all'interno degli atti redatti dallo Studio Locarni, una serie di difformità e contraddittorietà che non consentono di ritenere l'operazione svolta, tecnicamente corretta. In particolare ci si riferisce a evidenti contraddittorietà tra atti dispostitivi riferiti al regime delle terre, indicati in relazione e loro rappresentazione cartografica che li ignora o comunque non li contempla.

I casi che sono stati posti a nostra attenzione rilevano un'errata rappresentazione cartografica delle terre gravate da diritti per cui ne vengono incluse alcune già liberate da essi o indicate terre in altrui possesso mentre già oggetto di provvedimenti di reintegra.

Alla luce di quanto sopra si chiede se opportuno e necessario far operare, a carico dell'esecutore, una nuova verifica e supervisione del lavoro svolto e riproporre poi le conclusione, rettificate, ad un nuovo voto deliberativo.


Gli interpellanti ringraziano




GRUPPO CONSILIARE “INSIEME”

 27 /05/2014


Preg. mo Sig. Sindaco
Avv.Canio Di Milia


STRESA


OGG: Interpellanza art. 44 del regolamento sul funzionamento del Consiglio. Stato dei vincoli sui beni culturali. Variante produttiva stralcio I-Proposta di piano esecutivo ampliamento Hotel Des Iles. Contraddittorietà insanabile.


In relazione all'oggetto con la presente si intendono conoscere le valutazione dell'Amministrazione conseguenti l'intervenuta attività ricognitoria compiuta, in ordine al processo di riadozione del PPR, da parte della Regione Piemonte e del MiBACT che, nella nota informativa inoltrata agli Enti interessati in data 22/10/2013, ha fatto conoscere l'esito dell'attività dagli stessi svolta in ordine alla esatta catalogazione ed individuazione, anche cartografica, dei vincoli sui beni culturali insistenti sul territorio del Comune di Stresa, unitamente alle fonti normative da cui discendono.

Allo stato delle procedure viene, pertanto, smentita la rappresentazione degli stessi vincoli riportata da questo Comune sui documenti in sede di approvazione della variante stralcio I fase, che in quell'ambito ha omesso di riportare l'esistenza del vincolo posto nell'anno 1924 sull'allora intero parco del Grand Hotel Des Iles, utilizzando, invece, la porzione di esso ora insistente sulla proprietà SIAV srl per concedere alla stessa un' illegittima attribuzione di nuove capacità edificatorie.

In pari tempo tuttavia, veniva, giustamente, sospesa la procedura istruttoria riferita al presentato piano esecutivo convenzionato per l'ampliamento del Grand Hotel Des Iles, sostenendo, nel provvedimento allo scopo adottato, la vigenza su quell'area della norma di salvaguardia imposta dal PPR che incideva sugli ambiti del vincolo del 1924 e ne inibiva la possibilità edificatoria.

Dalla narrazione dei fatti è evidente la contraddittorietà che emerge nell'attività svolta dal Comune che se da un lato, in sede autorizzatoria, non ignora la norma di salvaguardia e quindi riconosce l'esistenza del vincolo del 1924, dall'altro lato, in sede pianificatoria introduce e attribuisce capacità edificatorie che contraddicono l'esistenza stessa della norma di salvaguardia, ma non solo.

L' iniziale tesi comunale, secondo la quale per il principio del tempus regit actum , il vincolo del 1924 sarebbe decaduto in quanto sostituito da quello del 2004, non ha trovato sino ad oggi conferma e in ogni caso, sarebbe applicato in un caso e nell'altro no.

 Lo stesso Avvocato Pafundi, legale del Comune, espresse, d'altronde seri dubbi sulla validità di quella interpretazione e la Soprintendente che dapprima sembrò farla propria, successivamente, manifestò pur Essa ampie perplessità.

Rimane il fatto che, in sede applicativa, il Comune ha avuto e mantiene un comportamento, a dir poco, schizzofrenico, applicandone l'esistenza in un caso e baj passandolo in altro caso.

Neppure ha pregio la tesi del Comune, sostenuta nel parere del suo Legale, secondo la quale, il principio perequativo in base al quale la variante stralcio si fonda, avrebbe consentito di attribuire all'area la nuova capacità edificatoria che oggi risulta. 

La capacità edificatoria che deriva all'area della variante da una coerente applicazione del principio perequativo è infatti assai marginale. Si tratta di quella derivata dalle aree di compensazione ambientale, mentre nessun decollo di volumetria e cessione di superficie si determina dall'area della variante sottoposta al vincolo del 1924 che contribuisce, pur non possedendo una propria capacità edificatoria legale, all' incremento di capacità che la variante determina.

Alla luce degli elementi rappresentatati si chiede, pertanto, che l'Amministrazione fornisca in aula ogni elemento che possa giustificare un tal, apparente, contraddittorio operato dell'Amministrazione che mina, considerati gli eclatanti elementi di incoerenza in essi contenuti, il dovere di imparzialità, di trasparenza, di buona e corretta amministrazione che dovrebbe presiederne l'operato.

 In pari tempo si chiede quali azioni intenda porre in campo l'Amnmnistrazione per sanare, nel pieno e assoluto rispetto normativo, la situazione che si è venuta a determinare.


Il Gruppo Insieme
Gli interpellanti ringraziano



GRUPPO CONSILIARE “INSIEME”


 27/05/2014

Preg. mo Sig. Sindaco
Avv.Canio Di Milia

STRESA

OGG: Interpellanza art. 44 del regolamento sul funzionamento del Consiglio. Stato della procedura di acquisizione d' immobile da Demanio adibito a stazione navigazione laghi capoluogo- pubblico esercizio - uffici servizi .


In relazione all'argomento, già fatto oggetto di precedenti interpelli, si ritorna a riproporre il problema che non pare abbia, sin a ora e nonostante i lunghi anni trascorsi, avuto una sua definitiva soluzione.

In sintesi si ricorda che, già nei primissimi anni 2000, questo Comune avvalendosi di una normativa allora emanata, avviava diverse istanze al Demanio affinché aree al medesimo appartenenti, ma fatte oggetto di interventi da parte del Comune medesimo, potessero essere sdemanializzate e trasferite al patrimonio comunale. Tra queste aree era compresa quella occupata dall' intero edificio sede dell'ufficio di biglietteria della stazione Navigazione Laghi.

Il Demanio successivamente il ricevimento dell'istanza ne rideterminava il prezzo da pagarsi per ottenere la cessione e tale prezzo, di oltre €. 300.000 veniva regolarmente versato dal Comune.

Si reputa che detto versamento sia avvenuto, ormai, circa un decennio fa.

La procedura di cessione, tuttavia, inopinatamente, si interrompeva sia perché la Regione tardava ad esprimere il proprio parere che, peraltro, non è di merito alla cessione, ma attiene altri profili di ordine propriamente tecnico, sia perché Navigazione Laghi invocava un preteso suo diritto su parte dell'immobile.

Questo, quanto meno, allo stato delle conoscenze che si ritiene essere in possesso degli interpellanti. Non si conoscono altri sviluppi avuti dalla questione.

A distanza di congruo tempo si ritorna dunque sulla questione affinché l'Amministrazione abbia a relazionare in Consiglio in ordine a sviluppi avuti, se ve ne siano stati, e quale sia stato il loro esito .

Si rimarca che, qualora a oggi, la questione non abbia avuto ancora soluzione, occorre che l'Amministrazione dettagli l'attività svolta a favore della risoluzione del problema, illustrando, in aula, gli scambi avuti con le varie amministrazioni interessate al problema, chiarisca il punto della questione, fornisca ogni elemento di conoscenza e di valutazione utile e necessario per conoscere e ipotizzare un prossimo esito della vicenda e verso quale segno si indirizzi.

In caso di aspettativa negativa indichi i modi e i mezzi con i quali intenda, se intende, contrastare un avverso esito e con quali tempi abbia a recuperare, nel frattempo, le somme versate senza esito. 

Il Gruppo Insieme
Gli interpellanti ringraziano











































 
 
 
 
 
 

martedì 27 maggio 2014

QUOTA 214







Di novità, si fa per dire, da raccontare pur ne avremmo, ma andiamo piano e con un po' d'ordine poi ve le diremo. Per ora, archiviata la giornata elettorale, torniamo a lavorare per davvero e allora raggiungiamo la quota che abbiamo messo nel titolo del post, quello di oggi. Si appresta dunque il gran Consiglio che, fatti i conti, dovrebbe cader dal sedici del mese prossimo venturo e andare in là. Ieri infatti, 26 del mese che sta in corso, ha depositato il Palazzo il suo progetto del bilancio per l'anno che sta in corso. Girata pertanto la boa di mezzo anno si appresta ad approvar la previsione della spesa di quest'anno, o meglio, di ciò che ancora resta di sto anno e non è molto. Per parte nostra raggiungiamo la quota dunque due, uno e quattro con sei interpelli che sta mattina consegniamo e che non sono neanche troppo cattivelli. Non dimentichiamo però che c'è ancora il settimo interpello che attende una risposta. Due volte Canio ha rinviato la risposta, la terza volta è andata buca per mia assenza, sta volta dovrebbe esser quella buona e allora, un' altra volta lo scandalo del porto è alla ribalta con cifre, soldi, errori, sviste, ritardi, imprevidenze, imperizie e negligenze. Quanto al pacchetto nuovo d'interpelli, spaziano un po' su un largo spettro di questioni perché il Palazzo ne porti in Consiglio i risultati e ci racconti. Troviamo allora la questione delle terre gravate da diritti di usi civici per conoscerne lo stato; quella della cessione o meglio non cessione della stazione navigazione laghi, per sapere se ancora dorme o, invece, si risolve; quella della cascinetta di Carciano, perché dicano, infine, dopo tre anni di fare e di disfare cos'è che mai vogliono fare. E poi, per ben due volte, un interpello ancor sulla " Zanetta " perché ci dica Canio se vuole difendere il Comune avanti al Tar o rinunciarvi e poi ci spieghi, un poco per benino, perché la mano destra fa una cosa e la sinistra, invece, ne fa una opposta. L'ultima riguarda una domanda intesa a conoscere, un po' meglio, cos'è che c'è dietro la storia della richiesta di un po' di milioni d'euro che Navigazione Laghi ha presentato a Canio e al suo governo. Tolto quel porto, come vedete, non c'è poi molto questa volta, ma ce n'è ancora una più gustosa. Ne parleremo meglio un'altra volta e poi, com'é  un po' nostro costume, le posteremo tutte in integrale.

lunedì 26 maggio 2014

IL LOCALE POPOLO ELETTORE EURO/PIEMONTESE







Partito Democratico 875 39,06 % +21,3
 
Forza Italia 461 20,58 % -

Movimento 5 Stelle 331 14,77%

Lega Nord 243 10,84% -7,9

Nuovo Centro
Destra -UDC 129 5,75 % +1,4

Fratelli D'italia 111 4,95 %

Altra Eur Con
Tsipras 52 2,32 % -0,5

Verdi Europei-Green
Italia 15 0,66 %


CandidatiVoti%PartitiVoti%





Sergio Chiamparino
938
41,93
Partito Democratico (Pd)
Sinistra ecologia e libertà (Sel)
Moderati
Chiamparino per il Piemonte
Scelta Civica
Italia dei Valori - Verdi
761
26
24
17
12
8
38,53
1,31
1,21
0,86
0,60
0,40
 
Gilberto Pichetto Fratin
688
30,75
Forza Italia
Lega Nord - Basta €uro
Partito Pensionati
Destre Unite
Verdi Verdi
Grande Sud-Azzurri Italiani
390
273
6
2
2
-
19,74
13,82
0,30
0,10
0,10
-
Davide Bono
342
15,28
MoVimento 5 stelle
279
14,12
Guido Crosetto
143
6,39
Fratelli d'Italia - Alleanza Nazionale (FdI-AN)
83
4,20
Enrico Costa
110
4,91
Nuovo Centro Destra (Ncd) - Unione di Centro (Udc)
81
4,10
Mauro Filingeri
160,71L'Altro Piemonte a Sinistra110


venerdì 23 maggio 2014

DUELLANTI




La propensione di Canio al contenzioso non demorde e nella Giunta dello scorso venti uno già di maggio, lancia una nuova sfida all'Architetto. Andrà, forse, a finire in Cassazione la decisione del giudice d'appello che cassò quanto decise la giudice nel primo dei due gradi intervenuti. Si allunga dunque e non di poco, la storia assai già lunga che vede contrapposti il Palazzo e l'Architetto. Sarann quasi cinque già ormai gli anni da quando è iniziata sta contesa che non tralascia di usar tutte le armi e rischia di passar ora alla storia per un qualche record del tempo di durata prima che la parola fine sarà posta. Si aprono dunque gli scenari, i più diversi, con il " rischio" di veder, persino, celebrare, di nuovo, anche il giudizio già concluso. Per la verità c'é ignoto se un qualche fondamento giuridico vi sia tanto da indurre Canio a sta contesa o se, invece, si tenti comunque l'azzardo di un giudizio perché, diversamente il rischio di pagare i danni è già elevato e poi, diciamolo, la situazione tra le parti è quasi insostenibile. Comunque sia, getta, sta volta, la spugna anche Bottini. Il Vice Delegato, l'eterno giocoliere, che presentò al Sovrano le proprie dimissioni quando venne letto il risultato in primo grado, ora dimentico di quanto allor si spese nella difesa d'ufficio del Capo del Servizio a lui fedele, si allinea a quanto la Giunta, unanime, ha deciso e vota perché la Cassazione cancelli proprio quel giudizio che riconobbe a lui di aver avuto anche ragione. Insomma; che la memoria tiri brutti scherzi, che sia corta, che non vi sia problema a dire oggi che è bianco quello che ieri veniva detto nero, è tutto vero, ma noi, cronisti senza storia, lo annotiamo e lo scriviamo. Intanto continua, di fatto, la vacanza della sede. Trascorsi che furono nove mesi circa fuori stanza per ordine imposto dal Palazzo, rientrato in sede, per ordine di un giudice, c'è stato poche ore e, complici i postumi di un brutto incidente capitatogli, rimane a casa infortunato. Diciotto ore soltanto, diconsi diciotto d' ingiustificata assenza, sono costate sin qui 13 mesi e un po' di giorni di giustificata assenza. Come vedete dunque la storia si allunga in ogni senso e, onestamente, a veder la fine nessuno, ormai, manco ci prova.

giovedì 22 maggio 2014

CARTA CHE CANTA



 





La resistenza è stata forte; dapprima è stato negato l'accesso alle carte ai Consiglieri; tradotta allora la richiesta in interpello, Canio portava in aula l'argomento, ma negava la risposta. Tenaci abbiam, quindi, insistito prendendo il nemico dal di dietro e mettendolo alle corde. Tradotta perciò che fu l'istanza a nome e per conto di Italia Nostra che è parte attrice nel ricorso avverso la "Zanetta" , non è rimasto a Canio ed al suo Staff di aprire la cartella e consegnaci le carte già negate. Pagato dunque il prezzo in euro che conta 25,00, aperte che furono sul tavolo, esse ci svelano il segreto che parve volesse Canio tener saldo e non svelare. Dunque il segreto ci mostra l'acqua calda; cioè che il vincolo del 1924 sta scritto ancor sulla porzione di terra di " Zanetta" che è servita, tutta quanta, per incrementar di un po' di mille cubi quel comparto. Lo dice a chiare lettere la nota Regionale, datata 22/10/2013, che mette quel vincolo anche su carta e che chiarisce essere questo il risultato di un'attività ricognitiva svolta d'intesa tra la stessa e il Ministero. Se poi così vanno le cose, la troveremo confermata nell'atto che, nel prossimo venturo, adotterà, di nuovo, il Piano Regionale del Paesaggio con tanto di vincolo sull'area tutt'ora in salvaguardia. Non ha trovato quindi ascolto la tesi del "tempus regit actum" assunta dal Comune, contestata dal Pafundi, l'Avvocato stesso del Comune, che venne fatta propria, in prima istanza, dalla medesima Papotti, ma che poi, presto, ebbe la stessa a sconfessare. Se dunque così stanno le cose, succede un fatto interessante; cioè che, sarà già circa un anno, è stato sospeso l'iter del progetto riguardante l'ampliamento del Grand Hotel Des Iles, mentre, appena accanto, è stata approvata la " Zanetta " che consente ciò che dall'altra parte vien negato, o meglio, per ora sta sospeso. Un fatto dunque di rilievo che la dice lunga assai su come Canio, da esso stesso delegato alla materia, governi e pianifichi la Perla; un po' secondo il caso. Non è rimasto altro dunque a quelli del Palazzo replicar ancor con la teoria ritrita e arrugginita del noto principio del tempo che regge l' atto, peraltro, come accennato, e non a caso dalla Papotti stessa abbandonato. Si aggiunge quindi il fuoco e nuove armi alla battaglia che, speriamo molto presto, verrà ingaggiata in aula tra le parti. Almeno così sarà, salvo che Canio, che sino a oggi ancor nessun mandato a dato al buon Pafundi, rinunci andare in campo e lasci le cose che vadano, da sole, incontro al loro segnato già destino.

mercoledì 21 maggio 2014

COMUNICATO N. 1







Il primo della serie è quindi già arrivato. Ieri Canio comunica al popolo elettore le novità sul fronte caldo delle imposte. Lo fa, come sempre, a modo suo, confezionando un mix di verità insieme a reticenze di modo che il prodotto che, alla fine, se ne esce sia quello più gradito al destinatario designato. A leggerlo distratto sembra che siamo la terra del bengodi, una sorte di paradiso anche fiscale, tanto da allettare a venire ad abitare e dove sia insediato il governo locale più virtuoso che la storia recente ha conosciuto. Comunque sia la notizia in primo piano è l'IMU che non c'è. Canio ci dice che così sta già deliberato. Nella realtà dei fatti chi deve decidere la cosa ne sa meno di niente. Spetta al Consiglio infatti, sto inutile strumento di governo, votarne l'esenzione, ma la sessione è chiusa e fino alla metà circa del mese prossimo venturo non c'è nessuna traccia. Quindi Canio avrà pure deciso, ma sin tanto che sto Consiglio non si fa, l'IMU ancor ci sta. Segue la fila delle imposte e tasse confermate, sembrando quasi un vanto che non si metta mano a quella sui rifiuti che già costa di milioni un paio, circa, l'anno e sol non molto fa è stata ritoccata a danno di famiglie per, circa, di aumento un 30 punti su ogni 100. C'è poi l'imposta del soggiorno che messa soltanto che sono un paio d'anni, certo che non sarebbe il caso di già far lievitare. Segue l'incognita da sbarco che nel comunicato ben si guarda dal ricordare che è una nuova imposta che, forse, pure si è inventato e ancor sta in attesa di giudizio. Dulcis in fundo viene l'aliquota dell'IMU che, ancor sta volta anticipando e scavalcando quanto dovrà decidere l'inutile Organo Consiglio, la fa salire dal 7,6 al 9,0 senza però che venga scritto il nome aumento. Liquidato così anche il Consiglio, lusingato il popolo elettore cui ha fatto ascoltar ciò che voleva, inaugura Canio la sua nuova campagna elettorale che da qui all'anno che verrà lo porterà, come mandante, di nuovo a comandar per altro un lustro questa Perla.