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lunedì 28 marzo 2022

STRESA INIZIO di STAGIONE





All'avvio di stagione, la Cittadella non si è presentata nella sua veste migliore: ponti e ponticelli permanentemente inagibili, tagli artistici in primis, sempre che si sappia quale sia quella migliore. Non è la prima volta, non sarà forse l'ultima, ma quello su cui mettere l'attenzione è un aspetto, impropriamente ritenuto minore, in realtà se fosse curato cambierebbe la faccia. Poche volte come quest'anno c'è stato un accanimento terapeutico nei confronti del verde urbano. Forse memore delle critiche dell'anno scorso, il Palazzo ha voluto rispondere in maniera reattiva, caricando la dose. Qualche cosa abbiamo già altrove ricordato: lo scannatoio operato nei confronti dei prunus sul lungo lago, la decapitazione che vi proponiamo in immagini, del tiglio superstite accanto alla Verbanella, la mancata potatura annuale delle ortensie, che pure vi proponiamo, ( ma chissà come le avrebbero conciate se l' avessero fatta), una quindicina di tagli al piede operata dei tigli di viale Lido e viale Virgilio, tagli per i quali, espressamente, non è prevista alcuna sostituzione ( chissà perchè ?) , la solita potatura da manuale effettuata sui tutte le restanti alberatura. Insomma, non si capisce chi mai diriga questa scassata orchestra dove, quando incomincia a suonare, vengono fuori note sgradevoli e stonate. Si dirà che non è una priorità. Vorremmo allora che qualcuno mettesse in fila le priorità così che ci potessimo regolare. Sarà una priorità la ruota panoramica e non il verde pubblico ? Bah ? Non si capisce, qualcuno se vorrà lo spiegherà. Quello che invece si capisce è che nel Palazzo non ci stanno le competenze e quello che si fa, parlo sempre del verde pubblico, lo si fa per inerzia di quanto sempre fatto o non lo si fa neppure. Ci sarebbe una soluzione ? Sempre che il problema fosse colto e non è sicuro che lo sia. La soluzione, o meglio l'inizio di una soluzione, potrebbe essere quella di istituire un assessorato al solo verde pubblico e a niente altro, affidando ad esso poteri speciali, quindi anche dirigenziali, a persona con un mandato appunto speciale: mettere mani alla manutenzione corretta, al miglioramento, integrazione e rafforzamento del verde urbano, così da far diventare la Cittadella una città giardino , ammirata e ammirevole. Questione di soldi? Macchè. La questione di soldi è oggi, quando si buttano decine e decine di miglia di euro in manutenzioni il cui risultato è peggiore del male. Ci basterebbe competenza e volontà, cose rare o inesistenti.

domenica 27 marzo 2022

VILLA PALAZZOLA: DE PROFUNDIS

 


REGIONE PIEMONTE BU12 24/03/2022

Deliberazione della Giunta Regionale 11 marzo 2022, n. 10-4743 Art. 27 del codice civile e art. 13 dello Statuto della Fondazione "Villa Palazzola": estinzione della Fondazione "Villa Palazzola". Indirizzi . A relazione dell'Assessore Poggio: Premesso che: in data 9/4/2004 veniva sottoscritto tra la Regione Piemonte e il Comune di Stresa un Protocollo d’Intesa, approvato con D.G.R. n. 61-12157 del 30/3/2004, finalizzato al recupero dell’immobile “Villa Palazzola” di proprietà comunale e del parco limitrofo per realizzarvi un centro culturale, turistico e ricreativo, da attuarsi mediante specifico Accordo di programma secondo le vigenti disposizioni in materia; la Regione Piemonte ed il Comune di Stresa, nell’atto sopra richiamato, si erano impegnati a costituire la Fondazione “Villa Palazzola” con il compito del completo recupero dell’omonimo complesso immobiliare, che sarebbe stato conferito dal Comune al patrimonio della costituenda Fondazione; il Consiglio regionale con deliberazione n. 374-19862 del 29/6/2004 approvava la partecipazione della Regione Piemonte alla Fondazione “Villa Palazzola”, sulla base dello schema di Atto Costitutivo e schema di Statuto allegati alla medesima; analogamente il Consiglio comunale di Stresa con deliberazione n. 46 del 19/7/2004 approvava la partecipazione del Comune di Stresa alla Fondazione stessa; con D.G.R. n. 13-14255 del 6/12/2004, in attuazione del Protocollo di Intesa sopra richiamato, veniva approvato lo Schema di Accordo di programma, in seguito sottoscritto dalla Regione Piemonte e dal Comune di Stresa in data 10/12/2004; il predetto Accordo di Programma, di durata decennale, prevedeva l’impegno della Regione Piemonte ad erogare alla Fondazione “Villa Palazzola” la somma di € 5.000.000,00; con ricorso al TAR Piemonte, notificato in data 23.12.2014, il Comune di Stresa chiedeva la condanna della Regione al pagamento alla Fondazione della somma di € 4.502.995,77 in adempimento dell’Accordo di Programma nonché al pagamento allo stesso Comune di Stresa della somma di € 4.575.992,00 a titolo di risarcimento danni; nel frattempo, con D.G.R. n. 1-2581 del 14/12/2015 la Giunta regionale, prendeva atto dell’impossibilità da parte della Fondazione di raggiungere le finalità di cui all’art. 3 dello Statuto, provvedendo alla nomina dei due membri del CdA di propria competenza con l’intento di pervenire allo scioglimento della fondazione ai sensi dell’art. 13 dello Statuto; tale intendimento risultava successivamente confermato dal verbale della seduta del CdA della Fondazione del 26/05/2017, nella quale i rappresentanti regionali ribadivano tale intenzione, pur non pervenendo il CdA a delibera formale in merito, stante l’opportunità di valutare previamente gli esiti del tentativo di composizione bonaria del contenzioso in essere tra la Regione Piemonte ed il Comune di Stresa; nessun accordo transattivo veniva tuttavia successivamente raggiunto tra Comune e Regione ed il ricorso pendente dinanzi al TAR Piemonte giungeva quindi a decisione con sentenza n. 209 del 23.3.2020, che respingeva integralmente la domanda di condanna della Regione al pagamento alla Fondazione della somma di € 4.502.995,77 ed accoglieva soltanto parzialmente, per € 1.080.000,00, la domanda risarcitoria avanzata dal Comune di Stresa; con ricorso in appello al Consiglio di Stato notificato in data 13.7.2020 il Comune di Stresa chiedeva la riforma della sentenza di primo grado nella sola parte relativa al mancato integrale accoglimento della propria domanda risarcitoria, mentre con appello incidentale la Regione Piemonte impugnava a sua volta lo stesso capo di sentenza chiedendone l’integrale riforma; il giudizio di appello veniva definito dal Consiglio di Stato con sentenza n. 1948 del 9.3.2021, che respingeva l’appello principale promosso dal Comune di Stresa ed accoglieva integralmente l’appello incidentale della Regione Piemonte, con conseguente totale rigetto della domanda risarcitoria avanzata dal Comune. Con D.G.R. n. 1-2876 del 19 febbraio 2021 la Giunta, ai sensi dell’art. 7 dello Statuto della Fondazione, ha provveduto alla nomina dei nuovi componenti di spettanza della Regione in seno al Consiglio di amministrazione, dando loro mandato di porre in essere tutte le attività necessarie ai fini di una valutazione, in ordine alla revisione dell’assetto dei rapporti tra Regione Piemonte, Comune di Stresa e fondazione e alle possibili conseguenti ricadute sulla permanenza della fondazione. Con D.G.R. n. 23-3863 del 1 ottobre 2021, ai sensi dell’art. 11 dello Statuto della Fondazione, sono stati nominati i due componenti del Collegio dei Revisori dei Conti della Fondazione stessa, di spettanza della Regione. Dato atto, dall’istruttoria della Direzione regionale Cultura e Commercio, che: ad oggi la Regione nulla deve al Comune di Stresa a titolo di risarcimento danni da inadempimento dell'Accordo di Programma citato; la Regione non è neppure tenuta a corrispondere alla Fondazione “Villa Palazzola” alcuna somma in adempimento dell' Accordo di Programma, essendo la relativa domanda per € 4.502.995,77 già stata respinta dal TAR Piemonte e non riproposta in appello; dalla valutazione effettuata dai componenti del Consiglio di Amministrazione di nomina regionale, di cui alla D.G.R. n. 1-2876 del 19 febbraio 2021, agli atti della Direzione regionale Cultura e Commercio, in ordine alla revisione dell’assetto dei rapporti tra Regione Piemonte, Comune di Stresa e fondazione e alle possibili conseguenti ricadute sulla permanenza della fondazione, risulta che, essendo scopo esclusivo della Fondazione “provvedere al completo recupero edilizio del complesso Villa La Palazzola e, successivamente, attraverso un razionale sfruttamento e la conservazione del complesso edilizio, perseguire finalità culturali, turistiche, ricreative che valorizzino e incrementino il richiamo esercitato dal Comune di Stresa, dalla Provincia del V.C.O. e dalla Regione Piemonte “ (art.3 dello Statuto), all’esito del descritto contenzioso, la Fondazione si trova, a causa del patrimonio insufficiente, nell’impossibilità di provvedere al recupero edilizio dell’immobile e pertanto nell’impossibilità di perseguire lo scopo fondativo; l’art. 27 del codice civile stabilisce che “oltre che per le cause previste nell'atto costitutivo e nello statuto, la persona giuridica si estingue quando lo scopo è stato raggiunto o è divenuto impossibile”; l’art. 13 dello Statuto della Fondazione dispone “ la Fondazione è costituita senza limiti di durata; qualora lo scopo della fondazione debba ritenersi esaurito o sia divenuto impossibile o di scarsa utilità o il patrimonio sia divenuto insufficiente, la Fondazione si estinguerà; ai sensi della valutazione suddetta e degli articoli su menzionati, dunque, occorre procedere alla estinzione della fondazione. Alla luce di quanto sopra, si ritiene pertanto necessario procedere con l’estinzione della Fondazione ai sensi dell’art. 27 del codice civile e dell’art. 13 dello Statuto della Fondazione, dando mandato ai rappresentanti regionali in seno al CdA , di cui alla D.G.R. n. 1-2876 del 19 febbraio 2021, di avviare tale procedura di estinzione individuando le corrette modalità operative. Attestata l’assenza di effetti diretti ed indiretti del presente provvedimento sulla situazione economico-finanziaria e sul patrimonio regionale, ai sensi della D.G.R. 1-4046 del 17 ottobre 2016, come modificata dalla D.G.R. n. 1-3361 del 14.6.2021, eventuali oneri derivanti dalla procedura di estinzione verranno definiti con successivo provvedimento. Attestata la regolarità amministrativa del presente provvedimento ai sensi della D.G.R. n. 1- 4046 del 17 ottobre 2016, come modificata dalla D.G.R. n. 1-3361 del 14.6.2021. Tutto ciò premesso, la Giunta regionale, unanime, delibera - di avviare la procedura di estinzione della Fondazione Villa La Palazzola, ai sensi dell’art. 27 del codice civile e dell’art. 13 dello Statuto della Fondazione, per impossibilità di perseguire lo scopo fondativo; - di dare mandato ai rappresentanti regionali in seno al Consiglio di amministrazione, di cui alla D.G.R. n. 1-2876 del 19 febbraio 2021, di avviare tale estinzione individuando le corrette modalità procedurali; - di dare atto che il presente provvedimento non comporta oneri per il bilancio regionale, eventuali oneri derivanti dalla procedura di estinzione verranno definiti con successivo provvedimento. La presente deliberazione sarà pubblicata sul BU della Regione Piemonte ai sensi dell’art. 61 dello Statuto e dell’art. 5 della l. r. n. 22/2010

martedì 22 marzo 2022

PALAZZOLA : SI PERDONO LE OCCASIONI



Chi più chi meno, coloro che potevano perché ne avevano titolo si sono dati da fare e, stando alle notizie della Stampa, hanno approfittato del bando per il recupero dei parchi storici per candidarsi ad ottenere le risorse previste nel PNRR, risorse a costo zero. La scadenza per la presentazione del bando era il 15 di questo mese e ogni informativa era stata data a tutti i possibili interessati. Sembra certo che Stresa non si sia candidata. Lo avrebbe potuto fare per il parco di villa Palazzola , ma evidentemente ha ritenuto non fosse una priorità e ha preferito lasciar perdere. D'altra parte nessuno aveva avvertito il Presidente della Fondazione che vi era questa possibilità e la documentazione che l'Associazione Italia Nostra aveva, già alla data del 18 gennaio scorso, trasmesso, per il tramite del Comune, alla stessa Fondazione, non è stata recapitata. Disguido postale si potrebbe dire; niente affatto, i file erano pervenuti in Comune, all'indirizzo di recapito della Fondazione, ma non sono stati girati al Presidente, pur gli stessi a conoscenza di Sindaco e altri. Pazienza, sarà per un'altra volta si dirà. Peccato che un'altra volta magari non ci sarà, peccato che altre volte è andata ugualmente così e che la pazienza stiamo perdendola. Evidentemente c'è un problema e forse più di uno solo.

lunedì 21 marzo 2022

I MISTERI DI VILLA OSTINI




Vi sono residenze storiche avvolte nel mistero: fantasmi che le popolano, proprietari finiti tragicamente, storie di intrighi e corruttele, abbandoni al degrado e poi il ritorno a nuova vita, con nuovi proprietari che si insediano e dettano nuove regole. Villa Ostini è forse un esempio reale di queste storie che si trovano un po' ovunque, ma che sulle sponde dei laghi acquistano un particolare " fascino" oscuro. In villa Ostini c'è un po' tutto quello che abbiano evocato: il sequestro Ostini con la tragica fine del sequestrato, la maxi tangente scoperta al momento del varo del piano regolatore della cittadella, le condanne comminate, poi l'abbandono completo e tanti anni dove , probabilmente, l'unico abitante sarà stato qualche vecchio fantasma , ormai anche lui emigrato altrove. Più di recente è la svolta: la rinascita guidata dai nuovi proprietari che provenienti dalle terre dell'Eurasia, riversano sui laghi una valanga di soldi che i nostri oligarchi manco si sognano. Considerata la grande disponibilità di spesa dei proprietari, chiunque avrebbe pensato che non ci sarebbero stati problemi a trovare la giusta soluzione della rinascita della villa, coniugando, al meglio, interessi privati e quelli pubblici, cioé nostri. Direi che sino ad oggi non è proprio andata così, almeno per quanto riguarda il lato pubblico della questione. Nonostante che la previsione originaria del piano regolatore sia il frutto di un atto corruttivo, certificato e documentato da atti giudiziari passati in giudicato, tutto sembra passato in cavalleria e c'è chi non è contento di quanto ottenuto, ma vuole di più. Il soggetto portatore di questi poco saziabili interessi è, in sede locale, chi professionalmente segue la vicenda, soggetto che tante volte abbiamo, a ragione, indicato e additato. Non lo ripetiamo qui, tanto è noto. Meno nota la vicenda che in questi ultime anni e mesi si è sviluppata e che merita la massima attenzione. Orbene, qui la responsabilità della ex giunta Bottini è quella primaria, quando approvando l'obbligatoria convenzione che avrebbe dovuto disciplinare l'attuazione dell'intervento, specie per quanto riguarda la parte pubblica, dichiara che, nonostante il piano regolatore lo chieda, loro non vogliono che i parcheggi pubblici dovuti siano realizzati, anche in interrato, entro il perimetro dell'area, ma non sanno indicare dove e quindi rinviano la decisione sine die. Infatti vanno a casa senza decidere. Ma l'uomo della provvidenza, l'agente locale della proprietà, è più lesto di una faina e, nell'interregno, infila una prima richiesta di variante edilizia che satura la cubatura ammissibile e infila tutti i parcheggi ad uso privato, nell'interrato. Ha messo così le mani avanti; non si sa mai che ai nuovi venisse in mente di raddrizzare le storture della giunta Bottini e, infatti  a novembre 2020 ottiene l'assenso. Peccato che a tale assenso manchi un elemento fondamentale, cioé la revisione di quella convenzione che, oltre che monca, era stata calcolata con dati quantitativi  ora  completamente diversi, cioè sottostimata. Pazienza, lui, l'agente, ha in tasca la soluzione. Ha fatto acquistare dal suo committente, a prezzo di saldo, un terreno che ahinoi, se non ci fosse stata la mancanza di memoria del Professore, avrebbe, già decenni fà, dovuto transitare gratis al Comune e lì, più o meno dalle parti del collegio Rosmini, metterci gli standar parcheggi pubblici a servizio della cittadella. Cosa servano lì e come potranno funzionare, lo lasciamo alla creatività, questa volta necessaria della nuova prossima delegata alla materia. Ecco, fra breve, l'agente consegnerà il prodotto belle confezionato e spera con l'imprimatur della neo delegata di chiudere la partita. Intanto però non finisce lì e fa un altro passo avanti, anzi due. Ha infatti inoltrato le varianti 2 e 3. La prima tuttavia da circa un anno è ferma, forse l'ex delegato alla materia si era messo di traverso, ma "ragioni personali" lo hanno portato ad abbandonare, ma mentre la seconda attende, l'agente presenta anche la terza che ora è in istruttoria. Con queste due operazioni completa il quadro e tenta di  decidere lui per tutti gli indecisi decisori e entra a piedi uniti nella vicina area di Villa Ducale, infilandoci altri parcheggi interrati e altro, sempre ad uso privato esclusivo. Tutto bene dunque ? Per nulla. l'area è gravata da tutele quale parte del giardino di pertinenza della Villa Ducale e non ha previsioni urbanistiche, quindi al momento non è edificabile, manco sotto terra. E allora ? Allora qui si apre l'ultimo mistero di Villa Ostini. Un mistero che invitiamo la neo delegata a scoprire prima che sia troppo tardi.            
   

CONSIGLIO



 CITTA’ DI STRESA 

 Convocazione straordinaria del Consiglio Comunale

 I L S I N D A C O  

D I S P ON E di convocare il CONSIGLIO COMUNALE in sessione straordinaria– seduta di 1° convocazione per il giorno giovedì 24 marzo 2022 ore 20.30 presso Palazzo dei Congressi, Sala dei Quattrocento e, qualora non si raggiunga il numero legale in 1° convocazione, in sessione straordinaria seduta di 2° convocazione, per il giorno 24 marzo 2022, ore 21.30 presso Palazzo dei Congressi, Sala dei Quattrocento Per deliberare il seguente 

O R D I N E D E L G I O R N O 

 1. Comunicazioni del Sindaco – Nomina della Giunta Comunale 

2 Comunicazione D.G.C. N. 32 del 03/03/2022 “Prelievo dal fondo di riserva – esercizio 2022. 

3 Comunicazione deliberazioni della Giunta Comunale di variazione al bilancio di previsione 2021 assunte ai sensi dell’articolo 175 comma 5bis del T.U. EE.LL. (2° semestre 2021).

 4. Esame ed approvazione 2° variazione al bilancio di previsione 2022/2024. 

5. Centro Rete - Sistema Bibliotecario del V.C.O. - Esame ed approvazione convenzione per il periodo 2022/2026. 

6. Riconoscimento spesa di trasporto e recupero salme tragedia impianto funiviario Mottarone – Approvazione Accordo transattivo. 

7. Progetto di rigenerazione urbana dell’area dell’Unione montana Cusio Mottarone per un miglioramento dei servizi, della qualità ambientale e per una mobilità consapevolmente sostenibile – Approvazione Schema di Convenzione tra i Comuni di Baveno, Casale Corte Cerro, Gravellona Toce, Omegna e Stresa per le finalità di cui alla legge 30/12/2021, n. 234 (art. 1 commi da 534 a 542).

8. Deliberazione consiliare n. 76 del 30/12/2021 - Programma delle collaborazioni autonome di cui all'articolo 46 comma 2 legge 133/2008 - anno 2022. Aggiornamento. 

9. Gruppo consiliare Grande Stresa – Mozione: “Promozione dell’arcipelago delle tre isole (Isola Bella, Isola dei Pescatori e Isola Madre) a patrimonio dell’UNESCO” 

 10. Gruppo consiliare Grande Stresa – Interpellanza: “Mercatini never-ending” 

 IL SINDACO  Severino 


sabato 5 marzo 2022

STRESA. CONCORSO DI POTATURA LIBERA


Anche quest'anno abbiamo assistito all'opera di potatura artistica delle alberature delle varie vie della cittadella. Anzi, direi che quest'anno ci hanno messo più impegno di quelli trascorsi e il risultato è lì che si vede. Tralasciamo, per modo di dire, il commento sulle potature ad attacca panni o a candelabro, come meglio si preferisce, dei tigli storici, il cui disastrato effetto sarà più evidente fra qualche settimana, quando tenteranno di buttare le foglie sui rami che non ci sono e le faranno crescere, disordinatamente, un po' ovunque e altrove. Riconosciamo tuttavia che i nostri valorosi boscaioli hanno proceduto ad una buona opera di bonifica, tagliando al piede una ventina di esemplari, a torto o ragione, ma la distinzione non è sempre molto chiara. Speriamo che almeno verranno presto, si fa per dire, rimpiazzati da altrettante giovani piante che, aihnoi faranno poi la fine di quelle che le hanno precedute, costrette a subire, ogni anno, drastici tagli di contenimento. Tralasciamo le potature delle ignobili piante che adornano, anche qui si fa per dire, i viali alti della cittadella. Lì si ci starebbe bene la moto sega e poi sostituire quelle povere inadeguate piante con alberature più ornamentali e meno soggette a tagli d contenimento: basterebbe sceglierle giuste. Quello che quest'anno merita invece l'albo d'onore e un riconoscimento unanime è la potatura operata sui prunus del lungo lago. Tralasciando il fatto che così facendo, fioritura addio per almeno quest'anno, ma sarebbe stato sufficiente aspettare 20 giorni, quello che è degno di ammirazione è il taglio artistico operato sugli esemplari più maturi. Lì le forbici, o meglio le moto seghe hanno avuto campo libero, impegnandosi in una gara tra operatori per la realizzazione della miglior opera d'arte. Alla fine il risultato vede molte opere aggiudicarsi, ex aequo, il primo premio. Sicuramente una manifestazione ben riuscita che offrirà, con l'inizio della stagione turistica, nuovo motivo di interesse e di ammirazione, premiando non solo gli artisti che hanno partecipato alla gara, ma anche gli organizzatori della ben riuscita manifestazione che, ne siamo certi, vedrà nel futuro , molte nuove edizioni ripetere la performance che quest'anno ha raggiunto . Un grazie a tutti coloro che si sono impegnati.