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lunedì 11 maggio 2015

CAMBIO DI SCENA







Adesso è certo, la vita consiliare è ormai finita e con oggi si chiude il tempo necessario. Archiviate le ultime iniziative elettorali, nessuno più si sogna di chiudere il mandato con uno straccio del bilancio. Il tempo può aspettare; il prossimo che arriva, se è un amico, si trova un qualche bilancino mezzo pronto, se no ci perde un po' di tempo e per dispetto. Sino all'ultimo minuto è stato Canio; ci ha messo in un bilancio che non c'è, un milione e più di un mezzo. Ci ha impegnato di lustri quasi tre usando sti sistemi per crescere un po' ancora di consenso, mentre il buco del porto da colmare l'ha celato. Quel pacco di soldi che ancor serve per riaprire il cantiere che sta fermo, li doveva trovare nel bilancio, ma poiché il saldo elettorale sarebbe un risultato un poco negativo, ha rinviato il tempo del bilancio. In questo gioco di prestigio che è mettere dei soldi laddove non si può, ma invece è conveniente, e non mettere i soldi laddove è necessario, ma un poco sconveniente, si chiude il sipario davanti al suo Consiglio. Rimangono inevase le domande per le quali da mesi le risposte sono state, via via, sempre rinviate e se avremo ancora modo le proporremo all'erede designato, se no, per altri, è tempo guadagnato. Si chiude, pertanto, sto sipario, ma tempo di 3 giorni si apre il sipario elettorale; regia Luca Gemelli, attori i quattro candidati, silenzio imposto a quelli del loggione, è il nuovo format che sembra andar per la maggiore e come avvio della stagione non ci par che sia poi tanto male.

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