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venerdì 29 maggio 2015

SILENZIO






Or si può dir che sia finita; quel che era da dire è stato detto, quel che c'era da fare è stato fatto. Inizia il tempo in cui gli incerti riflettono su come dare il loro voto; il voto incerto che potrebbe persino far pesare l'ago della bilancia elettorale a destra o a manca. C'é poi l'incognita astensione, nell'ultima prova non ebbe quasi luogo, ma il quinquennio ormai passato ha visto cambiare il volto del consenso nazionale ed anche questo è un fatto che può decidere la sorte cittadina. C'è poi sto dato sul numero di liste concorrenti; una scelta che è dunque variegata; c'è quella che sarebbe un' amara conferma del passato; c'è la lista, un poco effervescente, che mette insieme, ma solo sperimenta i più giovani e le donne; c'è la lista del noto ormai Piervalle, un poco radicale, che a suo modo è assai pur tosto; e c'è un ritorno preannunciato che promette di applicar la dura legge e fare l'ordine annunciato. In questo ventaglio di tendenze, ci stanno le proposte presentate al popolo elettore nei tanti appuntamenti dopo cena. Si è fatto sto popolo un'idea ? Si è chiesto se è meglio confermare o forse ormai cambiare? Si è chiesto in che direzione sarebbe meglio poi cambiare ? Ha chiaro in testa, sempre sto popolo elettore, il profilo di ognuno dei quattro candidati ? Conosce le proposte presentate ? Se a ognuna delle domande qui prodotte ci fosse una risposta positiva, l'esito del voto sarebbe poi quello perfetto. Sarebbe, appunto, ma qui rimane poi l'incognita intorno al nostro popolo elettore a cui dalle sette del 31, sino alle ore 23 di stesso giorno, affidiamo la sorte del prossimo quinquennio e confidiamo.


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