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martedì 25 luglio 2017

MAGGIORANZA/MINORANZE


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Annunciato che è stato un altro appuntamento di Consiglio per l'ultimo del mese di sto luglio, rimane la domanda per che fare ? A parte le solite scadenze della legge e a parte l'imposta di soggiorno che si estende, non pare che ci sia nulla di nuovo. La nostra maggioranza, guidata da Bottini, fa il minimo dovuto e nulla più, ma la cosa anche più bella è che in questo campo aperto ed indifeso non è che ci entra a testa bassa qualcheduno. Il sonno con cui dorme maggioranza si estende e prende tutti quanti che, per calcolo, per svista o non si sa per qualche cosa mai d'altro, rimangono silenti e inoperosi. Un sonno generale che gravita oramai sull'intero sto consesso che stremato anche dal caldo, fatica come pochi a far quasi più nulla. Eppure se il consesso già latita e va in siesta, si muovono nell'ombra i congiurati che, raccolti intorno a Canio, l'Alcade spodestato, raccolgono le fila, disegnano scenari, immaginano un futuro di un certo suo ritorno. Son uomini di destra, vi son quelli di centro, si aggiungono coloro che sono senza parte, si accodan da sinistra, l'Alcade prende tutti e già si vede in sella a fare altre cazzate, prendendo la rivincita un po' su tutti quanti. Se questo è lo scenario dei giochi e degli accordi, sull'altro poi scenario si muove qualche cosa ? Nell'ombra sta avanzando il piano del Des Illes, per farsi la piscina ed altro ancora e prendersi finalmente via Omarini, ma di questo nessuno che domandi o che s' interroghi. Nel luglio che è in finale avrebbe dovuto concludersi la storia del dragaggio del porto senza fine, eppure nessuno che domandi o che s'interroghi. Ed ora più nessuno conosce la sorte già annunziata intorno alla Gabbiola, ma neppure sta vicenda ora pare che interessi più a qualcuno. Se questo è lo scenario, buona notte e quando fra tre anni avrete ancor l'ardore di chiedere altri voti lo vedremo. ...

giovedì 20 luglio 2017

CONVOCAZIONE


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CITTA’ DI STRESA 

Convocazione ordinaria del Consiglio Comunale.

I L B O R GO M A S T R O   D I S P ON E 

di convocare il CONSIGLIO COMUNALE In sessione ordinaria – seduta di 1° convocazione per il giorno lunedì 31 LUGLIO 2017 – ore 21.00 presso Palazzo Municipale, Sala Canonica e, qualora non si raggiunga il numero legale in 1° convocazione, in sessione ordinaria seduta di 2° convocazione, per il giorno lunedì 31 LUGLIO 2017 – ore 22.00 presso Palazzo Municipale, Sala Canonica Per deliberare il seguente 

O R D I N E D E L G I O R N O 

1. Lettura ed approvazione verbali sedute precedenti.

2. Esame ed approvazione degli equilibri ed assestamento generale di bilancio – Bilancio di previsione 2017/2019.

3. Ratifica D.G.C. N. 102 del 13.07.2017 ad oggetto: “Esame ed approvazione 2° variazione al bilancio di previsione – esercizio finanziario 2017/2019”.

4. Esame ed approvazione 3° variazione al bilancio di previsione – esercizio finanziario 2017/2019. 5. Riconoscimento debiti fuori bilancio.

6. Esame ed approvazione modifica al Regolamento Comunale per l’ applicazione dell’ imposta di soggiorno.



IL BORGOMASTRO IN ORIGINALE FIRMATO: (Giuseppe Bottini)

martedì 18 luglio 2017

SFIGATI



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Lo chiede qualche giorno ormai già fa, scrivendo quel lettore la domanda sulla "Tribuna" del Gemelli, chiedendosi il perché di questa disgrazia che ci tocca, per cui se varchi solo un poco gli stretti confini di sto lago si scopre che tutto pare vada al meglio e noi si torna indietro nel fare una classifica di quelli che sarebbero i migliori. L'esempio ed il confronto, nel caso in questo caso, è con il Garda e pare che si esca poco bene, o meglio, niente bene. La cosa non stupisce, neppure ci sorprende, sarebbe strano assai che fosse un po' il rovescio, ma questo è un fatto ormai che dura da un po' d'anni e rischia di allungarsi ancora per degli altri. Per vero sto confronto è fatto sulle cose che balzano un po' anche agli occhi, non certo si pretende che sia del tutto rigoroso, comunque è un test credibile, non deve sembrar strano. Rimane la domanda cui pure sembra giusto tentare una risposta e qual mai posto sia migliore se non da questo lembo bagnato dal Verbano e che si vanta di essere la perla ? Rispondere si può guardandoci un po' in giro, vivendo da decenni in questa terra qui, guardando cosa ha fatto o meglio non ha fatto, vedendo che ogni cosa, quand'anche la si tenti, diventa poi un problema che dura dei decenni. Non torno sopra il porto, mi viene anche la nausea; di cose programmate e poi dimenticate la lista mi pare molto lunga, e accanto a questa lista c'é pure un'altra ancora, le cose che già c'erano ed ora son sparite, perdute in chissà cosa o giaccion senza scopo. Gli esempi non li cito, non voglio ora tediarvi; se siete un poco attenti son cose note a tutti. Che cosa abbiamo fatto dunque noi così di male per essere sfigati e forse destinati ad essere sepolti che manco la si smetta di vedere solo ruderi accanto ai nuovi eccessi dei soliti padroni ? Non abbiam fatto un gran che male, se non di lusingare sempre quelli, ma dietro sempre i "soliti" c'è forse una risposta a chi ci domandava ragione di sta sfiga. Se poi si guarda altrove, entrando nel portone del più noto dei Palazzi, sappiamo che è abitato da vecchi assai inquilini che neppure son più in grado di spender per l'affitto. In questa situazione, che è giusto da commedia, difficil non capire ragione del mistero che vede noi in classifica passare forse in coda e starci per un pezzo.

mercoledì 12 luglio 2017

ACCORDI

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Leggiamo sull'albo che c'é in rete di un accordo, o meglio di un preaccordo che il Governo della Perla ha pure anche approvato e che riguarda un pacco di proposte in cui il casato Borromeo ora si impegna per far tutta una serie di cose e di cosette sui siti proprietari e non soltanto. Lo scopo dell'accordo è che, sfruttando sto percorso, si affrettano le cose e le se adeguano secondo le intese qui raggiunte. Nel merito, per quanto ne leggiamo, non paiono che siano peraltro le cose clamorose, piuttosto assai diffuse, spaziando dalle isole, alla costa ed anche ai monti. Spariscono e pur siamo contenti, i mega grandi alberghi e nascono le case abbandonate che diventano diffuse per turisti, ritorna allo splendore un vecchio albergo un poco trascurato, sparisce l'orribile rimessa per auto in curva sulla strada che va verso Baveno, si risolvono i problemi degli igienici servizi sulle isole, si appresta un riparo ai turisti nel caso di maltempo anche alla Madre, si pensa a un utilizzo del tetto, da rifare, di quello già rifatto, della darsena sull'Isola, si accenna ad un accordo di un parcheggio di fronte alla Villa del Principe Domenico. Di più non è che qui possiamo dire, sarebbe conoscere i dettagli che ancora, può darsi, non vi siano e quindi congeliamo un giudizio nel merito finale. In tutto questo che qui rappresentiamo ci tocca però far un distinguo: un accordo richiede un incontro tra le parti; c'é sì pure una proposta, ma poi viene discussa, si apre un negoziato, si tratta e si ritratta, ma in tutta sta vicenda ha fatto il Governo la sua parte ? Di questo non c'é traccia; sarebbe interessante capire e definire la parte che ha messo sto Governo; ha chiesto qualche cosa ? ha tolto qualcos' altro? ha preso solo d'atto? che parte insomma ha avuto il gruppo dirigente che scalda le poltrone da quasi quarant'anni ? Passiamo la domanda al solito cronista che ci illumini la scena con qualche suo servizio.

sabato 8 luglio 2017

NUOVI ZAR


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La polemica irrompe sulla rete e ci rivela che e' in corso una contesa giuridico/legale intorno a un ambito di bosco che e' stato gia' tagliato per farci un eliporto sul versante collinare. Che questa nuova base sia in regola con norme e prescrizioni, lo mette anche un po' in dubbio il giudice del Tar che, chiamato a decisione, ravvisa nel ricorso il fumus bonis iuris, sospende le carte uscite dal Palazzo e si riserva di decidere nel merito a settembre. C'e' dunque materia cui pensare che forse non tutto sia poi a posto. Del resto e' cosa nota che sto nostro bel Comune non e' che sia stato sempre un santerello; tutt'altro, di cose combinate ci sta una lunga serie che solo per pudore ci tocca anche mentire. Eppure una villa al cimitero l'han pure costruita, e l'arco di trionfo pure quello lo hanno fatto al Grand Hotel, e il piano di un albergo e' diventata una casa di lusso sopra il lago; insomma di occhi ne hanno chiusi altro che no. E dunque da temere ci sta pure sta volta se e' vero come e' vero che il giudice del Tar un dubbio pur ce l'ha. Nel merito del fatto, occorre anche osservare che da un lato fa piacere che alcuni nuovi zar, sbarcati in riva al lago, gli piacciono le ville da rifare e gia' che sono dietro ci fanno delle regge, nel caso poi anche vogliono la base d'atterraggio a due passi sol da casa e questa ci puo' stare se pure e' regolare, ma questo lo vedremo. Ci tocca pero' anche pure ricordare che dei tanti milioni che vanno in queste regge, poco o nulla rimane a sto Comune. Emblematico e' il caso Villa Lasio; un'ottima occasione che l'Alcade di quel tempo non seppe negoziare e un magro risultato grida ora ancor la sua vendetta.

martedì 4 luglio 2017

SURREALE


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Ed ecco che il tempo sulla Perla non solo si è fermato, ma come qui spesso già annunciato, torna indietro. L'ultima notizia in merito a sta legge un poco strana e singolare per cui più il tempo passa e più che torna indietro, la leggiamo all'albo di Palazzo ier mattina dove, non certo non senza un qual stupore, c'é scritto che la stazione navi laghi, pagata la cifra di 377 mila euro nell'anno del signore 2000 e solo sei, or torna in proprietà del Demanio dello Stato. Se ben facciano i conti non sono bastati undici anni e qualche mese per definir la cosa, ma adesso che ormai tutti pensavano che fosse definita, la cosa non solo torna punto a capo, ma sfuma addirittura persino l'opportunità di acquisire la stazione in proprietà. Che sia lo Stato lento è risaputo, che sia poco efficiente è conosciuto, che sia poco credibile anche questo è ben saputo, ma che sia anche cretino lo apprendiamo da questa vicenda reale e surreale. Una colpa ce l'ha pure il Palazzo; ereditata la cosa da Canio Imperatore, non è che questi mosse più di tanto per concluder la questione; un sollecito ogni tanto, due righe in croce ogni due anni, pareva che questa vicenda non interessasse più di tanto. Di tanto poi durò la cosa che la ereditò pure Bottini, il quale, per vero, se ne interessò forse un po' di più convincendosi di averla sistemata, sino alla sorpresa finale e inaspettata. Ora lo Stato dice che il bene non lo vende, semmai venderà solo i piazzali pertinenti e quanto ai soldi pagati due lustri ed oltre fà, se mai li chiederà, il Palazzo indietro magari poi li avrà. Così vanno le cose, appunto alla rovescia e all'incontrario. La sfiga ora prosegue; in palio ci sta il porto ed altre cose.