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martedì 26 agosto 2014

NAUFRAGHI




In questa fine di stagione ci si aspetterebbe un exploit, una volata insomma nel finale col taglio del traguardo decennale. Pensiamo che però neppure questo poi accadrà, ma il gruppo in fine arriverà un po' in ordine sparso, qualcuno un po' di qua, qualcun altro un poco anche di là. Non vi sarà insomma la festa che si aspetta e che due lustri di governo avrebbero portato con tanti nastri da tagliare e tante bottiglie da stappare. Peccato, é andata male, qualcuno l'aspettava, ma certo non era questa la fine già prevista dal gruppo dirigente e dominante. Ben altro il Capo si aspettava, ben altro avrebbe voluto portar in dote al successore designato. Peccato, sta volta è andata male; neppure si può dire che la prova d'appello sarà quella migliore, perché l'appello è già quello finito. Due lustri andati via più in fretta del previsto, pareva di aver tempo di fare chissà cosa, macché sono volati e con essi le speranze e le illusioni. Non ci sarà pertanto la festa nel finale, non si scoprirà una targa, non si terrà la prolusione da parte del noto decano, il Professore. Sarà una corsa, forse, a chiudere le pratiche più esposte, questo sì, a liquidar pendenze e roba varia, ma quanto al resto, a ciò che sto popolo elettore avrebbe voluto anche vedere..., ma questa è un'altra storia rimandata ad altro anno ed ora ignoti. Comunque così è andata per merito di tutti, fra cui spicca, di certo, per meriti speciali, il capo in assoluto di quel strano partito che aveva messo insieme con l'obiettivo primo di garantirgli la permanenza, un'altra volta, sul soglio del Palazzo e come secondo di non rompergli le scatole per questi 5 anni. Entrambi soddisfatti i risultati, ne consegue che l'unico obiettivo più degno e intelligente, il governare, non era contemplato e così è stato. Comunque il Capo non si è accorto del naufragio e come un ammiraglio, da cima del pennone di trinchetto, gridava : " terra, terra in vista ", ma quando la terra avvicinava, era un miraggio e, di nuovo, in mezzo al mare si trovava. " Mannaggia, sarà per un guasto alla barra di comando, la rotta è quella giusta, andiamo avanti." Sarà, una prima volta, la bonaccia; sarà un'altra volta che era a corto di benzina, rischiava allor questo vascello di rimaner alla deriva. " Mannaggia, la rotta é sempre quella giusta, ma, sta volta, deve essere un guasto in sala macchine. " Esatto Comandante; una volta era la barra del comando, sta volta è un ingranaggio del motore, ma qui noi si rischia di rimaner in mare a morir giusto di fame." Anche la ciurma dunque si era accorta che, a furia di seguir la rotta giusta, o si finiva contro un qualche scoglio o si rimaneva in mar senza ritorno. L'unica salvezza era vogare. Così decisero un po' tutti di abbandonar la nave, prender le scialuppe, caricare il Capo e tentare un qualche sbarco. Ora la flotta è in acqua e mentre sto Capo è ancor lì che cerca qualche rotta, già la sua ciurma rema verso terra, dove sbarcare e sparir subito e in fretta.



                                 

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