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mercoledì 1 marzo 2017

DUE A ZERO


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Almeno una ce l'ha fatta. Così sembra sia andata a buona fine la causa che, al tempo dell'Alcade, il Palazzo aveva intentato avverso uno dei potenti concorrenti sul mercato turistico locale. Oggetto del contendere l'enclave che, in stato di abbandono, sta dentro il parco di villa Palazzola. La storia è un po' lontana; si perde ormai nel tempo degli ultimi decenni del secolo passato. Comunque per dirla in termini più semplici, la SAB, società alberghi Baveno, era in possesso, come e perché non è poi chiaro, di diritti su quel bene, la cui nuda proprietà era però nel lascito al Comune del buon compianto Alfredo Pini. Insieme a quei diritti della SAB c'erano però anche doveri, non ultimo di farci un'altro medio albergo. Passati che però diversi altri decenni, lo stato di quel bene era immutato; un altro capitolo del solito degrado avanzante sul fronte lungo il lago. Sin qui nulla di nuovo, in fondo uno più, uno meno non è che molto cambi. Comunque in questo caso c'era un però; che a furia di far nulla si perdono i diritti, fors'anche sti diritti erano in mano ad uno dei potenti e forse al più potente in assoluto. Così almeno han detto i giudici, di primo ed altro grado, chiamati a decidere sul caso, togliendo i diritti già contesi a detta SAB e dandoli al Palazzo. Sin qui dunque la storia che però non è finita. La SAB non è certo contenta e quindi prosegue sino al fondo, andando in Cassazione. Va be, non cambia molto, due gradi di giudizio sono fatti, difficile che cambi l'ultimo dei gradi. Ed ora che il bene è del Palazzo vedremo se invece cambia il suo destino o invece conferma il suo declino. 


1 commento:

  1. Purtroppo la gente comune non conosce o ricorda queste vicende molto importanti per il territorio. Bisogna continuare a battere il ferro e "Stresa Furura 2" con Piervalle, ci aiuta. Grazie.

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