Visualizzazioni di pagine: ultimo mese

mercoledì 18 dicembre 2019

C'E' SEMPRE DI PEGGIO







Si va verso la fine, non solo di quest'anno e dunque è bene che si inizi a far un qualche consuntivo di quello che il Borgomastro ha fatto e non ha fatto. Prendiamo a mo di esempio quel che di questi tempi balza agli occhi. nella piazza intitolata allo sconfitto di Caporetto. Ebbene, il buon senso, che peraltro non è affatto infallibile, si domanda, ora che l'opera è ben visibile agli occhi di tutti, che cosa mai serva la pedana, deserta, che occupa gran parte della piazza. A ballarci sopra ? Non ci sono balli in vista. A costituire un rifugio ideale per la fauna dei roditori ? Più plausibile. Comunque sembra che, al momento, nella lunga stagione stagnante in cui siamo caduti, non serva agli umani. E' già un primo risultato tangibile, quello di aver realizzato una struttura che per almeno 5 mesi l'anno non serve niente. Ci si chiede allora che cosa serva negli altri rimanenti sette mesi. Risposta ovvia e sensata: a metterci tavolini e sedie. A questo punto però, un'obiezione è pure ovvia. Ma le sedie e i tavolini non possono appoggiare per terra ? Evidentemente, per qualche strana legge della fisica o per qualche altrettanto strana norma igenico/sanitaria, devono stare sollevati da terra almeno un palmo. Si dirà; ma il lastrico era sconnesso, pericolosamente inclinato, a rischio di inciampo degli operatori impegnati in acrobatici servizi ai tavoli, quindi... ? Quindi sarebbe stato bene ripavimentare la piazza, così come peraltro ora è stato fatto in una vicina e mettere un po' in ordine i livelli e tutto il resto. Probabilmente sarebbe stata una cosa troppo impegnativa per i nostri governanti che non ci sono arrivati in tempo. Godiamoci dunque questa bella visione di una roba, peraltro e forse per fortuna non ancora ultimata, la cui durata nel tempo non sarà peraltro eterna, a comprova dei soldi inutilmente buttati o fatti buttare. Ma a proposito di buttare via soldi; la storia sarebbe lunghissima, è bene segnalare un ultimo episodio di oculato utilizzo delle risorse, mai nome più inadeguato venne coniato. Ebbene, proprio qualche giorno fa è stata ordinata la spesa di oltre 17 mila euro per dotare il porto, che non c'é, di una sofisticata centrale elettronica per la registrazione dei dati meteo lacuali. A leggere le motivazioni che giustificano tale scelta sembra di trovarsi di fronte ad un trattato di filosofia medioevale, tante sono le speculazioni filosofiche che vengono scomodate. Tempo perso; chiunque apra oggi la rete è in grado di conoscere, a costo zero, e in tempo reale quello che la sofisticata centralina, magari, ci offrirà un domani. Magari sì, perchè è probabile che finirà come le sofisticate telecamere, in grado di vedere, ma non di registrare. Non sconfortiamoci: c'è di peggio.

Nessun commento:

Posta un commento