Visualizzazioni di pagine: ultimo mese

lunedì 26 dicembre 2022

PROCLAMA DI GUERRA: CHE PAURA !


In un sussulto di fine anno, il gruppo consiliare guidato dal vecchio ex Alcade, pubblica sui muri della cittadella addormentata il suo bando infuocato contro il Governo che, dopo oltre due anni, pare non abbia combinato nulla, o almeno così scrivono. Il proclama conclude con la perentoria richiesta a farsi da parte per, ma questo non sta scritto, consentire loro di prendersi il governo, o meglio il potere locale. Pare che la lettura del proclama non sia stata ben accolta dalla Premier che avrebbe lasciato la Perla per i più graditi lidi della Sardegna. Saggia decisione quest'ultima, sicuramente una risposta a caldo non sarebbe stata opportuna e, quindi, meglio prima riflettere e lasciare che l'emotività smonti un po'. Detto questo, bisogna riconoscere che il già Alcade ha ragioni da vendere a denunciare l'immobilismo operante, poteva anche muoversi prima, ma quanto al resto, cioè a immaginare il suo ritorno sul tronetto cittadino, Dio ce ne scampi e liberi, i suoi dieci anni di regno bastano e avanzano. Aggiungerei che siccome la richiesta a che la Premier si metta da parte non ha alcuna possibilità di realizzarsi ,invece di dire fesserie, avrebbe dovuto indicare che cosa l'operato delle minoranze potrebbe fare per togliere dall'immobilismo il Governo. Si dirà che non è compito loro, può darsi, ma se c'è una situazione di straordinario impasse, non mi pare uno scandalo che gli eletti, comunque siedano nell'emiciclo, diano una mano ad uscirne, diversamente ogni altra richiesta è solo strumentale ad occupare il posto che si liberebbe e, non certo ad essere al servizio dell'interesse pubblico come invece dovrebbe. Temo tuttavia che l'interesse pubblico sia un concetto da sempre poco perseguito nella cittadella, piuttosto attenta, dai suoi governanti, chiunque essi siano, a non turbare nessuno, e più contano e meno li turbano, che a prendere decisioni serie che, se lo fossero, turberebbero qualche sonno. Ecco, capacità e competenze, meglio forse dire incompetenze, a parte, questo è il denominatore comune dei nostri Governi e, in parte spiega, ma non giustifica l'immobilismo del non fare. Su questo la Premier, al suo ritorno sul continente, dovrà pure dire qualche cosa. Non dico un discorso alla Nazione, tanto per capirci quelli in stile Canio, ma qualche cosa sì. Vedremo.

Nessun commento:

Posta un commento