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venerdì 10 marzo 2023

BILANCIO DI UN CONSIGLIO


La lista di ieri sera pareva fosse lunga e infatti, per oltre tre ore dalle 5 del tardo pomeriggio, i convenuti hanno "discusso". Intanto c'è da dire che sembrano archiviati i tempi dell'Alcade che, toglieva la parola, o non la dava, secondo i suoi piaceri. Ora si parla a tutto spiano: uno sopra l'altro, l'uno a fianco all'altro e i tempi vanno lunghi, ma questo è l'andamento che sembra soddisfare attori e spettatori. Comunque poi sia andata, a parte la lunghezza e il numero di argomenti, non pare che anche sta volta  si sia visto il colpo d'ala da parte del Governo. In tali condizioni, le parti stanno al gioco: Bottini e tutti gli altri si destano, ogni tanto, sparando qualche colpo, ma forse sono a salve, perché non fanno male, o meglio, non sembra che vadano poi a segno. Possiamo sottoscrivere che manca proprio tutto: un  quadro ed un programma, il sogno e la visione, la spinta e l'attuazione. Che vadano un po' a vista è certo ed è palese, che vadano anche a sbattere è un rischio calcolato. Comunque ormai è un po' certificato: si approva un bel bilancio che copia l'anno prima, che sposta in avanti le cose manco fatte; si affronta l'argomento che tocca l'urbanistica, ma che non sposta nulla e neppure una parola è detta par capire che cosa abbiano in testa, ma poi si tocca qualche cosa: probabili risposte ai pressing albergo/immobiliari. Cosi è fatta la nostra cittadella: governi un tal Bottini, ci provi un tale Canio, subentri Marcella Severino, la musica non cambia. Ci tocca sta sfortuna di manco avere quattro gatti che facciano due cose, o almeno qualche cosa.             

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