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venerdì 5 maggio 2023

L'AVANZO CHE AVANZA

 


L'argomento centrale dell'ultima assemblea consiliare era, o avrebbe dovuto essere, la "resa dei conti " 2022. Quello che, anche ai non addetti, emerge è l'avanzo che avanza. Passa infatti da 8.343.000,00 euro dell'anno precedente a 8. 851.000,00 euro dell'anno che si è chiuso. Certo, non tutto è oro quello che luccica, dietro queste macro cifre ci sono articolazioni dell'avanzo assai numerose e non tutto è spendibile, ma un altro dato sul quale occorre fare mente locale è che l'avanzo "disponibile", cioè non ancora destinato proprio a nulla, fa un balzo maggiore: dai 541.648,00 euro ai 1.352.000 euro. Miglioriamo dunque, quasi a dire che spendiamo sempre meno, purtroppo in investimenti e non in spesa corrente. Dunque si spende poco e lentamente, meno certamente di quanto il Palazzo dovrebbe e potrebbe fare. Ma se questo è il dato " macroeconomico" sul quale c'é poco da dire, ma facile oggetto di preda per il capo dell'opposizione, varrebbe invece guardare dentro quei dati e scoprire, forse, molto di più e di peggio. Interessante è leggere la misura della massa di risorse che i contribuenti fiscali, e parafiscali, sottraggono alle risorse di Palazzo. Si va oltre il milione e mezzo di euro. Pensare che questa cifra, accumulata nei residui degli anni ultimi trascorsi, verrà tutta incassata, è fantasia. Molto poco alla fine vi arriverà e lo si vede dall'andamento degli incassi che vengono effettuati. Dentro lì ci stanno quelli che non possono pagare, quelli che non vogliono farlo e quelli che si dimenticano di farlo, ma probabilmente nessuno glielo ricorda. Non parliamo poi delle violazioni al codice della strada: tempo perso a farle; gli stranieri non pagano, i nazionali poco, ma costano in notifiche, inutili, e risorse umane meglio impiegabili in altro. Sin qui però non dobbiamo preoccuparci. Se chi deve non paga, ci pensa il fondo crediti sofferenti che, ogni hanno  mette una bella somma a bilancio, coperta da entrate sicure di chi i suoi obblighi li adempie. 1.300.000,00 euro servono a quello. Continuando l'esame. a spanne mancano all'approdo, più o meno mal contati 1/3 degli sbarchi sulle isole. Poiché Navigazione laghi paga, salvo che per i frontalieri, si sa dove sta il buco. Consoliamoci dei 500.000,00 e oltre euro che, invece, sbarcano. La virtù non finisce soltanto nel fondo crediti; in nome del principio, sacrosanto, della prudenza dei conti, si congela una bella sommetta di circa euro 296.000,00 destinandola, se le cose dovessero non andare nel senso giusto, a liquidare il già gestore funiviario. Eccesso di virtù, perché una sentenza esecutiva c'è e preoccuparsi di quello che non c'é e non ci sarà, è eccessivo. Ma se su quel versante si registra tanta virtù di prudenza, ci chiediamo perché mai la prudenza, o meglio il principio della veridicità del bilancio, dimentichi di accertare il credito di circa 300 mila euro che il Palazzo vanta, da anni, nei confronti del demanio dello Stato per l'acquisto, non andato a buon fine, ma pagato della stazione navigazione laghi. Memori di prescrizioni del passato, sotto i governi del Professore, si dovrebbe porre rimedio e anche in fretta. Comunque non è vero che tutto è trasparente, o meglio a volte è tanto trasparente che non si vede niente, e allora dove stanno le monete della" monetizzazione" di Villa Ostini ? Non c'é traccia di un loro accertamento nelle poste di entrata del bilancio 22, eppure l'Archistar attesta che è stata decisa, ma gli atti non transitano all'albo. Anche qui un altro buco nella veridicità e integrità del bilancio e siamo alla vigilia dell'inaugurazione del nuovo ostello per oligarchi. Fa così tanta paura pubblicare ? Ma forse  non è solo quello che non transita all'albo, concessioni per impianti di pubblica illuminazione a parte. Infatti è pure sparita dai radar la rendicontazione del restauro delle stazioni funiviarie. Dei 300 mila euro che dovevano transitare dalla Regione al Comune, 173 mila euro sono ancora , inspiegabilmente, fermi , sia sul binario di partenza che su quello di arrivo. Il Capo dell'opposizione potrebbe fare lo sforzo di dare un'occhiata ? Qualcuno interpella ? Per esempio, Bottini potrebbe interpellare se stesso. Alla fine di questa veloce rassegna, pare che l'avanzo avrebbe potuto essere anche più e levato di quanto contabilizzato, circa un milioncino, almeno, soltanto usando il criterio della trasparenza, veridicità ecc.  Ne discende che la velocità di spesa è ancora più lenta di ciò che appare e ciò nonostante un saldo di cassa da paura che, ingrossa la tesoreria dello stato, circa 10 milioni d euro. Quanto ai programmi e progetti da realizzare con questa montagna di risorse: poco o nulla, in attesa del nuovo patto di stabilità che, magari, bloccherà nuovamente il poter spendere la montagna dei soldi. Mica male.

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