
Breve flash back: ultimo Consiglio, Canio si alza, gonfia il
petto e ai suoi tutti riuniti racconta che, quanto allo stralcio di variante per
Zanetta, la minoranza conta solo balle, anzi calunnia, perché la questione è decidere
se fare un mega nuovo grande albergo oppure no, quindi l’alternativa è tra lo
sviluppo o la decrescita, il declino; il resto l’ho già scritto e lo tralascio.
Detta così, Canio magari ha anche una ragione, però non è così perché la
questione non sta proprio così, ma se lasciar fare comunque un grande albergo con
le regole di oggi, o invece consentir di fare un mega grande albergo con le nuove
regole riscritte, forse anche sotto dettatura, di domani. Arrivo ora alla prova
che la verità è proprio questa qua ed ecco che il Des Illes, che pure era ed è in
lista d’attesa dentro la variante per circa quasi 16.000 cubi, forse un po’ stanco
di promesse, presenta il suo piano esecutivo per quello che oggi può già fare.
Di più non posso dire, ma presto dovrebbe uscire la notizia all’albo web del
nostro bel Palazzo così che lo potremo anche vedere. Dovrebbe essere qualcosa
come 5.000 nuovi cubi, forse una piscina e cose un po’ così, insomma lo
vedremo. Morale è che: come il Des Iles può fare, potrebbe, eccome, già fare anche
Zanetta e mica poco, circa e di più di 30.000 cubi, ma non basta, come sappiamo,
ne vuol 44.000 e poi c’è la questione delle regole che hanno da saltare. Questo
doveva ai suoi Canio raccontare quella sera e non girar la cosa in altro modo,
ma così vanno le cose qui sul lago, dove chi si oppone diventa un criminale.
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