
Scivola, forse, la data del prossimo
consiglio concordato, diciamo forse perché Canio ci riconvoca in udienza,
domani ora del pasto. L’oggetto della colazione di lavoro sta, come dice l’invito
ricevuto, in difficoltà “operative ed amministrative” intervenute per rispettar
la data del consiglio, più o meno, all’altra udienza, già fissata. Menù del
pranzo sarà pertanto un antipasto con cui ci serve la versione del ritardo,
segue un sol primo, assai leggero, dove viene presentata nuova data, poi vorrà
fare anche un po’ un brindisi e allora ascolteremo il suo sermone, il secondo,
stiamo anche leggeri, lo saltiamo, passiamo quindi a un buon caffè, di quelli
amari, per il quale noi si va anche matti e fatti i ringraziamenti ed i saluti, ce ne
andiamo. Questo sarà pertanto, rispettando il protocollo, l’incontro fissato
per domani, che poi l’invito sia anche fatto per ristabilir buoni rapporti o
meglio, invece, perché Canio ha un po' bisogno, su questa seconda version delle due cose,
noi non dubitiamo. La legge infatti impone una scadenza che è ormai quasi imminente
ed anche c’è pure una sanzione, ma Canio è andato lungo e non sta dentro, quindi
dovrà accorciar dei tempi di consegna e non vuol che noi gli facciam più tante storie.
C’è sempre dunque un fine opportunista, non ci piove, ma a noi interessa la
sostanza e quella sostanza è che dal primo giorno dell’ultimo mese dell’anno
che è passato, Canio tiene gli interpelli, quelli sul porto e trasparenza ed
altre cose, chiusi a chiave dentro un cassetto. L’assemblea Canio, frattanto, l’ha
riunita già due volte, ma delle risposte agli interpelli non c’è stata manco l’
ombra. Durante l’altra udienza ci promise che, sta volta, ci dava le risposte,
ora saltano fuori difficoltà che nel messaggio, sono chiamate operative ed anche
amministrative. Va be’, va be’, tutte le scuse adesso vengon buone per fare un altro
invito a colazione; ………lo abbiam capito......Sua Eminenza .
Nessun commento:
Posta un commento