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venerdì 12 luglio 2019

19 ANNI, 7 MILIONI E 10 GIORNI









Questi sono i tre numeri magici che sintetizzano i risultati ottenuti dalla Perla nel suo, sin qui, vano tentativo di dotarsi di un porto ad uso turistico. L'uno è il tempo, il secondo sono i soldi e il terzo è quello buttato lì a caso dal nostro Borgomastro, all'indomani della mancata inaugurazione, causa le condizoni meteo lacustri. nel vano tentativo di rassicurare l'opinione pubblica circa l'irrirevanza di quanto accaduto. Probabilmente dunque i tre numeri magici sono destinati a non rimanere tali, ma è più realistico pensare che cresceanno ancora. Intanto l'ultino dei tre è già saltato e i 10 giorni stanno diventando 4 mesi; intanto ai 7 milioni si sono aggunti un po' di altrui mille euro necessari, così dicono, a scoprire i mali occulti dell'opera e a trovarne i rimedi. Se dunque gli ultimi due numeri sono già in crescita, anche il primo sta salendo pure lui.Insomma le cose si allungono e i soldi non bastano mai. A leggere le motivazioni delle ultime spese, manco poche, serviranno dunque a scoprire i guai e i rimedi e a individuare il soggetto pagatore. Immagino che la indicazione che ne uscirà, se individuarà in soggetti terzi rispetto alla Perla, gli obbligati a pagare, troverà altre motivazioni che sosterranno tesi opposta in un infinito rincorrersi alla ricerca del colpevole senza che se ne verrà a capo di nulla, almeno se le cifre per i rimedi sarano elevate. Credo che siano soldi buttati perchè se è vero che i prudenti progettisti dell'opera hanno scritto nella loro relazione di accompagnamento che l'opera aveva una qualche debolezza in caso di magra di lago e di vento concomitante, ebbene, se questo è vero, il colpevole è già stato individiato e cioé sta nei decisori che hanno approvato il progetto, cioé i nostri eletti, magari accompagnati da un qualche soggetto tecnico e a loro spetterebbe cacciare i soldi aggiuntivi, almeno la differenza tra quelli che sarebbe costato fare le cose bene all'inizio e quello che costa rimediarvi ora. Ci potrebbe però essere un' esimente, almeno qualcuno potrebbe invocare l'esimente della infermità o seminfermità mentale. Mi pare una soluzione possibile, specie se suffragata da una qualche autorevole perizia che la avvalori. In tale modo i governanti non dovrebbero preoccuparsi del loro portafoglio che rimarrebbe integro. Arrivati a questo punto, di fronte allo sconcerto per gli innumerevoli errori in cui l'opera si è imbattuta, credo che questa sia la risposta più ragionevole che possiamo darci.

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