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giovedì 24 ottobre 2019

MINESTRA RISCALDATA

 

Ormai in dirittura di fine del mandato, il Borgomastro raduna qualche media e annuncia che presto tutto cambia. A leggere un po' bene non cambia quasi niente, i soliti progetti voltati e rivoltati non toccano il futuro, neppure più di tanto il nostro qui presente. Ignora i fallimenti: il porto che non c'é, la vasca per il bagno che fa acqua; fa finta che portarsi la villa Palazzola in casa propria sia la soluzione del problema; trincera la questione l'Alberghiera a un fatto di soldi che mancano e ignora che manco Lui sa dove poi metterla. Racconta che un nuovo parcheggio alla stazione, mettendoci i soldi delal Perla, sia un fatto da vantarsi e non un regalo a Trenitalia, che infatti si stupisce e non ringrazia. Ignora gli ultimi permessi a costruire: Villa Ostini e Grand Hotel Des Illes e cosa mai abbiano deciso in termini di standard o invece se abbiano monetizzato tutto quanto. Insomma il nostro Borgomastro racconta ciò che vuole e ignora quel che vuole. Potremmo proseguire nel racconto: ci dice che sistemerà le stazioni funiviarie, non ci dice perchè mai non lo abbia già fatto che i soldi pur li aveva, ma ignora i dati del bilanci del gestore, gonfiati negli utili dai lauti regali della Perla. Annuncia un parcheggio per un porto che non c'è che costerà una sberla a posto auto. Insomma un gran disastro che viene raccontato come fosse un gran successo. E' bravo il Borgomastro, troppo bravo; funanbolo com'é racconta tante favole e le gira come vuole. Speriamo sia l'ultimo spettacolo in rassegna, che chiuda anche il teatro, si cambi compagnia e così sia.

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