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mercoledì 15 luglio 2020

LA FATTORIA DEGLI ANIMALI


Oggi, nonostante il Palazzo non si sia mai degnato di neppure rispondere alle ripetute domande di accesso agli atti che ho fatto, oggi dicevo, sono in grado di ugualmente pubblicare, credo in anteprima, quelle che si presentano come le immagini renderizzate di quello che sarà il risultato finale della ristrutturazione in corso di villa Ostini. Il frutto, non dobbiamo dimenticarlo, di un accertato negoziato criminale che era stato consentito grazie al pagamento della tangente più alta che era stata documentata per l'assegnazione di volumetrie edilizie concesse con il piano regolatore: Sindaco Galli, delegato all'urbanistica Pastore. Un risultato che non pare indecente nonostante l'antefatto; un nuovo volume che anzichè proiettarsi in altezza e sul fronte, si allunga sul lato, rieccheggiando l'architettura abbastanza razionalista della originaria villa, di cui, peraltro non rimarrà quasi nulla. Quello che invece é peggio è ciò che qui non si vede, ma di cui ne abbiamo già parlato, ossia l'indecente o se preferite l'irrituale convenzione approvata dal nostro benemerito governo locale, assessore presente in aula ancora il solito Galli, che non potendo monetizzare anche questa volta, come da abitudine, lo standar parcheggi pubblici, aveva deciso di non decidere, approvando sì un testo, ma dentro il quale lo standard non c'é, o meglio si dice che al momento non sanno dove farlo collocare, perché lì, anche se nell'interrato, gli da fastidio e allora dovevano pensarci e avrebbero poi trovato la soluzione. Non hanno ancora molto tempo per pensarci, ma lasceranno il pensiero ai loro legittini eredi, almeno lo temo, o forse lo spero, non lo so. Comunque, per ora, un'opportunità, o meglio un obbligo differito, se non disatteso. Certe volte mi vien da pensare alla fattoria degli animali. Ma per tornare al progetto che, lo dobbiamo ricordare porta la firma, almeno quella sì, del più noto archistar locale, mi duole che del verde in cui la villa era circondata non rimane più nulla, se non sul fronte, un sacrificio niente affatto scontato se quell'atto criminale originario non ci fosse stato e se le norme del Piano Paesaggistico regionale venissero declinate con maggior rispetto. Bravi: avanti così. Il Paradiso può attendere.











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