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mercoledì 28 luglio 2021

IL METEO MINACCIA MALU'

 



Ora che gli uomini sembrano avergli dato pace, o meglio i giudici, forse un po' distratti, gli hanno dato un salva condotto per estendere ancora di più le sue attività ludico/sportive/ricettive, Tranquillo Manoni, a dispetto del suo nome, se la prende con la natura che le "minaccia". Il cambiamento climatico sembra dunque che sia arrivato anche sulla terra che lui aveva sottratto al fiume, destinandola a isola di vacanze sulle rive del lago. Il livello dell'acqua, insolitamente alto per la stagione, gli sommerge le spiagge; il grande fiume, alimentato dalla continue piogge, porta sino alla foce il legnatico che tutti gli affluenti minori della Toce trascinano nel loro percorso e così, liberato dal flagello del Covid, l'imprenditore modello si trova altri problemi sul suo percorso e invoca la protezione civile perchè faccia qualche cosa per liberarlo dall'assedio dell'acqua e del legname. Insomma, una minaccia che aveva sempre ritenuto inesistente, rischia ora di rovinargli la festa e chiede aiuto. Che dire ? Certo la stagione non è delle migliori per nessuno; l'estate sta passando, rischiando che neppure si sia vista arrivare e anche ciò che poteva sembrare una formula turistica vincente potrebbe essere messa in ginocchio da eventi avversi ripetuti, non ultimo quello climatico. Ce ne sarebbe abbastanza per ripensare un attimo il modello "Isolino", certamente troppo legato alla sola stagionalità estiva e forse troppo sensibile ai mutamenti meteo che si annunciano: né casuali, nè infrequenti, ma ora l'allarme è un altro, cio quello di fermare l'avanzata del fenomeno della "buzza" che, se è vero che c'è sempre stata, è vero che se si presenta a luglio/agosto è un problema in più per gli insediamenti di Manoni sorti nei posti sbagliati, cioè nei luoghi più adatti all'avifauna che agli uomini. Il rimedio che invoca, richiamando un' esperienza attiva sul Garda, ben difficilmente potrà riprodursi qui e nulla o molto poco si potrà fare per evitare che il fenomeno si verifichi: sarebbe come voler svuotare il mare con un secchiello. Ma Manoni è indomito, lo sappiamo e, prima o poi qualcuno gli darà retta e si proverà a svuotarlo.Per ora deve prendere atto che è sempre un po' rischioso giocare con la natura e più difficle ancora è vincerla, specie quando diventa imprevedibile e cambia le sue abitudini. Il Piano Grande era, rimane e sarà sempre un luogo in bilico tra la l'acqua e la terra, un luogo che se fosse stato in un altro Paese, nessuno sarebbe andato a costruire villaggi turistici togliendo al fiume le sue aree di espansione e alla natura il suo habitat. Lo ha fatto Tranquillo Manoni iniziando in un'epoca in cui la sensibilità per l'ambiente era quasi a zero, ma riesce a farlo ancora oggi, nonostante tutto e questo è certamente meno comprensibile, se non incomprensibile. Invocare la protezione civile perchè la natura lo minaccia, se non fosse una cosa seria, sarebbe una cosa che fa ridere. C'è sempre la possibilità per lui di delocalizzare i suoi villaggi sul lago di Garda dove forse potrebbero essere più sicuri. Ci pensi.

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