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domenica 1 maggio 2022

DIVIETO DI SOSTA



La questione parcheggi, pur non nuova nell'agenda mai compiuta dei nostri locali governi, rischia di diventare un problemino anche per quello attuale che, leggendo le ultime dichiarazioni rese in proposito, ha risvolti che mostrano: da un lato l'impasse in cui si viene trovare, oltre che la difficoltà con cui cerca d trovare una qualche soluzione credibile, infatti, per ora, le soluzioni proposte sono incredibili. Vediamone una: il nuovo parcheggio in località lido. Il saldo dei posti sarebbe di + una decina rispetto agli attuali e il costo di circa 500.000 euro. Se è così, meglio neppure parlarne. anzi non capiamo perché se ne parli. Eppure soluzioni diverse ci sarebbero, sviluppando il parcheggio su tre livelli anziché su due: il primo seminterrato, il secondo a piano rialzato e il terzo sul tetto con entrata senza rampa e uscita con rampa estera su viabilità esistente. Con questi accorgimenti tecnici e altimetrici i posti totali sarebbero un centinaio, cioè più del doppio di quanto ipotizzato, ma certo non a costi doppi. Se poi si facesse uno sforzo ci si accorgerebbe che a poche decine di metri vi è un terreno un area di vincolo cimiteriale, con consistenza pari uguale al primo ed anche qui che è posto in fregio a via Sempione, facendo un ritocchino al PRGC ci starebbe un parcheggino per una cinquantina di posti e saremmo a circa 140, cioè con un saldo di + 115. Vale la pena farci un pensierino prima che ci infilino un'altra piscina, o un altro palazzo. Passiamo oltre: il parcheggio del porto che non c'é; ossia non c'é nè l'uno nè l'altro, ma il Borgomastro aveva lasciato in dote un' operetta da circa 1.200.000 euro per una quarantina di posto auto. Un'altra follia, peraltro già in parte appaltata, ma tanto in parte che ci sarebbero voluti almeno tre bilanci per coprire le spese, quindi campa cavallo. Visto che sarebbe costato una fucilata, il nuovo governo aveva pensato di aumentare i posti così che, anche se fossero saliti un po' di più anche i costi, quello per singolo stallo, magari, si sarebbe ridotto. Morale non è andato avanti l'uno e non è andato avanti l'altro e le macerie fanno spettacolo. Eppure una soluzione rapida e a minor costo e pari capienza ci sarebbe: ossia costruire l'area di parcheggio alla quota delle macerie ora giacenti e non a livello strada, pazienza se una volta ogni quattro anni va sommerso, è normale. La cosa oltre che costare assai meno denaro e meno tempo avrebbe il merito di non pregiudicare possibili future integrazioni con l'aggiunta di un livello superiore. Soluzione dunque elementare, ma inspiegabilmente sino ad oggi non perseguita. Ci si chiede perché e il dubbio è che qualcuno pensi di usarlo come luogo dove rimetterci il materiale di dragaggio del porto, ora stoccato in quel di Brisino,. In questo caso lo stesso materiale verrebbe pagato un'altra volta: la prima volata a portarcelo per fare le opere provvisionali del primo cantiere del porto, poi per toglierle facendo credere che le aveva portate la piena del lago e infine a rimettercele in un buco che ci si è inventati ad hoc. Sarà meglio che qualcuno ci ripensi perché non siamo fessi. L'ultimo, per ora, caso tutt'ora aperto e in attesa di una soluzione anche se le azioni hanno preceduto le decisioni è lo scandalo di Villa Ostini, dove in assenza di atti ammnistrativi di governo, qualcuno ha deciso di andare avanti, ignorando le norme del PRGC e mettendo ora la cittadella di fronte al fatto compiuto e con le spalle al muro. Un fatto ignobile che da solo meriterebbe una crisi di governo, ma che se non ci fosse questa pagina sarebbe ignorato da tutti. Non ci stancheremo di scriverlo e di additare i responsabili che hanno, volutamente, calpestato gli interessi pubblici. In questo deprecabile caso c'é una soluzione ? Purtroppo temo che qualcuno sia andato troppo avanti, impedendo la corretta soluzione, ma se uno spiraglio rimane è quello di monetizzare il danno subito, imponendo di versare una somma pari e non inferiore al costo di realizzazione in interrato di un parcheggio delle dimensioni pari alla superficie dello standard che doveva essere garantito; altro che parcheggio in superficie su terreno acquistato a prezzo di saldo in cima a via Manzoni. Dove poi spenderli, quando vedremo i soldi lo diremo.

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