Visualizzazioni di pagine: ultimo mese

mercoledì 9 novembre 2022

FUNIVIA: DUE VERSIONI DEL FATTO.

 

La pagina regionale di ieri della" Repubblica" riporta la notizia, gia oggetto del nostro precedente post riguardo la richiesta di soldi da parte dell'indagato nei confronti del Palazzo cittadino. C'è però una differenza sostanziale tra quanto afferma il Palazzo nella decisione del suo Governo di costituirsi nel giudizio promosso dall'Indagato e quello che l'articolo, che sopra riporto, scrive. La fonte di questa informazione sarebbe lo stesso avvocato dell'indagato, il quale sembra affermi che la richiesta di moneta non sia limitata alla somma riferita all'anno 2020, ma bensì all'intero contributo in conto gestione che il Palazzo, allora retto da Cannio, si era impegnato a cacciare a favore dell'attuale imputato, così che alla fine, quest'ultimo non rischiasse neanche un euro. Ci mancherebbe dunque circa un milioncino che, sembra, l'indagato pretenda in anticipo, temendo l'insolvenza del debitore, cioè il Palazzo. Ben vero che neppure il legale sembra molto convinto della fondatezza di tale assurda richiesta, ma tantè varrebbe provarci. Questo almeno a leggere l'articolo di fonte Ansa. Certo che se così fosse non si comprenderebbe più il contenuto della delibera che abbiamo menzionato e ci sarebbe un colossale fraitendimento. Non mi stupirei più di tanto, inviterei però il legale di fiducia del Comune a rivedere l'importo della sua parcella, aggiungendoci una zero e il Palazzo ha fare una straordinaria variazione di bilancio per trovare una montagna di soldi. Siamo certi che la sempre attenta opposizione consiliare, otterrà in aula i dovuti chiarimenti sul caso.

Nessun commento:

Posta un commento