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mercoledì 25 novembre 2015

LA BUFALA









Confermato il Consiglio il 27 venerdì di questo mese, la notizia che più bella e divertente non poteva sta già ora nella rete. Se qualcuno aveva un dubbio se lo tolga, se qualcuno una speranza se la scordi, se qualcuno una certezza se la tenga; la questione dell'Aminta è ormai saltata; quella tratta di percorso per turisti decantata dall'Alcade come fosse una vittoria senza un ma, non la si fa. Una scusa la si trova che motivi il dietro front, questa volta un guard rail che giustifica, per dire, la sconfitta proclamata. Ingannato da sei anni tutto quanto l'elettore, or si dice che quest'opera non va e si chiude la vicenda concedendo a Villa Aminta ancor due anni per pagare mensilmente il suo dovuto, interessi, poco e niente pur compresi. Uno scherzo del destino ? niente affatto, una pagina schifosa di un accordo già siglato e strombazzato, poi tirato per le lunghe troppe volte, sempre a danno di qualcuno e a favore di quell'altro; or si dice che le clausole siglate e garantite son di carta, tutta straccia, che non valgon proprio un niente, che un errore c'è poi stato che ha obbligato a cambiare tutto quanto. Non crediamo niente affatto alle balle propinate dal governo e Borgomastro che, piegato ancor sta volta ai voleri dittatori di sti soliti alberghieri, or si arrampica sui muri per spiegare, a destra e manca, le ragioni di un inganno. Certo sì, ci sono i soldi, ma che arrivano in ritardo, di sei anni più altri due ora concessi per pagar quanto dovuto, quando gli altri che si presero dei cubi con medesima variante nel lontano 2zero, zero9, ben pagarono le cifre tutte quante in un'unica battuta e morta lì. Se qualcuno ci ha sperato, mi dispiace, si rassegni; non c'è verso, il governo mica cambia, la genetica è, da sempre, quella lì; un governo mercenario non combatte le battaglie per il popolo sovrano, ma soltanto a servizio di un Sovrano.


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