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sabato 30 settembre 2017

CRONACA IN RITARDO


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Facendo la cronaca in ritardo, a causa del PC andato in tilt, vi diamo qui un po' conto di quanto è accaduto giovedì nel primo Consiglio di sto autunno. Presenti quasi tutti, inizia questa volta la nostra delegata alla finanze. Comunica, con tono monocorde, di un qualche spostamento, peraltro poco cosa, nel bilancio. La storia è tutta qui, neppure ci sta il voto, ma è solo una notizia e niente d'altro. E' sempre sta nostra delegata che legge il documento di programma. Lo legge per quanto possa leggerlo; non è una sintesi efficace, è solo l'elenco delle cose che, in tre degli anni prossimi, Bottini e il suo Governo vorrebbero pur fare. Ripeto, di tutto il documento, che è ben cosa diversa, sta nostra delegata ne estrapola un pochetto, è quel che più farebbe effetto e, non dico che lo esponga, lo legge e quando arriva al fondo, finisce il suo lavoro, insomma è un po' pochino, voto 4. Chi mai fosse curioso potrebbe cercare il documento sul sito del Comune, facendo una ricerca assai tortuosa e se mai ne arriva al fondo lo apra e lo legga per benino. Per quanto posso fare vi do questo percorso: Home page- amministrazione trasparente- cartella provvedimenti- atti della giunta- documento unico di programmazione strategica Se vi riuscite, voto 9. Sin qui sta zitto il Borgomastro, attende di parlare solo dopo e così ora prende la parola il Comandante. Si limita a indicare le cose che da sempre si indica di fare, ma che poi quasi mai si vedon che son fatte. Ricorda che si buttano dei soldi nell'impianto che unisce la costa con la vetta, che imbarchi tanta o poco gente non importa. Rimarca lo stato in cui ora versa la scatola ormai vuota del Pala congressi ridotto a una gestione quasi a zero, ricorda lo stato di abbandono del parco di Villa Palazzola chiuso al pubblico. Or tocca a Severino spulciare le voci nelle carte, domandar senza risposta quale sia la somma del debito legale che or si possa fare, l'elenco delle opere ancor ferme, le tante previsioni che slittano di un anno ora con l'altro. Or tocca al Borgomastro che sembra anche impaziente di dare le risposte. Va in fretta il Borgomastro, a sentire quel che dice or pare che i problemi sian tutti risolti. Domani c'è un incontro, dopo domani c'è n'é un altro, il porto è alla portata, per la Villa si discute, così pur per l'alberghiera; le opere ora vanno; funivia la colpa è la Regione, lui non c'entra; la piscina, è dato lo sfratto anche al gestore e quanto al Pala congressi è Fiera Milano che non sembra andare. Insomma è un fiume in piena che irrompe dentro l'aula mostrando un Borgomastro motivato e " preparato". La povera Assessora sta in silenzio; ha fatto la sua parte, un po' piccola per vero ed ora davanti al fiume in piena si ritrae e credo anche contenta ritorna nell'ombra a lei geniale. Davanti a sta irruenza non replican neppur le minoranze che, prese in contropiede preferiscono aspettare. Passato quindi ai voti l'argomento, si passa ad altro genere di cose. Si consolida il bilancio; si approva il documento che contiene i dati economici dei conti di quelle società cui partecipa il Comune e prima fra tutte Stresa Servizi, il fior fiore al loro occhiello. Poi si approva un cambio di bilancio per metterci le entrate e le spese che non furono previste e, passato l'argomento, son sempre le partecipate ad essere nella sera in discussione. Son obblighi di legge ben si intende; la legge son diec anni che cerca di ridurne il numero e le perdite, ma intanto son cresciute in numero ed in perdite. Scontato dunque il risultato che approva di mantener le cose tutte come sono, non cambiando mai un bel niente. Or viene un argomento noioso e interessante. E' il nuovo regolamento di polizia urbana. Mal copiato e peggio scopiazzato accusa il Comandante che, in polemica, si astenne dall'andar alle riunioni. E' pieno di cose che non vanno aggiunge Severino che però apprezza le norme di contrasto ai questuanti. Difende l'operato il Professore; illustra il lungo iter condiviso, le tante riunioni convocate e quelle disertate. Ritiene che a sto punto si possa procedere al suo voto, evitando discussioni senza senso. Si accinge dunque l'aula a dare un voto a una roba che, qualora poi usato, sarà probabilmente applicato ai nemici e interpretato agli amici. Un'ultimo argomento in discussione; si tratta di un permesso in deroga alla legge per fare un qualche metro quadro di uffici su un isola del lago. Elogia il Comandante i nobili signori che lustrano il turismo della Perla, ma al fine dell'elogio consegna al Borgomastro le foto dell'opera già fatta. Bottini al volo lo capisce e chiude in fretta e furia la cartella, ma il guaio ormai è già fatto. Da ultimo Bottini rende noto di usare un Consigliere per aiuto, ha scelto Radaelli cui ha fiducia. Si passa agli interpelli; son cinque gli argomenti che legge il Comandante. Il primo è la polemica già accesa sul fare o non il fare le ignote commissioni consiliari. Risponde il Professore, seduto dalla cattedra, che di quello che viene ora richiesto neppure se ne parla. Secondo argomento la nota vicenda alle Machere. Na villa realizzata senza che c'era il consenso per vincolo di rio. Risponde, o meglio legge la risposa il Borgomastro. Morale, la cosa è ancora aperta, è in corso l'esame ed un confronto con l'Ente Regionale lì preposto. Il terzo è la questione di come sia un pericolo ai pedoni il fare via Piemonte, ma su questo argomento Bottini risponde male o peggio. Il quarto è una vicenda di divieti di sosta un po' fasulli durante una festa su a Campino. Risponde l'Avvocato, il Vice delegato,e sembra che l'aula del consiglio si trasformi in quella di una corte di giustizia. La cosa è surreale. Da ultimo si torna un po' nei ranghi , risponde positivo Scarinzi alla richiesta di mettere in salvezza alcuni dipinti su dei muri. 























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