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sabato 22 dicembre 2018

CONSIGLIO ACCORCIATO










Inizia puntuale; l'appello va veloce e seguono due punti di un nunnulla; la delegata alle finanze comunica due cose e passa oltre. Sta volta è il Professore; gli tocca illustrare il quarto punto: censire di quanto è dentro il suo comune nelle note aziende che son partecipate, ma tiene a precisare che è "solo" un obbligo di legge e quindi è un perder "solo" tempo. Il quinto dei punti nessi in fila è un poco di più d'interessante; lo spiega il Borgomastro, mangiando un po' le frasi e le parole. Si tratta di fare un atto di indirizzo, una sorta di delega alla Giunta perché questa poi tratti insieme alla più nota di quelle che sono partecipate: "Stresa Servizi srl", la prossima gestione del porto e ahnoi del Pala dei Congressi. Lo dice il Borgomastro come se quest'ultima granetta fosse un imprevisto, un accidente successo all'improvviso, un evento mai manco pensato, neppure immaginato. Comunque la notizia ora è ufficiale; dal prossimo ultimo di aprile, Fiera Milano, finito del tutto di azzerare quel poco che ancora rimaneva, abbandona la gestione del Pala dei Congressi. Si apre ordunque uno scenario che è nuovo, si fa per dire, e sconosciutom questo sì. Per ora sarà Stresa Servizi a presidiarlo, ma poi lo si vedrà.Così tutti contenti votano e procedono. Tre le convenzioni che vanno a rinnovare: quella per l'assistenza domiciliare, quella per l'uso degli obitori e infine quella per la Commissione Paesaggio. Tralascio la cronaca sui primi due argomenti, quasi assente; sull'ultima c'è il veto di Marcella Severino che, lo dice chiaramente, occorre vendicare l'affronto che Baveno ha fatto verso Stresa sul caso l'Alberghiera e quindi propone l'abbandono da questa convenzione. Sarà pure anche vero, sarà pure che anche il Borgomastro avrebbe fatto uguale, ma il tempo un po' le medica le cose e lo dice lo stesso Borgomstro:" la Sindaca vicina è già stata punita col voto provinciale." E dunque ? E dunque era evidente che cassare la proposta, così come richiesto, non sarebbe passato proprio affatto. Più facile sarebbe stato opporre l'assenza di ogni ragione a quella convenzione, o meglio che spiegassero dove ci stia una qualche sol ragione. Non sta neppure una sola di ragione se occorre valutarle sul piano del pubblico interesse e quindi, cassarla per solo ritorsione, lo dice il Comadante: non sta in piedi. L'esame successivo è un'altra convenzione. Sta volta è quella che regola il rapporto con Festival Stresa. Si fissa un nuovo baget. Sta volta son in euro 75 mila l'anno che passa ora il Palazzo. Ne segue pure qui una qualche discussione o polemica "velata" sul caso di Verbania che ospita serate, ma non paga. Ma è sempre il Professore, sta sera è relatore, e dunque, da grande mediatore, lui illustra che sì è vero, ma forse quest'anno al Maggiore non ci vanno e dunque è meglio che approviamo. E infatti tutti approvano. Sarebbero due punti, riguardano le imposte e le tasse di pubbicità ed occupazioni. Trattandosi di norme, si chiede che passino al vaglio di riunione capi gruppo.Si accoglie la proposta e si rinvia. Rimane il gonfalone, si regola il suo uso e questo sì l'approvano. Rimangono tre interpelli, ma dei tre, due si ritirono, non so bene perchè e l'ultimo son loro che vanno ora in ritiro segretando la seduta. Buone feste.

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