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mercoledì 20 maggio 2020

PERIZIA SHOCK




Finalmente, dopo mesi di attesa, la superperizia idraulica sull'evento del 25 marzo 2019 che aveva mandato all'aria la festa di inaugurazione programmata dal nostro Borgomastro, riesce a filtrare attraverso le spesse mura del Palazzo e raggiungere la rete dove, il lungo e complesso documento sta ora navigando. Come conviene in questi casi, occorre farne un 'analisi non tecnica del documento e, tralasciando formule e diagrammi, andare al sodo della questione. Intanto possiamo dire, senza richio di smentite, che ancora una volta le improvvide dichiarazioni che il Borgomastro aveva rilasciato si sono rivelate prive di alcun fondamento. Tralascio quelle fatte a caldo dell'evento del 25 marzo secondo le quali dopo una ventina di giorni tutto si sarebbe risolto, ma anche quelle più recenti, dopo aver ricevuto la perizia, secondo le quali il problema sarebbe stato la bocca di porto o poco più, risolvibile con una qualche marginale correzione. Ormai dobbiamo farci l'abitudine a queste dichiarazioni prive di ogni fondamento; sarebbe meglio tacesse invece di dire fesserie, ma è fatto così e dobbiamo farcene una ragione, mentre non possiamo farci una ragione che faccia anche il Borgomastro. Comunque per andare alla versione non tecnica del documento, esso smentisce che l'evento meteo del 25 possa essere classificato, dati alla mano, eccezionale. Una volta ogni due anni il rischio che ricorra c'é, così come c'è, e più o meno con la stessa ugual frequenza ed anche concomitanza, l'altro rischio: quello legato al livello di magra del lago. La somma dei due eventi è quella che ha provocato il disastro, in quanto l'energia del moto ondoso ha attraversato la barriera sommersa ma permeabile della banchina  della diga foranea e una volta entrata nel bacino, non solo non si è dissipata subito, ma a causa del fenomeno fisico della risonanza, ha provocato un' ulteriore innalzamento del livello di onda che, nell'evento del 25 marzo, dovrebbe aver superato l'altezza di 0,50 mt. all'interno del bacino, mentre in letteratura il dato che viene ritenuto adeguato per la sicurezza di un bacino portuale è indicato in 0,15 mt.. In 182 pagine si dice questo che ho riassunto in poche righe, ma bastano e avanzano. Sono le stesse conclusioni a cui questo blog, o meglio il suo autore, era arrivato il giorno dopo il disastro. Non c'entra nulla dunque la bocca del porto che per l'onda che supera le difesa da nord/est, più è larga meglio è, mentre l'onda da nord, essendo tangente la diga e non perpendicolare, verrebbe dissipata con l'impatto con molta più facilità. Il problema sta proprio tutto sotto la diga foranea e la soluzione sembra quella di allungare e rendere impermeabile, con diverse soluzioni possibili, la barriera metallica, al fine di eviatare che l'energia l'attraversi e entri in bacino. Ma poiché nulla garantisce che eventi eccezionali non possano comunque superare la barriera, il perito suggerisce anche soluzioni,. difficili e problematiche, da realizzarsi dentro il bacino al fine di dissipare o meglio di frangere il moto ondoso dovesse passare e che oggi la parete verticale della banchina lato strada non solo non dissipa, ma alimenta a causa di quell'effetto di risonanza o di pendolo che sopra ho richiamato. Tutto qui dunque; abbiamo scoperto l'acqua calda: il progetto è fallato per l'ennesima volta e ora bisogna cacciare soldi e molti, che non ci sono per rimediare ai numerosi e ripetuti errori tecnici. Ne riparleremo ancora dunque per qualche anno, andando l'opera verso il quarto di secolo per tempi di realizzazione, almeno questo un record assoluto. Aspettiamo poi ancora l'altra super perizia, quella lagale, che dovrebbe dire chi pagherà, o meglio chi dovrebbe pagare. Al momento non sappiamo se sia stata consegnata e sia allo "studio" del Borgomastro che però adesso non parla più .

1 commento:

  1. Buongiorno Piero,
    anche io mi sono letto le 182 pagine (copia e incolla in grandissime quantità) mi interessava anche professionalmente...Non mi elevo assolutamente al livello di certi Geni od Esperti, mi limito a far notarte che alla sinistra del manufatto incriminato esiste un altro manufatto che da buon vecchietto sorge dalle agitate acque e, vado a memoria, non mi sembra abbia subito in decine di anni problemi così gravi! Forse se avessero ascoltato e rispettato di più le indicazioni dei nostri vecchi.....
    Buon proseguimento e grazie
    Antonio Bellani

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