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domenica 3 maggio 2020

SI RIPARTE.

 



Allora domani si parte o si riparte, secondo i vari modi con cui si coniuga la cosa. Qualcuno mi sa indicare da quale parte si andrà ? Non credo; domani si partirà, ma non si andrà da nessuna parte, almeno la Perla starà ferma, questo è poco, ma certo. Quindi tutti gli annunci ce li potevano evitare, essendo peraltro noto che non solo nessuno sa dove andare ma, e questo è ancora peggio, nessuno verrà o meglio, potrà venire. L'evento del secolo rischia quindi di prolungare i suoi effetti sulle economie del turismo e quelle ad esso collegate, vedi il trasporto aereo, che propro perché cresciute forse anche troppo, sono diventate molto vulnerabili. Comunque mi pare che, a sentire i maggiori gruppi alberghieri del lago, regni una generale rassegnazione circa la pressochè totale perdita del pil generata dalla ricezione turistica. Grandi guai anche per gli addetti stagionali, credo siano migliaia nel distretto dei laghi, che, finita l'indennità di disoccupazione, solo in minima parte saranno riassunti e si aspettano un aiuto governativo, che però sta tardando. In questi quadro così confortante, sprofondano pure le finanze locali e il palazzo va in rosso di brutto. Via l'imposta di soggiorno, anzi c'è chi già chiede che la si sospenda per tutto l'anno, via o quasi quella specie di dazio per chi lascia l'auto sulle strisce blu, e tutto questo, solo secondo dati recenti, cuba circa 2 milioni di euro. Si aggiungono le richieste di chi le altre imposte e tasse mica le vorrebbe pagare. In primis la TARI che, anche se non verrà ridotta o sospesa, mi viene difficile pensare che verrà pagata volentieri da parte di chi di quel servizio non ne usufruirà del tutto o ne fruirà solo in parte. Poi verranno i proprietari delle seconde case che, stante il divieto di usarle, chiederanno di ridurre l'IMU proporzionalmente al periodo di utilizzabilità; poi vengono i concessionari di spazi pubblici che non usandoli, pretenderanno di non pagare e così per gli affittuari di esercizi di proprietà pubblica. Insomma, il governo prorogato per legge, anzichè decaduto si trova a vivere una vita da governo decadente, maledicendo il giorno in cui il virus ha fatto la sua prima apparizione, perchè se è vero che, sotto il profilo sanitario, ha lasciato quasi indenne la cittadella, sotto quello economico l' ha uccisa. Più che un governo prorogato ci vorrebbe dunque un governo di salute pubblica che anzichè emettere i giornalieri comunicati sullo stato dei suoi sudditti, ci dicesse come pensa di salvare l'anno, non solo turistico, ma anche finanziario. Purtroppo il proverbiale attivismo del Borgomastro, che per lo più si concretizza in un grande spostamento d'aria, cosa assolutamente pericolosa di questi tempi, non crediamo abbia la capacità di tradursi in nessuna azione di governo. Il governo si trascinerà convalescente sino alla fine del prorogato mandato, maledicendo sempre più il giorno in cui aveva salutato con sollievo e gioia il suo avvenuto prolungamento, sempre più simile ad una Caporetto che ad altro. In fondo va bene anche così: ci chiediamo infatti se ora che si dice che si riparte la questione piscina era stata risolta ? Non credo, quindi va bene il distanziamento sociale. Poi ci chiediamo se ora che si riparte, anche la questione porto era stata risolta ? Non credo, quindi va bene la fase due. Poi ci chiediamo se ora che si riparte, la questione Palacongressi era stata non dico risolta, almeno affrontata ? Siamo matti, vige il distanziamento. Come vedete, qualche volta non tutto il male viene per nuocere, anche se questa volta è un virus letale che uccide gli uomini e fa sopravvivere i governi.

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