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venerdì 2 giugno 2023

I LIDI DI PUTIN ?


 L'intreccio è quello di un giallo ad alta tensione: una "gita" al lago di personaggi insospettabili, ma che di turisti probabilmente non ne avevano il profilo, comunque confusi tra i turisti e, alla fine della giornata un incidente, di quelli che ne capitano non più di uno ogni 10/15 anni e ci scappano persino quattro morti annegati, svelando l' identità collettiva di quel gruppo di turisti non per caso. Una vera e propria decimazione di un gruppo di agenti segreti internazionali il cui scopo non sembrerebbe sia stato soltanto quello di incontrarsi per un convivio ed una colazione isolana . Insolito anche il numero elevato dei partecipanti alla gita, quasi un summit organizzato, forse, per preparare, mettere a punto e coordinare le loro azioni. Sì, azioni, ma quali in questo pezzo di lago ficcato nel nord estremo dello stivale e con un'appendice dentro l'accogliente Confederazione ? Qui il giallo, se si può dire, diventa ancora più giallo, si internazionalizza, evoca trame e scenari che vanno ben al di là dei confini locali. Ma dove? Che comunque ci sia materia interessante lo mostra la velocità con cui i governi hanno fatto perdere le tracce dei superstiti , ma anche dei deceduti. Nessuna autopsia, eppure conoscere almeno il loro grado alcolico avrebbe potuto essere utile, così come rilevatore di trame sconosciute, è la velocità con cui un qualche volo di Stato ha tolto di mezzo ogni testimone dell'incidente. In questa occasione la magistratura nostrana ha dovuto piegarsi, velocemente, alla ragione di Stato. Non è la prima e unica volta che ciò accade. Quindi ? Qui iniziano le ipotesi, le illazioni e la pista Russa è quella più accreditata dai media. Certo è che questi Russi, negli ultimi anni, hanno fatto piovere sulle sponde del nostro laghetto un bel fiume di milioni. Probabilmente il clima mite invernale, rispetto ai rigori di casa loro, li ha indotti ha prendere qui la loro residenza secondaria e già che ci sono tanto vale spendere , visto che le loro disponibilità non sembrano limitate. Immaginiamo che siano stati tutti contenti di questa scelta che ha visto ville abbandonate e cadenti tornare a nuovi splendori, magari anche un po' eccessivi, e lista vedendo pure impegnarsi in attività economiche importanti nel campo della ospitalità turistica di alto livello. Da dove poi arrivino tutti questo soldi nessuno se lo chiede, men che meno chi fa affari con loro; d'altra parte pecunia non olet, e quindi, anche se non è vero: tutto è oro ciò che luccica. Da un po' di tempo questa bella festa è stata però rovinata, o almeno avrebbe dovuto esserlo dall'accidente della guerra Russo/Ucraina, anche se per altri sarebbe: Nato/Russa. Le restrizioni dovrebbero mordere il fiume di denaro che prima scorreva libero e tranquillo, ma, a guardarsi attorno, non sembra che ciò sia avvenuto. Ecco allora prende ulteriormente piede la pista Russa: scovare agenti e oligarchi di Mosca, intercettare flussi di denaro che aggirano le restrizioni, indagare su possibili attività infiltrative a danno degli Stati " nemici" . D'altra parte, tempo fa anche noi si era provati a capire cosa ci fosse dietro alcune anonime Svizzere che finanziavano società italiane senza, apparentemente, trarne alcun utile. La storia aveva poi avuto un risvolto imprevisto, non lo posso raccontare, ma anche in quella occasione, magari era arrivato qualche agente segreto a consigliare che era meglio che qualcuno lasciasse il posto.

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