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mercoledì 6 aprile 2016

LEZIONE PRATICA







La seconda lezione con la quale intendiamo continuare il corso pratico iniziato ieri, avrà come oggetto una materia sulla quale, è vero, questo blog ha speso fiumi di inchiostro, ma che non di meno non ha perso la sua attualità e il suo interesse, anzi recenti sviluppi l'hanno riportata alla nostra attenzione e sviluppi futuri la riporteranno all'attenzione di tutti. Tanto per non cambiare parleremo ancora della " Zanetta". La materia, d'altronde, si presta molto bene a esemplificare l'impostazione teorica che nella prima lezione è stata sviluppata. La possiamo quindi prendere come esempio emblematico di un modo di governare che piega alle ragioni della " politica" , per verità dovremmo dire alle ragioni del governante di turno, regole, prescrizioni, norme e chi più ne ha, più ne metta tanto l'ultima preoccupazione è osservarle e farle osservare. Mi accorgo che a sproposito ho usato il sostantivo ragioni e già qui merita un approfondimento. Bisogna dirlo in modo molto chiaro; esiste una gerarchia delle ragioni, una giurisprudenza molto qualificata lo ha scritto chiaramente e proprio con riferimento a quella giurisprudenza, le ragioni del governante che più di ogni altro ha spinto, ha brigato, si è impegnato e ha sudato per portare a casa la "Zanetta", non è che stanno al vertice di quella gerarchia, stanno comunque al di sotto. Di quanto stiano sotto non lo so, so che comunque stanno al di sotto e che, invece, quelle che stanno al vertice, addirittura costituzionale, sono le ragioni contenute in quei provvedimenti di vincolo, diretto o indiretto, monumentale o di paesaggio di cui è stato fatto strame nella elaborazione del testo sacro della "Zanetta". Calma; non è che è stato fatto strame soltanto di quello, ci mancherebbe, sono stati forzati, posso dire così, altri principi che un'altra autorevole giurisprudenza ci ricorda e che, nel caso, avrebbero dovuto far passare al vaglio della magistratura penale l'opera compiuta dai governi in carica. Però a questo punto vale ricordare un poco la vicenda che, partita per elargire a tutti o quasi, decine e decine di migliaia di metri cubi alberghieri e non si sa quanti, ma non meno metri cubi residenziali, passo dopo passo, restringeva le promesse elargite con troppa generosità elettorale, sino a salvare dalla decimazione, soltanto o quasi, ma il quasi era la scuola Alberghiera che, peraltro, secondo voci di popolo, sarebbe già oggetto di compromesso con la stessa " Zanetta" e appunto sempre e solo la medesima "Zanetta". Motivazione ufficiale di questo unico salvataggio; la esistenza di un po' di milioni di euro cacciati dallo Stato per fare il super albergo, milioni che urgeva spenderli per non perderli. Verranno comunque persi, ma la ragione unica ormai c'era e non sarebbe, solo per questo, venuta ufficialmente meno. Ben inteso, non è che ci piacesse la maxi variante, ci faceva venire il volta stomaco, ma il nocciolo della lezione sta altrove, cioé nello spregio di norme di Stato in nome di interessi locali fatti passare per prevalenti che prevalenti non lo sono e la corsia privilegia concessa a uno. Abuso di diritto ? No, proprio violazione di diritto. La storia comunque è andata avanti; la giustizia penale, o meglio l'accusa di Stato, dopo due anni e oltre che aveva ricevuto l'accurato esposto sui fatti, avuto evidentemente sentore che l'inchiesta, su nostro impulso, stava per essergli sottratta dalla Procura presso la Corte di Appello, ha chiuso archiviando. Perfetto; ma casualmente, una delle tante querele che l'Alcade aveva promosso contro i suoi aguzzini, è andata, invece avanti. Il PM è lo stesso, ma è una semplice casualità. Comunque a fronte di quella che, non proprio sprovveduti in materia, ci era apparsa una palese forzatura della legge, anche di quella penale, il caso ha voluto che diventassimo noi gli imputati, rei di aver scritto un manifesto che annunciava il varo della " Zanetta". Un bel ribaltamento di fronte non c'è che dire, ma... intanto tutti dovrebbero essere curiosi di sapere, dopo tanto tempo, che fine abbia fatto la " Zanetta". Anche noi lo siamo tanto che siamo anche andati a curiosare, ma vi terremo sulla corda ancora per un po' di giorni.

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