Ci chiedono chiarezza la facciamo. In fondo la cosa non è oscura, neppure si vuole sia celata, magari qualcuno vorrebbe che fosse sì oscurarta, ma ormai la rete la cattura. Ordunque gli obiettivi più espliciti e illustrati potrete poi trovarli, da qui a qualche giorno ancora, sul testo statutario che pubblicheremo sempre in rete. Lì vi troverete gli scopi societari, i modi per anche a lei aggregarsi, le regole di vita di sta cosa. E' a base volontaria; si aggrega chi lo vuole, purché condivida tutti quanti anche gli scopi; si aggrega e poi partecipa. Il primo appuntamento è quello generale che unisce tutti quanti e lì si votano i soci per le cariche. Orbene, io qui non vi dico tutto quanto, ancora qualche giorno, leggerete lo statuto. Comunque la cosa che più importa è quella di capire che sta roba poi aggregata, non è che non può fare; c'è spazio per poi tanto da fare. La legge ci sostiene, persino ci incoraggia a metterci un po' insieme, per prenderci poi cura dei beni che son quelli comuni. C'é modo e poi c'è modo di prendersi un po in carico sti beni a noi comuni; non certo ci vedrete col secchio e col martello, ci occorre, innanzitutto, un po' il cervello. Si tratta di un confronto tra tutti gli associati per farne poi un progetto che tocchi tutti i punti, che metta sulla carta le aree del degrado, ne faccia un po' la storia, ne illustri le ragioni, gli dia la soluzione. Si possono anche fare progetti più mirati se vi sono volontari che abbiano risorse da mettere in comune; qualcosa si è già visto tempo fa a proposito della stazione e il suo trenino. Insomma, non fatemi dire più di tanto, vi aggiungo che l'interesse non deve essere soltanto per cose materiali, ma anche per progetti che riguardino il mettere a valore i beni a noi comuni. Per ora non vado oltre.
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