Visualizzazioni di pagine: ultimo mese

mercoledì 13 luglio 2011

Fine dell’intervallo: atto secondo

A ranghi un po’ ridotti riprende il Consiglio di Palazzo per portare a conclusione i suoi lavori, lasciati anche loro un po’ sospesi dopo l’ultima chiamata del 21 giugno scorso. Ci sono da concludere gli interpelli presentati da superminoranza sulla politica turistica, la gestione del pala dei congressi, il disordine dei camper lasciati per le strade e fare il punto sul contratto per il porto, mentre la grande maggioranza porta in ratifica due atti della Giunta .
Sotto il diluvio universale che affonda la città, alle 18 e 30, passati da minuti, si  inizia con le due ratifiche che sono atti che variano il bilancio. Insomma si incomincia, nuovamente, ad incrementare un poco quelle già correnti, quelle che a noi sembravano anche troppe, ma è un pozzo senza fondo dove si mettono altri 55 mila d’euro. Ci legge, come sempre, la lezione il dottore messo alla cura del bilancio . Finita la lettura, il Dottore torna muto e dopo le dichiarazioni di astensione di minoranza, la maggioranza approva.
Arriva il documento sulla politica turistica che, superminoranza ha presentato: fitto, fitto e pieno di domande. La lettura e il suo commento si prende tutto il tempo, mentre Canio ascolta in gran silenzio. La risposa è del Professore che , però , precisa è soltanto per la propria competenza e quindi di rispose ne tralascia in grande numero. Insomma sulla materia ci sembra un delegato un po’ amputato che, magari, non tutto condivide della  politica che cerca miss e grandi eventi, ma che in tali occasioni si fa un poco da parte e lascia invece fare a Canio,  gran comunicatore di Palazzo. E infatti è Canio che difende, a spada tratta, tutti  i grandi eventi: quelli già fatti e quelli annunciati e poi non fatti, ma poco gli importa se il Presidente del Distretto non la pensa come Lui, tanto, dice infatti,sempre Canio, che quella è un’opinione come un’altra, infatti cita l’altro Presidente, quello che in Provincia lo chiamano il leprotto, che fece dichiarazioni a favore dell’evento per le miss ma, in questo caso, non è più soltanto un’opinione. Si va comunque in fretta a conclusione perchè il cronometro è  sovrano, giusto per ricordare a maggioranza come, in tempi come questi, più che l’effimero, a promuover la città dovrebbero essere la sua qualità urbana che non c’è e le infrastrutture pubbliche che pure loro mica ci sono, ma i soldi non si possono dividere o si mettono nell’effimero o nelle cose che hanno a rimanere e Canio la sua scelta ormai l’ha fatta.
Argomento parallelo è l’interpello sulla gestione del pala dei congressi. C’è un contratto con clausole precise, si chiede conto del loro rispetto ed osservanza, del grado di utilizzo di una struttura che almeno quella c’è, che insomma  maggioranza faccia il punto sullo stato di gestione. Risponde il Vice delegato e l’ impressione è che la carte le abbiamo raccolte giusto l’altro ieri per dare le rispose. Non c’è monitoraggio del contratto, questo lo si capisce troppo bene,  il concessionario presenta un rendiconto dove,  in un anno, ha un giro di oltre  900 mila euro e , tolte le spese, gliene rimangono in mano giusto 8 mila di quegli euro, insomma lavora per la gloria; siamo oltre metà anno e il programma di attività sempre per l’anno in corso, anche lui un obbligo scritto nel contratto,  non è stato presentato. Certo anche  Canio prende la parola e ci dice che per il turismo congressuale è ancora tempo di gran crisi, salvo, noi aggiungiamo, gli alberghi concorrenti magari fare il pieno. Conclusione: quello che non c’è: pazienza; mentre per quello che invece c’è ci si dimentica che esiste.
Questione degli autocaravan lasciati per le strade nei fine settimana, pacifica invasione, non si possono scacciare, ma cosa intende fare la città anche per loro. Qui la risposta è troppo breve , non farà , per ora e poi, proprio un bel  nulla.
Si va alla conclusione con l’interpello sullo stato del contratto di costruzione del gran porto. Qui Canio va cauto, non vuole più fare previsioni sul suo inizio, fa scongiuri, certo che questo inizio non è ancora dietro l’angolo. C’è questa storia del progetto esecutivo rivoltato che arriverà non alla metà, ma verso la fine del mese che ora è in corso; mostra cautela il grande Capo, la decisione sulla direzione dei lavori non c’è ancora e minoranza ricorda che ci vuole anche il collaudatore in corso d’opera, e poi  ci sono altri problemi senza sapere ancora quale sarà il conto che l’impresa presenterà insieme con il progetto esecutivo, appunto rivoltato. Canio conclude, con tono bipartisan e conciliante, che non ci si può sbagliare perché questa volta se va male, si perde tutti quanti. No Canio, gli dice minoranza, avrai perso solo tu.
Questa volta comunque la tempesta è rimasta fuori dall’aula e alle 20 e 30 primi c’è ancora tempo per la cena. Lunedì 18 ore 21 però nuovo Consiglio, ma ne parleremo un'altra volta.


Nessun commento:

Posta un commento