
Archiviata la serata senza il botto, si pensa già a quella prossima
ventura che sembrerebbe quasi già imminente, ed ecco allora che, prontamente, sul
tavolo di Canio gli abbiamo messo due interpelli. Il primo non è nuovo, anzi è proprio
vecchio, è roba da pensione, la richiesta insomma è di aggiornare un po’ la
situazione di quel porto che rischia, ormai, l’oblio. In ballo, ricordiamo,
sono una somma di 900 mila euro, quei soldi, insomma, che la Regione non pareva
tanto propensa a dar come scontati. La questione era finita sul tavolo dell’Autorità
di vigilanza delle opere e qui ci siam fermati, più nulla ci hanno detto e raccontato.
Poiché però di tempo un poco ne è passato, crediamo che oramai la risposta sia
arrivata o, al più, forse in arrivo. A Canio, dunque, il titolare di quella
delega alla opere più grandi, quelle mai viste per intenderci, spetta dare una
risposta nel prossimo Consiglio. L’altro interpello è più complesso, riguarda
una questione un po’ di trasparenza che, nei casi che portiamo all’attenzione,
e sono cinque, il Palazzo non sembra proprio essere fatto sempre di vetro. Son
pubblicazioni obbligatorie manco viste, affidamenti di contratti andati a
parenti stretti di precedenti condannati, spacchettamenti di progetti per evitare
di fare anche le gare, cose così insomma che si dovrebbero evitare ed invece,
basta un po’ spulciare… e te le trovi.
Vedremo, o meglio, sentiremo le risposte che ci vorranno dare per giustificare
un certo andazzo.Non posso oggi finire senza che dica qualcosa sul quel botto, un po’annunciato e poi non fatto. Per ora dico che è solo rinviato, Canio lo ha
fiutato e lo ha evitato, ma tempo solo qualche giorno e il botto scoppia. Saremo
quindi noi, su questo blog, a darvi la notizia in anteprima.
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