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giovedì 18 aprile 2013

ANCORA I NUMERI


 
Poi levo il disturbo, ancora oggi però parliamo di quei numeri che riempiono l’anno finanziario, da tempo, ormai finito e che andranno in aula la fine del mese che sta in corso. Ieri parlavamo dei soldi in entrata, oggi dei soldi che son spesi. Vi do un annuncio che ha del clamoroso: la spesa corrente che mai la si fermava, che sempre essa saliva, ora la prima volta, forse, dell’era di Canio e del suo governo, si è fermata. Dov’è che si è fermata, qual è la cifra che ha raggiunto: 4 milioni 963 mila di euro, cui devono aggjungersi euro 512 mila per restituir parte del debito. Comunque sia, tolta una grossa partita d’IVA versata, una tantum, nell'esercizio 2011, la differenza in meno rispetto al medesimo esercizio, non è molto, comunque sta spesa è scesa, almeno non si può dir che sia salita. A chi va il merito ? Questo non si può certo precisamente dire; la spesa è sempre ballerina, la riduzione è appena appena, basta poco e la spesa sale ancora. Comunque il dato ve lo do un po’ in % : allora scende del 4.92% la spesa legata al personale, del 26.48% quella di acquisto beni, del 1.67% quella per servizi, scendono del 9.55% i trasferimenti dati a terzi, del 1.38% gli interessi sul debito pubblico, del 50,88% le imposte e tasse, ma qui c’è quella partita del debito per IVA assai gonfiata l’anno prima che ho già citato pure prima. La riduzione totale ed anche finale, con dentro sempre anche quell’IVA, è meno 11,09%, ma tolta e depurata da quella partita che la sfalsa, è di punti 3 virgola 6, che in assoluto fan, circa, 186 mila di euro. Torniamo allora alla domanda di partenza: a chi va dato merito? Forse a nessuno è la risposta giusta. Perché la spesa  del personale è un po’ calata? Forse, per via di un via vai che, durante l’anno,  pur c’è stato; quella che sembrava assai ridotta per acquistar dei beni, in assoluto però non vale una gran cifra ( 27 mila e rotti in euro); quella per servizi, invece scende soltanto di un punto e 67, ma qui sta tanto grasso che ancor cola, qui  si spende ancora una gran cifra: 2 milioni 144 mila tutti in euro. Scendono si di circa 78 mila euro i trasferimenti dati a terzi, ma anche qui il grasso cola, tanto che si è speso, ancora, 738 mila d’euro. Quel che dunque però, alla fine, sembra sia tutto vero è che ridurre spesa è certo che si può; rimane però la questione se si vuole e qui il problema par che non siano i numeri dei soldi, ma dei voti. 

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