
Oggi è il 22, il mese
ormai è di aprile, l’anno è già quello penultimo, si fa allora il punto, si guarda
un po’ l’agenda, quello che è stato fatto, poco e niente, quello che è ancor da
fare, quasi tutto. Ci sono, o meglio ci sarebbero, le scadenze un po’
imminenti, son anche quelle annuali e un po’ impellenti, non ne sappiamo quasi
niente e quanto alla previsione del prossimo bilancio: proprio niente; poi ci sono i programmi, quelli che
da tempo, ormai, avviati, ma un conto è averceli avviati e un altro è averli poi anche
finiti. Qui tra tutti spicca, non c’è dubbio, l’Alberghiera, non la scuola ben
inteso, la variante, la.....bozzaccia. Or che dire, che fosse un bel programma, Dio ci scampi,
però come tale fu lanciato e inaugurato; eppure e per nostra fortuna, sta ancor fermo, chiuso a chiave dentro l' armadio. C’è sua figlia, questo è vero, meglio dire la
figliastra: “ La Zanetta”, questa sembra che cammini, sembra appunto, prende corsa,
poi si inciampa, si rialza, poi riparte e, da sola, va al traguardo: la galera.
Tra i programmi programmati ormai da anni, c’è la PAI. Questa sembra sia finita,
sembra pronta per andare in assemblea per un voto e il gran finale, ma al traguardo
c’è un problema, poi vedremo. Andiamo avanti; c’è sta agenda da ultimare,
non c’è il tempo, è troppo fitta, ma sta fitta sulle cose ancor da fare, meglio
dire da non fare. Quanto al porto sembra morto, forse è morto anche davvero, ormai è sepolto, meglio dire sta sommerso. L’Alberghiera,
qui è la scuola ben inteso, sembra fatta; ci tocchiamo e poi vedremo. Quanto al
resto, dov’è il resto? Non c’è resto, ci han fregati; sull’agenda stavan scritte
tante cose, ora invece son finite cancellate.
Non c’è il tempo, che volete, non rompete.
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