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venerdì 26 aprile 2013

IL PASTICCIACCIO




Il titolo di oggi punta lì, su quel problema che Canio ha così creato da quando si è messo nella testa di fare la “ Zanetta”. Non è solo un gran problema, ma è quello che blocca un po’ tutte le cose, quello che nella testa sempre di quel  Canio doveva essere il sole del futuro, radioso e luminoso e che invece è una gran nube che oscura l’orizzonte e che minaccia tuoni, lampi e una rovina. In questo post di oggi noi vi incolliamo l’ultimo decreto, quello che il 27 dodici 2000 e dieci, quello che decise di metter sopra tutta quanta l’area detta la “ Zanetta”  il così chiamato vincolo indiretto. Vi leggerete che cosa esso dispone si possa o non si possa farci sopra; ve ne farete quindi una ragione se, con quelle sue disposizioni, tutt’ora assai vigenti,  sarebbe mai possibile pensare di farci una variante con cui  il nuovo edificato potrebbe essere grande  20 volte la dimensione di ciascuna delle due delle ville vincolate e coprire col cemento metà di tutta l'area.  Aggiungo che non è che di tal ultimo decreto si possa fare finta non esista, proprio no e perché no ?  Il perché eccolo qua:  nel codice dei beni culturali e del paesaggio, che è una legge, vigente, dello Stato, c’è un articoletto che recita così:

 
Articolo45.
(Prescrizioni di tutela indiretta)


1.          Il Ministero ha facoltà di prescrivere le distanze, le misure e le altre norme dirette ad evitare che sia messa in pericolo l’integrità dei beni culturali immobili, ne sia danneggiata la prospettiva o la luce o ne siano alterate le condizioni di ambiente e di decoro. 2. Le prescrizioni di cui al comma 1, adottate e notificate ai sensi degli articoli 46 e 47, sono immediatamente precettive. Gli enti pubblici territoriali interessati recepiscono le prescrizioni medesime nei regolamenti edilizi e negli strumenti urbanistici.
 

Come vedete non è che ci vuol tanto per capire; il testo è molto chiaro, non solo le disposizioni del Decreto si applicano da subito, ma c’è anche l’obbligo di recepirle, così come esse sono, con una variante al piano. Già, questa variante, ma è proprio tutto quanto quello che, però al rovescio,  Canio, il suo governo e, pur bisogna dirlo, tutta quanta la sua corte, da due anni tentano di fare. Qui dunque c’è un complotto in atto contro lo Stato e la sua legge, qui ci sono i congiurati: amministratori eletti, professionalità pagate, dirigenti e funzionari, tutti soggetti di cui non pare la fedeltà alla legge sia un requisito necessario, ma un’opzione. Come vedete se a questo che oggi vi postiamo, ci aggiungiamo l’altra questione che chi ci segue la conosce, ossia quella del vincolo del 1924 e del PPR, ne esce un quadro assai inquietante, dove, prima o poi dovrà metterci mano della Repubblica, almeno, la Procura? E i Consiglieri eletti ? Quelli che votano, che alzano le mani dietro un sol ed unico comando? Ma…., quelli se stanno davanti al maxischermo.

 


 
 




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