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martedì 7 gennaio 2014

CHIUSO PER GOVERNO


C'è pure qualcosa, tra le tante, che sembra uscita dal ricordo di Canio e del suo bel governo. E' il cascinino di Carciano che per tanti anni aveva funzionato per benino; comunque sia riuniva per il gioco, quello del tennis o le bocce e quello dei bambini. Non era molto, ma in una frazione cresciuta in residenti, amata e frequentata da tanti villeggianti, era qualcosa. Comunque univa, e se non era per il gioco lo era per un momento di ritrovo, che fosse uno spuntino, un gelato o un bicchierino. Tra una chiusura, una mezza soltanto poi apertura e poi ancora una chiusura, sono due anni che sto cascinino versa solo in seri  guai. Sembrava facile e veloce la sua soluzione e invece tutto è andato storto e adesso  sta ormai chiuso e tutto è fermo. Un primo bando, sembrava cosa fatta e invece no; un altro bando, sta volta è propria fatta, ma neppure quella volta la cosa si è conclusa, perché dopo una partenza falsa, il tutto si è bloccato un' altra volta. Imprevedibili imprevisti, con questa formula di rito il Palazzo ha poi  spiegato che anche l'ultimo contratto sottoscritto era da sciogliersi perché le cose  erano diverse e più onerose rispetto a quanto fosse scritto nel bando del contratto. Insomma errori, errori mascherati da quella formula di rito, misteriosa, dietro la quale anche un porto per dieci  anni è rimasto sotto l'acqua e da due anni sto cascinino ha chiuso, ad intervalli, i suoi battenti e sta, oramai, dimenticato. L'ultima notizia risale  all'ultima scorsa primavera. Un altro bando, sta volta soltanto " esplorativo" usciva infatti a quella data  da Palazzo. Qualcuno, per verità, ha poi risposto, ma Canio e il suo governo hanno archiviato e, considerato il calendario, è facile indovinare che anche quest' anno passerà senza che il cascinino riaprirà i battenti. Peccato, certo, che altro dire, ma se peccato ci sta non è stato commesso da noi che lo diciamo, ma da quelli che l'hanno fatto; quel governo del fare e non del dire che tante e troppe volte davanti al dover fare ha combinato soltanto guai a ripetizione, anzi a raffica; pur sempre, anche questi,  imprevisti e imprevedibili.                          

 

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