Si procede dunque col bilancio; sarebbe il preventivo che, approvato a fine luglio ne fa, quasi, un consuntivo; comunque si accinge alla lettura del pizzino il neo Ministro. Sta lungo sta volta il suo pizzino; lo legge come fosse la grana di un rosario, di cifre ne da poche, confonde le migliaia con i milioni, giustifica il ritardo del bilancio con le pecche dello Stato che accusa di prendersi da Stresa troppa IMU. Stremata dalla fatica, sospinta da uno sforzo sovrumano, arriva poi anche alla fine, ma la sfida che lancio da ste righe è se mai qualcuno abbia capito cosa è mai questo bilancio. La solfa è sempre un poco quella che da una sfilza di anni viene detta, cioè che non c'è soldi. In questa situazione com'è che poi si trovano di euro circa 8 milioni per pareggiare nell'anno che sta in corso è forse un altro bel mistero. Comunque lo conferma il Borgomastro che non c'è soldi e pure lui giustifica il ritardo con cui arriva quest'anno sto bilancio. Di certo però c'è quel che non c'è. Nessuno lo ha notato, nessuno ne ha fatto un minimo rilievo, ma questo governo non riesce, nel suo primo semestre di mandato, a presentare il programma triennale da investire; è' interessante. Ci prova il Comandante a segnalar l'errore nel bilancio. Una somma di spesa sta troppa per oltre 80 mila d'euro, quindi ne avanza , altro che ne manca. Giustifica la cosa, o meglio presume di giustificar la cosa la fida ragioniera, portata dal Ministro in suo sostegno. Vedremo più avanti nel tempo dell'anno che sta in corso dove sta la ragione e dove sta il torto. Interroga Marcella Severino il neo governo, gli pone domande e domandine cui risponde la fida ragioniera sempre attenta. Comunque la cosa va avanti senza scosse e un bilancio, più o meno sconosciuto, alla fine con le scuse del nostro Borgomastro è approvato soltanto dalla sua di maggioranza. Si vota il solito gettone di presenza che soltanto l'uomo Fortis devolve ad altro scopo. Ritorna l'avvocato, il Vice Delegato, che spiega come mai si debbano pagare ancora soldi. Son altri 20 mila di euro per cause perdute, ma poi tranquillizza la platea spiegando che se vi sono da pagare venti mila, ve ne sono da incassare ben 60 mila. Son cause anche remote, ma la cosa da l'estro al Comandante di ricordar le liti ingiuste e temerarie che, all'epoca dei fatti, vennero intentate soltanto per ripicche, accanimento e prepotenze e qui si indigna. Si defila l'Avvocato, ricorda che i fatti risalgono a tempi a lui del tutto ignoti. Comunque si votano anche questa . Riprende il timone il Borgomastro che liquida assai in breve la proposta di adesione per fare nel 2023 la gara unica del gas; poi passa alla legge regionale in tema di autonomia del territorio, una solfa che va avanti e indietro da più anni e che Marcella Severino caldeggia con distinguo. Sta volta ritorna sulla scena, dopo anni di silenzio, lo Scarinzi. Il tema è ancora sempre il solito ufficio postale di Carciano che dal prossimo settembre chiuderà, per sempre, i suoi battenti. Lui spiega l'azione intrapresa per scongiurar la resa e spera. Ricorda qui il Comandante una simile vicenda, accaduta in terra di Calabria, dove con un ricorso al Tar, che fu vincente, hanno sventato la chiusura di un piccolo ufficietto. Fate lo stesso or dunque, fate veder chi siete, non servono le parole, ma servono le azioni; così li sprona. Ne segue un po' di confusione dove alla fine sembra che si sponsorizzerà anche l'azion legale contro le regie poste. Il tempo convenuto è ormai passato, ma il Borgomastro è magnanimo, vuol cancellare nei fatti l'immagine offuscata che l'Alcade aveva nei suoi ultimi tempi disegnato, per cui avanti con gli interpelli tutti presentati. Tocca pertanto a Bertolino narrar lo stato di quella che fu la passeggiata a lago. Non nega il Borgomastro lo stato in cui si è incorsi, ma lancia le accuse a chi non ha mai fatto. Tace quel nome che a tutti è conosciuto e anche risaputo, comunque racconta come e quando, presto o tardi, lo stato del disastro sarà poi riparato. Ma qui scoppia lo scontro, dimentico di dire dell'impianto storico di luce, chiamato a precisare, gli scappa di dire che è meglio anche disfarlo. Insorge allora Marcella Severino diffidando il Borgomastro a non osar toccare quell'impianto. Risponde di nuovo il Borgomastro e qui gli scappa di girar un poco il coltello nella piaga del buco di bilancio provinciale. Sopita un po' la rissa, si smorza la tensione riprendendo la parola Bertolino sullo stato dell'area per il bagno al lido Blù. Rassicura il Borgomastro lo stato del ripristino già fatto. Sta volta l'interpello è la piscina; si chiedon di sapere molte cose. Risponde l'Avvocato, ripete almeno venti volte "successivamente", gli secca un po' la bocca nel parlare, si capisce che è un poco imbarazzato. La lunga relazione che legge in qualche modo è fitta di numeri e di date, ma serve niente, occorre sapere la sostanza: si firma sto contratto ? si paga questo canone? si trovano i vizi prima occulti? si investe o non si investe o son soltanto belle promesse ? La fine è un ma, sì, forse, non so; il Vice Delegato non convince. Adesso tocca al Comandante; la prima è l'interpello sulla chiusura di quella via che poi generò anche la rissa. La data con cui venne emessa un'ordinanza o due ordinanze o forse un'ordinanza con due date, insomma un gran pasticcio cui il Vice Delegato si sforza di dare una risposta. Chiude la cosa alfine il Borgomastro. Ritorna la questione del comizio nel tempo elettorale, di permessi firmati e trattenuti, trattenuti e non firmati, insomma un altro bel pasticcio, cui anche qui la chiude il Borgomastro. L'ultima riguarda una risposta, che mai venne poi data, con cui dal Comandante veniva offerta la sua collaborazione al Vice Delegato per cose da vedere su un Isola del Lago. Tra i due non c'è nessuna intesa e così chiude il Consiglio in tempo per la cena.
Questo blog vuole essere una voce un poco fuori dal coro, sia per i contenuti che per il modo di raccontarli, libera e non condizionata proprio da nessuno, se non dal suo stesso autore. Non cercate però soltanto cronache locali, non ne troverete molte, ma note e commenti, mai troppo seri, per lo più intorno al Palazzo, luogo in cui non abbiamo più nessun particolare accesso, ma cercando, ugualmente, di tenere il fiato sul collo all' inquilino di turno perchè eviti guai. Buona lettura.
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venerdì 31 luglio 2015
PARTE II
Si procede dunque col bilancio; sarebbe il preventivo che, approvato a fine luglio ne fa, quasi, un consuntivo; comunque si accinge alla lettura del pizzino il neo Ministro. Sta lungo sta volta il suo pizzino; lo legge come fosse la grana di un rosario, di cifre ne da poche, confonde le migliaia con i milioni, giustifica il ritardo del bilancio con le pecche dello Stato che accusa di prendersi da Stresa troppa IMU. Stremata dalla fatica, sospinta da uno sforzo sovrumano, arriva poi anche alla fine, ma la sfida che lancio da ste righe è se mai qualcuno abbia capito cosa è mai questo bilancio. La solfa è sempre un poco quella che da una sfilza di anni viene detta, cioè che non c'è soldi. In questa situazione com'è che poi si trovano di euro circa 8 milioni per pareggiare nell'anno che sta in corso è forse un altro bel mistero. Comunque lo conferma il Borgomastro che non c'è soldi e pure lui giustifica il ritardo con cui arriva quest'anno sto bilancio. Di certo però c'è quel che non c'è. Nessuno lo ha notato, nessuno ne ha fatto un minimo rilievo, ma questo governo non riesce, nel suo primo semestre di mandato, a presentare il programma triennale da investire; è' interessante. Ci prova il Comandante a segnalar l'errore nel bilancio. Una somma di spesa sta troppa per oltre 80 mila d'euro, quindi ne avanza , altro che ne manca. Giustifica la cosa, o meglio presume di giustificar la cosa la fida ragioniera, portata dal Ministro in suo sostegno. Vedremo più avanti nel tempo dell'anno che sta in corso dove sta la ragione e dove sta il torto. Interroga Marcella Severino il neo governo, gli pone domande e domandine cui risponde la fida ragioniera sempre attenta. Comunque la cosa va avanti senza scosse e un bilancio, più o meno sconosciuto, alla fine con le scuse del nostro Borgomastro è approvato soltanto dalla sua di maggioranza. Si vota il solito gettone di presenza che soltanto l'uomo Fortis devolve ad altro scopo. Ritorna l'avvocato, il Vice Delegato, che spiega come mai si debbano pagare ancora soldi. Son altri 20 mila di euro per cause perdute, ma poi tranquillizza la platea spiegando che se vi sono da pagare venti mila, ve ne sono da incassare ben 60 mila. Son cause anche remote, ma la cosa da l'estro al Comandante di ricordar le liti ingiuste e temerarie che, all'epoca dei fatti, vennero intentate soltanto per ripicche, accanimento e prepotenze e qui si indigna. Si defila l'Avvocato, ricorda che i fatti risalgono a tempi a lui del tutto ignoti. Comunque si votano anche questa . Riprende il timone il Borgomastro che liquida assai in breve la proposta di adesione per fare nel 2023 la gara unica del gas; poi passa alla legge regionale in tema di autonomia del territorio, una solfa che va avanti e indietro da più anni e che Marcella Severino caldeggia con distinguo. Sta volta ritorna sulla scena, dopo anni di silenzio, lo Scarinzi. Il tema è ancora sempre il solito ufficio postale di Carciano che dal prossimo settembre chiuderà, per sempre, i suoi battenti. Lui spiega l'azione intrapresa per scongiurar la resa e spera. Ricorda qui il Comandante una simile vicenda, accaduta in terra di Calabria, dove con un ricorso al Tar, che fu vincente, hanno sventato la chiusura di un piccolo ufficietto. Fate lo stesso or dunque, fate veder chi siete, non servono le parole, ma servono le azioni; così li sprona. Ne segue un po' di confusione dove alla fine sembra che si sponsorizzerà anche l'azion legale contro le regie poste. Il tempo convenuto è ormai passato, ma il Borgomastro è magnanimo, vuol cancellare nei fatti l'immagine offuscata che l'Alcade aveva nei suoi ultimi tempi disegnato, per cui avanti con gli interpelli tutti presentati. Tocca pertanto a Bertolino narrar lo stato di quella che fu la passeggiata a lago. Non nega il Borgomastro lo stato in cui si è incorsi, ma lancia le accuse a chi non ha mai fatto. Tace quel nome che a tutti è conosciuto e anche risaputo, comunque racconta come e quando, presto o tardi, lo stato del disastro sarà poi riparato. Ma qui scoppia lo scontro, dimentico di dire dell'impianto storico di luce, chiamato a precisare, gli scappa di dire che è meglio anche disfarlo. Insorge allora Marcella Severino diffidando il Borgomastro a non osar toccare quell'impianto. Risponde di nuovo il Borgomastro e qui gli scappa di girar un poco il coltello nella piaga del buco di bilancio provinciale. Sopita un po' la rissa, si smorza la tensione riprendendo la parola Bertolino sullo stato dell'area per il bagno al lido Blù. Rassicura il Borgomastro lo stato del ripristino già fatto. Sta volta l'interpello è la piscina; si chiedon di sapere molte cose. Risponde l'Avvocato, ripete almeno venti volte "successivamente", gli secca un po' la bocca nel parlare, si capisce che è un poco imbarazzato. La lunga relazione che legge in qualche modo è fitta di numeri e di date, ma serve niente, occorre sapere la sostanza: si firma sto contratto ? si paga questo canone? si trovano i vizi prima occulti? si investe o non si investe o son soltanto belle promesse ? La fine è un ma, sì, forse, non so; il Vice Delegato non convince. Adesso tocca al Comandante; la prima è l'interpello sulla chiusura di quella via che poi generò anche la rissa. La data con cui venne emessa un'ordinanza o due ordinanze o forse un'ordinanza con due date, insomma un gran pasticcio cui il Vice Delegato si sforza di dare una risposta. Chiude la cosa alfine il Borgomastro. Ritorna la questione del comizio nel tempo elettorale, di permessi firmati e trattenuti, trattenuti e non firmati, insomma un altro bel pasticcio, cui anche qui la chiude il Borgomastro. L'ultima riguarda una risposta, che mai venne poi data, con cui dal Comandante veniva offerta la sua collaborazione al Vice Delegato per cose da vedere su un Isola del Lago. Tra i due non c'è nessuna intesa e così chiude il Consiglio in tempo per la cena.
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Salve, sto cercando informazioni storiche o foto d'epoca riguardanti la (ormai demolita) villa Lasio di Stresa. Cercando su Google trovo solo il suo blog che la menziona. Lei sa nulla al riguardo? Se sì, ha un indirizzo email dove possa contattarla?
RispondiEliminaGrazie mille.