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domenica 23 agosto 2020

PORTO: IL RESPONSABILE PRONTO A CONFESSARE

Forte vento ieri sera sul Verbano, danni al nuovo porto di Stresa 

Sottoscrivo assolutamente il punto programmatico del candidato Canio laddove afferma di voler completare il porto e accertare le responsabilità cui ricondurre le ultime vicissitudini della sventurata opera. Sul primo dei due punti programmatici credo che non vi sia discussione. Nessuno arrivati a questo punto può permettersi di abbandonare l'opera, pagherebbe un danno di sette milioni di euro. Rimane poi da capire come fare e come pagare, ma questa è tutta un'altra storia. Il secondo dei due punti è invece molto più interessante. Canio afferma di voler accertare le responsabilità. Non è la prima volta che si esprime in questo modo. Lo aveva già fatto durante la campagna elettorale del 2005, peccato che nei successi dieci anni del suo regno se lo sia poi completamente scordato. Fosse stata solo una questione di memoria poremmo forse giustificare la sua dimenticanza, ma avendoglielo ricordato più volte durante il suo lungo regno, la scusante della memoria non funziona. La verità è infatti ben diversa da quella che il redivivo vorrebbe fare passare, accreditandosi come un novello Savonarola pronto a risarcire i cittadini dai danni provocati dal malgoverno durante l'ultimo mandato amministrativo. La verità, ho detto, è ben altra e il malgoverno del porto affonda le sue radici prima, durante e dopo il decennio del regno di Canio. Canio dunque non sfugge per nulla alle responsabilità che a lui devono essere ascritte per la vicenda del porto e la prima e maggiore responsabilità che gli si può imputare, carte alla mano, è quella di non aver perseguito i responsabili.Ora dice di voler fare diverso, ma si può credere a chi ha offerto la liberatoria al primo responsabile di un progetto sbagliato ? Perché, come diceva la legge, non ha obbligato quel progettista a rimediare ai suoi errori, riprogettando l'opera a sue spese? Non era capace di farlo ? Ma perché allora mette in lista uno dei soggetti che parteciparo a quella sventurta scelta ? Se fosse coerente dovrebbe escluderlo da una lista che ha nel suo programma un impegno moralizzatore ? Perché poi, sempre Canio non ha perseguito il primo Geologo che, secondo la perizia dell'Università di Genova, ha dato una lettura assolutamente erronea delle condizioni geostrutturali del sito dove il porto era progettato? Perchè, sempre Canio, non ha perseguito il secondo progettista strutturale, l'Ing. Prof. Magna, quando l'impresa aggiudicataria sostenne che la realizzazione di quel progetto avrebbe messo a repentaglio la sicurezza dell'opera ? Dirà che non è stata un perizia a certificarlo, ma se è così perché il parere legale dell'avvocato Pafundi avvalorò la legittimità di abbandonare il secondo progetto, sulla scorta dellla motivazione dell'impossibilità a realizzarlo, per approvarne un terzo, naturalmente più costoso ? Ma ancora, perché Canio, pur di ottenere la possibilità di utilizzare il risparmio del ribasso d'asta, avvalorò una perizia ridicola che sosteneva che i maggiori oneri per il dragaggio del porto erano causati da fattori naturali e non forse dalle opere provvisionali abbandonate in sito dal primo appaltatore ? Certo, poi sono venute le porcherie del tuo successore, ma come vedi non mi sono dimenticato quasi niente e tutto è rigorosamente documemtabile. Sono lieto che ora vuoi fare giustizia, quindi consegnati e saremo clementi e giusti, ma non contare più balle.

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